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Listino

Centocinquant'anni di storia
F. Negro
Tempore quo dominus episcopus chativatus fuit. Giovanni Fieschi e il tracollo della signoria vescovile nel Vercellese (1377-1394)
La storia dei poteri temporali dei vescovi di Vercelli è circoscritta nel suo esordio e nei suoi esiti da due episcopati d'eccezione: quello, storiograficamente assai valorizzato, del vescovo Leone, artefice fra X e XI secolo, grazie ai suoi legami con i vertici dell'impero e a una spregiudicata politica documentaria, del grandioso patrimonio di terre e diritti che sostanziano per secoli la fortuna e il prestigio della sede eusebiana, e quello del vescovo Giovanni Fieschi, passato alla storia - ma una storia, a differenza del suo omologo, costruita a ridosso degli eventi, d'orizzonte locale e fitta di elementi leggendari - come colui che ha dissipato, nella difficile congiuntura trecentesca, tale eredità. Il saggio è dedicato a chiarire i contorni di questa seconda figura e del suo operato: nell'immagine di Giovanni Fieschi, il vescovo tyrannus che finì per essere imprigionato nel suo stesso castello ad opera dei suoi sudditi, sobillati e manovrati dai poteri concorrenti, e nell'inefficace reazione del papato in difesa delle prerogative episcopali, abbiamo la manifestazione paradigmatica della crisi della chiesa tardomedievale.
Parole chiave: Signoria vescovile, Fieschi, chiesa medievale, rivolte medievali
The history of the temporal powers of the episcopal church of Vercelli begins and ends with two outstanding episcopates: the one, historiographically well known, of Leo, at the turn of the tenth and eleventh centuries, and the other of Giovanni Fieschi, in the second half of the fourteenth century. If Leo, thanks his links with the leaders of the empire and an unscrupulous documentary policy, is considered the architect of the grandiose heritage of lands and rights that substantiated for centuries the fortune and prestige of the eusebian church, Giovanni Fieschi passed into history - but a history, unlike for its counterpart, written close to the events, with a local horizon and full of legendary elements - as the bishop who dissipated this inheritance. The essay attempts to clarify the contours of this figure and his work: in the image of Giovanni Fieschi, the bishop called a tyrant by his enemies, who ended up being imprisoned in his own castle by his subjects, stirred up and manipulated by competing powers, and in the ineffective reaction of the papacy in protecting the episcopal prerogatives, we may see a paradigmatic manifestation of the crisis of the late medieval church.
Keywords: Episcopal lordship, Fieschi, Medieval church, Medieval rebellion

L. Balletto
Un medico genovese tra Famagosta e Chio nel secondo Quattrocento: Barnaba Treinazio
Grazie ad alcune fonti - soprattutto notarili, ma anche contabili e giuridico-amministrative - per lo più inedite e che si conservano presso l'Archivio di Stato di Genova, è stato possibile ricostruire alcune vicende di un medico genovese, Barnaba Treinazio, che nel giugno del 1450 fu nominato dai Protettori delle Compere di San Giorgio di Genova " medico di Famagosta " per cinque anni e che trascorse colà (insieme con alcuni membri della sua famiglia) gli anni dal 1451 al 1457, esercitando la sua funzione pubblica, ma anche la professione a titolo privato e dedicandosi agli affari, per poi trasferirsi nell'isola di Chio, dove rimase almeno fino al 1465, prima di rientrare nella Superba.
Parole chiave: Famagosta, Chio, Genova, medico genovese, secolo XV
The A. writes about a 15th century Genoese physician, Barnaba Treinazio. The sources of this essay are mainly notarial deeds, but also accounting and legal-administrative documents; these papers, mostly unpublished, are kept in the State Archive of Genoa. In June 1450 Barnaba Treinazio was appointed " Physician of Famagusta " for five years by the " Protettori delle Compere di San Giorgio " of Genoa. He lived there from 1451 to 1457 with some members of this family, practising medicine in both the public and private sectors. He devolved himself to business, too, then he moved to the Isle of Chios, where he lived at least until 1465. Finally, he went back to Genoa.
Keywords: Famagusta, Chios, Genoa, Genoese physician, 15th century

L. Orlandi
Prospettive per la valorizzazione del patrimonio architettonico genovese nel quartiere di Galata a Istanbul
Come esempio di patrimonio multiculturale nel Mediterraneo, questo articolo si concentra sulla storia e lo stato attuale dell'ex colonia genovese nel quartiere Galata di Istanbul. Questo studio analizza la ricchezza architettonica del quartiere, soprattutto per quanto riguarda il suo passato genovese. Nel corso dei secoli, Galata ha mantenuto un suo carattere distintivo e unico, essendo stata popolata da stranieri, o 'Franchi', che vi si stabilirono, portando i propri costumi, tradizioni e religioni. Tra queste comunità, i Genovesi ebbero un ruolo fondamentale nella formazione e nello sviluppo urbano di Galata attraverso i secoli. Tuttavia, il patrimonio genovese di Galata è attualmente a rischio di scomparsa, a causa di abbandono, mancanza di migliorie e miopia da parte delle istituzioni locali. È fondamentale definire e valorizzare l'ambiente storico-architettonico lasciato dai Genovesi in questa area di Istanbul come un bene culturale per preservare la ricchezza di questo fragile patrimonio materiale.
Parole chiave: Galata, Patrimonio genovese, Città del Levante
As an example of multicultural heritage in the Mediterranean, this article focuses on the history and present-day status of the former Genoese colony in Istanbul's Galata district. This study point outs the architectural richness of the district, especially for what concerns its Genoese past. Throughout the ages, Galata maintained its distinctive and unique character getting populated by foreigners, or 'Franks', who settled themselves in the area, bringing their own customs, traditions and religions. Among these communities, the Genoese played a central role for the formation and urban development of Galata through the centuries. However, the Genoese heritage in Galata district is presently at risk of disappearance, due to neglect, lack of enhancement and oversight by local institutions. It is crucial to define and enhance the historical-architectural environment left by the Genoese in this area of Istanbul as a cultural asset to preserve the richness of this fragile tangible heritage.
Keywords: Galata, tangible Genoese heritage, Levantine town

R. Gallego García
‘Don Isidoro el del Coreo’: alcune notizie su un contatto di Goya annotato nel Taccuino italiano
Nelle pagine del Taccuino italiano di Francisco de Goya, conservato presso il Museo Nacional del Prado di Madrid, l'artista ha scritto ben due volte il nome di un personaggio senza specificarne il cognome né indicare precisamente la sua attività lavorativa, facendo riferimento unicamente ai suoi legami con la posta, Don Isidoro el del Coreo. Grazie allo studio di alcuni documenti che si conservano presso l'Archivio Storico Diocesano di Savona-Noli relativi a Luis Martínez de Beltrán, altro nome appuntato dal pittore nel suo taccuino e contatto determinante durante la sua sosta a Genova, oggi siamo in grado di stabilire l'identità di questo personaggio.
Parole chiave: Goya, Taccuino italiano, Poste, Grand Tour, Settecento, Isidro López Moreno
In the pages of Francisco de Goya's Taccuino italiano preserved in the Museo Nacional del Prado in Madrid, the artist wrote twice the name of an unknown figure whose last name and professional details are not specified. Goya only adds the connection this figure had with the mail service: Don Isidoro el del Correo. Thanks to the scrutiny of the documents related to Luis Martínez de Beltrán, also a name that appears in the Taccuino and to a further figure that helped Goya during his stay in the city of Genoa, the present contribution offers an interpretation of the identity of such figure.
Keywords: Goya, Italian Sketchbook, Mail Service, Grand Tour, Eighteenth Century, Isidro López Moreno

G. Toso
Il ritorno al mare. Dibattito politico e letteratura sul riarmo navale a Genova tra il XVI e il XVII secolo
Nel corso del Seicento si sviluppò, all'interno del ceto dirigente della Repubblica di Genova, un intenso dibattito a proposito del riarmo navale. In particolare, i fautori di questa linea politica auspicavano il ritorno alla potenza marittima dei secoli passati, con l'istituzione di armamenti in grado di riportare Genova nel novero delle principali potenze navali mediterranee, in aperta opposizione alla Spagna e agli oligarchi ad essa maggiormente legati. Questo dibattito, anticipato per alcuni aspetti già nella seconda metà del Cinquecento, non portò alla fine a risultati concreti, vista anche l'ostilità di grandi potenze come Spagna e Francia nei confronti dei progetti di riarmo, ma segnò comunque, almeno in parte, la politica genovese del XVII secolo. In questa sede si ripercorrono alcune delle tappe principali della battaglia politica tra i fautori del ritorno al mare e i loro avversari e si presentano alcuni testi cinquecenteschi, opera del poeta Paolo Foglietta, e brani tratti da Il genio ligure risvegliato di Gio. Bernardo Veneroso, in modo da esporre concretamente le idee alla base delle proposte e dei tentativi di riarmo navale, con un'attenzione anche per i precedenti del Cinquecento.
Parole chiave: Armamento pubblico; Dibattito politico; Rapporti franco-genovesi; Rapporti ispano-genovesi; Riarmo navale; Secoli XVI-XVII a Genova
During the 17th century an intense debate about the naval rearmament of the Republic of Genoa developed in its leading class. The proponents of this political line were hoping for a return to the maritime power held in the past centuries, through the institution of new armaments capable of restoring the Republic's position among the main naval forces of the Mediterranean Sea, in open opposition to Spain and the oligarchs mostly bound to it. Although it did not lead to any actual results, also owing to the ostility of major powers such as Spain and France towards any rearmament plan, this debate, partly begun in the second half of the 16th century, still had its impact on the Genoese politic of the 17th century. In this site are retraced some of the main milestones of the political struggle between the proponents of the return to the sea and their opponents, and are also presented some sixteenth-century literary works by the poet Paolo Foglietta and some extracts from Il genio ligure risvegliato by Gio. Bernardo Veneroso, so as to concretely expose the underlying ideas behind the proposals and attempts of naval rearmament, also paying attention to the sixteenth-century precedents.
Keywords: Public armament; Political debate; Relations between France and Genoa; Relations between Spain and Genoa; Naval rearmament; Genoese modern history

A. Zanini
Genova e la finanza europea del Settecento. Una rilettura de “Gli investimenti finanziari genovesi in Europa tra il Seicento e la Restaurazione”
Questo saggio analizza il libro di Giuseppe Felloni sugli investimenti finanziari genovesi in Europa fra la metà del diciassettesimo secolo e la fine dell'antico regime, pubblicato nel 1971. Esamina come è stato accolto dalla comunità scientifica internazionale dell'epoca e il ruolo che ha avuto nello stimolare il dibattito storiografico e promuovere ulteriori ricerche. Infine ipotizza nuovi possibili sviluppi per la storia finanziaria europea del diciottesimo secolo.
Parole chiave: Giuseppe Felloni; Storia finanziaria; Storiografia; Età moderna; Genova
This essay analyses Giuseppe Felloni's book on Genoese financial investments in Europe between the mid-seventeenth century and the end of the ancient regime, published in 1971. It examines how it was reviewed by the international scientific community of the time, and the role played in fostering historiographical debate and promoting further research. Finally, it envisages possible new developments for eighteenth-century European financial history.
Keywords: Giuseppe Felloni; Financial history; Historiography; Early modern age; Genoa

M. Bologna
L’esilio da Genova di Paolo Gerolamo Pallavicini dal 1797 al 1806. Una ricerca tra le carte dell’archivio di famiglia
La ricerca illustra le vicende vissute di Paolo Gerolamo Pallavicini e della sua famiglia negli anni dell'esilio da Genova (1797-1806), quanto accade a lui e al suo patrimonio con la rivoluzione democratica, la permanenza prima a Firenze e poi a Milano. Attraverso lo studio accurato della corrispondenza e della contabilità vengono chiariti soprattutto i rapporti con gli amministratori locali dei suoi numerosi beni, con i parenti e con i pochi amici. Emerge una strategia molto accorta e a volte spregiudicata per conservare il più possibile della sua ricchezza pur mantenendo rapporti non ostili con i nuovi governanti genovesi. Entrambi gli obiettivi verranno faticosamente raggiunti. Si evidenziano inoltre alcuni aspetti umani di Paolo Gerolamo e della moglie Manin Grimaldi che perdono proprio in quegli anni tutti i figli tranne uno. Questo unico erede di numerose 'magnifiche' famiglie dell'antica Genova sarà Ignazio Alessandro che manterrà ai massimi livelli il nome e il patrimonio dei Pallavicini.
Parole chiave: Rivoluzione, Esilio, Tranquillità, Patrimonio
This research investigates about what happened to Paolo Gerolamo Pallavicini's life during his exile condition from Genoa (1797-1806), what occurred to his assets during the democratic revolution, and his stays before in Florence and after in Milan. The accurate study of his correspondance and his accountings reveal how his relations with the local administrators of his goods, with his relatives and his few friends were moved by a very carefull and shrewd strategy that aimed to preserve as much as possible of his wealth without falling into hostile reactions from the new Genoa's rulers. Both purposes will be hardly achivied. The research draws attention also to some private aspects of Paolo Gerolamo's life in those years: he and his wife Manin Grimaldi losed all of their children except one. This only successor of many 'magnifiche' Genoeses families is Ignazio Alessandro who will always keep Pallavicini's heritage in a very high status.
Keywords: Revolution, Exile, Tranquillity, Assets

 
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