UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA
SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA
Le scritture di Remigio Zena (1850-1917)
giornata di studi in occasione del centenario della morte
Aula magna della Scuola di scienze umanistiche
Palazzo Ducale - Genova
19 ottobre 2017
AULA MAGNA DELLA SCUOLA DI SCIENZE UMANISTICHE
via Balbi, 2
ore 9.30
Saluti e apertura dei lavori
Michele Marsonet
(Preside della Scuola di Scienze umanistiche)
Prima sessione
presiede Alberto Beniscelli
(Università di Genova)
Lingua e stile delle Poesie
MANUELA MANFREDINI
(Università di Genova)
Il comico nella Bocca del lupo
MATILDE DILLON WANKE
(Università di Bergamo)
L'altro romanzo: "L'apostolo"
STEFANO VERDINO
(Università di Genova)
Un altro frutto della sperimentazione zeniana: L’ultima cartuccia
MARIA DI GIOVANNA
(Università di Palermo)
SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA
Palazzo Ducale - Piazza Matteotti, 5
Cortile minore - Sala Franco Borlandi
ore 15
Saluti
Antonella Rovere
(Presidente della Società Ligure di Storia Patria)
Seconda sessione
presiede Quinto Marini
(Università di Genova)
Veleggiando verso Costantinopoli: avventure per mare e per libri
CARLA RICCARDI
(Università di Pavia)
Zena e Montale
FRANCO CONTORBIA
(Università di Genova)
La biblioteca e le carte di Remigio Zena
STEFANO GARDINI
(Università di Genova)
Nel 1917 moriva il marchese Gaspare Invrea (23 gennaio 1850 - 8 settembre 1917), magistrato, poeta e romanziere meglio noto sotto lo pseudonimo di Remigio Zena. Gaspare Invrea è stato socio della Società Ligure di Storia Patria in due riprese, nel 1880 e dal 1914 al 1917, istituzione alla quale ha lasciato in eredità il suo patrimonio librario e una cinquantina di manoscritti delle sue opere. La sua figura spicca nel panorama letterario del tardo Ottocento per aspetti diversi: le poesie (Poesie grigie, 1880; Le pellegrine, Milano, Fratelli Treves, 1894) costituiscono una profonda novità nel quadro del tempo, per sperimentazione metrico-stilistica, con rilevanti influenze su autori successivi (ad esempio Palazzeschi); i romanzi, tra cui primeggia La bocca del lupo (1892) – nell'ambito del verismo – sono tra i più significativi affreschi sociali dell’epoca, mentre i racconti hanno una varietà di gamme, dal realistico al fantastico. Assai interessanti anche le scritture di viaggio e saggistiche, tra cui spicca un memorabile incontro a Parigi con Verlaine.