Questo volume fa anche parte della collezione di Documenti e Studi peb la Storia del Commercio e del Diritto Commerciale Italiano PUBBLICATI SOTTO LA DIREZIONE DI FEDERICO PATETTA MARIO CHIAUDANO Accademico d’Italia della R. Università di Genova COLL 2ft. ± R. DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LA LIGURIA NOTAI LIGURI DEL SEC. XII i OBERTO SCRIBA DE MERCATO (1190) A CURA DI MARIO CHIAUDANO e RAIMONDO MOROZZO DELLA ROCCA GENOVA R. DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LA LIGURIA PALAZZO ROSSO 1938-XVII. Stab. Tip. Miglietta, Milano e C. - Casale Monf. - - 1. —r Predisposti da tempo gli studi per l’edizione dei notai liguri del sec. XII, ci parve che non fosse il caso di ritardare ulteriormente la pubblicazione di quelle parti che erano già trascritte e pronte per la stampa. Per questo motivo e non per altra considerazione, la serie dei Notai Liguri del sec. XII si apre con questo volume, nel quale si raccolgono le imbreviature che il notaio Ober-tus Scriba de Mercato redasse nel 1190, e che formano una parte del Registro intitolato Lanfranco I, che si conserva nel R. Archivio di Stato di Genova, e che contiene a parte il Giovanni Scriba, insie me al Registro Diversorum 102, i più antichi frammenti di cartolari notarili genovesi. La diligentissima descrizione del Registro detto Lanfranco 1, fatta dal Moresco e dal Bognetti (1) ci esonera dal ripetere qui cose già note sulla composizione di questo manoscritto e sulla identificazione del notaio e sulla datazione della parte ora edita. Nulla dobbiamo al riguardo aggiungere e nulla è necessario modificare. 2. —i La presente edizione riguarda due importanti frammenti (ben seioentottanta imbreviature!) del cartolare del notaio Oberto dell’anno 1190, che si trovano riuniti, insieme ad altri, nei primi due quaderni del Registro così detto del Lanfranco I. La numerazione dei fogli del Lanfranco I, che abbiamo conservata inalterala, indica per sè medesima con molta esattezza quali parti del registro furono riprodotte in questo volume e con quale ordine. Naturalmente, prescindendo dalla composizione attuale del Lanfranco I pubblichiamo le imbreviature del 1190, come esse seguivano nell’ordine cronologico originario nel cartolare del notaio Oberto. (1) Cfr. Per l'edizione dei notai liguri del sec. XII, in questa Collezione, voi. X, Torino 1938, pag. 69 e seg., pag. 104 e seg. Vili INTRODUZIONE L’ordine è il seguente: fol. 35 r. - 55 v. 11 gennaio 1190 - 10 marzo 1190 fol. 60 r. - 80 v. 11 marzo 1190 - 12 maggio 1190 fol. 88 r. - 88 v. 9 luglio 1190 - 13 . \ luglio 1190 fol. 56 r. - 57 v. 13 luglio 1190 - 17 luglio 1190 fol. 89 r. - 94 v. 18 luglio 1190 - 3 agosto 1190 fol. 130 r. - 135 v. 3 agosto 1190 - 18 agosto 1190 fol. 58 r. - 59 v. 18 agosto 1190 - 21 agosto 1190 fol. 136 r. - 136 v. 21 agosto 1190 - 23 agosto 1190 Dall’esame di questi fogli risulta che ci troviamo di fronte a due distinti frammenti del cartolare di Oberto dell’anno 1190; e precisamente uno di un quaderno che ha come estremi i fol. 35 r.-80 v.; l’altro di un secondo quaderno con estremi i fol. 88 r.-136 v. Il primo frammento è costituito da ventuno fogli doppi; il secondo di soli nove. Tra il primo e il secondo quaderno vi è una lacuna, in quanto che l’ultimo atto del fol. 80 v. (ultimo del primo quaderno) è del 12 maggio 1190, e il primo atto del fol. 88 r. (primo del secondo quaderno) è del 9 luglio 1190. Siccome di ambedue i quaderni si conserva il cuore (rappresentato nel secondo dal fol. 94 v.-130 r.) ed è probabile che i quaderni avessero un numero di fogli eguale tra loro, la lacuna deve dipendere piuttosto dal secondo quaderno che non dal primo. Per di più la lacuna si riferisce al periodo dal 12 maggio 1190 al 9 luglio 1190; in tutto 51 giorni. L’esame delle imbreviature contenute in ogni foglio (1) lascia presumere che la lacuna non possa estendersi più di 18-20 fogli (recto e verso) con un quantitativo complessivo di circa duecento imbreviature. Attribuendo tre di questi fogli al primo quaderno (che risulterebbe così originariamente di 24 fogli doppi) ed altri 15 al secondo, anche questo viene a raggiungere i 24 fogli doppi. Secondo tale nostra supposizione il primo quaderno avrebbe avuto quindi anche tre fogli iniziali, nei quali sarebbe stato il materiale del principio dell’anno; e il secondo quaderno si sarebbe esteso all’incirca a tutto (1) Infatti ritenendo in via di ipotesi che dal 12 maggio al 9 luglio 1190 il notaio Oberto avesse redatto un numero di imbreviature approssimativamente identico a quello del periodo 1 febbraio-30 aprile 1190, ne viene una media di circa quattro imbreviature ogni giorno. In media i fogli doppi, nelle quattro pagine, comportano circa venti imbreviature, essendo in tutto il ms. 680 per trenta fogli doppi. Tenendo conto di questi dati presuntivi si giunge appunto ai totali indicati nel testo. INTRODUZIONE IX settembre. Tutto ciò fa anche presumere che il cartolario per l’anno 1190 si componesse di tre fascicoli di 24 fogli doppi ciascuno, con un totale di 288 facciate. 3. —- Circa l’appartenenza delle imbreviature al notaio Obertm scriba de Mercato, il minuto esame del manoscritto, che necessitò la presente edizione, non ha portato alcun nuovo elemento, ma forse qualche indizio certo per non escluderla. Tra i notai che compaiono come testi o come parti nelle imbreviature troviamo lordunus (1), Rainerius (2), Strambus (3); Oberto invece non si incontra mai. Nel doc. 438, del 26 aprile 1190, che riguarda una quitanza rilasciata da Guglielmo fornaio a Imberto de Vercelaxi, si richiama una preesistente carta di riconoscimento di debito rilasciata da quest’ultimo : unde fuit facta carta per manum Obertum (sicl) notarii. Molto spesso queste quitanze venivano redatte dal notaig_che aveva a suo tempo scritta la carta che conteneva il riconoscimento di debito e quindi, in questa ipotesi, il ritrovarsi questa quitanza relativa ad una cautio redatta da Oberto, può essere un indizio molto fondato che le im-bieviature appartengano a questo notaio (4). 4. —h La presente edizione fu preparata dal dott. Morozzo sui facsimili fotostatici cortesemente messi a nostra disposizione dal Dipartimento di Storia dell’Università di Wisconsin e fu poi revisio nata e coliazionata sul manoscritto dal prof. Chiaudano. Il metodo di pubblicazione è quello che fu già seguito dai prof. Chiaudano e Moresco nell’edizione del cartolare di Giovanni Scriba (5). Ab- (1) Cfr doc. 108 e 109. (2) Cfr. doc. 450. (3) Cfr. doc. 481. (4) Nel cartolare di Guglielmo Gassinese (cfr. edizione in questa Collezione, voi. XII, Tonino 1938) il doc. 474 contiene una quitanza di Federico ad Opizone da Sori, con riferimento ad una carta quam fecit Obertus notarius ut conft-tentur. Se pure questo ultimo inciso non compare in altri riferimenti analoghi, può però pensarsi che in questo caso la dichiarazione dell’esistenza della carta riferita alla confessio delle parti, era fatta per escludere l’accertamento del fatto per scienza propria del notaio e si può supporre con qualche fondamento che quando, come nel doc. 438 dell’Oberto, questo riferimento alle parti non esiste, la carta richiamata fosse conosciuta al notaio, e questo ne potesse attestare l’esistenza senza riserva, perchè da lui redatta e conservata nel cartolare delle sue imbreviature. È un’ipotesi ad ogni modo che non ha maggior valore di un indizio. (5) Cfr. M. Chiaudano e M. Moresco, Il cartolare dì Giovanni Scriba, Torino 1935, voi. I, pagg. il e seg. X INTRODUZIONE biamo soltanto conservato tutte le volte che compare nel ms. l’j. non sostituendolo con l’i, desiderando conservare questa particolarità ortografica, che può interessare gli studiosi di filologia. Gli atti non cancellati sono stati contrassegnati con un asterisco (*) e quando la cancellazione appare effettuata con più o meno di du« linee trasversali lo abbiamo indicato in nota. Così abbiamo annotata ogni cancellatura o correzione di parole ed ogni segno particolare esistente nel contesto o nei margini del ms. 5. —r Tralasciamo ogni commento alle imbreviature, perchè siamo dell’avviso che soltanto quando saranno edite tutte le imbreviature notarili del sec. XII esistenti nel R. Archivio di Stato di Genova, sarà possibile aver elementi sufficienti per una illustrazione completa di queste fonti importantissime per la storia del diritto e del commercio italiano. All’edizione non abbiamo aggiunto il glos sario perchè sarà redatto a parte per tutta la serie dei notai liguri, dopo la loro pubblicazione. L’Index locorum et personarum, che chiude il volume, è stato dagli autori curato in ogni più minuto particolare e con grande abbondanza di riferimenti. Abbiamo voluto che questo indice, conforme del tutto a quello del Giovanni Scriba e degli altri volumi della serie, rispondesse ad ogni più esigente indagine di nomi o di.luoghi. 6. —r È nostro dovere di ringraziare il prof. Robert L. Reynolds del Dipartimento di Storia dell’Università di Wisconsin, per aver messo a nostra disposizione le fotostatiche del Lanfranco I che servirono per predisporre la presente edizione. Un grazie dobbiamo anche al comm. Perrone, Sopraintendente del R. Archivio di Stato di Genova, per la cortesia colla quale ci agevolò la consultazione e lo studio del ms. OBERTO SCRIBA DE MERCATO y.-4-J*' .^.-T*-. f H y^W,' n;-r. „ \A'^s\,c '■ iio-p? {*** *-f^ ■*♦*>*• .r ;iT , **? T/',‘-1' HT ♦"Jr £**«,. rr P~—/ 1 f•»'“"^ fW. v, 1..- ^ y/' fÙi'yjf ■■ -t r f . ’. Uérf <■3$r» V, ✓ f-rr~ '""r',;': - te* «• * y ' : , Ì4 *.tu S ... Ali iwr- fM wMi - ■ r*"”* ¡'-w <»;- v.,., ,^«^-- ('ìjk **''’■- f tniri <** ^ i» 'rf'',,T >* *tt j*iàn> it-bril n. ■ jt-r* yfrl-nu rre J f •+Kvk*j ^ OT f«>t frtii» o.if- U v-v«n /UM .•-J.r > • - • frt^ 'r-^y^r t,rr; ‘.v AT^cjsrj^,- -,w,r. l/r rry”f; ■ f-**- -<«-* f*. v, cT-T/N^ ?; fcai irt, f»: <-r* * -*if- *rr?' j-"4*“1* -*v~ (^tt* **»-««/. ;,„ i JiK. ^rrr ^etf^it "«r*( 4/xf ^ ~«rrv i»wf^^ ^/a r »«• w | (V f^r fJr,v tè* I liU JUr*“ ^'w* *T & 4^-.Jr~*4 <>'**»* '_ * «•'* «»*■ vi»f ' -u** • 4^rf»^ f *^«w «■ rn> ^ i5* J^ir.—“ *f»J p«i*TC i*» m.+j -tini. J» h^'.y, .. .vii™ f wr , V Il cartolare di Oberto Scriba de Mercato - io. 77 r. 1. Lanfranco.... contrae una societas con Ottone Mattono 11 gennaio 1190. (1). [Io. 35 r.]. Ego Lanfrancus ..... (2) accepi in societate a te Otone Malluno lb. -x.... (3) [conira quas mi]to lb.....vi. (4). Hanc societatem porto in Maritimam causa mercandi et inde Ianuam. Proficuum et capitale quod in ea (5) [fuerit] in tua vel lui certi misi potestate mitere pro-milo et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. [Actum Ianue in domo] Nicole Malloni (6).....xi. die ianuarii. Te- stes Oberlus Mallonus, Rugerius Qure et Bufarus Saragus. ?. Giovanni di Apri contrae una societas con Ugone Mattono. 11 gennaio 1190. Testes Olo Mallonus, Nicola Mallonus, Bufarus Saragus et Rugerius Cure. Ego Iohannes de Apri accepi a te Hugone Mallono lb. .^xvi. in societate contra quas mito lb. .xm. Hanc societatem porto in Maritimam causa mercandi et inde Ianuam. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Actum ubi superior eo die. 3. Ugone Mallono vende ad Enrico di Giovanni Cane di Sestri Ponente e a Baldoino anche per il loro fratello Oliviero una terra ivi. 11 gennaio 1190. Ego Hugo Mallonus accepi a vobis Enrico fìlio Iohannis Canis de (1) Quasi tutti gli atti sono cancellati con due sole linee trasversali e separati l’uno dall’altro da una linea che tiene tutta la larghezza della scrittura. Se la cancellatura è fatta con più o meno linee, lo indichiamo in nota. Si sono contrassegnati con un asterisco gli atti non cancellati. (2) A bmso. (3) Abraso. (4) Abraso. (5; Abraso. (6) Abraso. M CniAi nANO - R. ìlorozzo Della Rocca, Oberto Scriba de Mercato. 1. 2 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DEULA ROCCA Sesto et Baldoiino fratribus ementibus prò vobis et fratre vestro Oliverio lb. .v. et s. .v. dr. ian. pro quibus vendo vobis duas ta-bulas terre posite in Sesto in canto mee terre deversus terram Co-mitise sive Maloxelli. Coheret ei inferius strata (1), superius et ab uno latere terra mea et ab ab (2) alio latere terra Maloxelli. Predicta terra debet mensurari sicut murus [eius] sit deversus mare et murus debet esse in mensura et debet esse deversus frontem de mari cannelle .hi. minus sesta. Predictas duas tabulas cum omni iure et comodo que habeo extra murum usque in mare in iaram fratris tui (3; isto precio vobis vendo, trado et si plus valet dono vobis. Hanc etiam vendicionem vobis et vestris heredibus et cuilibet per vos per me et heredem méum non magis inpedire et ab omni homine legitime defendere promito. Alioquin penam dupli vobis stipulanti-bus promito sicut in tempore valuerit et inde omnia mea vobis pi gnori obligo. Possessionem et dominium inde vobis dedi se cunfi -teor. Actum ubi superior eo die et hisdem testibus. 4. Giovanni di Chiavari contrae una societas con Robaldo de Mese ma. 12 gennaio 1900. Testes Georgius de (4), Wuilielmus Golta et Nicola de Raneto. Ego Iohannes vir Ri......e (5) de Clavari accepi a te Rubaldo de Mesema lb. .vi. dr. ian. contra quas mito lb. .in. Hanc societatem porto in Maritimam causa mercandi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in his lb. .vini, fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Actum Ianue in domo Ronifacii de Volta .xii. die ianuarii. 5. Oberto ferraio promette a Negro di Passano suo padre di passare gli alimenti a lui ed a Buonafante sua madre. 12 gennaio 1190. Testes Guilienconus de Aquabona, Obertus de Aquabona et Ru-baldus de Molo et Girardus ferarius. Ego Obertus ferarius fìlius Migri de Paxano promito tibi Nigro patri meo dare tibi et matri mee Bone-fante victum et vestitum dum vixeris tu vel mater mea sicut meum posse portaverit per me et heredem meum, et totum ut predictum (1) strata corretto su litus maris cancellato. (2) Sic! (3) Da in a tui in sopralinea. (4) Abraso. (5) Abraso. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 3 est cumplere et observare tibi. Cunfìteor me teneri sacramento. Alioquin penam lb. .x. tibi stipulanti promito rato manente pacto. Aclum ubi superior eo die. fi. Richelda vedova di Guglielmo Selvagno e Giovanni Selvagno con la moglie Giulietta vendono a Simone abate del monastero di Sant’Andrea di Sestri Ponente alcune terre in Celle. 12 gennaio 1190. (1) Nos Richelda uxor olim Wuilielmi Selvagni, Iohannes Sei vagnus et Iuleta iugales cunfìtemur nos accepisse a te Symone abate monasterii Sancti Andree de Sesto emente nomine monasterii lb. dr. ian. .ccjlxi. pro quibus vendimus tibi unam terram cum domo, torculari et tinea, positam in Qelli cui coheret superius via publica et terra comunis de qua comuni vendimus tibi nostram partem, ab utroque latere terra Wuilielmi Manentis, inferius terra nostra et Manentis. Item unam terram ibi ubi est fons. Coheret ei superius via, inferius et ab uno latere terra comunis de qua comuni vendimus tibi octenam. Item bosci de Lavello quem solitus sum habere cum Wuilielmo Manente medietatem sicut est terminata et si non terminata medietatem pro indiviso et coheret illi bo[sco] ab utroque lstere terra monasterii Sancti Andree. Item in Valle Scura octenam pro indiviso cum monasterio et cunsortibus. Item in Pedexello unam terram cui coheret superius locum et domum quam libi vendimus, inferius via, ab uno latere terra monasterii et ab ali terra Guilielmi [/o. 35 -u.] Manentis (2) que fuit divisa. Predictas terras cum omni suo iure et comodo, introitibus, exitibus et pertinentiis quod habere visi sumus et per nos invenire poterit monasterium in lavello et eius pertinentiis usque in.... (3) tibi ementi nomine vendimus tradimus et si plus valet dono tibi cuncedimus. Hanc etiam vendicionem tibi et tuis succesoribus per nos et heredes nostros num-quam magis inpedire et ab omni homine legitime defendere et auctorigare promitimus. Alioquin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit vel meliorata fuerit tibi stipulanti nomine monasterii promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus. Pos-sessionem et dominium inde tibi nomine monasterii dedisse cunfìtemur et quisque nostrum vendit et obligatur tibi in so-lidum renuens legem qua dicitur si duo vel plures et cet. Insu-per nos Iohannes et Iuleta iugales iuramus supra Dei evan- (1) Ego cancellato. (2) Abraso. (3) Abraso. 4 M. CHIATJDANO - U. MOROZZO DELLA ROCCA gelia dehinc vendicionem predictam ürmam et raiam habere et non magie illam contravenire et facere ex ea cartam bona fide insu (1) monasterii vel eius miso in laude sui iudicis usque ad .1. men sem postquam erimus maiores annis .xxv. et nobis iuerit quexita et sumus maiores .xviii. annis. Hec omnia fecit Iohannes cunsilio Boni Vasalli Fiveleli et, Wuilielmi centragi suorum parentum et Fu-leta cunsilio Wuilielmi Mali Filiastri et Otonis de Mirto suorum pa-rentum et tarn luleta quam Richelda renuerunf legem iuliam, ins ipotece et senatus cunsultum velleianum. Actum Ianue in eclesia Sancti Damiani .xii. die ianuarii. Testes Wuilielmus de Marino, Toescus de Bulgaro, Ricus filius Wuilielmi Ricii, Bonus Segnor fi-lius Idonis Malloni. 7. Simone abate del monastero di S. Andrea di Sestri Ponente dichiara di dovere a Giovanni Selvagno una somma a saldo del prezzo della terra di cui all’atto precedente e Ottone di Mirto garantisce Vobbligazione. 12 gennaio 1190. Ego S\mon abas monasterii Sancti Andree de Sesto cunfìteor me debere tibi Iohanni Selvagno lb. dr. ian. .lx. pro precio terre quam monasterio Sancti Andree vendidisti cum uxore tua et matre in A celli quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum misum solvere usque ad dies .vni. ante kalendas madii proximi. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia bona monasterii tibi pignori obligo. Et. ego Oto de Mirto si abas non tibi Iohanni cumpleverit integre ut supra cunstituo me tibi proprium debito-rem et pagatorem de lb. .ilx. ad predictum terminum renuens legem qua principalis debitor prius est cunveniendus. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Actum ubi superior eo die. Testes Bonus Vasallus Fi-velelus, Wuilielmus Malus Filiaster, Wuilielmus (2) et Wuilielmus (3). 8. Testamento di Stella moglie di Oliviero Oreiano. 12 gennaio 1190. Ego Stella uxor Oliverii Oreiani de ultima volúntate mearum rerum talem ordinacionem facio. ludico prò anima mea lb. .xii. quarum decenum iudico operi Sancti Laurentii. Residuum [de 11).] .xii. dabo ubi michi videbitur pro anima mea. Omnium aliorum (1) bona... iusu in sopralinea. (2) Abraso (3) Abraso. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 5 meorum bonorum virum meum Oliverium heredem instituo. Hec est mea ultima voluntas et cet. Actum in domo Oliverii Oreiani, t'o die. Testes Iohannes Selvagrius, Ànsaldus iilius Wuilielmi Rota Idi, Obertus Corsus, Andreas nepos Ba......cii (1) et Ansaldus de Sancto Damiano (2). 9. 1 fratelli Villano e Amerigo di Molassana vendono ad Ottobono del fa Donalo Rastello due parti di una terra in Molassana. 13 gennaio 1190. Testes Rubaldus de Valle, Wuilielmus Apostolus, Wuilielmus Grusus barilarius et Iohannes de [Quer]cu (3). Nos Villanus de Mola-rana et Amaricus fralres accepimus a te Olone Bono filio olim Donali Rastelli [Ib.] novem pro quibus vendimus tibi duas parles unius torre posile in Molagana in loco qui dicilur Tilia, cui coberel supe-rius et int'erius via publica, ab una terra Rubaldi de Valle, ab alia terra hominum de Gleredo. Predicte terre duas parles isto precio tibi vendimus et si plus valet dono tibi damus et promitimus eam libi ab omni homine legitime defendere promitimus. Alioquin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit. libi stipulanti promitimus. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta .xiii. ianuarii. 10. Oddone bottaio e Guglielmo ferraio del fu Alberto di Cavanna Nuova dichiarano di dovere a Guglielmo Bianco Credone una somma a titolo di dote della loro soì-ella Verdelia. 13 gennaio 1190. Testes Daniel Molaganus, Guido Botarius, Iohannes de Quercu, et Andreas serviens Ingonis de Flexo. Nos Odo botarius et Wuilielmus ferarius fìlii olim Alberti de Cavana Nova cunfìtemur nos debere tibi Wuilielmo Bianco Credoni lb. dr. ian. pro dote Verdelie sororis nostre uxoris tue lb. .vi. Dotem (4) promitimus [tibi j vel iuo certo miso per nos vel nostrum misum solvere usque ad kalendas ianuarii proximi sub pena dupli uterque in solidum. Actum ubi superior eo die. 11. Guglielmo Bianco Credone dichiara di aver ricevuto da Odo bottaio e Guglielmo ferraio la dote di Verdelia loro sorella sua moglie alla quale costituisce l’antefatto. 13 gennaio 1190. (1) Abraso. (2) A margine : T[estamentum]. (3) Abraso. (4) quas cancellato. 6 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA Ego Wuilielmus Blancus Grido accepi a vobis Odone boiario et Wuilielmo ferario fratres lb. .xxv. (1) pro dote Verdelie uxoris mee sororis vestre de quibus bene sum quietus. Et, dono ei nomine an-tifacti per vos eius misos tantum quod bene valeat Ib. .xnn. quas volo ut habeat meo dono secundum morem Ianue, et cel. Actum libi superior eo die et hisdem testibus. 12. Andebrandino del fu Agostino di Pinzano dichiara di aver ri cevuto da Adaldina vedova di Oberto Boleto una somma della dote di Alda del fu Giberto di Rapallo t sua moglie e le costituisce l'antefatto. 13 gennaio 1190. C/o. 36 ?•.]. Testes Obertus Fornarius, Albertus Lucensis, Hugo Scotus et lo-liannes filius Wuilielmi de Molo. Ego Andebrandinus fdius olim Agustini de Piagano de episcopatu Luce accepi a te Adaldina uxo-re olim Oberti Boleti (2) lb. .vili. dr. ian. pro dote Aide uxoris mee fdie olim Giberti de Rapallo unde bene sum quietus et dono ei per antifactum per te suum misum lb. .vili, quas- volo ut ipsa habeat meo dono secundum morem Ianue. Actum Ianue in domo Oberti Boleti, .xiii. die ianuarii (3). 13. Giovanni ferrano del fu Alberto Rido di Camera dichiara di aver ricevuta la dote di Berta del fu Martino di Varese sua moglie e le costituisce l’antefatto. 14 gennaio 1190. Testes Oglerius de La[vania] (4) Albertus Lavaninus, Albertus ferarius de Varese. Ego Iohannes ferarius fdius olim Alberti Ricii de Camera accepi a te Berta uxore mea filia olim Martini de Varese lb. .vili. dr. ian. prò tuis dotibus unde bene sum quietus. Et dono tibi nomine antifacti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. dr. ian. .v. quas volo ut habeas meo dono secundum morem Ianue. Actum Ianue in domo Iohannis Rapalii .xnn. die ianuarii. 14. Amerigo di Costa dichiara di dovere a Guglielm,o Fieramosca una somma per la dote di lausola del fu Oberto Pelato, sposa del di lui figlio Guglielmo. 14 gennaio 1190. (1) lb. .xxv. in sopralinea. (2) Da accepi a Boleti in sopralinea. (3) Sul margine superiore: debet denarios .nit. (4) Abraso. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 7 Testes Micliael de Crispa, Arnaldus magister de Balneo spega-petra et Rubaldus ferator et Wuilielmus Argufus. Ego Aimericus de Costa de Albario cunfiteor me debere tibi Wuilielmo Feramusca lb. dr. ian. .in. et s. .vili. pro dote Iausole nuris lue, filie olim Oberti Pelati de Albario, uxoris fìlii tui Wuilielmi, quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad duos annos proximos hoc modo. In primo anno lb. .11. et in secundo s. .xxviii. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Actum Ianue in domo Bo-nifacii de Volta eo die. 15. Guglielmo Fiemmosca dichiara di aver ricevuto da Ingone del fu Oberto Pelato di Albaro la dote della di lui sorella Iausola, moglie di suo figlio Guglielmo, alla quale costituisce l’antefatto. 14 gennaio 1190. Ego Wuilielmus Ferramusca accepi ab Igone fìlio olim Oberti Pelati de Albario lb. dr. ian. .x prò dotibus Iausole eius sororis uxoris fìlii mei Wuilielmi unde bene sum quietus, et dono ei per te Aimericum de Costa eius misum nomine antifacti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. dr. ian. .v quas volo ut ipsa habeat meo dono secundum morem Ianue et cet. Et prò dote et antifacto omnia mea habita et habenda tibi eius nomine stipulanti pignori obligo. Actum ubi superior eo die el hisdem testibus. 16. Clarmonda, vedova di Alberto di Barbarola, fa quietanza ai figliastri Giovanni e Nicola di una somma spettantele per la propria dote. 15 gennaio 1190. * Testes Wuilielmus Smerigius, Wuilielmus Quartanus et Oto Pe-§us. Ego Clarmonda uxor olim Alberti de Barbarola (1) cunfìteor me bene esse quietam et solutam de lib. .xim. a vobis Iohanne et Nicola fìliastris meis quas patri vestro prò meis dotibus dederam, de quibus bene sum quieta. Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, .xv. die ianuarii. 17. Bernardo Riccio arruola Arnaldo Camoglino di Noella e Do- (1) rota in sopralinea. / ' 8 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA nato di Pietro Bono di Camogli, marinai, per un viaggio in Levante. 16 gennaio 1190. Testes Anselmus de Riva Alta, Donatus fìlius Hugonis Guertii et Wuilielmus Camoginus de Cruce. Berardus RLcius cunvenit in hunc modum cum Arnaldo Camogino de Noella et Donato filio Petri Boni de Camogi, silicet quod Arnaldus et Donatus debent ire cum Berardo et sociis (1) de Ianua ad Gaietam et inde in Sarde-niam et de Sardonia Ultramare et de Ultramari redire in quam terram christianorum Berardus et socii voluerint. Berardus debet cuique illorum prò cunductu Ultramare bisantios de Ultramare .xiiii. et portare de Sardenia Ultramare .x. minas cuique frumenti vel ordei et dare in Sardenia tantum de cunductu unde emant pre-dictas .xx. minas. Isti marinarii debent facere Berardo et sociis (2) illam securitatem quam alii marinarii eis fecerint et totum ut predictum est promiserunt sibi ad invicem cumplere sub pena du pii de quantum est cunductum et cet. Actum Ianue in domo Bo nifacii, .xvi. die ianuarii. 18. Alcherio banchiere, si riconosce debitore di Lorenzo di Adamo da Milano di una somma per merce ricevuta. 16 gennaio 1190. Testes Obertus Savon... (3), Iohannes de Selega et Iohannes Arael-las. Ego Alcherius bancherius accepi a te Laurentio filio Adam de Mediolano tantum de tuis rebus unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad festum sancti Andres lb. dr. ian. .xxii. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Actum ubi superior eo die. 19. Enrico dichiara di aver ricevuto da Guglielmo battifoglia, suo fratello, una somma in restituzione della sua parte nella societas che avevano divisa. 16 gennaio 1190. [/o. 36 v.]. Testes presbiter Wuilielmus de Sancto Damiano, Wuilielmus de Beerri et Iohannes de Borcoli. Ego Enricus cunfiteor quod socie-tatem quam tecum habebam, Wuilielme batifolia frater mi, in quam societatem uterque nostrum mixit lb. .xxx. de capitali, nostro comuni volúntate divisimus et uterque nostrum suas lb. .xxx. (1) et sociis in sopralinea. (2) et sociis in sopralinea. (3) Abraso. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 9 recuperavi*. Et promito tibi quod occasione predicte socielatis vel occasione alicuius placiti quod inde inter nos exstitisset dehinc nullam inquisionem (1) vel postulacionem tibi et heredi tuo sive alicui per te per me vel aliam personam faciam unde tu vel aliqua persona per te dannum habeas et de sacramento quod de predicta societate feceras te asolvo et de omni iure et ratione que super le habebam vel tibi usque in hunc diem querere possem tibi finem et refutacionem facio et de hinc in rebus vel persona tibi per me vel aliam personam non ofendam me sciente. Et totum ut predic-tum est iuro supra Dei evangelia cumplere et observare. Actum Ianue in eclèsia Sancti Damiani (2) .xvi. die intrantis ianuarii. 20. Guglielmo battifoglia dichiara di aver ricevuto da Enrico, suo fratello, una somma in restituzione della sua parte nella societas che avevano divisa. 16 gennaio 1190. Ego Wuilielmus batifolia cunfìteor quod societatem quam tecum Enrico fratre meo habebam in qua uterque nostrum mixit lb. .xxx. de capitali, nostra comuni voluntate divisimus et uterque nostrum suas lb. .xxx. recuperavi. Et promito tibi quod dehinc occasione predicte societatis vel alicuius placiti quod inde inter nos exstitisset dehinc nullam inquixicionem vel postulacionem tibi vel tuo heredi sive alicui per te faciam per me vel aliam personam unde tu, vel aliqua persona per te, danum habeas. Et de sacramento quod de societate predicta fecisti te absolvo et de omni iure et ra-lione que super te habebam vel tibi usque in hunc diem petere posem facio tibi finem et refutacionem et dehinc in rebus tuis vel persona per me vel aliam personam non offendam vel ofendi faciam (3) me sciente. Et totum ut predictum est iuro supra Dei evan-gelia cumplere et observare. Actum ubi superior eo die et hisdem testibus. 21. Enrico orefice, dona a Guglielmo battifoglia, suo fratello, una parte della somma di cui al doc. n. 19. 16 gennaio 1190. Ego Enricus aurificus titulo donacionis inter vivos dono tibi Wuilielmo batifolia fratri meo (4) lb. dr. ian. .xx. que sunl de illis lb. .xxx. quas tecum habebam in societate. Hanc donacionem (1) Sic! (2) eo die cancellato. (3) Da vel a faciam in sopralinea. (4) fratri meo in sopralinea. 10 M. GHIAUDANO - B. MOROZZO DELLA ROCCA promitto tibi dehinc per me vel heredem meum tibi et tuo Jieredi firmam et ratam habere et non magis contravenire el iuro supra Dei evangelia quod predictas lb. .xx. nulli persone nisi tibi dedi vel obligavi. Actum ubi superior eo die et hisdem testibus. 22. Guglielmo battifoglia dichiara di aver ricevuto da suo fratello Enrico, lei donazione di cui al doc. n. 21. 16 gennaio 1190. Ego Wuilielmus batifolia cunfìteor quod tu Enricus frater meus donasti michi lb. dr. ian. .xx. de illis libris .xxx. quas mecum miseras in societate et de predictis lb. .xx. me bene quietum voco. Ac.1 um ubi superior eo die et hisdem testibus. 23. Anseimo de Crispa di Albaro dichiara di dovere a Giordano Molassano una somma per la dote di Sibilla del fu Oberto Pelato di lui moglie. 16 gennaio 1190. Ego Anselmus de Crispa de Albario cunfìteor me debere libi Ior-dani Molavano lb. dr. ian. .v. minus dr. .xii. pro dote Sibilie uxo-ris tue fìlie olim Oberti Pellati de Albario, quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum misum solvere usque ad festum proximum sancte Marie Candelarie. Alioquin penam dupli tibi stipulanti piomito et cet. Actum in Bisagno sub porticu domus qua stabat lordanis predictus, eo die. Testes Daniel Molaganus, Ansaldus Airaldi, i'rsus de Pede Montis, Oglerius de Crispa et Aimericus de Castro. 24. Giordano Molassano dichiara di aver ricevuto da Ingone del fu Oberto Pelato una somma, dote di Sibilla, sua moglie e le costituisce l’antefatto. 16 gennaio 1190. Ego lordanis Molaganus accepi a te Ingone filio olim Oberti Pelati de Albario lb. .xii. dr. ian. prò dote Sibilie sororis tue uxoris mee, de quibus me bene quietum voco. Et dono ei per te suum fra-trem et nuncium tantum in bonis meis habitis et habendis nomine antifacti quod bene valeat lb. dr. ian. .vii. quas volo ut habeat meo dono secundum morem Ianue et cet. Actum ubi superior eo die et hisdem testibus. 25. -Ottone de La Rabia, Arenborga sua moglie ed Anna vedova di Guidone Tituice costituiscono una societas. 17 gennaio 1190. £/o. 37 r.]. Nos Oto de La Rabia et Arenborga iugales accepimus a te Anna OBERTO SCRIBA DE MERCATO 11 (!) uxore ohm Guidonis Tituice lb. dr. ian. .xx. contra quas miti-mus lb. .x. Cum hanc (2) societate debemus laborare Ianue in terra usque ad tres annos et omni anno facere tibi vel tuo cerio miso ra-tionem. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi poteslate mitere promitimus et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere (3). Et uterque nostrum obligatur de ea tibi in solidum. Hec fecit Ariborga cunsilio presbiteri VVuilielmi de Castello et Lanfranci Fornarii suorum vicinorum, renuens legem iuliam et cet. Hec omnia fecit Arriborga cunsilio presbiteri Wui-lielmi de Castello et Lanfranci Fornarii de Castello suorum vicino-rum, renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue in Castello in una domo eclesie Sancte Marie, .xvii. die ianuarii. 26. Ugolino Mallono ed Oberto Clerico di Chiavari locano ad Oddone Vario del fu Alberto di Sinibaldo di Rivarolo una terra da lui tenuta coi proprii fratelli. 17 gennaio 1190. Testes Symon botarius, Obertus Corsus de Sancto Damiano et Cunradus de Cabella. Nos Hugolinus Mallunus et Obertus Clericus de Clavari locamus tibi Odoni Vario filio olim Alberti de Senebaldo de Rivarolio ad tenendum usque ad octo annos totam terram Ber tramini et Parentini fratrum tuorum quam tecum ullo modo indivise eliim eis pervenit a patre vestro (4) tali modo quod debes terram meliorare et bonificare et solvere nobis omni anno s. .xxxii. nomine cundictionis. Et promitimus tibi terram usque ad termi-ri um dimitere et cundictionem in ea non ascendere et expedire ab omni hornine. Alioquin penam lb. .v. dr. ian. tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus. Et ego Odo predictus promito vobis Ugolino et Oberto predictis terram usque ad octo annos tenere et meliorare et non peiorare et s. .xxxii. en-nuatim vobis prò cundictione solvere. Alioquin penam lb. .v. dr. ian. vobis promito et inde omnia mea vobis pignori obligo et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta eo die. 27. Guglielmo di Canale avendo ricevuto un quantitativo di pepe si obbliga al pagamento di una somma verso Gualterio di Len-drex. 17 gennaio 1190. Testes Martinus draperius de Albario, Iohannes Paltrus et lofi) Anna in sopralinea su Ermelina cancellato. (2) Sic! (3) Da et extracto a dividere in sopralinea. (4) et matre cancellato. 12 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCC\ hannes Baibus. Ego Wuilielmus de Canali accepi a te Gualterio de Lenglex tantum piper unde promito libi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad pasca proximum resuretio-nis lb. dr. ian. .xl. et s. .xv. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea libi pignori obligo et cet. Et ego Ber-nardus Brunus si Wuilielmus de Canali non libi Guallerio pre-dicto cumpleverit ut supra dicitur, cunstituo me tibi proprium de-bitorem et pagatorem predicti debiti renuens illam legem qua prin-cipalis debilor prius est cunveniendus. Alioquin penam dupli tibi promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Actum ubi superior eo die. 28. Giovanni fibularo dichiara di aver ricevuto dalla moglie Ai-dela una somma in dote e le costituisce altrettanto in antefatto. 18 gennaio 1190. In nomine amen. Ego Iohannes iìbularius accepi a te Aidela uxo-re mea lb. .xx. (1) prò tuis dotibus unde bene sum quietus et dono tibi nomine antifacti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. .xx. (2) quas volo ut habeas meo dono secun-dum morem et cet. Actum Ianue in domo fdiorum ohm Oglerii Guidonis .xviii. die ianuarii. Testes Belengerius de Mari (3), Oberlus Fornarius, Iohannes Gatus et Sicardus Pelliparius. 29. Vivaldo del fu Oliviero di Marassi e la moglie Benvenuta ven dono ad Ansaldo di Airaldo la metà di uno casa presso il Bisogno. 19 gennaio 1190. Testes Ingo de Flexo, Daniel Molaganus et Andreas magister antelami. Nos Vivaldus fdius Oliverii de Maraxi et Benavenula iugales accepimus a te Ansaldo filio Airaldi lb. .vm. pro quibus vendimus libi medietatem unius domus et terre retro domum, posite in Bi-sagno. Coheret domi et terre ante via publica, retro fluvius Bisa-gni, ab una parte terra Airaldi et ab alia terra nostra sicut terminata est. Predicte domus et terre medietalem deversus terram pa-tris tui cum omni suo iure et comodo isto precio tibi vendimus et si plus valet, dono tibi cuncedimus et promitimus eam libi et tuo heredi et cuilibet per te, per nos et heredem nostrum numquam ma-gis inpedire et defendere ab omni homine legitime defendere et auctorigare. Alioquin penam dupli sicut vendicio in tempore va- (1) Una parola cancellata illeggibile. (2) Una parola cancellata illeggibile. (S) Lonbardus de Mari cancellalo. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 13 luerii tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus uterque in solidum. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Prediclam vendicionem iuravit Benavenuta supra Dei evangelia dehinc iìrmam et stabilem habere et non magis contravenire et facene ex ea cartam in laude tui iudicis ad .1. mensem postquam ero maior .xxv. annis et michi erit quesita. Hec omnia fecit Vivaldus (1) velie et iusu patris sui Oliverii presentis. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta xvmi. die.ianuarii. Hec omnia fccit Benavenuta cunsilio Danielis Molagani et Andree magistri quos per vicinos et parentes cunsiliatores in hoc elegit renuens legem iuliam et cet. 30. Vivaldo di Oliviero di Marassi e la moglie Benvenuta promettono di pagare ad Ansaldo Airaldo una somma, ricevuta in prestito gratuito. 19 gennaio 1190. fjo. 37 r.]. Testes Ingo de Flexo, Daniel Molaganus et Andreas magister Antelami. Nos Vivaldus filius Oliverii de Maraxi et Benavenuta iuga-les accepimus a te Ansaldo Airaldo in mutuo lb. .vi. dr. ian. quas nobis amore prestas. Quas promitimus tibi vel tuo miso redere et liberare usque ad duos annos proximos. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus uterque in solidum et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta • xviiii. die ianuarii. Hec fecit Vivaldus velie patris sui presentis. 31. Oglerio Cavarunco vende ad Oglerio Capo di Pagana una terra a Capo di Pagana. 19 gennaio 1190. Testes Donumdei iudex, Wuilielmus Vanus Tornellus, Rubaldus Tarallus et Amegius Alvernacius. Ego Oglerius Cavaruncus accepi a te Oglerio Capud Pagane lb. .mi. pro quibus vendo tibi unam terram que fuit patris tui, que pervenit patri meo a fratre tuo Bono Vasallo pro quodam debito, positam in Capite Pagane. Coheret ei superius terra Rubaldi Capitis Pagane, in inferius et ab uno latere terra tua, ab alio latere via privata qua dividitur bec terra a tera (2) Donidei iudicis. Predictam terram isto precio tibi vendo, trado et si plus valet dono tibi cuncedo et promito eam tibi et cuilibet per te per me et heredem meum numquam magis inpedire et ab omni homine legitime defendere et auctorigare. Àlioquin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit tibi stipulanti promito et (1) cunsilio cancellato. (2) Sic! 14 M. CHIATJDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA inde omnia mea tibi pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum Ianue, Ianue (1) sub porticu Ansaldi Lecave lum eo die. 32. Giovanni Corrigia dichiara di aver ricevuta da Guidone mac stro di Castello una somma in dote di Verde, di lui figlia, sua moglie ella quale costituisce altrettanto in antefatto. 19 gennaio 1190. Testes Marinus Cigala, Giberlus Crido, Iordanis Bone Seire et Rubaldus de Modolanego. Ego Iohannes Corrigia fdius olim Soci de Porta de Lango (2) accepi a te Guidone magistro de Castello lb. dr. ian. .xxxvii. pro dote Viridis uxoris mee fdie (3) tue unde bene quietum me voco. Et dono ei per te suum patrem et nuncium nomine antifacti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. dr. ian. .xxxvii. quas volo ut ipsa habeat meo dono secundum morem et usum Ianue et pro dote et antifacto omnia mea babita et habenda tibi et ipsi pignori obligo. Actum Ianue in Castello in domo Guidonis predicti, eo die. 33. Guido maestro di Castello dichiara di dovere a Giovanni Corrigia una parte della dote promessa e di cui nell’atto precedente. 19 gennaio 1190. Ego Guido magister de Castello cunfìteor me debere tibi Iohanni Corrigie lb. dr. ian. .xi. pro dote fìlie mee Viridis uxoris tue quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad carnislevarium proximum. -Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Predictos denarios debent recipere Adam frater Guidonis predicti et Iohannes Marchesie avunculus Iohannis Corige qui eos debent locare sicut eis videbitur bonum Viridis usque dum locabunt in terra vel domo in qua Viridis sit secura de predictis libris .xv. Lucrum quod inde interim exierit debet esse Iohannis Corigie et uxoris. Actum ubi superior eo die et hisdem testibus. 34. Giovanni Corrigia promette a Guido maestro di Castello di non abbandonare mai Verde di lui figlia sua moglie. 19 gennaio 1190. Ego Iohannes Corrigia filius olim Sogi de Porta de Lango pro- (lj Sic! (2) Da fìlius a Lan^o in sopralinea. (3) mee cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 15 mito tibi Guidoni magistro de Castello quod nullo modo vel ingenio demittam fdiam tuam Vindem uxorem meam vel separabo me ab ea occasione ulla paretele (1) sive per parentelam aliquam. Alio-quin penam lb. .xxxvn. dr. ian. tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et totum ut predictum est compiere et observare et in nullo per me vel aliam personam contravenire iuro supra Dei evangelia. Actum ubi superior eo die et hisdem te-stibus. 35. Ingone del fu Oberto Pelato di Albaro contrae una societas con Giovanni Pelle di Bisagno. 20 gennaio 1190. Ego Ingo filius olim Oberti Pelati de Albario accepi in socie-tate a te lohanne Pelle de Bisagno lb. jiii. contra quas mito ìb. .iiii-Hanc societatem debeo portare per mare et terrain et laborare cum ea quo michi videbitur usque ad unum annum et usque ad .i. an num capitale et lucrum quod in hac societate fuerit cum toto lucro quod aliunde ullo modo habuero in tua vel tui certi misi potestate mitere et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere, Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, .xx. die intrantis ianua rii. Testes Bonaventura Frealdi, Iohannes iudex de Albario et Io hannes de Folia. 3ti. Raimondo del fu Buonvassallo di Castello si obbliga di resti-tuire al 1° settembre 1190, al fratello Ottone, una somma rice vuta in mutuo. 21 gennaio 1190. [fo. 38 r.] Testes Hugo de Reco, Oto iudex, Wuilielmus de Levanto. Ego Raimundus filius olim Roni Vasalli de Castello accepi in mutuo a te Otone fratre meo lb. dr. ian. .xx. quas promito tibi vel tuo certo miso usque ad kalendas septembris proximi. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo^ Actum sub porticu Otonis de Castello .xi. die exeuntis ianuarii (2). 37. Ugone Ferrano dichiara di aver ricevuto dai coniugi Giovanni de Quercu di Bisagno e Volpe una somma per dote di Vienna, sua moglie, alla quale costituisce l’aìitefatto. 22 gennaio 1190. Testes Daniel Mula^anus, Oglerius de Crispa, Anselmus de Cri spa, Martinus Mirteti de Campo Agnelli. Ego Hugo Ferrarius ac- (1) SicJ (21 L’atto è cancellato da tre linee trasversali. 16 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DEULA ROCCA cepi a vobis Iohanne de Quercu de Bisagno et Yulpe iugalibus lb. .xvi. den. ian. pro dote Vienne quarum lb. .vii. minus s. .1111. sunt de rebus olim patris sui et lb. .vii. de tuo> patrimonio Vulpis et lb. .n. et s. .un. de tuis rebus, Iohannes predicte, unde bene sum quietus. Et dono ei nomine antifacli tantum in bonis meis habendis quod bene valeat lb. .x. quas volo ut ipsa habeat meo dono secundum morem Ianue. Et pro dole et antifacto omnia mea habita ei liabenda vobis et ipsi pignori obligo. Actum Ianue in domo Bonifacii de \olta .x. die exeuntis ianuarii. 38. Giovanni de Quercu di Bisagno dichiara di dovere ad Ugone Ferrano una somma a saldo della dote di cui al doc. 37. 22 gennaio 1190. Ego Iohannes de Quercu de Bisagno cunfiteor me debere tibi Hu-goni Ferario viro Vienne privigne mee s. x. dr. ian. de dote Vienne uxoris tue, quos promito tibi vel tuo certo miso per me vcl meum nuncium solvere et liberare a festo proximo sancte Marie Candelarie usque ad .11. annos, silicet s. .xxv. per annum. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum ubi superior eo die et hisdem testi bus. 39. Vienna, figlia di Volpe, fa quietanza a Giovanni de Quercu, suo padrigno, per una somma da lui pagata nella dote di cui ai due atti precedenti. 22 gennaio 1190. Ego Vienna filia Vulpis cunfiteor quod tu Iohannes de Quereli solvisti michi in meam dotem lb. .vii. minus s. .ira. que fuerunt de bonis patris mei que in tua potestate fuerunt. De predictis lb. .vii. minus s. .ira. me bene quietam voco et facio tibi finem et refutacionem omnium bonorum que fuerunt patris mei que ullo modo in tuo posse fuerunt. Predictam finem et refutacionem iuro ^upra Dei evangelia dehinc fìrmas et ratas habere et non magis contravenire. Alioquin penam dupli de quanto fuerit questio tibi stipulanti promito et cet., rato manente pacto. Hec omnia fecit Vienna cunsilio Oglerii de Crispa et Anseimi de Crispa suorum parentum renuens legem iuliam et cet. Actum ubi superior eo die et hisdem testibus. 40. Giovanni de Quercu e Volpe dichiarano vicendevolmente che Volpe diede in dote a Vienna, di lei figlia, una somma presa nel proprio patrimonio con riserva di usufrutto. 22 gennaio 1190. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 17 Cunfesi fuerunt ad invicem Iohannes de Quercu et Yulpis iugales quod Yulpis eorum comuni voluntate dedit de suo patrimonio Yienne illie sue in dotem lb. .vii. tali modo quod si ipsa super-vixerit Iohannem virum suum quod ipsa debet usufructuare de bonis Iohannis dum ipsa vixerit lb. .vii. et restituere eas et dimitere post suum obitum heredi Iohannis. Actum Ianue ubi superior eo die et hisdem testibus (1). 41. Ugone di Castello contrae una societas con Andrea domestico di lngone di Flexo et Omodeo di San Donato per commerciare nella Maremma. 23 gennaio 1190. Testes Guilielmus batifolia, Rubaldus de Cana, et Symon de Olivastro. Ego Hugo de Castello de Super Frascario accepi a vobis Andrea serviente Ingonis de Flexo cunsanguineo meo et Homine Dei de Sancto Donato lb. dr. ian. .vj \. pariter, contra quas mito lb. .ih. et s. .v. Hanc societatem porto in Maritimam causa mercandi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in ea inerii in vestra vel vestri certi misi potestaestate (2) mitere promito et habere debeo medium lucri. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta nono die exeuntis ianuarii (3). 42. Guglielmo ed Alda, figli di Giulio e Bona di Coreglia, vendono a Donodidio di Vallebella, Oberto Cappono di Pixino, lsembardino del fu Giovanni di Vallebella e ai di lui fratelli, una terra alla pieve di Plecania. 23 gennaio 1190. [/o. 38 v.] Testes Petrus Ursus, Iohannes fìlius olim Iulii et Bernardus Ursus. Nos Wuilielmus et Alda fìlii olim Iulii et Bone de Corela ac-cepimus a vobis Donumdei de Valle Bella et Oberto Capono de Pi xino et Insenbardino filio olim Iohannis de Valle Bella et fratribus tuis s. dr. ian. .xvin. pro quibus vendimus vobis totam terram plenam et vacuam quam habere visi sumus vobiscum indivise quam nobis a matre nostra Bona pervenit in plebeia Plecanie a monte Rapalli usque in aqua Lavanie et a costa Canavali usque in costam Noxigie. Totam terram quam infra predictas coherentias habere visi sumus vobiscum et per nos invenire poteritis isto precio vobis vendimus et si plus valet dono vobis cuncedimus et promitimus eam vobis et vestris heredibus per nos et heredes notros non magis (1) L’atto è cancellato con tre linee trasversali. (2) Sic! (3) A margine: Cassa. L’atto è cancellato da cinque righe trasversali. M Chiaudano - R. Morozzo Della Rocca, Oberto Scriba de Mercato. 2. 18 M. CH1AUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA inpedire et defendere ab omni liomine sub pena dupli sicut in )empöre valuerit. Possessionem et dominium inde vobis dedimus et iuramus supra Dei evangelia hanc vendicionem dehinc firmam el ratam habere et non contravenire et defendere ab omni ho-mine et facere inde vobis vel vestro miso inde cartam in laude vestri iudicis usque ad .1. mensem postquam erit nobis quexita et erimus maiores annis .xxv. Donumdei emit tertiam. Obertus Caponus ter-liam, Insenbardinus cum fratribus tertiam. Hec omnia (1) fecere Wuilielmus et Alda cunsilio (2) Iohannis fratris sui et Petri Ursi sui propinqui et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta die exeuntis ianuarii (3). 43. Guglielmo di Canale si obbliga di pagare a Gualterio di Len- drex l'importo di un quantitativo di pepe, che aveva ricevuto. 24 gennaio 1190. Testes Tebaldus Muxetus et Michael de Fonte Amaro. Ego Wuilielmus de Canali accepi a te Gualterio de Lendrex centenaria .ni. piperis quod sunt Iohannis cognati Carli de Besengono unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad pasca proximum resurrectionis lb. dr. ian. .xxim. et s. .vini. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Insuper do tibi in pignus unum viridem de Guanto et .imor. ara^as, tali modo si non eris solutus ut vendas pignus et pages te inde et si in eo defuerit cumplebo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta .vni. die exeuntis ianuarii (4). 44. Bando di Porlofmo e Armano di Portofino contraggono un prestito marittimo con Rubaldo di Molo. 24 gennaio 1190. Testes Rubaldus Xaminellus, Iordanis Pataraldus, Bosus de Co-lonao. Nos Bandus de Portu Dulfino et Armanus de Portu Dulfino accepimus a te Rubaldo de Molo tantum de tuis rebus unde pro-mitimus tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum nuncium solvere lb. .v. dr. ian. usque ad dies .xv. postquam rediemus de Sardenia quo imus ad falcones, nobis vel maiori parte rerum sanis euntibus illue et redeuntibus Ianuam ullo alio itinere mutato, sub pena dupli uterque in solidum. Actum Ianue ubi superior (5). (1) fecit cancellato. (2ì Petri cancellato. (3j L atto è cancellato con tre righe trasversali. (4) L atto è cancellato con sedici righe tmsversali. (5) A margine : lb. .v. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 19 45. Quanta.no del fu Boccamoia e la moglie Druda vendono ad Ugone Ferrano una terra con casa in Rivo Torbido. 24 gennaio 1190. Testes Oglerius Scotus, Baldoinus Scotus, Wuilielmus Maloxel-lus. Nos-Quartanus fìlius olim Bucemoje de Quarto et Druda iu-gales accepimus a te Hugone Ferrano lb. dr. ian. .xvi. pro quibus vendimus tibi unam domum et terram et edifficium positam extra c-ivitatem Ianue prope Rivum Turbidum cui coheret ante via publica, retro et ab una parte terra Albericorum et ab alia parie domus Vasalli Bavalasci. Predictam domum, terram et edifficium cum omni suo iure et comodo isto precio tibi vendimus et si plus valet dono tibi cuncedimus. Hanc etiam vendicionem tibi et tuo heredi et cuilibet per te per nos et heredem nostrum numquam magis inpedire et defendere ab omni homine promitimus. Alio-quin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus. Posses-sionem et dominium inde tibi dedimus et uterque nostrum vendit et obligatur tibi in solidum et eet. Hec omnia fecit Druda cunsilio Oglerii Scoti et Balduini Scoti quos sibi in hoc cassu cunsiliatores elegit, renuens legem iuliam et cet. In hac vendicione cuncesit Agnesia mater Quartani, renuens omnes rationes et iura que in ea habebat. Actum Ianue in eclesia Sancti Laurentii eo die. 46. Paxia vedova di Girardo Gengiva fa quietanza ad Oberto suo figliastro per quanto le spettava per la propria dote e l’antefatto. 24 gennaio 1190. Ego Paxia uxor olim Girardi Gingive facio tibi Oberto privigrio meo finem et refutacionem (1) lb. .x. mee dotis et lb. .x. mei an-tifacti et hoc facio tibi pro lb. .vili. (2). Hanc fìnem et refutacionem promito dehinc firmanti et ratam habere et. non magis contravenire. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum ianue in domo Donidei Modii Ferri, eo die. Testes Symon Bacimus, Wuilielmus vir Drude de Foro, Amicus Avocatus et Bonusdies ferarius. 47. Oberto del fu Girardo Gengiva dichiara di dovere a Paxia, sua matrigna una somma a saldo della transazione con le-i intercorsa di cui all’atto precedente. 24 gennaio 1190. (1) omnium cancellato. (2) Spazio bianco di un centimetro circa. -20 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA C/o. 39 r.]. Ego Oberlus filius olim Girardi Gingive cunliteor me debere tibi Paxie noverce mee Ib. dr. ian. .m. et s. .xv. de illis lb. .viii. pro •quibus michi fecisti finem et refutationem tui patrimonii et anti-facti, de quibus Ib. .m. et s. .xv. iam es vocata quieta, et promito eas tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere hoc modo: Ib. .11. usque ad octavam proximam sancii Iohannis de-iunio et s. .xxxv. usque ad octavam natalis Domini proximam, et si terminum vel terminos inde michi vel meo certo miso per te vel tuum certum nuncium produxeris, per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem, et totum ut predictum est iuro cumplere. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Hec omnia fecit Obertus cunsilio Bonidiei sui propinqui et Amici Avocati sui vicini et fuit cunfesus quod erat maior annis .xvii. Actum ubi superior eo die. 4S. Ingone di Flexo si obbliga di pagare entro il maggio 1190 a Giordano Richerio una somma per la casa e la torre da lui acquistate in Genova presso la marina, e Bellobruno si rende garante per lui. 24 gennaio 1190. Testes Wuilielmus Barca et Bonus Vasallus Qaritola. Ego Ingo de Flexo cunfiteor me debere tibi Iordani Richerio lb. dr. ian. centum de precio domus et turis quas michi Ianue vedidisti (1) insta mare, quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque per totum madium proximum. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea libi pignori obligo. Et ego Bellobrunus non tibi Iordani cumpleverit ut supra, cunstituo me tibi proprium debitorem et pagatorem predirti debiti renuens legem qua principalis debitor prius et cunveniendus. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum Ianue in eclesia Sancti Torpetis, eo die. 49. Berardo Rido arruola il cuoco Ansaldo di Sori per un viaggio in Levante. 25 gennaio 1190. Testes Iohannes Usura, Facius Crido, Rogerinus filius olim Alberti Botini de Brolio. In hunc modum cunvenerunt Berardus Ricius et Ansaldus peteutarius de Sori, silicet quod Ansaldus debet ire cum Berardo et sociis de Ianua Gaietam et de Gaieta in nave Berardi et sociorum que ibi est in Sardeniam et de Sardenia Ultramare et de OBERTO SCRIBA DE MERCATO •'*_ Í2I I (Jltramare redire cum eis in quam terram christianorum Ultramaseí'S eligerint eo salvo quod si navis Berardi et sociorum staencaverit Ultramare in hac próxima estate quod Ansaldus si voluerit possit ascendere in aliam navem et esse scapulus. Berardus debet dare pro conducto Ansaldo bisantios de Acri iusti ponderis .xx. Ultramare et portare ei minas .xx. grani vel ordei de quo Ansaldus voluerit (1) Ansaldus vero debet Tacere servicia navis sicut Berardo et sociis pia cuerit et ei erit cunveniens et tum ut predictum est promiserunt sibi cumplere ad invicem, sub pena dupli de quantum est cunduc-tum. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta .vii. die exeuntis ianuarii. 50. Testamento di Oberto calzolaio de Clavica. 25 gennaio 1190. Ego Obertus calegarius de Clavica de ultima volúntate me et mea sic ordino et dispono. Volo sepelliri in cimiterio Sancti Donati, pro anima mea iudico lb. .xxv. decenum operi Sancti Laurentii (2), qua-rum lb. .vii. iudico ad meam sepulturam et scola adsit, s. .c. operi Sancti Donati, s. .c. pro misis canendis apud Sanctum Donatum, preposito Sancti Donati s. .xx., cuique canonicorum Sancti Donati s. .x. Utrique meorum fratrum lb. .hi., Facio qui stat mecum lb. .xx. et omnia instrumenta (3) apotece mee calegarie et apotece conficene excepta calderia cumf^erie et lego ei omnia sua vestimenta et lectum sicut ipsum cum uxore sua habebant et lebetes meos et unam arcam et mastram unam et habitacionem et usumfructum domus mee de Clavica dum ipse vixerit. Lectum meum iudico ho-spitali Sancti Iohannis, domum meam de Clavica iudico eclesie Sancti Donati tali tenore quod Facius habeat habitationem et usum-fructum eius dum vixerit et eclesia non possit eam vendere vel alienare et faciat pro anima mea anuatim anniversarium et si eclesia Sancti Donati vendere (4) vel alienare presumserit sit hospitalis Sancti Iohannis et faciat anuale (5). Cuique de meis filiocis lego dr. .xvin., filio Otonis Boni de Clavica s. .xx., filio Rubaldi balisterii s. .xx., presbitero Oberto fratri Facii s. .x., Aide nepti mee s. .xx., Martino eius fratri s. .xx. Hec omnia volo ut tribuantur per manus prepositi Sancti Donati et Rubaldi balisterii. Hec est mea voluntas et cet. Actum Ianue in eclesia Sancti Donati eo die. Testes Oto Panardus, Iohannes Scarsafita, Gandulfus Bogarius, Obertus Minu- (1) Da et a voluerit in sopralinea. (2) Da decenum a Laurenti in sopralinea. (3) Istrumenta in sopralinea. (4) vendere corretto su vendiderit. (5) et faciat anuale in sopralinea. 22 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DEL1LA ROCCA tor et Rubaldus magister. Facius dum usufructuabit domum debet lacere omni anno aniversarium pro anima Oberti. Et cuilibet ospitali a capite Fari usque ad Bisagnum s. .v. (1). 51. Bonifacio di Bogliasco contrae una societas con Guglielmo Ar- zufo per commerciare in Maremma. 25 gennaio 1190. Ego Bonifacius de Boiasco accepi in società te a te Wuilielmo Arrufo lb. .XV. dr. ian. que sunt tue et Oliverii et Peverelli soccii tui contra quas mito s. .xxx. Hanc societatem porto in Maritimam causa mercandi et inde Ianuam et mitere in tua vel tui certi misi potestate lucrum et capitale, et habere tertium lucri. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta eo die. Testes Guido speciarius et Ber-tolotus Fecit Iaveleti (2). 52. Testamento di Guilia di Bellocchio. 25 gennaio 1190. [/o. 39 v.]. * Ego Guilia de Bello Oculo de ultima volúntate mearum rerum talem ordinacionem facio. Locum meum de capite vici iudico eclesie Sancti Theodori tali modo quod Oto filius meus habeat tres (3) por-tiones illius loci dum vixerit et eclesia Sancti Theodori quartam ita quod beneficia eclesie Mortariensis non minuantur a filio meo pre-dicto et, si minuerentur, locus cum pertinentiis sit in ordinacione presbiteri Bernardi de Vineis et volo si eclesia Sancti Theodori ha-buerit locum predictum ut ullo tempore possit alienare ab eclesia et si alienaverit revertatur ad proximiores meos. Aldete quam nutrió lego lb. .xx. ad suum maritare vel monasterio stare et sint in custodia presbiteri Bernardi de Vineis dum erit locata. Alinerio lb. .v. Armano eius fratri lb. .v. et non inquietet res meas et si inquieta-verit nichil de meo habeat. Románete lb. .v. ad suum maritare. Sancto Martino Sancti Petri Arene s. .x. pro misis, operi Sancti Michaelis s. .x. et pro misis s. .x., operi Sancti Iohannis s. .x. et prò misis s. .x., Sancte Marie de Priano lb. .ni., Sancte Marie de Vineis in libris s. .c. Iohanni clerico s. .x., Martino canavario s. .x., Wuilielmino quem nutrit domina Elena s. .xx., presbitero Bernardo de Vineis lb. .xv. et si lucrum fuerit in hoc quod habet de meo Bubaldus Spanela, habeat de ilio lucro usque in lb. .xv. Mabiline nepti mee lego unam centuram, Donexelle sorori mee unam reti- fi) A margine : T [estamentum]. (2) A margine: dedit denarios. L’atto è cancellato con tre linee trasversali. (3) tres in sopralinea su duas cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 23 cellam, Lanberto meo cunsanguineo s. .xx. et meas pelles brunas. Sancto Matheo de Terdona unum camixum. Rubaldus Spancila ha-bei de meis lb. .xx. quas amore portavit unde est carta. Bonusva-sallus Navarus habet de meo centenaria .v \. piperis. Armanus nepos meus lb. .x. Predicta omnia volo ut tribuantur per manus Bernardi (1) prioris Sancti Theodori et presbiteri Bernardi de Vineis et fìlii mei Otonis. Quecumque presbiter Bernardus de Yineis habet de meis per acomendacionem vel alio modo volo ut sint sua. Quid-quid superaverit in bonis meis a predictis volo ut per manus predic-torum detur per animam meam. Hec est mea ultima voluntas et cet. Actum Ianue in eclesia Sancti Torpetis .vii. die exeuntis ianuarii. Testes Iohannes Clericus de Foro, Iohannes Clericus de Vineis, Rai-mundus Idonis de Piago et Oto Pe9us et Uprandus magister. 53. Rubaldo de Molo vende a Guglielmo Cassinese una schiava sarda. 26 gennaio 1190. Testes Ricius de Sancto Ambroxio et Wuilielmus de Beerri. Ego Rubaldus de Molo accepi a te Wuilielmo Casinensi lb. .vi. pro qui-bus vendo tibi unam sardam nomine Elenam ancillam quam isto precio tibi vendo et si plus valet dono tibi et promito eam tibi et cuilibet, per te per me et heredem meum numquam magis inpedire et defendere ab omni homine sub pena dupli sicut in tempore valuerit. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta .vi. die exeuntis ianuarii. 54. Pietro basterio si obbliga di pagare a Robaldo di Campo Fre- goso una somma, differenza della permuta di due muli. 26 gennaio 1190. Testes Wuilielmus de Novaria et Begalinus de Begai et Nicoleta de Raneto. Ego Petrus basterius cunfiteor me dedise tibi Bubaldo de Campo Felegoso unam mulam nomine cambii et tu michi de-disti per cambium mulum unum pro adequacione cuius cambii debeo tibi lb. .vini dr. ian. quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere hoc modo. Lb. .11. ad pasca proximum, ad festum proximum sancti Iohannis de iunio lb. .v. et festum proximum sancti Bartholomei s. x. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea et specialiter mulum pre-dictum tibi pignori obligo. Actum ubi superior, eo die. (1) Bernardi in sopralinea. 24 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA 55. Guglielmo Doria col figlio Montanario e Simone Agostino si obbligano di pagare a Martino Burino di Piacenza una somma per merci ricevute. 27 gennaio 1190. Testes Obertus Aurie, Mariscotus Archiepiscopi et. Oto Pecus. Nos Wuilielmus Aurie, Motanarius (1) pater et fìlius et Symon Agu-stinus accepimus a te Martino Burino Piacentino tantum de luis rebus unde promitimus libi vel tuo certo miso per nos vel nostrum nuncium solvere et liberare usque ad octavam proxirnam sancii Iohannis de iunio lb. dr. ian. .c. et si terminum sive términos inde nobis vel nostro certo miso per te vel tiuim cerium nuncium produxeris per eos semper libi tenebimur usque ad totius debili solucionem et in nullo tempore occasione usure huius debiti per nos vel aliam personam ullam inquixicionem vel lamen-iacionem faciemus unde tu vel aliqua persona per te danum in-curreris et sic iuramus compiere tactis evangeliis. Alioquin penam dupli quisque in solidum libi promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus. Actum Ianue in Suselia ante domum Wuilielmi Aurie .v. die exeuntis ianuarii. 56. lotino di Chiavari stipula una societas con Oberto della Croce e Pietro di Vedereto per commerciare nella Maremma. 28 gennaio 1190. [ /o. 40 r.]. Testes W uilielmus batifolia, Iohannes Vitellus et Petrus de Capri. Ego Iotinus de Clavari accepi in societale a te Oberto de Cruce de societate tua et Petri et Antoli avunculorum tuorum 11), .vi. et a te Petro de Vederedo lb. .vi. contra quas mito lb. .vi. Hanc so-cietatem porto in Maritimam causa mercandi et inde Ianuam. Pro-fìcuum et capitale quod in ea fueril in veslra vel vestii certi misi mitere et habere medium lucri. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta .un. die exeuntis ianuarii. 57. Testamento di Adalasia del fu Robaldo Cablilo. 28 gennaio 1190. * Ego Adalaxia filia olim Rubaldi Cabuti de ultima volúntate me et mea sic ordino. Volo ut vir meus Bellohomo habeat lb. .xx. de meis, computatis in eis omnibus rationibus que ei perveniunt per antifac-tum vel alium modum de meis (2). Volo sepelliri in cimiterio Sancti Stephani, pro anima mea iudico lb. .xxvii. (3) quarum iudico de- (1) Sic! (2) Da Volo a meis in sopralinea. (3) .vii. corretto in sopralinea su .x. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 25 cenum operi Sancfi Laurentii, ad meam sepulturam lb. .v., pro misis canendis apud Sanctum Stephanum s. .c. Mairi mce s. .xx., Adalaxie de Scarfala s. .xx., Aide monache sorori domine Majence s. .xx., Sancto Stephano lb. .11. (1) pro universariis anime mee loto tempore, liospilali Sancti Iohannis s. .x., hospilali Sancii Stephani s. .x., hospitali cruciarum s. .v., operi Sancti Damiani s. .x., pro misis s. .xxv., Gisle Margaione s. .v., pauperibus s. .x., Marie mee, servienti s. .v., operi Sancii Michaelis de Melmi in pastinare libere in ordinacione domine Majenge. Hec omnia tribuantur per manus domine Majengie. Ilec est mea ultima voluntas et cet. Actum Ianue in domo Guilielmi Smerigii eo die. Testes Ido Mallonus, Ido de Palio, Wuilielmus Smerigius, Iohannes de Guiliono, Bonus Vasallus Caritola (2). 58. Lodo dei consoli della pieve di Molassana che assolvono Va* sailino, Guglielmino e Giovannino figli del fa Bongiovanni di Levani dalle richieste della loro madre Soliana. 29 gennaio 1190. In eclesia Sancti Laurentii. Bubaldus de Buina, Marinus de Rui-na, Iohannes Margadus, Baldicio Morelus, Symon filius Loderii de Molagana, Grimaldus de Lugo, cunsules plebis Molagane asolve-runt Vasallinum, Wuilielminum et Iohanninum filios olim Boni Iohannis de Levani a Soliana eorum matre et omnibus per eam de lb. .xi. dr. ian. eius dotis et lb. .11. sue stradotis. Hoc autem ideo, quoniam cum Soliana predicta veniset ante predictos cunsules mor-tuo viro petens suas dotes predictas et stradotes cum publico istru-mento lecere ei dotem et stradotem predictam in mobile asignari et liberari, laudante« ut supra. Oberto de Nigro et Bagnavitello cu-rantibus et tuentibus minores. Tertio die exeuntis ianuarn. 59. Lodo dei consoli della pieve di I\lolassana a favore di Soliana, della quale all’atto precedente. 29 gennaio 1190. Item laudarunt ut Soliana predicta habeat sine contradicione fi-liorum quod ex Bono lohanne de Levani sustulit pro suis dotibus et stradotibus, totam mobiliam quam ei predicti cunsules asignamnt et pro anlifacto gaudeat, terram quam ei asignarunt (3). Curantibus et luentibus minores Oberto de Nigro et Bagnavitello. (1) .ir. corretto su .111. (2) Dedit denarios .xii. in margine. Nel margine esterno superiore: T[esta-mentum]. (3) Da et a asignarunt in sopralinea. « 26 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA 60. Lodo dei consoli della pieve di Molassana a favore dei figli di Jacobo di Levani e di quelli di Imerese di Subvia. 29 gennaio 1190. Item laudarunt ut filii olim Iacobi de Levani et iilii Imerese de Subvia habeant et quiete possideant sine omni contradicione Oberti de Vigo et heius (1) uxoris et omnium per illos fosatum et viam que est Strupe in Ruina iusta terram quam emerunt a Fulcone de Castello sicut est asignata et terminata, quia probarunt quod eo-rum erant et nullam rationem in eis habebat Obertus vel uxor. Quare laudarunt ut supra. 61. Lodo dei consoli della pieve di Molassana a favore di Rodol-fino de Olexedo. 29 gennaio 1190. Item asolverunt Rodulfmum de Olexedo ab Adornino et omnibus per eum de s. .xvun. et dr. .un. quos ei petebat silicei s. .xi. prò medietate duorum porcorum et s. .n. et dr. .mi. pro morsura unius (2) porci et s. .iv. de una socielate et dr. .xn. in denariis (3) et dr. .xii. pro una barile musti. Hoc autem ideo quoniam cum esset cum eo in placito coram consulibus predictis per acordium dedit ei s. .n. Quare asolverunt eum ut supra. 62. Lodo dei consoli della pieve di Molassana a favore di Guglielmo del fu Iacobo di Levani. 29 gennaio 1190. [/o. 40 u.]. Item laudarunt quod Wuilielmus fdius olim Iacobi de Levani teneat in usufructu usque ad quatuor annos (4) totam terram et do-mos et vasa que sunt filiorum olim Boni Iohannis de Levani et tri-buat s. .xxvii omni anno pro condicione tutoribus minorum et melioret et non peioret terras. Hec autem ideo quia cum terra et domus et vasa minorum deberet locari pro minoribus, fecere en cunsules publice incantari et cum nullus alius tantum velet dare, dedere eam sive locarunt Wuilielmo, laudantes ut supra. Oberto de Nigro et Bag-navitello tuentibus et curantibus minores. 63. Lodo dei consoli della pieve di Molassana a favore di Vivaldo Ravegno. 29 gennaio 1190. Item laudarunt quod Vivaldus Ravegnus habeat et capere pos- (1) Sic! (2) morsura unius in sopralinea su medietate duorum cancellato. (3) Tarlo della carta. (4) Da usque ad annos in sopralinea. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 27 «il in bonis Agnesie de Coranico sue socre prò dote Anne uxoris sue filie Agnesie s. .xx. dr. ian. Hoc autem ideo quia probavit quod eos sibi promixit et cunvenit dare in dotem Anne predicte plus quam olicui aliarum suarum filiarum daret. ■fi4. Lodo dei consoli della pieve di Molassana a favore dei figli di Iacopo e Buongiovanni di Levani. 29 gennaio 1190. * Item laudarunt ut fìlii olim lacobi de Levani et filii olim Boni Iohannis de Levani habeant et quiete possideant sine omni con-tradicione filiorum olim Rubaldi Buscarini et Wuilielmi Buscarini et omnium per illos duas pecias prati positi in planis uni quarum coheret inferius et superius terra Pinasci et cunsortum, ab una parte terra Wuilielmi Regis et cunsortum et ab alia Brugeda. Alii coheret superius costa, inferius Ravani et consortum et ab uno latere Bellini et totum castanetum quod habere visi sunt predicti fìlii Rubaldi et Wuilielmi in Laigagna indivise in plano Prebani cura Ru-boldo de Paina et filiis. Hoc autem ideo quia cum Buscarinus et fìlii vedidissent (1) Iaoobo de Levani et Bono Iohanni fratribus unum pratum in planis et castanetum in plano Cornaleti fuit eis ablata (2) et non potuere heredes veditorum (3) eam defendere quare laudarunt ut supra. Bubaldo de Ruina curante minores. 65. Lodo dei consoli della pieve di Molassana in favore di Taranto di Gavi. 29 gennaio 1190. Rem predicti cunsules excepto Rubaldo de Ruina asolverunt Ta-rantum de Gave a Iohanne Alia de Gave et Anna iugalibus et omnibus per eos a lamentacione quam contra Iohannem Tarantum fe-cerant que taliter erat. Anna uxor Iohannis Christiani agit contra Iohannem Tarantum et petit ab eo quatuor partes duarum pecia-rum terre in Gave sub domum meam. Uni coheret ab oriente terra Petri Bernardi, ab occidente terra Taranti, superius platea Taranti, inferius terra Oglerii. Alteri coheret coheret (4) inferius (5) et ab una parte terra Baldi Bavani, a tertia terra Taranti, a quarta parte terra Oglerii. Hoc autem ideo, quoniam cum incepiset probare quod minor erat cum Tarantus emit eam, defecit in probacione et Taran-tus probavit quod iuste emerat eam et iusto titulo et asolverunt (6) (1) Sic! (2) Sic! (3) Sic! (4) Sic! (5) Terra Oglerii cancellato. <6) asolverunt in sottolinea. 28 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA eum ul supra. Testes Fulco magister, Wuilielmus de Monte Ase-gnano et Fulco iìlius Roduliì de Strupa. 6(ì. lngone Barosso di Lugo vende a Guglielmo di Monte Asignano una terra in Monte Asìgnano. 29 gennaio 1190. Ego Ingus Barofus de Lugo, accepi a te Wuilielmo de Monte Asegnano s. .xxxira. dr. ian. predo unius terre posite in Monte Asegnano cui coheret superius via publica, inferius terra Donati de Monte Asegnano ab una parte tua et ab alia terra Iohannis nepotis (1) lui. Hanc isto precio libi vendo et si plus valet dono libi cuncedo et promito eam tibi et cuilibet per te per me et heredem meum num-quam magis inpedire et defendere ab omni homine sub pena dupli sicut in tempore valuerit. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum in eclesia Sancti Lauienlii, eo die. Testes Ansaldus Cava9a, Iacobus Montis Asegnani et Rainaldus filius olim Bianchi de Monte Asegnano (2). 67. Amicone di Castello promette a Dono di Dio di Oglerio Guidone e Bonifacio fratelli, a Vassallo Straleira e ad Ansaldo Ba-taldo e soci di pagare una somma. 29 gennaio 1190. * Testes Homodei calegarius, et Oglerius guardator. Ego Amiconus de Castello promito vobis Donodei Oglerij Guidonis et Bonifacio fratribus, Vasallo Straleire, Ansaldo Rataldo et sociis vestris de Morchis prò octena marcarum quam michi cunceditis solvere vobis vel vestro miso lb. .lx'xvi. et s. .v. videlicet medietalem usque ad mediam quadraiesimam proximam et aliam medietatem usque ad feslum proximum sancti Iohannis de iunio. Alioquin penam dupli vobis promito et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 68. Robaldo Moxo di Scrino e Gilla sua moglie danno a Grimaldo de Lugo quale dote della loro figlia Pina la quarta parte di tutti i loro beni. 29 gennaio 1190. Nos Rubaldus Moxus de Serino et Gilla iugales damus tibi Grimaldo de Lugo in dotem fdie nostre Pine quartam parlem omnium nostrorum bonorum que habemus et dehinc aquixierimus bac cun-dicione quod debet stare nobiscum et servire nobis dum vixerimus et laborare terras nostras et salvare et custodire res nostras boria fide et non infraudare et si contra fecerit debemus usufructuare (1) nepotis corretto su fratris. (2) A margine: dedit denarios .mi. OSÈRTO SCRIBA DE MERCATO 29 medietatem predicte quarte dum vixerimus. Hec omnia fecit Gilla cunsilio Montis Rosarii et Bainaldi de Golluredo suorum parentum renuens legem iuliam et cet. Actum ubi superior eo die. Testes Wuilielmus de Monte Asegnano, lacobus eius frater, Ansaldus Ca-vaca, Mons Rosarius et Rainaldus de Colloredo. 69. Grimaldo di Lugo promette a Robaldo Moxo e alla di lui moglie Gilla che starà al loro servizio prendendo in moglie la loro figlia Pina, di cui all’atto precedente. 29 gennaio 1190. [/o. 41 r.]. Ego Grimaldus de Lugo promito vobis Rubaldo Moxo de Serrino et Gille iugalibus ex eo quod datis michi in uxorem fdiam ve-stram Pinam cum quarta parte totius vestri posse, stare vobiscum dum vixerilis ad vestrum servicium et laborare terras vestras et salvare et custodire res vestras et non infraudare et si contra face-rem dimitere vobis usufructuare medietatem predicte quarte in vita vestra et totum ut dictum est iuro cumplere tactis evangeliis. Actum ubi superior eo die et hisdem testibus (1). 70. Grimaldo di Lugo costituisce l’antefatto a Pina, figlia di Rubaldo Moxo, sua moglie. 29 gennaio 1190. Ego Grimaldus de Lugo dono nomine antifacti Pine uxoris mee filie lue, Rubalde Moxe de Serino, tantum in meis bonis habitis et habendis quod bene valeat lb. dr. ian. .x. quas volo ut ipsa ha-beat meo dono secundum morem Ianue, et inde omnia mea tibi et ipsi pignori obligo. Actum ubi superior eo die et hisdem testi-bus. 71. Guglielmo e Gaieto del fu Iacobo di Levani dividono le loro terre e case comuni in Struppa. 29 gennaio 1190. * Testes Fulco Magnanus, Wuilielmus Bacinus et Fulco Roduliì. Cunfesi fuerunt ad invicem Wuilielmus et Gajetus fìlii olim Jacobi de Levani quod inter se diviserant infrascriptas terras et domus positas in Strupa. Pars Wuilielmi est totum quod habebant in Placo, ab una via in aliam et faxa una que est supra viam (.ornalis et terra de Guadale que fuit Bainerii Paradisi et terram quam habebant in Majolio. Pars Gaieti est domus de Levana cum terra de circum, faxa in qua sunt barche et totum quod habebant in Ca- (1) A margine: dedit denarios .vi 30 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA saleto a via usque in costam et una pecia ante domum Beiini in qua est pirus et una pecia in Lomaiol que fuit Baldi. Predictam divisionem promisere sibi vicisim dehinc firmam et ratam habere et non contravenire et facere sibi cartam in laude sui iudicis cum erunt maiores annis .xxv. ad unum mensem post quam sibi fuerit quexita et erunt maiores annis .xxv. et sic iurarunt supra Dei evan-gelia cumplere. Alioquin penam dupli sibi promixerunt et inde omnia sua sibi pignori obligarunt et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta .ni. die exeuntis ianuarii. 72. Guglielmo Bacino dichiara di dovere ad Anseimo suo nipote il prezzo di una terra. 29 gennaio 1190. * Testes Fulco Magnanus, Fulco Rodulfì, Wuilielmus de Levani et Gaius eius frater. Ego Wuilielmus Bafjinus promito tibi Anseimo ne-poti meo solvere tibi vel tuo certo miso per me vel meum nun-cium ìb. .vili pro precio terre que tibi a patre tuo pervenit et a me divisisti; hoc modo: lb. .ini usque ad natale Domini pro-ximum et a natali proximo usque ad .i. annum lb. .ini. Alioquin penam dupli stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et s. .x. quos tibi dedi sint tui et terra sit inenta. Anselmus debet facere Bacino in laude sui iudicis (1) cartam predicte terre cum erit solutus de precio predicto si Bacimus cumpleverit ut supra ei. Actum ubi superior eo die. 73. Oberto di Corsanego dichiara di aver ricevuto una somma per la dote di Argenta, figlia di Oberto Capo di Martello, sua m<> glie. 30 gennaio 1190. Testes Lanfrancus Ventus, Raimundus Moyse sive bancherius et Scaperna macelarius. Cunfesus fuit Obertus de Corsanego se ac-cepise ab Airenta uxore sua filia Oberti Capud Mallei pro suis do-tibus lb. dr. ian. .xiii. unde bene se quietum vocavit et pro quibus omnia sua ei pignori obligavit. Actum Ianue ante fundicum Pedi-cularum, secundo die exeuntis ianuarii. 74. Buonadonna, vedova di Ottone Vegio, col figlio Ardoino, dichiara di dovere a Guilia, vedova di Guidone Rapailino, una somma avuta in prestito. 30 gennaio 1190. (1) Da in a iudicis in sopralinea. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 31 Nos Bonadona uxor olim Otonis Vegii de Sancto Silo Meliano el Ardoinus mater (1) et fdius accepimus a te Guilia uxore olim Guido-nis Rapallini in mutuo s. .xx. quos promitimus tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum misum solvere usque ad festum sancti Michaelis proximi. Alioquin penam dupli uterque in solidum tibi promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus et cet. Testes Wuilielmus Grasus barilarius, Bernardus speciarius, Ober-tus Guercius de fundico. Ubi superior eo die (2). 75. Capo d’Orgoglio rilascia quietanza alla moglie Mabilia di somme già date in accomendacione ad Ugolino Mallono e a Guidone Porco. 30 gennaio 1190. Ego Capud Orgolii cunfiteor me bene esse quietum et solutum de lucro et capitali lb. .xnii \. que de meis cuntinebantur in aco-mendacione quam cum tecum uxor mea Mabilia fecimus Hugolino Malono et de lucro et capitali lb. .xvn. que cuntinebantur in aco-mendacione quam fecimus Guidoni Porco. Omnia alia que habes de predictis acomendacionibus vel aliunde ullo modo sunt de tuis stradotibus. Testes Enricus Mallunus, Bonus Segnor fdius Idonis Malloni. Actum Ianue in domo Capitis Orgolii eo die. 76. Guglielmo Rataldo vende a Guglielmo de Insula una terra in Perneto. 30 gennaio 1190. [/o 41 v.]. Testes Raimundus pelliparius, Iohannes batitor de Oleio et Ro-landus botarius. Ego Wuilielmus Rataldus accepi a te Wuilielnio de Insula lb. dr. ian. .in. et s. .n. pro quibus vendo libi totam terrain plenam et vacuam quam habere visus sum in Perneco et eius pertinentiis et per me invenire poteris infra has coherentias, ab aqua Qarei usque in costam Panigalis et a villa Casallis usque in Proamum. Totum quod infra predictas coherentias habere visus sum vel per me invenire poteris isto precio tibi vendo, trado et si plus valet dono tibi cuncedo et promitto eam tibi et tuo heredi et cuilibet per te per me et heredem meum non magis inpedire et defendere ab omni homine legitime sub pena dupli sicut in tempore valuerit vendicio. Possessionem et dominium inde tibi dedise eunfiteor. Actum Ianue sub porticu olim Rogeroni de Pala^olio, secundo die exeuntis ianuarii. (1) mater su pater cancellato. (2) L’atto è cancellato con dieci righe trasversali. 32 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA IlOCCA 77. Alcherio banchiere dichiara di dovere a Martino Corrigia una somma in moneta pavese. 31 gennaio 1190. Testes Coena Lucensis, Girardus En^ina et Iohannes Corigia. Ego Alcherius bancherius accepi a te Martino Corrigia tanlos dena-rios unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nun-cium solvere usque ad festum sancii Andree proximum lb. dr. pa-piensium .vini, et s. .xiii Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum Ianue ante domum Barucii in banco Alcherii, idtimo die ianuarii. 78. Alcherio banchiere dichiara a Coenna Lucchese che Ansaldo Grasso portò in aocomendacione delle merci di detto Coenna. 31 gennaio 1190. Testes Oglerius Albugola, Iohannes Corigia et Martinus Corrigia. Ego Alcherius bancherius cunfiteor quod Ansaldus Grasus calafatus de Sancto Thoma portavi! de tuo Coenna Lucensis in acomenda-cione ad quartum lucri Ultramare et quo ierit meo velie s. dr .ian. .L. implicatos in septem me^enis. 79. Guglielmo Bisaza del fu Ansaldo di Ginestreto dichiara di aver ricevuto dai consoli di Marassi, Quezzi e Vegoni, una somma in dote di Alda del fu Girardo di Feletto. 30 gennaio 1190. Testes Wuiliemus G09US, Ingo clericus Sancti Torpetis et Lan-francus de Vegoni de Fosato. Ego Wuilielmus Bisafa fdius olim Ansaldi de Ginestedo cunfiteor me accepise a vobis Rubaldo de Gi-nestedo, Wuilielmo Tauro, Rubaldo Bufo de Maraxi, Philipo fìlio olim Pascalis de Maraxi, et Ansaldo de Lavaxello cunsulibus Ma-raxii, Queci et Vegoni lb. dr. ian. .vii. et s. .11. prò dotibus Aide uxo-ris mee fdie olim Girardi de Feletto et fuerunt iste lb. .vii. et s. .11. de illis lb. .xi. et dr. .xn. que fuerunt de precio terre de Collo-redo que fuit Girardi (1) et vendita fuit (2) Vasallo de Colloredo ve-stra (3) auctoritate. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta eo die. 80. 1 consoli di Marassi rendono conto della loro gestione negli interessi della minore Alda del fu Girardo di Feletto. 30 gennaio 1190. (1) Girardi in sopralinea. (2) fuit in sopralinea. (3) Un segno di richiamo •e- pel quale veggasi la nota (1) all’atto seguente. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 33 Item cunsules predirti habuerunt s. .vii. imo spendiderunt in vianda faciendo avarias predictarum rerum et dr. .vi. dedere in carta. Testes Bacimus et Amicus de Cunipo, et s. .mi. minus dr. .mi. curatori et s. .vii. Anne uxori olim Girardi de Feleto prò uno debito (1). 81. Bisaza del fu Ansaldo di Ginestredo dichiara ad Anna vedova di Girardo di Feletto di aver ricevuta una somma in dote della figlia di lei Alda alla quale costituisce l’antefatto. 30 gennaio 1190. Testes Wuilielmus Go^us, Ingo clericus Sancii Torpetis et Lan-francus de Yegoni de Fosato et Rubaldus de Ginestedo (2). Ego Bi -sa^a fìlius olim Arnaldi de Ginestedo accepi prò dotibus Aide uxoris mee fìlie tue, Anne, uxor olim Girardi de Feletto, lb. dr. ian. .xi. quarum lb. .vii. et s. .n. fuerunt de illis lb. .xi. que fuerunt de predo terre Colloredi que fuit vedita Vasallo de Golloredo et lb. .ini. minus s. .il. fuerunt de aliis bonis viri tui et tuis. Et dono ei per an-tifactum per te suum nuncium tantum in bonis meìs habitis et habendis quod bene valeat lb. .vm. quas volo ut ipsa habeat meo dono secundum morem Ianue et cet. Omnes carte olim facte de predicta dote sunt case. Actum ubi superior eo die. 82. Guglielmo Tauro, Guglielmo Bisaza ed Anna vedova di Girardo di Feletto dichiarano di aver ricevuto in prestito dai consoli di Marassi una somma dei minori di detto Girardo. 30 gennaio 1190. Testes. Amicus de Cuniijo, Bacimus et Lanfrancus de Vegoni de Fosato. Nos Wuilielmus Taurus, Wuilielmus Bisaza et Anna uxor olim Girardi de Feletto accepimus a vobis Rubaldo de Ginestedo, Rubaldo Rufo de Maraxi, Philipo filio olim Pascalis de Maraxi, et Ansaldo de Lavaxello lb. .ni. minorum olim Girardi de Feletto silicei quisque nostrum s. .xx. unde promitimus vobis solvere et asignare a festo proximo sancte Marie Candelarie usque ad ,r. annulli lb. .in. et s. .vi. silicei quisque s. .xxn. cunsulibus de Maraxi. Alioquin penam dupli vobis promitimus quisque prò tertio. Actum ubi superior eo die. (1) A margine un segno di richiamo che riporta all’atto precedente. Le righe trasversali di cancellatura sono comuni ad ambedue gli atti. (2) Da et a Ginestedo in sopralinea. M Chiaudano - R. Morozzo Della Rocca, Oberto Scriba de Mercato. 3. 34 M. CHIATJDANO - R. MOROZZO DEULA ROCCA 83. Testamento di Guglielmo Grasso. 30 gennaio 1190. Ego Wuilielmus Grasus barilarius de ultima volúntate mearum rerum talem ordinacionem facio. Volo ut fdia mea Iacobma habeat de meo lb. .x., pro dote uxoris mee Franche habui lb. .xn. et feci sibi per antifactum lb. .vi. Omnium meorum bonorum fìlium meum Marchesium michi heredem instituo. Filie mee Iacobine do uxo-rem meam et fdium meum Marchesium tulores. Hec es (1) mea ul-tima voluntas et cet. Actum sub porlicu Oliverii de Mari eo die. Testes Oliverius de Mari, Obertus eius fdius, Bonus Vasallus de Mari, Guido speciarius et Galbinus eius fdius (2). 84. Oberto Lavoraben dichiara di aver ricevuto da Berlingeri Calvo una somma in dote della di lui sorella Maria alla quale co stituiscc l’antefatto sulla sua terra di Medolegno. 31 gennaio 1190. [/o. 42 r.]. * Testes Bonus Iohannes Guertius de Costa, Ioliannes Fontana, Wuilielmus Balbus et Wuilielmus Grasus barilarius. Ego Obertus Lavoraben cunfiteor me accepisse pro dotibus uxoris mee Marie fdie olim Donodei de Predi sororis tue, Belengeri Calve, lb. .ex. dr. ian. unde bene sum quietus et dono ei per te suum misum nomine an-tifacli tantum in (3) terra mea de Medolego ubi voluerit quod bene valeat lb. .xl. quas volo ut habeat in predicta terra. Et dotem volo ut ipsa habeat in terra predicta dotes prefata et prò dote et anlifacto predi ctam terram integre ei et tibi pignori obligo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta. Ultima die ianuarii (4). 85. Bufaro Sarago prende in accomendacione una somma da Bonifacio della Volta. 1 febbraio 1190. Testes Bonifacius fdius olim Iacobi de Volta, Oto fdius Lanfranci magistri de Castello et Obertus fdius Rubaldi Bonithome. Ego Bufaras Saragus accepi a te Bonifacio de Volta in acomendacione lb. dr. ian. .xxvihi. quas porto in Siciliam causa mercandi et quo melius michi videbitur bonum acomendacionis. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, millesimo .clxxxx. indicione .vii. In kalendis februarii. (1) Sic! (2) A margine: T[estamentum]. (3) bonis meis cancellato. (4) Sul margine superiore : dedit denarios..... OBERTO SCRIBA DE MERCATO 35 80. Rogero del fu Guarnerio di Castaneto e la moglie Stefania dichiarano di dovere a Clarmonda del fu Giovanni Magnano una somma a titolo di mutuo. 1 febbraio 1190. Testes Arnaldus Magnanus, Iohannes Tarantus, Oto fìlius Lan-franci magistri de Castello et Oberlus fdius olim Rubaldi Bonitho-me. Nos Rogerius fìlius olim Guarnerii de Castaneto et Stephania iugales accepimus a te Clarmunda filia olim Iohannis Magnani Ih. di. ian. .xi. et s..vnn. in mutuo quas promitimus tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum misum solvere et liberare usque ad .r. annum proximum et si terminum vel terminos inde nobis vel no stro certo miso produxeris per eos tibi semper tenebimur usque ad totius debiti solucionem et sic iuramus supra Dei evangelia cum-plere. Alioquin penanti dupli tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus uterque in solidum. Hec omnia fecit Stephania cunsilio Arnaldi Magnani et Iohannis Taranti suolimi parenlum renuens legem iuliam et cet. Actum ubi superior eo die (1). 87. Lodo dei consoli della pieve di Rivarolo a favore di Vassallo di Locravil. 1 febbraio 1190. Ianue in domo Bonifacii de Volta. Baldoinus de Locravil, Oto Bonus de Loco, Guido de Majolio et Ansaldus de Monte Cuco cun-sules plebis Bivarolii, laudarunt ut Vasallus de Locravil dehinc habeat et quiete possideat prò lb. .v. et s. .in. nomine emtionis sine omni contradicione minorum Ansaldi Gallete de Rivarolio et omnium per illos unam terram positam in Rivarolio in Costa, cui cohe-ret superius via, inferius terra Coxani, ab una parte terra Hominis Dei et ab alio latere terra Ursi. Hoc autem ideo, quoniam cum pre-dicti minores cogerentur solvere debita (2), vendere terram predic-tam suplicarunt cum suis avunculis et amicis cunsulibus ut terra predicta eorum auctoritate venderetur quod publice fecere eam incantari et cum nullus alius tantum vellet dare in ea quantum Vasallus, fecere eam sibi tradi cum possessione et dominio. Quare laudarunt ut supra, Iohanne Guaiada et Stephano de Casoli curan-tibus et tuentibus minores. Addicientes ut minores teneantur eam emtori et heredi eius defendere ac si ei vedidissent (3) et maiores an-nis .xxv. essent. Testes Opipo de Herchis, Wuilielmus Beaqua de Mirto, Hugo de Prato de Mirto et Wuilielmus Salvaticus de Mirto, eo die. (1) A margine cassa. L’atto è cancellato da dodici righe trasversali. (2) solvere debita in sopralinea. (3) Sic! 36 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELiLA ROCCA 88. Ugo, Filippo ed Adelasia del fu Girardo di Cerreto vendono ad Ansaldo Cavassa una terra in Terpi. 1 febbraio 1190. Testes Guidolus de Corsi, Wuilielmus de Valle (1) Screvie et lo-hannes Clericus de Foro. Nos Hugo, Philipus et Adalaxia iìlii olirn Girardi de Ceredo et Ofìce accepisse a te Ansaldo Cavaca cunfìtemur s. .xxvi. precio unius terre posite in Terpi. Coheret superius et in-ferius via, ab una parte terra tua et ab alia terra Ingonis de Flexo et tua. Predictam terram cum omni suo iure et comodo isto precio tibi vendimus, tradimus et si plus valet dono tibi cuncedimus et promitimus eam tibi defendere ab omni homine sub pena dupli. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Hanc vendicionem iurarunt Philipus et Adalaxia dehinc fìrmam et ratam habere et non contravenire et facere [de] ea cartam emptori vel eius miso cum erunt maiores .xxv. in laude sui iudicis. Hec omnia fecere cunsilio Guidoti de Corsi et Hugonis eorum fratris. Actum in eclesia Sancti Georgii, eo die (2). 89. Oliviero di Ginestredo vende al fratello Guglielmo una terra in Ginestredo. 1 febbraio 1190. [/o. 42 -u.]. Testes Iohannes Selvagnus, Arnaldus Magnanus, Wuilielmus Ar-^ufus. Ego Oliverius de Ginestedo accepi a te Wuilielmo fratre ineo lb. dr. ian. .ini. et s. .n. prò quibus vendo tibi unam terram positam in Ginestedo clausam undique et unam peciolam iuxta eam in qua sunt due olive. Coheret ei superius terra Rubaldi de Ginestedo, et inferius terra Rubaldi predicti et consortum. Ab una parte terra tua et ab alia terra comunis. Predictam terram cum omni suo iure et comodo isto precio tibi vendo et si plus valet dono tibi et promito eam tibi et cuilibet per te per me et heredem meum non magis inpedire et defendere legitime ab omni homine sub pena dupli sicut vendicio in tempore valuerit tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi dedi et cartam quam de terra predicta habebam tibi do. Actum Ia-nue in domo Bonifacii de Volta in kalendis februarii (3). 90. Guido di Sestri Levante contrae un prestito marittimo con Ot- tobono di Clavica. 2 febbraio 1190. (1) Trivie cancellato. (2) L’atto è cancellato con quattro linee trasversali. (3) A margine : debet dr. .i., cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 37 Testes Iohannes Turdus (1) et Wuilielmus Grasus barilarius. Egui-do (2) de Seiestro qui maneo in domo Raimundi Balbi accepi a te Otoñe Bono de Clavica lb. .11. unde promito tibi s. .xlv. ad .viii. dies postquam bucius quem ducet Wuilielmus Majapan et socii redierif lanuam eodem bucio vel maiori parte rerum bucii sana eunte Mari-iimam et redeunte lanuam nulo alio itinere mutato. Sub pena dupli libi stipulanti promito et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, secundo die februarii. 91. Robaldo di Clusura e Guglielmo Smerigio contraggono una societas per commerciare in Maremma. 2 febbraio 1190. Testes Bonaventura Frealdi et Wuilielmus notarius Casinensis. Ego Rubaldus de Clusura accepi a te Wuilielmo Smerigio in socie-tate lb. .xvii. s. .xiii. et dr. .1111. contra quas mite lb. .vili, et s. .xvi. et dr. .viii. Hanc societatem portat Oglerius filius meus nostra volúntate in Maritimam causa mercandi et inde lanuam. In domo Bonifacii de Volta, eo die (3). 92. Ugone, figlio di Giovanni Montanaro di Staglieno, costituisce ¡’antefatto ad Aimelina, figlia di Rolando de Insula, sua moglie. 3 febbraio 1190. Testes Iohannes Cortesius de Aureo Palacio, Solimanus filius Oberti Episcopi de Staiano, Vasallus Lazarus de Strupa. Ego Hugo lìlius Iohannis Montanarii de Staiano dono tibi Aimeline uxori mee filie Rolandi de Insula nomine antifacti tantum in sesta parte bonorum patris mei predicti et Agnetis matris mee et in aliis bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. .ini . dr. ian., quas volo ut habeas et teneas meo dono secundum morem et usum lamie et cet. et prò isto antifacto omnia mea habita et habenda et sestam prediclam tibi pignori obligo. Hoc antifactum fecit. Hugo uxori sue in sesta predicta iusu et velie patris sui Iohannis Montanarii et Agnetis matris sue presentium. Hec fecit Agnesia cun-silio Solimani iìlii Episcopi de Staiano et Iohannis Cortesii quos per párenles et cunsiliatores sibi elegit renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta tertio die februarii. 93. Rolando di Pietro Pigoiario contrae una accomendacio con Ugone de Recco. 3 febbraio 1190. (1) Spazio bianco nel ms. (2) Sic! (3) In margine : Sme [rigii]. 38 M. CHIAUDANO - R. RIOROZZO DEIXA ROCCA Testes Gregorius Rufus, Morus de Portu Veneris, Bernardus fra-ter Ardoini. Ego Bulandus fìlius Petri Pigoiarii de Sancto Petro Arene accepi in acomendacione a te Hugone de Reco lb. .v. dr. ian. quas porto in Maritimam in bucio raeo et sociorum causa mercandi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Actum ubi superior eo die. 94. Guglielmo di Levarli dichiara al figliastro Pietrino che comperando una terra dagli Embriaci egli agiva in nome di lui. 3 febbraio 1190. Testes Lanfrancus Sporta, Wuilielmus Grasus barilarius et Bonaventura Frealdi. Ego Wuilielmus de Levani cunfiteor quod terra quam emi ab Ebriacis cum Bonefade et Ba^no de Podio, emi de tuis denariis, Petrine privigne mi, et ad tuum nomen et ipsam volo ut dehinc habeas sine omni mea et heredis mei et omnium per me contradictione et possessionem et dominium inde tibi do, si contra fecero penam dupli tibi promito et cet. Actum ubi superior eo die. 95. Robaldo Robaino, Ugone di Recco e Giovanni Mazamorro contraggono una societas per commerciare in Sardegna. 3 febbraio 1190. [/o. 43 r.]. Testes Wuilielmus Bataldus et Symon botarius. Ego Rubaldus Robainus accepi in societate a te Hugone de Reco fratre Cite ib. .xm \. dr. ian. et a te Iohanne Mazamorro lb. .xiii \. contra quas mito lb. .xm Hanc societatem porto in Sardeniam causa mercandi et inde Ianuam nullo alio itinere mutato debeo venire et capitale et lucrum quod in ea fuerit cum toto lucro quod aliunde habuero in vestra vel vestri certi misi potestate mitere et habere medium lucri. Possum de ea vobis Ianuam mandare cum testibus. Insuper iuro supra Dei evangelia hanc societatem salvare et custodire et in vestra vel vestri certi misi potestate cum lucro et capitali quod in ea fuerit reducere bona fide, sine fraude et asignare. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, tercio die februarii. %. Ugone di Monticello con la moglie Anna vende a Pietro Merlo di Cariavi rappresentato dal di lui figlio Enrico la sesta parte di un casale in Speltaria. 4 febbraio 1190. Testes Vitalis de Mari, Tajaferus de Vulturi, Facianus de Rapai- fl OBERTO SCRIBA DE MERCATO 39 lo. Ricius de Carefige. Nos Hugo de Montexello et Anna iugales ac-cepimus a te Enrico fdio Petri Merli de Canavis lb. .im. dr. ian. pro quibus vendo tibi ementi nomine patris tui sestam casalis de Speltarie et omnium eius exituum et pertinentiarum indivise cum Thoma de .Speltaria et consortibus cum toto hoc quod habemus, a (1) Rocabruna de Grafignana usque in Costam Assani et a Costa de Grafignana usque in Costa de Speltaria que vadit per Bedoanum, tecum et patre et tuo indivise. Hec isto precio tibi vendimus et si plus valet donamus et promitimus eam tibi et patri tuo (2) per nos et heredes nostros non magis inpedire et defendere ab omni homine sub pena dupli in solidum uterque. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Hec fecit Anna cunsilio Vitalis de Mari et Taiaferi de Vulturi quos per cunsiliatores sibi elegit renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue iusta mare in domo Rucucii, .un. die februarii. 97. Enrico di Pietro Merlo di Canavi anche a nome del padre cede ad Ugone di Monticello la metà di due terre al Casale di Canavi in pagamento delle terre di cui all’atto precedente. 4 febbraio 1190. Ego Enricus filius Petri Merli de Canavis cunfiteor quod ego et pater meus dedimus tibi Ugoni de Montexello in solucione s. .xvi. dr. ian. de precio terre quam nobis vedidisti (3) medietatem duarum peciarum terre posite in Casali de Canavis et fuit fìliorum de Gue-rina. Predictam medietatem tibi et tuo heredi et cuilibet per te per me et redem (4) meum non magis inpedire et defendere ab omni homine legitime promito. Alioquin penam dupli sicut in tempore vendicio valuerit tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum Ianue, ubi superior, eo die et hisdem testibus. 98. Ugone di Monticello e la moglie Anna vendono a Vitale di Bodoano una terra in Bodoano. 4 febbraio 1190. Nos Hugo de Montexello et Anna iugales accepimus a te Vitali de Bedoano s. .xxxv. pro quibus vendimus tibi totam terram quam habere visi sumus in Bedoano a via qua illi de Solario pergunl ad fontem usque ad Libiam, et a fosato de Favagna usque in viam coste de Bedoano. Predictam terram isto precio tibi vendo et si plus (1) Cancellato: font. (2) Cancellato: et eius heredi. (3) Sicl (4) Sic! 40 M. CniAÜDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA valet donamus tibi et promitimus eam tibi et cuilibet per te per nos et heredem nostrum non magis inpedire et defendere ab omni hcmine promitimus sub pena dupli sicut vendicio in tempore va-luerit. Uterque vendit et obligatur in solidum tibi. Possessionem et dominium inde tibi dedimus et hec fecit Anna cunsilio Taiaferri de Vulturi et Ricii Carefici quos per vicinos et cunsiliatores sibi elegit, renuens legem iuliam et cet. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. 99. Guglielmo guardatore e la moglie Verdelia dichiarano éi esser debitori verso Buon Giovanni Caputgalli di una somma ricevuta a mutuo. 4 febbraio 1190. Nos Wuilielmus guardator et Verdelia iugales accepimus a te Bono Iohanne Caputgalli in mutuo lb. .vini, et s. .mi. quas promitimus tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum nuncium solvere usque ad .i. annum proximum. Alioquin penam dupli uterque in solidum tibi promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obliga-mus. Hec fecit Verdelia cunsilio Petri barilarii et Wuilielmi cana-varii quos per parentes sibi elegit et cet. Actum Ianue in Caneto in domo olim Guilielmi Longi eo die. Testes Petrus barilarius, Wuilielmus canavarius et Bernardus de Garsanedo. 100. Fredenzone di Ceranesi si dichiara debitore verso Guglielmo guardatore di una somma ricevuta a mutuo. 4 febbraio 1190. [Io. 43 v.]. Testes Wuilielmus canavarius, Petrus barilarius et Bernardus de Garsanedo. Ego Fredencio de Celanexi accepi a te Wuilielmo guardatore lb. dr. ian. .vini, et s. .mi. mutuo quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum meum (1) nuncium solvere promito usque ad unum annum et si terminum vel terminos inde michi vel meo certo miso per te vel tuum certum misum produxeris per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem et sic iuro lactis evangeliis. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Actum ubi superior. Eo die et hisdem testibus. 101. Testamento di Riccadonna Boterici. 4 febbraio 1190. Ego Richadonna Boterici sic mea ordino. ludico prò anima mea lb. .Lx. quarum indico lb. .x. operi Sancti Laurentii computato in eis deceno. Pontibus, cautivis et hospitalibus lb. .xx., Stephanie lb. -x., operi Sancti Stephani lb. .xv. In ordinacione Rainaldi Ronda- (1) Sic! OBERTO SCRIBA DE MERCATO 41 ue, Symeonis et Hugonis Papabile Ib. .v., Wuilielmo Caligaspallii lego lb. .x., Symeoni Papié lb. .v. Rainaldo Rondane lb. .mi. quas de meis habet cum lucro quod in eis est, Flore lb. .v. Pro misis lb. .x. in ordinacione Cite, operi Sancti Ambroxii lb. .v. pro coo-perire super altare Sánete Marie, Hugonis Papabile unam vellatam de ra^olio, unum mortarium, duas bilancias et unum boiolium. Do-mum meam qua habito lego fratri meo Bono Vasallo vel eius fdiis si non esset, tali modo ut tribuat eam fdiis suis et, si quis filiorum sine herede obierit, alii sucedant et si omnes, medietas domus sit eclesie Sancti Laurentii et alia Sancti Stephani. Hec est mea ultima voluntas et cet. Hec omnia volo ut tribuantur (1) per manus Rai-naldi Rodane, Symeonis Papié et Hugonis Papageie. Actum Ianue in domo Ricadone predicte .ini. die februarii. Textes Symeon Papié, Hugo Papa9ella, Albertus balisterius, Lauretius Villanus et Nicola de Queci filius olim Salvi (2). 102. Bando dei consoli di Struppa che vieta per dodici anni il taglio della legna nei luoghi soliti di Struppa. 4 febbraio 1190. Ianue in domo Ronifacii de Volta. Arnaldus Magnanum et Mar-tinus de Rufo cusules Strupe posuerunt in bando omnes terras hominum Strupe que in bando solent miti usque ad .xn. anuos et laudarunt quod quecumque persona de Strupa incident quercurn vel ramum sive castaneam vel ramum nisi sit sua propria, custodes terrarum auferant ei s. .v. et nichil ei inde redatur et emendet dan-num arboris (3) illi cuius erit in ordinacione campariorum (4). De predictis s. .v., s. .ni. erunt cunsulum et campariorum et s. .n. co-munis vicinie cuius erit arbor et si camparius vel cunsul arborem vel ramum incident solvat comuni vicinie cuius erit arbor s. .x. et nichil inde ei redatur et nulli tribuatur quercus vel castanea vel rsmus nisi pro labore eclesie. Hoc autem ideo quoniam bosci hominum Strupe devastarentur, volúntate totius comunitatis Strupe posuerunt terras predictas in bando usque ad .xii. annos in predicto modo, laudantes ut supra, eo die. 103. Oglerio di Capo di Pagana, e i fratelli Ansaldo, Sim.one e Bu-ferio stipulano una societas per commerciare in Sardegna. 5 febbraio 1190. (1) Pro cancellato. (L2) A margine della prima riga: T[estamentum] ; della sesta: terras. (3; arboris corretto da alboris. (4) campariorum in sopralinea su cunsulatus cancellato. 42 M. CSHIAUDANO - R. MOROZZO DUA ROCCA Testes Iordanis Ilion, Oliverius Bonifacii Platee Longe, Philipus filius Trencherii. Ego Oglerius de Capite Pagane accepi in societate a vobis Ansaldo Buferio et Symone fratribus in societate Ib. dr. ian. .lxxx. contra quas mito lb. .xl. Predictam societatem porto in Sar-deniam causa (1) et quo melius michi videbitur bonum societatis. Proficuum et capitale quod in hanc societatem fuerit cum toto lucro quod Deus michi ullo modo dederit in vestra vel vestri certi misi potestate mitere promito et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. In acomendacione porto a vobis super societatem lb. dr. ian. .cccxx. ad quartum lucri quod erit societatis. Et tam acomendacionem quam societatem in vestra vel vestri certi misi potestate mitam. De predictis lb. .lxxx. quas Ansaldus et Sy-mon misere in societate et lb. .ccc. quas dederunt in acomendacione, lb. xxxx. sunt Symonis et lb. .ccc. Ansaldi. Actum Ianue sub porticu Symonis Buferii .v. die februarii. 104. Testamento di Giovanna, moglie di Ugo Papazella. 5 febbraio 1190. [/o. 44 r.]. Ego lohanna uxor Hugonis Papacele sic mea ordino, ludico per animam meam lb. .xxxm. et terciam quarum iudico operi Sancti Laurentii decenum. Philipino filio olim Otonis fratris xnei lb. .vi. et sint in custodia viri mei. Aide nutrici mee lb. .mi. Soliane mee s. .XX. Infirmis Fari s. .v., hospitali Sancti Iohannis s. .v., hospitali Sancti Stephani s. .v., operi Sancte Marie de Bisagno s. .x., operi Sancti Georgii s. .x., operi Sancii Donati s. .v., operi Sancti Andree de Porta s. .xx., Damiate s. .x. Hec omnia volo ut tribuantur per manum viri mei et quod superat de predictis lb. .xxxm. et terciam detur per manum viri mei in eius ordinacione pro anima mea. Lb. .xxxm. quas habeo de stradote lego viro meo Hugoni Papa9elle, Aliadar nepti mee lego jupam meam vermiliam. Ilec est mea ultima voluntas et cet. Actum Ianue, in domo Richedonne Boterici, .v. die intrantis februarii. Testes Wuilielmus Bernardus, Bonavetura (3) Frealdi, Opi.]. Ego Lantelmus caravellator cunfiteor me debere vobis Uprando magistro et Iohanni Pultro lb. .v |. prò precio quarterii caravelli quem michi vedidisti (3) unde estis iam vocati quieti, quod nolo vo-bip nocere. Predictas lb. .v promito vobis vel miso vestro sic sol-vere : usque ad sex dies s. .jl. et per totum martium proximum lb. .ni. Alioquin penam dupli vobis promito et inde omnia mea vobis pignori obligo et cet. Actum ubi superior, eo die et bisdem lestibus. 198. Alda Bargaglina vedova di Giovanni Treza stipula con Vivaldo zoccolaio il contratto di apprendistato per suo figlio Marzo-lio. 27 febbraio 1190. Testes Ursus «jocholarius, Lanfrancus Ventus. Ego Alda Barga-lina uxor olim Iohannis Tre$e loco tibi Vivaldo gocholario ad stan-dum tecum ad tuum servicium usque ad .v. annos Girardinum Marcjolium fìlium meum et promito tibi quod tecum usque ad ter-minum stabit et te non deseret. Alioquin penam s. .c. tibi promito et cet. Insuper Girardinus iuravit supra Dei evangelia salvare et custodire res Vivaldi boria fide et non deserere eum usque ad terminum nisi sua vel sui certi misi licentia. Hec omnia fecerunt Alda et Girardinus cunsilio Ursi ^ocholarii et Lanfrachi (4) Venti suorum vici-norum. Et ego Vivaldus promito tibi Girardino tenere te mecum usque ad terminum dando tibi victum et vestitum cunveniente el s. .ii. omni anno pro feudo et non facere tibi superimpositam. Actum lanue in domo Bonifacii de Volta, eo die, secundo die exeunlis februarii. ;i) sic! (2) Sic! (3) Sic! (4) Sic! 80 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELIA ROCCA 199. Rolando di Sampierdarena cd Agnese, vedova di Oliviero, Malfigliastro, contraggono una socielas per commerciare in Maremma. 28 febbraio 1190. Testes Lanfrancus Malus Filiasler, Gregorius Rufus et Iohannes de Pontremolo. Ego Rolandus de Sancto Petro Arena; accepi a le Agnesia uxore olim Oliverii Mali Filiastri in societate 11). .x. contra quas mito lb. .v. Hanc societatem porto in Maritimam causa mercandi et quo michi videbitur bonum socielalis (1) et capitale et lucrum quod in his lb. .xv. fueril in tua vel tui certi misi pote-state mitere et extracto capitali lucrum quod in eis fuerit per medium debemus dividere. Insuper iuro supra Dei evangelia hanc societatem salvare et custodire et meas lb. .v. in ea mitere et tuam parlem lucri et capitalis tibi vel tuo certo miso bona fide asignare. Hanc societatem fecit et portavit Rolandus iusu et velie Gregorii Rubei socii sui presentís. Actum Ianue in domo olim Oliverii Mali Filiastri, ultimo die februarii. 200. Burcardo Teutonico dichiara di aver ricevuto da Pietro di Bellacqua e Pietro Trcnzaudo una somma e si obbliga a consegnare loro in Como sette migliari di rame d’Allemagna. 28 febbraio 1190. Testes Raimundus de Volta, Amicus de Cuni^o, Svmon botarius, VVuilielmus batifolia et Paxius Lucensis. Ego Bur^ardus Tuectoni-cus (2) accepi a vobis Peire de Bella Aqua et Peire Trentaudo lb. dr. ian. .lxxxxi \. nomine are et pagamenti, unde promito vobis vel ve-stro miso vel uni vestrum per me vel meum misum dare in ci-vitate Cumi et extraere de civitate miliaria .vii. boni rami Marnarne bene venalis et dabo vobis miliarium sicut valuerit Mediolani ad denarios et solvam rivam et totum ut predictum est cumplebo ad unum vel duos dies postquam vos vel unus vestrum vel nuncius vester Cumum pervenerit. Alioquin penam dupli vobis promito et inde omnia mea vobis pignori obligo et cet. Emtores debent solvere pedagium et victuras predicti rami. Actum Ianue in domo Bo-nifacii de Volta, eo die. Et do vobis in pignus .x. somas aluminis, .1. somam canelle, .v. passos sete et .x. libre a^uri, que fació duci Cumum et sint in vestro posse dum eritis bene soluti de ramo predi cto (3). (1) Da et a societatis in sopralinea su et inde Ianuam debeo venire cancellato. (2) Sic! (3) Da et do a predicto, aggiunto; da et do a afuri sopra la linea seguente aggiunta sotto la riga divisoria tra gli alti. Un'altra linea divide l'atto da quello seguente, singolarmente distanziato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 81 201. Dono di Dio di Acqua Freddo, dichiara di dovere a Rolando di Begato il prezzo di un mulo. 1 marzo 1190. Testes Ansaldus de (^imignano, Obertus Musus de Bolganedo, Bega lius de Begai. Ego Donum Dei de Aqua Frigida accepi a te Rolando de Begai de Prato unum mulum nomine emtionis pro 1L>. .Ali. quas solvere libi vel tuo certo miso per me vel meum nun-ciuin hoc modo: medietatem usque ad festum sancti Bartholome: proximum et aliam ad feslum sancti Michaelis proximum. Alio-quin penam dupli tibi promito et inde omnia mea habita et habenda tibi pignori obligo et specialiter mulum predictum. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, in kalendis martii. 202. Vegio di Tortona dichiara di dovere a Rolando di Begato di Prato il prezzo di un mulo. 1 marzo 1190. [/o. 53 r.]. (1) Testes Baldoinus filius olim A^onis Terdonensis, Artomnus Ter-donensis, Arnaldus Magnanus et Nicola de Barbarola (2). Ego Ve-gius de Terdona cunfiteor me debere tibi Rolando de Begai de Prato Ib. .vi. et s. .x. dr. ian. de precio muli unius quem Qerbinus fìlius tuus michi vendidit. Quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad festum proximum sancti Iohan-nis de iunio. Alioquin penam dupli tibi promito et inde omnia mea habita et habenda et specialiter mulum predictum tibi pignori obligo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, in kalendis martii. 203. Molinario di Rapallo dichiara di aver ricevuta da: Pantaneo Pedicula una somma datagli da parte di Elia di Palazzolo, suo cognato, sulla dote della moglie di costui, figlia di Pantaneo. 1 marzo 1190. Testes Rogerius de £ura, Baiamons Barlaira et Galbinus. Ego Mo-linarius de Rapallo cunfiteor me accepisse a te Pantaneo Pedicula 11). dr. ian. .xxxii. quas michi solvisti ex parte Elye de Placol^olio (3) cognati mei et sunt de dotibus quas ei debebat pro uxore sua Contesa filia tua. Actum Ianue in foro Sancti Georgii, eo die. 204. Molinaro di Rapallo fa quietanza per tutte le societates e le accomendaciones da lui affidate ad Elia di Palazzolo. 1 marzo 1190. (1) Pubblicato in A. Ferretto, Documenti genovesi di Novi e Valle Scrivia, 7, in à Bibl. Stor. Sub. », voi. LI, Pinerolo, 1909, doc. CXII. (2) rola in sottolinea. (3) Sic! >1 Cdiai;dano - R. Morozzo Della Rocca, Oberto Scriba de Mercato. 6. 82 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA * Testes Pantaneus Pedicula, Baiamons Barlaira, et Galbinus. Ego Molinarius de Bapallo cunfiteor me bene esse quietum et, solutum de capitali et lucro omnium soeietatum et acomendacionum quas (1) hac die retro feci Elye de Pala?olio cognato meo cuius nuncius es in hoc loco prò eo Rogeri de Qura. Actum ubi superior, eo die. 205. Guglielmo di Canale dichiara di dovere a Gualterio di Leu-drex una. somma, ricevuta in tre centenari di pepe. 2 marzo 1190. Testes Ienoardus de Fontanella et Toiranus macellarius. Ego Wui-lielmus de Canali accepi a te Guaterio (2) de Lendrex centenaria .ni. piperis quod est ut dicis Iohannis cognati Carli de Besen^ono, unde promito tibi dare ad pascam proximum lb. .xxim. et s. .vini, et inde do tibi in pignus duas petias pani de Lisia, quatuor ara^as et .i. osbergum, tali modo si non eris pagatus ad terminimi ut ven-das pignus et si in pignore tibi deiuerit de predicto debito dabo tibi cumplementum. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, secundo die mar-tii (3). 206. Marchesi'a, vedova di Angeloto di Lombardo de Mari, dichiara a lacoba, moglie di Guglielmo Borono, che a costui il suo de funto marito vendette un piede e mezzo di una casa in Genova presso il mare e la dodicesima parte di una torre. 2 marzo 1190. Testes Girardus iudex, Rugerius de Qura, Bufarus Saragus, Oto vicecomes et Ansaldus filius olim Lonbardi. Ego Marchesia uxor olim Angeloti filii Lonbardi de Mari cunfiteor quod cum viro meo predicto in sua vita recepì a Wuilielmo Burono viro tuo lacoba lb. dr. ian. x. quarum lb. .xv. sunt in potestate adhuc cunsulatus prò minore Angeloti predicti, prò quibus vendidi cum predicto viro meo Wuilielmo Burono et modo vendo tibi Iacobe recipienti liane vendicionem nomine Wuilielmi Buroni viri tui unum pedem et medium in una domo posita Ianue iusta mare indivise cum Otone Bono cui coheret ab una parte et retro domus Otonis Boni, ab alia W uilielmi Buroni et ante via publica, et duodenam in turre una ibi indivise cum Wuilielmo Burono, Ingone de Flexo et Ansaldo Lon-bardo. Coheret ei ab una parte domus Ingonis de Flexo, ab alia fìlii mei, a tertia Otonis Boni et a quarta Buroni. Predicte domus unum pedem et medium et turis duodenam ut rem alienam isto precio (1) hab eo cancellato. (2) Sic! (3) L'alto è cancellato da nove righe trasversali. OBERTO SCÌRIBA DE MERCATO 83 libi vendo, trado et si plus valet dono tibi cuncedo et promito earn viro tuo et heredi eius et cuilibet per eum per me et, heredem meum numqunm magis inpedire et ab omni homine et specialiter ab here-de predirti viri mei defendere et auctorigare legitime. Alioquin pe-nam dupli tibi Iacobe stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Possessionem et dominium inde Wuilielmo Burono cum viro meo dedise cunfiteor. Hec omnia fecit Marchesia cùnsilio Bogerii de Qura et Bufari Saragi suorum parentum renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue, in domo Wuilielmi Buroni, eo die. 207. Oglerio Palli conferma, sotto date condizioni, la societas fatta in Messina tra Anseimo Carmaino e Pasquale Baltigato suo cognato. 2 marzo 1190. Testes Hugo Ismaelis et Wuilielmus Becus Rufus. Ego Oglerius Palli cunfiteor quod haBeo fìrmam et stabilem societatem quam lu Anselmus Carmainus feci (1) Mesine Pascali Baltigato cognato, eo salvo quod mea pars et fratris mei debet venire in mea et fratris mei poteslate, tua pars in tua potestate. 208. Raimondo Baralis di Nizza vende a Pietro Catalano un servo sardo di nomo Basilio. 2 marzo 1190. [/o. 53 i).]. Testes Belengerius de Mari, Qucalla et Bonifacius Aquensis. Ego Raimundus Baralis de Ni?a accepi a te Peire Catalano s. .vim. pro quibus vendo tibi unum sardum servum nomine Baxilium quem isto predo tibi vendo, trado et si plus valet dono tibi tali modo si libertate vel alio modo rationabiliter tibi fuerit cunvictus quod redam tibi s. .vini. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, secundo die martii. 209. Rolando di Sampierdarena prende a cambio marittimo da Oliverio di Ginestredo una somma per la Maremma. 2 marzo .1190. Testes Oto de Melmi, Iacobus Idonis de Carmaino, Guilielmus fornarius, Sorinus et Rogerius de Sancto Na^ario. Ego Rolandus de Sancto Petro Arene accepi a te Oliverio de Ginestedo lb. dr. ian. .v. (2), unde promito tibi vel tuo certo miso solvere lb. .v. et s. .XI. ad dies .vili, postquam bucius tuus et sociorum redierit de Maritima ullo alio itinere mutato, sano eunte bucio in Maritimam il) Sic! (2) .v. in sopralinca su .mi. cancellato. 84 M. CUIAUD.VNO - 11. M0R0ZZ0 DELLA ROCCA et redeunte Ianuam nullo alio itinere mutalo, sub pena dupli. Actum ubi superior, eo die. 210. Guglielmo di Cavetere e la moglie Gisla vendono ad Ansaldo di Quinto di Prato la sesta parte di alcune terre. 3 marzo 1190. Testes Ricius de Sancto Ambroxio, Bajamons de Rivali, Joanar-dus de Pomar et Iacobus de Nuxeta. Nos Wuilielmus de Cavetere de Bavali et Gisla iugales accepimus a le Ansaldo de Quinto de Prato lb. dr. ian. .vii. pro quibus vendimus tibi sestam subscrip-larum terrarum, videlicet duarum peciarum in Petra Pausatoria. sestam unius pecie in Gorsanedo ad Molendina, sestam duarum peciarum in Noalico, sestam unius pecie in area Alpis, sestam unius pecie, sestam unius peciarum (1) ad Pertusum, sestam unius peci (2) in pede aree Alpis. Et sunt omnes predicte prò indiviso cum liliis Oglerii de Pomar, et quintam novem peciarum quarum una est indivise cum Rasis in Petra Pausatoria, secunda in Ganeto, terlia ad Noellas, quarta ad Cavanarilium, quinta in Clapedo, sesta ad Planum, septima in Mospignedo, octava in pede Rucbi Porrarii, nona in prato Favalasco, et de terra Favalasca vendimus tibi octenam. In predictis terris prenominatas partes isto precio tibi vendimus, tradimus et si plus valent donamus tibi. Hanc etiam vendicionem tibi et tuo heredi et cuilibet per te per nos et beredem nostrum non magis inpedire et defendere ab omni homine promitimus. Ali^>-quin dupli tibi promitimus et cet. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Hec omnia fecit Gisla cunsilio Bajamunti de Bavali sui avunculi et Joanardi sui propinqui renuens legem iuliam et cel. In hac vendicione cuncesit Iohannes Cavanella et renuit quicquid iuris in ea habebat et cunfesus fuit quod eam cunsenserat emtori. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, tertio die martii. 211. Guglielmo di Cavetere e la moglie Gisla vendono a Iacobo di Nocete, la sesta parte di alcune terre. 3 marzo 1190. Testes Bajamons de Bavali, Iohannes de Cavanella, et Iohannes de Dominico. Nos Wuilielmus de Cavetere et Gisla iugales accepimus a te Iacobo de Noxeta (3) lb. .vn. dr. ian. pro quibus vendimus tibi sestam novem peciarium terre (4) indivise cum filiis Oglerii de Po mario quarum due sunt in Petra Pausatoria, tria in Gorsanedo, (1) Sic! (2) Sic! (31 Noxeta corretto da Noxeda (4) peciarum terre in sopralinea su infrascriptarum terrarum. 0BERT0 SCRIBA DE MERCATO 85 quarta el quinta ad Molendina, sesta in Noali^o, septima in area Alpis, oclava ad Perlusum, nona in pede aree Alpis. Item quintam novem peciarum terre que indivise cum Rasis quarum prima est in Petra Pausatoria, secunda in Caneto, tertia ad Noellas, quarta ad Cavanarilium, quinta in Clapedo, sesta ad Planum, septima in Mospignedo, oclava in pede Runchi Porarii, nona in Prato Favalasco et de terra Favalasca vendimus tibi octenam. In predictis terris prefatas partes isto precio tibi vendimus, tradimus et si plus valent donamus tibi et promitimus eam tibi et cuilibet per te per nos et heredem nostrum non magis inpedire et defendere legitime ab omni homine sub pena dupli. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Hec fecit Gisla cunsilio Baiamontis de Bavali avun-culi sui et Iohannis de Cavanela sui propinqui renuens legem iu-liam et cet. Actum ubi superior eo die (1). 212. Iacobo di Noceto dichiara di dovere a Guglielmo di Cavetere il prezzo delle terre di cui all'atto precedente. 3 marzo 1190. Ego Iacobus de Noxeta cunfiteor me debere tibi Wuilielmo de Cavetere lb. dr. ian. .vii. pro precio terre quam michi cum uxore tua vedidisti (2) unde es vocatus quietus, quod nolo tibi nocere, quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad kalendas ianuarii proximi. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et spe-cialiter terram predictam. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. 213. Alcherio banchiere dichiara di aver ricevuto da Ansaldo di Bavari venticinque genovine. 3 marzo 1190. [/o. 54 r.]. Testes Coenna Lucensis, Iohannes Usura et Ronifacius Bonicar-dus. Tlgo Alcherius bancherius accepi a te Ansaldo de Bavali nepote presbiteri Iohannis Sancii Damiani lb. dr. ian. .xxn., quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad .i. annum proximum. Alioquin penam dupli stipulanti tibi promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Actum Ianue ante domum Barucii, .ih. die martii. 214. Guglielmo del fu Enrico speziale e la moglie Maria dichiarano di dovere alla sorella di Guglielmo Dolce una somma per merci ricevute. 4 marzo 1190. (1) A marnine dedit denarios .mi. (2) Sic! 86 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA Testes presbiter Agustinus Sancii Laureiliii, presbiter Oto capcl-lanus Sancti Laurentii et Grimaldus avocatus. Nos Wuilielmus filius olim Enrici speciarii et Maria iugales accepimus a le Dulci sorore mei Wuilielmi tantum de luis rebus unde promitimus libi vel tuo miso solvere usque ad octavam proximam natalis Domini lb. .vini. dr. ian. Alioquin penam dupli ulerque in solidum libi promitimus et cet.. Hec omnia fecit Maria cunsilio presbiteri Agusti Sancti Laurentii et presbiteri Otonis suorum vicinorum re-nuens legem iuliam. Insuper Wuilielmus iuravit supra Dei evan-gelia predictum debitum usque ad terminum preiixum et si terminus vel termini inde ei fuerint producti per eos senper tenebitur usque ad totius debiti solucionem. Actum in eclesia Sancti Laurentii, quarto die martii (1). 215. Dodo Bargalino con la moglie Giovanna dichiara di aver ricevuto una somma dei minori di Guglielmo Milgoresi, e si impegnano in cambio del reddito di essa somma a mantenere Giovannino. 4 marzo 1190. Testes Iohannes de Merlo et Oto de Faravei, Caprina de Castello et Majeneo de Predi. Nos Dodus Bargalinus et Iohana iugales accepimus a te Iohanne magistro patre mei Ioane lb. dr. ian. .xlv. que sunt minorum Wuilielmi Milgoresii quas promitimus redere libi vel tuo certo miso vel ipsis minoribus salvas et integre locale et dum eas ^ténebimus nutriemus et vestimus lohaninum filium olim Milgoresii tenendo eum nobiscum solvendo collectam (2) sub pena dupli tibi stipulata uterque in solidum et inde specialiter da-mus tibi in possessionem et pignus domum nostram de Fosatello quam emimus a Sophia de Farumbella (3). Alioquin penam dupli tibi promitimus uterque in solidum et cet. Actum Ianue in Castello in domo Iohannis magistri, eo die. 216. Oglerio Scoto dichiara di dovere a Quartano del fu Bocca Moia di Quarto una somma ricevuta in prestito. 4 marzo 1190. Testes Antulus de Cruce, Baldus Spelta Grasa, Ingo filius Mar-chesii de Quarto, Ansaldus tavernerius. Ego Oglerius Scotus accepi a te Quartano filio olim Buce Moje de Quarto lb. .xvii. el s. .v. quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium (1) A margine : debet dr. ,i. (2) solvendo collectam in sopralinea. (3) et in ea faciemus prediclam solucionem si minores voluerint cancellalo. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 87 usque ad .1. annum proximum. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Actum Janue, sub porticu Wuilielmi Gallete. eo die. 217. Alda, vedova di Oberto Zagola, dichiara di dovere a Belluomo di Portovenere una somma per pepe ricevuto. 5 marzo 119. Testes Albertus vicecomes, Bertulotus Pisanus et Raimundus Bu-cea. Ego Alda uxor olim Oberti Qagula acoepi a te Bellohomine de Portu Veneris tantum piper unde promito tibi vel tuo certo xniso per me vel meum nuncium solvere usque ad octavam sancti Iohannis de iunio lb. dr. ian. .xxvii. et si terminum vel terminos inde michi vel meo certo miso per te vel tuum certum nuncium produxeris, per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti so-lucionem et totum ut predictum est iuro cumplere tactis evangeliis. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et specialiter obligo tibi terram meam totam de Quarto quam visa sum habere iusta terram fìliorum Buce Asini, quam iuro nulli esse venditam vel alienatam. Hec omnia fecit Alda cunsilio Alberti vicecomitis et Bertuloti Pisani suorum parentum, renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue, in eclesia Sancte Marie de Vineis, quinto die intrantis martii. 218. Oberto Zurlo con la moglie Roasia vendono ad Oliviero di Paterna una terra con casa in Rivo Secco. 5 marzo 1190. Testes Albertus vicecomes, Oto vicecomes, presbiter Obertus de Noxedo, Bolandus de Calignano, Rubaldus Dominici. Nos Obertus Qurlus et Roaxia iugales accepimus a te Oliverio de Paterna lb. .xxvHi. pro quibus vendimus tibi unum locum unum domum super habentem, posilum in Rivo Sico cui coheret superius via, in-ferius fosatus, ab una parte terra tua et ab alia parte terra Girbaudi-ni. Predictam terram et domum cum pecia una que est supra viam que in capile loci predicti cum tota terra quam per nos solitus es tenere in Rivo Sico et eius pertinentiis [/o. 54 v.~\ cum omnibus exi-libus et pertinentiis loci predicti isto precio tibi vendimus, tradi-mus et si plus valet dono tibi cuncedimus. Hanc etiam vendicio-nem tibi et cuilibet per te per nos et heredes nostros non magis inpedire et ab omni homine legitime defendere et auctori-gare pro-mitimus. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus et uterque in solidum vendit et obligatur tibi. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Hec omnia fecit Boaxa cunsilio Alberti vicecomitis et Otonis vicecomitis 88 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DETJLA ROCCA suorum parentum renuens legem iuliam et cel. Aduni lanue, in Pa-lagolio, millesimo .clxxxx., indicione .vii.,.vi. die intrantis martii. 219. Oliviero di Paterna dichiara di dovere ad Oberto Zurlo una somma a saldo della terra di cui all’atto precedente. 6 marzo 1190. Ego Oliverius de Paterna cunfiteor me debere libi Oberto Qurlo lb dr. ian. .xvin. de precio terre quam miclii cum uxore tua ven-didisti in Rivo Sico, unde iam es vocatus quietus in carta vendi-cionis quod tibi nolo nocere. Predictas lb. .xvm. promito libi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere hoc modo : lb. .ira. per totum aprilim proximum et lb. .x. per totum ianuarium, et lb. .mi. a kalendis agusti proximi usque ad unum annum. Alio-quin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea et specialiter terram quam michi vedidisti (1) tibi pignori pignori (2) obligo et cet. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. 220. Guglienzone di Telagno col figlio Telagno dichiara di dovere a Chierico di Tribogna una somma per la offesa fattagli da Telagno. 6 marzo 1190. Testes Iohannes gener Petri Clerici de Foro, Bonaventura macel-larius Amicus macellarius et Wuilielmus Argufus. Nos Guiliemgo-nus de Telagno et Telagnus pater et filius cunfìtemur nos debere tibi Clerico de Tribogna lb. dr. ian. .in. pro ofensione quam dicis me lelagnum tibi in persona fecise. Quas promitimus tibi vel tuo miso per nos vel nostrum nuncium solvere usque ad kalendas madii proximi. Alioquin penam dupli tibi promitimus, uterque in solidum. Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, eo die (3). 221. Clerico di Tribogna rimette a Guglienzone di Telagno e a Tekigno tutte le offese da loro ricevute. 6 marzo 1190. Ego Clericus de Tribogna remito et parco vobis Guiliengono de 1 elagno et Telagno omnes ofensiones et mala que ab hac die retro michi ullo modo in persona, vel rebus fecistis. Si vero dehinc per me vel aliam personam, de vobis sive de aliqua persona pro vobis occasione alicuius ofensionis olim michi fade lamentacionem fecero vel in curiam duxero vos, penam lb. .x. vobis promito et cet. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. (1) Sic! (2) Sic! (3) L’atto è cancellato da tre righe. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 222. Gisoljo di Campo dichiara di dovere ad Opizzone Radino di Piacenza una somma per merci ricevute. 6 marzo 1190. Testes Wuilielmus de Benedicto, Fredencio Xamitarius, Manfredus fìlius Enrici Picamilii et Egidius Grasus Placentinus. Ego Gisulfus de Campo accepi a te Opigone Radino de Placentia tantum de tuis rebus unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nun-cium solvere usque ad kalendas septembris proximi lb. dr. ian .Lxvi. et si terminum vel terminos inde michi vel meo certo miso per te vel tuum misum produxeris, per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem et in nullo tempore ocasione usure huius debiti alicui curie vel persone lamentacionem faciam per me vel aliam personam unde tu vel ulla persona per te danum habeas. Et totum ut predictum est iuro cumplere et observare lactis evangeliis. Alioquin penam dupli libi stipulanti promito et cel. Et ego Iohannes Calvus si Gisulfus predictus tibi Opigoni prefato non cumpleverit ut supra legitur cunstituo me tibi proprium debi-torem et pagatorem predicti debiti ad terminum in solidum (1), re-nuens legem qua principalis debitor prius est cunveniendus. Alioquin penam dupli tibi promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Actum Ianue in Campo, ante domum Enrici Medici, eo die. 223. Ottone genero di Valdetaro dichiara di dovere ad Ottone Pezo una somma per merci ricevute. 6 marzo 1190. Testes Arnaldus de Castello, £eba Ferrarius et Iohannes Fera-rius. Ego Oto gener Valdetarii cunfìteor me accepisse a te Otone Pego tantas res que sunt Villani de Dodo et Campi, unde promito tibi vel tuo certo miso vel eis sive eorum miso usque ad octavam proximam pasce lb. dr. ian. .xxvm. et s. .vm. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, eo die. 224. Pellegrino di Varazze si impegna di consegnare a Vassallo di Albaro e soci le tavole di legname necessarie all’abbigliamento di una nave. 7 marzo 1190. [/o. 55 r.]. Testes Obertus Panigarius, Andreas Ingonis de Flexo et Dodua Bargalinus. Ego Pelegrinus de Varagena cunfìteor me debere tibi Vasallo de Albario et sociis tuis pro lb. dr. ian. .xl. quarum lb. (1) ad terminum in solidum in sopralinea. 90 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DIÌIXA ROCCA .xii. iam michi dedisti nomine are et pagamenti, omnes tabulas que opus fuerint ad axerium tuum et sociorum pro claudere, cooperire et facere muratam et talamum et coretorem (1) et eas dabo vobis cum opus vobis fuerint et erunt de pallara usque ad quadralem su-periorem et alie de fago et erunt bone in laude magistrorum. Alio-quin penam dupli tibi promito et cet. Actum Ianue, in domo Bo-nifacii de Volta, .vii. die marlii intrantis. 225. Bobaldo Guercio dichiara di dovere ad Ottone giudice una somma per merci ricevute. 7 marzo 1190. Testes Albertonus Bicius, Wuilielmus filius Ansaldi Buferii, et Bestufatus. Ego Bubaldus Guertius accepi a te Olone iudice tantum de tuis rebus unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad dies .vili, intrantis iulii pro-ximi lb. dr. ian. .xvm. et si terminum vel terminos inde michi vel meo certo miso per te vel tuum nuncium produxeris per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem et occasione usure huius debiti per me vel aliam personam in nullo tempore per me vel aliam personam lamentacionem faciam unde tu vel ulta persona per te danum habeat et sic iuro tactis evangeliis. Alio-quin penam dupli libi promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Et ego Ferandus si Rubaldus predictus non tibi Otoni cunpleverit ut supra legitur cunstituo me tibi proprium debitorem et pagatorem predicti debiti sub pena dupli et renuo legem qua principalis debitor prius est cunveniendus. Actum Ianue, in ecle-sia Sancii Laurentii, eo die (2). 226. Fredenzone di Campi col figlio Oglerio dichiara di dovere ad Oglerio Palli una somma ricevuta in prestito grazioso. 7 marzo 1190. Testes Fabianus Blancus, Iohannes de Sancto Urcisino, et Iohan-nes nepos Bubaldi Lavanini. Nos Fredeconus de Campis et Oglerius pater et filius accepimus a te Oglerio Palli in mutuo s. dr. ian. .i.vi. quos nobis amore prestas quos promitimus tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad natale Domini proximum. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus uterque in solidum. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. Ab alia parte debemus libi ad natale s. .xiii. pro condicione. «o (1) talamum et coretorem in sopralinea. (2) L’alto è cancellato da tre linee trasversali. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 91 227. Giovanni di Cantinata dichiara ad Alda del fu Oberto di Car-piano di aver ricevuta la dote di lei e le costituisce l’antefatto. 8 marzo 1190. Testes Rolandus de Begai de Prato et Pascalis de Campo Felegoso et Valens de Begai de Cavanna. Ego Iohannes de Caminata accepi a te Alda uxore mea fdia olim Oberti de Carplano lb. dr. ian. decem prò tuis dotibus et dono tibi nomine antifacti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. .v. quas volo tu ha-beas meo dono secundum morenti Ianue et cet. et inde omnia mea habita et habenda tibi pignori obligo. Actum Ianue. in domo Bo-nifacii de Volta, .vui. die martii. 228. Alcherio banchiere dichiara di dovere una somma a Guglielmo di Casa Vetere di Bavari. 8 marzo 1190. Testes presbiter Wuilielmus Sancti Damiani, Hugo Ismaelis, et Symon Bonithome. Ego Alcherius bancherius accepi a te Wuiliel-mo de Casa Vetere de Bavali lb. dr. ian. .xi. quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere et liberare usque ad .i. annum proximum. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Actum Ianue in banco \lcherii predirti ante domum Burucii, eo die. 229. Pellegrino di Varazze promette a Vassallo di Albaro, Dodo Bar-gaglino, Guglielmo Mulferio e soci di consegnare loro i legnami occorrenti per una nave. 8 marzo 1190. Testes Otobonus de Clavica, Hugo de Besen^ono et Oto Pe Symon de Belmonte accepi a te Guilego minas frumenti .cccclxii. unde promito tibi vel tuo cerio miso per me vel meum nuncium solvere usque ad octavam pasce proximi lb. dr. ian. .lxxxx. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum ubi superior eo die. 254. Guglielmo Traverso e Giorgio Pedicula contraggono una so-cietas per commerciare in Maremma. 14 marzo 1190. Testes Pantaneus Pedicula, Ingo Puella et Galbinus. Ego Wui-lieimus Traversus accepi in societate a te Georgio Pedicula lb. .vi. et s. .xnii. contra quas mito lb. .in. et s. .vii. Hanc societatem portat Symon filius meus nostra voluntate in Maritimam causa mercadi (2) et inde Ianuam debet venire non mutato itinere et pro-fìcuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi po-testate mitere promito et habere medium lucri. Actum ubi superior, eo die. 255. Pietro zoccolaro e la moglie Giovanna vendono a Guglielmo di Stenalo e al di lui fratello Giovanni la metà di una terra in Stenalo. 15 marzo 1190. Testes Marinus de Torexella de Reco, Oliverius de Begai et lo-hannes eius frater. Nos Petrus .]. Testes Anselmus de Crispa, Armanus de Albario, Vasallus de Mo-conexi. Ego Sibilia uxor olim Wuilielmi Longi loco tibi Bone Venture fdatori usque ad .vi. annos locum meum de Porta cum do mum tali modo quod dabis michi omni anno pro condicione lb. .vi. videlicet medietatem ad natale et aliam ad pasca resurrectionis, et promito tibi locum et domum usque ad terminum dimittere et condicionem non ascendere. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Et ego Bonaventura predictus promito tibi Sibilie tenere locum prefatum usque ad terminum meliorando et non peiorando et solvendo omni anno lb. .vi. pro condicione, ut dictum est. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Actum Ianue, ante domum iiliorum olim Oglerii Guidonis, .xl. die exeuntis martii. Si domina Sibilia dederit ad edifìcandum de ista terra deversus viam debet minuere de condicione. 280. Pietro Vento si dichiara debitore a titolo di prestito di Bello Binno di Costa. 21 marzo 1190. Testes Iohannes Grata, Enricus Porcus. Ego Petrus Ventus accepi a te Bello Bruno de Costa mutuo lb. .xx. quas michi amore prestas quas tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad festum proximum ascenxionis (1). Alioquin penam dupli libi promito et inde omnia mea vobis pignori obligo. Et ego Lan-Jrancus Richerius si Petrus Ventus non tibi Bello cumpleverit ut supra cunstituo me tibi proprium debitorem et pagatorem predicti debiti sub pena dupli, renuens illam legem qua principalis debitor prius est cunveniendus. Actum Ianue, in domo olim Bonifacii de Volta, eo die. 281. Giovanni Labello con la moglie Bonafante vende a Giovanni suo cognato una terra in Begato alla Valle. 22 marzo 1190. (1) et si terminum cancellato. 112 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA Testes Oliverius de Begai, Iohannes de Canetello, Obertus de Noal-Nos Iohannes Labellum el Bonafante iugales accepimus a te Iohan-ne fratre mei Bonefante s. .xn. precio unìus terre posite in Begai in Valle. Coheret ei inferius terra tua, superius Rolandi de Prato et cunsortum, ab una parte terra Ioliannis Gheci et ab alia terra filio-rum olim Enrici. Predictam terram isto precio libi vendimus et si plus valet dono tibi damus et promitimus eam libi et cuilibt't per te ab omni homine defendere sub pena dupli. Possessionem tibi dedimus. Hec omnia fecit Bonafanta cunsilio Oliverii fratris sui et Iohannis de Canetello sui propinqui renuens legem iuliam et cet. Àctum in domo Bonifacii de Volta, .x. die exeuntis martii. 282. Dodo Bargaglino, Vassallo di Albaro e Alberto Clerico cori traggono una accomendacio per la Sardegna. 22 marzo 1190. Testes Wuilielmus de Cafara, Obertus Savonus et Nicola de Rancio. Ego Dodus Bargalinus accepi in acomendacione a te Nasallo de Albario lb. .xx. et a te Alberto Clerico lb. ,xx. Ilanc acomen-dacionem porto in Sardeniam vel quo melius michi causa mer-eandi (1) videbitur ad bonum acomendacionis. Proficuum et capitale quod in ista acomendacione fuerit in vestra vel vestri certi misi mitere promito et extracto capitali quartum lucri acomendacionis Alberti Clerici habere debeo set tuam acomendacionem N a-salle porto tibi amore et debes habere totum et capitale et lucrum. Actum ubi superior, eo die. 283. lenoardo del ju Berardo Sedazario e Anselmo di Varazze contraggono una accomendacio per la Sicilia. 23 marzo 1190. Testes Obertus Corsus, Vivaldus Tiberii et Obertus Lucar. Ego Ienoardus fdius olim Bernardi Sedagarii accepi a te Anseimo de Na-ragena in acomendacione lb. dr. ian. .v. quas porto in Siciliani causa mercandi et quo michi Deus permiserit. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et habere debeo quartum lucri. Debeo hanc acomendacionem luciari et spendere cum aliis rebus quas feram. Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, .vini, die exeuntis martii. 284. Giovanni Boccanegra col figlio Vivaldo e Richelda vedova di Ugone di Monte Rosario col figlio Robaldo, si dichiarano debitori ad Ansaldo Cavassa a titolo di mutuo. 24 marzo 1190. (1) causa mercandi a margine. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 113 Testes Wuilielmus Spigus, Grimaldus de Lugo, Wuilielmus Mon-lanarius. Nos Iohannes Buca Nigra et Yivaldus pater et filius, Ri-chelda uxor olim Hugonis Montis Rosarii et Bubaldus mater et filius accepimus a te Ansaldo Cavala mutuo lb. dr. ian. .v. quas promi timus tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum nuncium re-dere a kalendis aprilis proximi usque ad .1. annum. Alioquin pe-nam dupli tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus quisque in solidum et cet. Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, .vili. die exeuntis martii (1). 285. Guido di Castelletto, Robaldo di Borzoli, Giordano Clerico, Vassallo di lui fratello, Raibulabaldo di Borzoli e Giovanni, fratello di Oberto Rosso, contraggono una societas per commerciare in Sardegna. 24 marzo 1190. [fo 64 r.]. Testes Iordanis Bonumscire, Bubaldus Ricolius, Iohannes Gatus. Nos Guido de Castelleto et Rubaldus de Borzoli accepimus a vobis lordane Clerico, Vasallo fratre tuo tuo (2) Iordanis et Baibulabaldo de Borzoli et Iohanne fratre Oberti Rofì (3) lb. (4) .lx. seu a quoque lb. .xv. contra quas mitimus lb. .xxx. silicet uterque lb. .xv. Hanc societatem portamus in Sardeniam causa mercandi et inde Ia-nuam debemus venire et capitale et lucrum quod in ea fuerit in vestra vel vestri certi misi potestate mitere et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Possumus de ea vobis Ianuam mandare locate. Actum Ianue in litore maris, .vm. die exeuntis martii. 286. Stefano correggiaro e Guidone mereiaio contraggono una societas per commerciare in Sardegna. 24 marzo 1190. Testes Bonifacius de Volta, Wuilielmus batifolia et Oglerius ma-cellarius de Pomar. Ego Stephanus corre^arius accepi a te a te (5) Guidone mercerio fratre (6) meo in societate lb. .v. et s. .vii. contra quas mito s. .liii Hanc societatem porto in Sardeniam causa mercandi et inde Ianuam. Proficuum et capitale quod in ea fuerit et mi chi Deus dederit aliunde in tua vel tui certi misi potestate mitere et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. De (1) A margine : de Corsi. L’atto è cancellato da tre righe trasversali. (2) Sic! (3) Da et a Rofì in sopralinea. (4) .x. cancellato. (5) Sic! (6) fratre corretto su libras li CnuuDANO - R. Morozzo Della Rocca, Oberto Scriba de Mercato. 8. 114 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA meo porto super societatem s. .xvi qui debent luerari per libram cum societate et esse mei (1). De ista societate debet facere Stephanus societatem cum quodam qui ei mitit lb. .xvi. Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, eo die. r 287. Richeida vedova di Ugone di Monte Rosario col figlio Robaldo concede al notaio Buonvillano diritto dì prelazione sur una terra in Quezzi. 24 marzo 1190. Testes Wuilielmus Casinensis, Jermanus aurificus, et lohannes Bucca Nigra, Vivaldus eius fdius (2). Nos Richeida uxor olim Hu-gonis Montis Bosarii et Bubaldus mater et filius promitimus libi Bonovillano notario si nos vel noster heres vel ullus nostrum in a iquo tempore vediderimus (3) terram quam visi sumus habere in Queci et peitinentiis, dabimus eam tibi iusto precio vel heredi tuo, si non esses et ad minus s. .in. quam alii persone. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus et cet. Actum ubi superior, eo die. 288. Roggero di Elia, Bufaro Sarago e Montanaria, sorella di Alamanno Quartano, contraggono una societas per la Sicilia. 27 marzo 1190. Testes Wuilielmus de Beerii, Oto vicecomes et Wuilielmus Collum Gruis. Nos Rogerius Elie et Bufarus Saragus accepimus a te Montanara sorore Alamani Quartani in acomendacione lb. .xxiiii. silicei uterque lb. .xn. quas portamus in Siciliani causa mércandi et quo nobis videbitur melius acomendacionis. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promitimus et habere debemus quartum lucri. Actum Ianue in Palacolio, ante domum Aide Muse, .v. die exeuntis martii. 289. Guglielmo Collum Gruis prende a cambio marittimo da Ottone visconte una somma per la quale pagherà in Sicilia diciannove onde d’oro. 27 marzo 1190. Testes Bogerius de Qura, Bonusvasallus de Amandolexi et Sv-mon Gattus Siculus. Ego Guilielmus Collum Gruis accepi a te Olone vicecomite lb. dr. ian. .xl. unde promito tibi vel tuo cerio miso per me Ael meum misum solvere in Sicilia usque ad .i. mensem postquam navis qua eo illue pervenerit quo portum fecerit unlias • xami., sana eunte illue nave vel maiori parte rerum eius et dabo (1 et esse mei in sopralinea. v2) Vivaldus eius filius in sopralinea. (3) Sic! OBERTO SCRIBA DE MERCATO 115 de hoc tibi pignus in tuo velie quod in Sicilia debes liberare Bufaro et ipse tecum debet ipsum vendere et pagare te el residuum debet ipse tenere et mitere michi et si pignus defuerit dabo tibi cumplemen-(um (1). Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Buferius sine omni suo dano intrat in hoc factum et vendere pignus. Actum ubi superior, eo die. 290. Vivaldo della Costa, Amerigo della Costa e Guglielmo di Bruna promettono ad Adalasia vedova di Enrico Gallina di costruire una casetta nel di lei podere presso la chiesa di San Celso. 27 marzo 1190. Testes Albertus iudex, Lambertus Spererma et Rubaldus de Serino. Nos Vivaldus de Costa, Aimericus de Costa et Wuilielmus de Bruna promi timus tibi Adalaxie uxor olim Enrici Gaiine quod elevabi-mus tibi domum unam de muro in loco tuo supra eclesia Sancti Gelsi et erit murus ante et retro longitudinis canellarum quattuor et ab utroque fronte canelle .n. excepto muro de retro et erit altitu-dinis ante et retro cumpensante uno cum alio unius canelle et ah utroque fronde usque ad tectum et erit largus trium palmorum et cunvenientis malte et imbucabimus intus et foris (1) et posito in convenienti fundamento et facere unum necessarium et fenestras mi. et archerios .n. et hec omnia faciemus tibi pro lb. .vii. et s. .vili, et minis .ccc. arene ibi traete et petras ruptas dabis nobis infra locum predictum. Et totum ut predictum est cumplere promi-timus tibi cumplere sub pena dupli. Et ego Alaxia promito vobis dare predictas lb. .vii. et s. .vili, hoc modo: in principio operis lb. .v. et s. .xLvm. cum vobis opus fuerit et curbes et concas et ba-riles et nastritas (2) et tinam et lapides dabo vobis et cordam ad . domum necessarias. Alioquin penam dupli vobis promito et cet. Hec fecit Adalaxia cunsilio Alberti fratris sui et Lamberti Sperine, renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue, in domo olim Galline, eo die. Hec omnia fecit Americus velie patris sui Vivaldi. Cumple-mentum arene debent dare magistri de arena Sturle. 291. Opizzone di Chiavari e Verdelia vedova dì Buonsignore contraggono una societas per commerciare in Sardegna. 27 marzo 1190. [/o. 64 u.]. Testes Rubaldus de Molo, Anselmus archerius, Peire Sepianus (1) Da et imbucabimus a foris in sopralinea. (2, et nastritas in sopralinea. 116 M. CHIAUDANO - U. MOROZZO D13LLA ROCCA et Ansaldus Tiba. Ego Opi^o de Clavari accepi in societate a te Ver-delia uxore olim Boni Segnoris lb. dr. ian. .c., contra quas mito Ib. x. De ista societate porto mecum in Sardeniam causa mercandi lb. .cxx. et inde quo maior pars sociorum galioti Nicole Maloni quo vado ierit in quo galioto habeo octa.....[cum] qua societate Ianuam (1) debeo venire et capitale et lucrum quod Deus in ista societate dederit cum loto lucro quod aliunde ullo modo habuero in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. De predicta societate sunt Sete lb. .xxmi. et dr. .xn. et Ianue remanent lb. .vi. Actum Ianue, in domo Ingonis de Flexo, eo die. 292. Marchcsio di Marassi e Anselmo Portonario contraggono uno societas per commerciare in Sardegna. 27 marzo 1190. Testes Bonaventura Andreas, Rolandus magister de Mascarana et Wuilielmus Lavaninus. Ego Marchesius de Maraxi accepi in societate a te Anseimo Portonario lb. .xxvm. dr. ian. contra quas mito lb. .vii. Hanc societatem porto in Sardeniam causa mercandi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in hac societate fuerit cum toto lucro quod aliunde ullo modo habuero in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, eo die. 293. Alda vedova di Stefano di Campo Fregoso fa quietanza a Robaldo di Campo Fregoso suo nipote del suo « patrimonium ». 28 marzo 1190. Ego Alda uxor olim Stephani (2) de Campo Felegoso cunfiteor me bene esse quietam et solutam a te Rubaldo nepote meo de Campo Felegoso de lb. sex mei patrimonii quas habebat Stephanus (3) pre-dictus prò meis dotibus et omnium (4) rationum, actionum et iuris que habeo in bonis que fuerunt predicti Stephani tibi finem et re-futacionem facio. Si contra venero penanti dupli tibi promito rato manente pacto. Hec omnia fecit Alda cunsilio viri sui Iohannis Co-steblote qui in hoc renuit quidquid iuris habebat et Nicole de Stanano, renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue, in domo Bonifacii (1) Da quo maior a Ianuam in sopralinea su non mutato itinere cancellalo. (2) Stephani in sopralinea su Carli cancellato. (3j Stephanus in sopralinea su Carlus cancellalo. (4) bonorum cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 117 de Volta .1111. die exeuntis martii (1). Testes presbiter Bernardus de Vineis, Iohannes eius serviens et Nicola de Stajano (2). 294. Bobaldo di Campo Fregoso dichiara di dovere ad Alda vedova di Stefano suo zio diciotto soldi del « patrimonium » di lei. 28 marzo 1190. Ego Bubaldus de Campo Felegoso cunfìteor me debere tibi Aide uxori olim Stephani avunculi mei s. .xviii. de tuo patrimonio, quos promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad festum proximum sancti Iohannis de iunio, sub pena dupli tibi stipulanti. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. 295. Albario di Sant’Ambrogio e Lanfranco Vento contraggono una societas per commerciare in Sardegna. 28 marzo 1190. Testes Wuilielmus Quartanus, Gandulfus Figallus et Scannava-ca. Ego Albarius de Sancto Ambroxio accepi in societate a te Lanfranco Vento lb. dr. ian. .l. contra quas mito lb. .xxv. Hanc socie-talem porto in Sardeniam causa mercandi et inde Ianuam nullo alio itinere mutato debeo venire et capitale et lucrum quod in hac societate fuerit cum toto lucro quod aliunde habuero in vestra vel lui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Possum Ianuam mandare de pre-dicta societate locate sicut bonum michi videbitur. Super socie-tatem porto a Lanfranco Guertio de Porta lb. .x. que debet esse sue cum lucro et capitali quod in eis fuerit et debent spendere et luerari per libram cum societate et Lanfrancus debet vendere res pre-dicte societatis cum venerit Ianuam et emere res quas Albario mit-tit in Sardeniam. Lanfrancus Ventus debet mitere de predi età societate Albario in Sardeniam sicut ei videbitur. Actum ubi superior, eo die. 296. Albario (di Sant’Ambrogio) stipula una accomendacio con Giordano Clerico e Vassallo di lui fratello per la Sardegna. 28 marzo 1190. Ego Albarius accepi a te lordane Clerico et Vasallo fratre tuo (3) in acomendacione lb. dr. ian. .xx. quas porto in Sardeniam causa mercandi. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui (1) martii in sopralinea su aprilis cancellato. (2) A margine Iohannes Costablota. (3i Da et a tuo in sopralinea. ( N 299. Testamento di Matilde moglie di Milo. 28 marzo 1190. Ego Matilda uxor Mili sic mea ordino. ludico sancte Marie de Ca-'Stello lb. .vi«., Adalaxie sorori mee lego lb. .ni. minus s. .mi. De illis lb. .xx. quas dedi in meam dotem viro meo Milo volo ut ipse usufructuet in vita sua lb. .x., post eius obilum lego de eis Angelice 118 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA certi misi potestate milere promito et extracto capitali quartum lucri liabere debeo quod eri! societati quam liabeo cum Lanfranco Vento, cuius velie eam porto eo presente. Per libram debeo de ea spendere et luerari cum societate. Possum de ea libi Ianuam mi-lere. Actum ubi superior, eo die et liisdem testibus. 297. Andrea speziale veronese prende a cambio da Zedrella veronese una somma per la quale pagherà in Verona lire veronesi. 28 marzo 1190. [/o. 65 r.]. Testes Ravolaus Stricus Veronensis, Beaqua Capud Verti et Oto Pecus. Ego Andreas speciarius Veronensis serviens Rolandi specia-rii (1) accepi a te Qedxella Veronensi lb. ,xn. dr. ian. pro meis factis et Rolandi (2) unde promito libi vel tuo certo miso per me vel ineum nuncium solvere Verone usque ad dies .xvi. lb. dr. veronensiuin .xxxviiu. Alioquin penam de duobus Ires tibi promito rato manente pacto. Actum Ianue in domo Ronifacii de Volta, quarto die exeun-tis martii. 298. Aima vedova di Trencherio dichiara di dovere a Matilde moglie di Milo di Mascarana una somma ricevuta in prestito in occasione del suo pellegrinaggio a San Iacopo di Gallizia. 28 marzo 1190. Testes Opi$o de Otono, Obertus de Centanario et Andreas pictor. Ego Anna Trencherii olim uxor accepi a Matilda uxore tua Mile de Mascarana mutuo s. .xl. quos porto mecum prò dispendio in itinere Sancti Iacobi, quos promito tibi solvere uxori tue vel suo miso ad .i. mensem postquam ego vel tu vel illa rediemus a Sancto la-cobo. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia et nominatim terram meam de Premonlore quam liabeo iusta terrain Bonifacii Marapan et Andree Picardi ut dupli in ea habeat. Actum Ianue, ubi superior eo die. (1) Da serviens a speciarii in sopralinea. (2) Da pro a Rolandi in sopralinea. i OBERTO SCRIBA DE MERCATO 119 Ib. .i). (1) Yasaleto filio Macuchi s. .xx., lordani fratri meo s. .xl., Wuilielmino eius aulerio s. .xx. (2), Marchesio fratri meo s. .xl. vel eius heredi, Ib. .ni. (jue remanent de istis Ib. .x. sint Mili viri mei pro tercia antefacti. Operi Sancii Laurentii pro deceno s. .xxv. Alvise sorori mee lego s. .x., lohanete eius filie s. .x., Sophie de Fenuculo s. .xx.; Sanclo Andree de Porta s. .x., domine Guie monache s. • x., hospitali Sancii Iohannis s. .x., Sancto Georgio de Bavali s. .xi., Sancte Margherite operi s. .v. et s. .v. ibi pro misis, Sancte Marie de Monte s. .ni., operi Sancte Marie de Cruciatis s. .n., ponti Sancii Pe tri Arene s. .n. Viro meo Milo s. .xl. Iohanne s. .x., Sancto Leonardo de BesanÌ90 s. .v., hospitali Sancti Iohannis unam meam culcitram meam meliorem et coxinum meliorem lego vel quantum iuste fue-rinl aprecíala. Omnia mea masaricia et vasa lego Adalaxie sorori mee vel eius heredi tamen vir meus usufructuet ea dum vixerit. Ilem hospitali Sancti Iohannis duo linteamina, unum saconem et unum coopertorium, sorori mee Adalaxie brachia .xiii. tele, Ior-dani fratri meo .xxim. brachia stupace, Sancto Gervasio de Bapallo s. .xx. prò misis. Hec omnia dentur per manum viri mei et fratris mei Iordanis. Testes Ma^urus de Pomar, Obertus Canetus, Iordams de Termino, Ansaldus de Gulione, Wuilielmus eius fìlius (3). 300. Testamento di Milo di Piazza Lunga. 28 marzo 1190. Ego Milus de Platea Longa sic mea ordino. ludico per animam meam lb. .v. quarum decenum iudico operi Sancti Laurentii. Operi Sancti Stephani s. .xx., hospitali Sancti Stephani s. .x., hospitali Sancti Iohannis s. .x. Mapuche s. .xx.. Angelice eius sorori s. .xx., rneis fìliociis s. .x. pariter, lego Aide sorori Macuchi s. .x., Iohane sorori Marchi s. .x., fratri meo Marchesio debeo s. .xx. quos volo ul ipse habeat, cognato meo Iordani gonellam meam et matellum (4) et omnia alia mea lego uxori mee Matilde et faciat de quid voluerit. Hec est mea ultima voluntas et cet. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. Predicta volo ut tribuantur per manum uxoris mee Matilde. 301. Pietro e Sibilia figlia del fu Buonavita di Collodri vendono a Girardo di Becco una terra in Becco alla Costa di Collodri. 28 marzo 1190. (1; Ma?[uchi] cancellato. Da Wuilielmino a .xx. in sopralinea. (3; A margine: T[estamentum]. v4) Sic! 120 M. CHIAUDANO * R. MOROZZO DELILA ROCCA [fo. 65 v.J. Téstes Martinus Draco de Rapallo, Ansaldus magister el Rubaldus magister de Sancto Donato. Nos Peire et Sibilla filia olim Ronevile de Collodoli accepimus a te Girardo de Reco s. .xxvnn. precio finito de tota terra piena et vacua quam habere visi sumus et per nos invenire poteris in Reco, infra has coherentias. A Costa de Vallibus Collodoli usque in fosatum Cateje et a ilumine Rechi usque in Co-stam Serre. Totum quod infra predictas coherentias habere visi su-mus isto precio tibi vendimus et si plus valet donamus tibi et promi-timus tibi et tuo heredi per nos et heredem nostrum predictam vendicionem numquam magis inpedire et defendere ab omni ho-mine sub pena dupli sicut vendicio in tempore valuerit. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Hec omnia fecit Sibilia cun-silio Martini Dragi et Ansaldi magistri quos per cunsiliatores sibi elegit renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue, in Clavica in domo Girardi de Reco, quarto die exeuntis martii. 302. Adelasia del fu Recolo di Galexegna di Recco vende, a Sibilla del fu Buonavita di Collodri una terra in Collodri. 28 marzo 1190. Ego Adalaxia filia olim Recoli de Galexegna de Reco accepi a te Sibilia filia olim Ronevite de Collodoli s. .xxvmi. precio finito de tota terra quam pater meus in die obitus sui visus fuit habere in Collodoli et eius pertinentiis et ego vici ante cunsules. Hec isto precio tibi vendo, trado et si plus valet dono tibi. Mane vendicionem tibi et tuo heredi et cuilibet per te per me et heredem meum numquam magis inpedire et defendere ab omni homine legitime promito. Alioquin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi dedise cunfiteor. Hec omnia fecit Adalaxia cunsilio Girardi de Reco sui avunculi et Ansaldi magistri sui vicini renuens legem iuliam et cet. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. 303. Bonifacio di Bogliasco contrae un prestito marittimo con Quadrello fornaio e Oberto fornaio di Montoggio. 29 marzo 1190. Testes Amicus de Casuprana de Reco, Vivaldus Sturcius, Ansaldus filius Hugonis de Plecagna et Arnaldus de Sancto Donato. Ego Ro-nifacius de Boiasco accepi a vobis Quadrello fornario et Oberto for-nario de Muntobio lb. .x. videlicet lb. .v. ab utroque unde promito vobis vel vestro certo miso per me vel meum misum solvere et li- OBERTO SCRIBA DE MERCATO berare lb. dr. ian. .xii. silicet utrique lb. .vi. usque ad dies .xv. quam bucius qui fuit Wuilielmi Cunradi Vigintimilii quod modo nosler est redierit de Sardenia, eodem bucio vel maiori parte rerum eius sano eunte in Sardeniam (1) et redeunte Ianuam, nullo alio itinere mutato. Alioquin penam dupli vobis promito et cet. Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, tertio die exeunlis martii (2). 304. Ingone Doria et Aimelina di lui moglie contraggono una societas con Anna vedova di Guidone Totuice. 29 marzo 1190. Testes Anselmus de Terensasco, Amicus Bruscardus et Bonus Io-hannes de Seiestro. Nos Ingo Aurie et Aimelina iugales accepimua a te Anna uxore olim Guidonis Totuice in societatem lb. .xx. contra quas mito lb. .x. Cum hanc (3) societate debemus laborare dum no-bis comuniter videbitur. Proficuum et capitale quod in ea fuerit silicet in his lb. .xxx. in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Actum lanue iusta mare, in domo Ingonis de Flexo, eo die. Hec omnia fecit Aimelina cunsilio Amici Bruscardi et Anseimi de Tereneasco quos per cunsiliatores elegit renuens legem iuliam et cet. 305. Amico di Casasoprana con la moglie Benaia contrae un prestito marittimo con Guidone mereiaio. 29 marzo 1190. Testes Blancus de Beco, Bonifacius de Sori, Vivaldus Sturtius, Leonardus Seda$arius, Obertus de Molino. Nos Amicus de Casa superiori de Beco et Benaia iugales accepimus a le Guidone mercerio lb. .v. unde promitimus tibi vel tuo miso per nos vel nostrum nuncium solvere lb. dr. ian. sex usque ad dies .xv. postquam bucius qui fuit Wuilielmi Cunradi Vigintimilie (4) Ianuam redierit code (5) bucio vel maiori parte rerum eius sana eunte in Sardeniam et redeunte Ianuam. Alioquin penam dupli tibi promitimus uter-que in solidum et inde omnia nostra tibi pignori obligamus. Hec fecit Bennaia cunsilio Blanci patris sui et Bonifacii de (6) Boiasco sui propinqui, renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue, prope Clavicam in domo Amici predicti, eo die. 306. Castellana vedova di Barocio vende a Stella di Sestri una terra in Sestri Ponente a Pra. 29 marzo 1190. (1) in Sardiniam in sopralinea. (2) A margine: dedit denarios tres. (3) Sic! (4) Vigintimilie in sopralinea. (5) Sicl (6) Sori cancellato. M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA [fo. 66 r.], Testes Nicola Mallunus, Hugo Mallonus et Obertus Mallunus. Ego Castellana uxor olini Barocii accepi a te Stella de Sesto lb. .im. dr. ian. precio duarum tabularum terre posile in Sesto ad Pratum apud quam habes unum edifiicium. Coheret ei ante via publica, retro et ab utroque latere terra filiorum meorum. Predictam terram ul rem alienam quia filiorum meorum est, cum omni suo iure et comodo isto precio tibi vendo et si plus valet dono tibi cuncedo. Hane etiam vendicionem tibi et tuo heredi et cuilibet per le per me et heredem meum non magis inpedire et ab omni homine et specialiter a filiis meis legitime defendere et autorizare promito. Alioquin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Hane terram vendo pro prepare (1) Adalaxiam filiam meam mittere in uno monasterio. Hane vendicionem fecit Castellana cun-silio Wuilielmi Malloni et Hugolini Malloni tutorum filiorum pre-dicte Castellane renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue, ante domum Nicole Malloni et Hugonis, eo die. 307. Marchesio di Marassi contrae una accoinendacio con Maria moglie di Lanfranco delle Crose per la Sardegna. 29 marzo 1190. Testes Amicus de Cuni^o, Anselmus Portonarius, et Baldus Pi-scator. Ego Marchesius de Maraxi accepi in acomendacione a te Maria uxore Lanfranci de Crosis de rebus viri tui lb. .v. dr. ian. quas porto in Sardeniam causa mercandi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi sive viri tui potestate mitere et habere quartum lucri. Hanc acomenda-cionem fecit Marchesius velie Anseimi Portonarii socii sui presentís. Per libram debet spendere. Actum Ianue in domo Lanfranci de Crosis. eo die (2). -308. Lanfranco Merenda si dichiara debitore di Iacobo Morando piacentino per merce ricevuta. 30 marzo 1190. Testes Anselmus Garius, Albertus iudex, Egidius Grisus Placen-tinus et Fulco de Pigagano. Ego Lanfrancus Merenda accepi a te Iacobo Morando Piacentino tantum de tuis rebus unde promito libi vel tuo certo miso per me vel meum misum solvere usque ad feslum proximum sancti Michaelis lb. dr. ian. .ex. et si terminum vel términos inde michi vel meo certo miso per te vel tuum certum nun- (T; Sic! (2; L’alto è cancellato con tre linee trasversali. t OBERTO SCRIBA DE MERCATO 123 cium produxeris per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem, et in nullo tempore ocasione usure huius debiti la-mentacionem per me vel aliam personam faciam unde tu vel ulla persona per te dannum habeas. Et totum ut predictum est iuro supra Dei evangelia cumplere et observare. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Et ego lordanis Merenda (1) tibi Iacobo (2) cunstituo me tibi in solidum proprium debitorem et pagatorem predicti debiti renuens legem qua principalis debitor prius est cunveniendus. Alioquin penam dupli tibi promito el cet. Actum Ianue in eclesia Sancti Laurentii, secundo die exeuntis martii. 309. Testamento di Olitano. 30 marzo 1190. Ego Olitanus de ultima voluntate me et mea sic ordino. Volo se-pelliri in cimiterio Sancte Marie de Castello. Pro anima mea iudico s. .xx. Rolando Corso lego lb. .ni. dr. ian., Agnesie eius uxori lego omnia alia mea bona integre. Hec est mea ultima voluntas et cet. Actum Ianue in Platea Longa in una domo Mori, eo die. Testes Do-minicus Lavaninus, Simon de Mascarana, Gandulfus Crido, Iohan-nes de Mesina, Vasallus Toxici et Iohannes eius filius (3). 310. Manfredo locandiere e Guglielmo Gimbo di San Donato contraggono una societas con Ansaldo Rataldo. 31 marzo 1190. Testes Albertus de Mar^ola, Oglerius Crido, et Anselmus de Va-ra^ena. Nos Manfredus staijonarius et Wuilielmus Gimbus de Sancto Donato accepimus a te Ansaldo Rataldo in societate lb. dr. ian. .i.xxxx. contra quas mitimus lb. .xlv. videlicet ego Wuilielmus lb. •xxv. et ego Manfredus lb. .xx. Cum ista societate debemus laborare dum nostra communis voluntas fuerit. Proficuum et capitale quod in ista societate fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promi timus et extracto capitali, lucri debes tertium habere. Actum Ia-r.ue in domo Bonifacii de Volta, ultimo die martii. 311. Lodo arbitrale tra Ruggero del fu Guarnerio di Castagneto e Domenica, sua sorella. 31 marzo 1190. [/o. 66 v.]. Testes Iohannes fdius Sigefredi, Oglerius Nicole Bollerati et Io- (1) si tibi Lanfrancus predictus non, cancellato. (2) cumpleverit ut supra, cancellato. (3) A margine: T[estamentum]. 124 M. CHIAUDANO R. MOROZZO DELLA ROCCA hannes Ariga Nasca, Ianue in domo Bonifacii. Fulco Magnanus, Io-hannes Babalerii, Iohannes Mar<;ocus et Boconus arbitri a subscriptis partibus electi asolverunt Rogerium lìlium olim Guarnerii de Ca-staneto a Dominica sorore sua et eius viro et omnibus prò ea de loto posse quod fuit Guarnerii predicti et de omnibus rationibus quas ipsa in eo petebal. Hoc autem ideo quoniam Dominica peterel falcidiam bonorum patris et alias rationes Rogerii, posuerunt se ambo sub predictis arbitris cum pena s. .c, hinc inde stipulata iurantes supra Dei evangelia stare in hoc quod predicti arbitri inde per cordium (1) vel sententiam dicerent. Qui per acordium lecere Bogerium dare Dominice lb. .x. laudantes ut supra. Ultima die martii. 312. Anfoisio Mazanello ed Anseimo Navarro si dichiarano debitori di Gandolfo Clerico piacentino per merci ricevute. 31 marzo 1190. Testes Nicola pelliparius, Oto Pe^us et Qum censarius. Nos Anfoi-xius Ma^anellus et Anselmus Navarrus accepimus a te Gandulfo Clerico Placentie tantum de tuis rebus unde promitimus libi vel tuo certo miso per nos vel nostrum misum solvere a kalendis aprilis proximi usque ad unum annum lb. dr. ian. .cxx. et si terminum vel terminos inde nobis vel nostro certo miso per te vel tuum cer-tum nuntium produxeris per eos senper tenebimur usque ad totius debiti solucionem et in nullo tempore occasione usure huius de biti per nos vel aliam personam lamentacionem faciemus unde tu vel ulla persona per te danum habeas et totum ut predictum est cumplere et observare iuro ego Anfoisius in anima mea et in anima Anseimi predicti volentis supra Dei evangelia. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus uterque in solidum et cet. Actum Ianue sub porticu Anfoixii, eo die. 313. Iacobo di Prato e Oliviero Cerriolo contraggono uiìa acco-mendacio per la Sardegna. 31 marzo 1190. Testes Restufatus, Tiberius et Anselmus Calderia. Ego Iacobus de Prato accepi a te Oliverio Cerriolio in acomendacione lb. dr. ian. .xxx. quas porto in Sardeniam causa mercandi et inde Ianuam. Pro-fìcuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi pote-state debeo mitere et extracto capitali quartum lucri habere debeo quod erit societatis quam habeo cum Anseimo Calderia cuius velie eam suscepi, eo presente. Posum de ea Ianuam mandare comuniter OBERTO SCRIBA DE MERCATO 125 cum aliis rebus quas feram. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 314. Carenzona madre di Pietro Contardo fa quietanza a Rainaldo di Caffaro di una somma che questi per conto di suo figlio ricevette in Marsiglia da Guglielmo Gallo. 1 aprile 1190. Testes Ienatha Cavaruncus, Iohannes Boletus, et Wuilielmus de Caffara. Ego Carenijona mater Petri Cuntardi cunfiteor me bene esse quietam et solulam a te Bainaldo de Caffara de lb. .xxx. dr. ian. quas recepisti Marsilie a Wuilielmo Gallo pro fdio meo Petro et de lb. .xv minus s. .v. lucri quod ex eis procesit Et tu de lucro ha-buisti lb. .v. minus s. .n. Si vero dehinc Petrus vel ulla persona de-hinc libi ullam inquixicionem vel postulacionem fecerit penam dupli tibi sitpulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Hec omnia i'ecit Carecona cunsilio Ienathe Cavarunci et Iohannis Boleti suorum vicinorum renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue sub porlicu Iohannis Boleti, in kalendis aprilis. 315. Ottone Parabando di Voltri dichiara di aver ricevuto da Beliarda la dote di Lucia figlia di lui, sua moglie e a questa costituisce l’antefatto. 1 aprile 1190. Testes Oberlus de Clapa, Bonus Iohannes de Avaxi, Bonus lohan-nes Rufus de Albario et Donatus de hospitali Sancii Stephani. Ego Oto Parabandus de Vulturi accepi a te Beliarda lb. dr. ian. .xn. pro dote iilie tue Luce uxoris mee et do ei per te suum misum nomine antifacti lb. .xi. quas volo ut habeat meo domo secundum morem Ianue, et cet. Actum (1) Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 316. Guglielmo di Fontaneggi e la moglie Beliarda si dichiarano debitori di Ottone Parabando di Voltri per la dote di cui all'alto precedente. 1 aprile 1190. Nos Wuilielmus'de Funtanegio et Beliarda iungales cunfitemur nos debere tibi Otoni Parabando de Vulturi lb. .xv. dr. ian. prò dote Luce uxoris tue fìlie mei Beliarde quas promitimus tibi vel tuo miso solvere hoc modo : mediatatem per totum madium proximum et a-liam usque ad duos annos. Alioquin penam dupli tibi promitimus uterque in solidum et cetera. Hec Beliarda cunsilio Ansaldi de Clapa et Oberti de Clapa suorum parentum renuens legem iuliam et (1) ubi superior eo die, cancellalo. 126 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA cet. Actum ubi superior. Testes Ansaldus de Clapa, Obertus de Cla-pa et Ioliannes Rogerii de Maraxi.. 317. Buonvtassallo di Avaxi e Beliarda si dichiarano debitori di Ottone Parabando di Voltri per il saldo della dote di cui al doc. n. 313. 1 aprile 1190. [fo. 67 t>.]. Testes Obertus de Clapa, Ronus Iohannes Rufus de Albario et Donatus de hospitali Sancti Stephani. Nos Bonus Iohannes de Ava-xi et Beliarda cunfitemur nos debere tibi Otoni Parabando de Vulturi lb. .vii. de dote Luce uxoris tue filie mei Beliarde. Quas promi-limus tibi solvere usque ad duos annos sub pena dupli uterque in solidum. Hec fecit Beliarda cunsilio Oberti de Clapa et Boni Iohan-nis Rufi de Albario quos per cunsiliatores sibi elegit renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue in domo Ronifacii de Volta in kalendis aprilis. 318. Cumano veronese si dichiara debitore per cambio in Verona verso Cedrello veronese. 1 aprile 1190. Testes Stricus Veronensis, Daimerinus Veronesis. Ego Cumanus Veronensis accepi a te Cedrello Veronensi lb. .xv. dr. ian. unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere Verone usque ad .xv. dies lb. dr. veronensium .xlvii Alioquin pe-nam de duobus tres tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo, rato manente pacto. Actum ubi superior eo die. 319. Quietanza e lodo arbitrale per lo scioglimento di una societas tra Pietro di Bisagno ed Oberto, Fulcone e Martino suoi cognati. 1 aprile 1190. Testes Iohannes Rufus de Bisagno, Bernardus ortulanus de Bisagno et Rubaldus faber. Ego Petrus ortulanus de Risagno facio vobis Oberto et Fulconi cognatis meis et Martino fratri vestro finem et refutacionem de tota societate quam simul fecimus unde fu it facta carta per manum Wuilielmi Casinensis (1). Ianue in domo Bonifacii de Volta. Daniel Mola^anus et Ansaldus Airaldi arbitri ab infrascriptis partibus electi asolverunt Petrum ortolanum de Risagno ab Oberto, Fulcone et Martino eius cognatis et omnibus prò eis de societate quam simul fecerant unde fuit carta facta per ma- (1) Questa prima parte dell’atto è cancellata da quattro righe trasversali; quella seguente da tre. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 127 num Wuilielmi Casinensis que erat casata (1). Hoc autem ideo quoniam cum esset inter eos discordia inter eos da predicta societate posuerunt se sub predictis arbitris cum pena lb. .x. inter se hinc inde stipulata, iurantes supra Dei evangelia stare in hoc quod inde per acordium vel sententiam dicerent. Qui per voluntatem eos acor-darunt asolventes ut supra, et simili modo asolverunt Obertum, Fulconem et Martinum a Petro. 320. Giovanni bottaio con la moglie Mabilia si dichiarano debitori, di Oberto di Trasto e della moglie Bonanata. 1 aprile 1190. Nos Iohannes botarius et Mabilia iugales accepimus a vobis Oberto de Trasto et Bonanata iugalibus lb. .in. et s. .xi. quas promitimus vobis usque ad festum sancte Marie Candelane redere. Alioquin pe-nam dupli uterque in solidum vobis promitimus et cet. Hec fecit Mabilia cunsilio Guidonis botarii et Alberti Seda^arii suorum vi-cinorum renuens legem iuliam et cet. Testes Oto Panardus, Boge-rius de Sancto Donato, Guido botarius, Albertus Sedacarius. Actum in capite Clavice, eo die. 321. Guglielmo del fu Malnepote e Giovanna del fu Oberto La-zaro cedono a Vassallo Lazaro, Oglerio ed Oliviero fratelli ogni ragione e diritto sulla casa già di Oberto di Lazzaro e nella vigna adiacente. 2 aprile 1190. Testes Arnaldus Magnanus, Bubaldus de Buina, Rubaldus Mo-rellus, Martinus de Bufo et Fulco de Subripa. Nos Wuilielmus fì-lius olim Malinepotis et Iohanna fdia olim Oberti Lasari facimus tibi Vasallo Lagaro et Oglerio et Oliverio fratribus tuis fìnem et iefutaeionem omnium rationum et iuris que habemus in medalio me^eno domus olim Oberti Labari de Castaneto et in vinea que est ante medalium meeenum. Et hanc finem et refutacionem promitimus tibi et fratribus tuis habere fìrmam et stabilem et non contravenire sub pena dupli et cet. Possessionem et dominium inde libi dedimus. Hec omnia fecit Iohanna cunsilio Arnaldi Magnani et Rubaldi de Buina suorum parentum. Item. Similiter fecit Guilia La^ara fìnem et refutacionem predirti medalii et vinee Vasallo, Oglerio et Oliverio fìliis cunsilio Arnaldi et Bubaldi predictorum et cet. Possessionem et inde eis dedit. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, secundo die aprilis (2). (1) que erat casata in sopralinea. (2) A margine : dedit de ista carta dr. .vin. 128 M. qui AU DANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA 322. Guilia Lazara vende a Vassallo e Oliviero, suoi figli, lei metà di due terre in Abrigo e in Adalaparte. 2 aprile 1190. Testes Rubaldus de Ruina, Wuilielmus Cagalolium et Iohannes Clericus de Mesema. Ego Guilia La9ara accepi a te Vasallo filio meo el Oliverio filio meo s. .xx. dr. ian. pro quibus vendo vobis me-dietatem duarum peciarum terre una quarum est in Abrigo indivise cum Bellinis et alia est (1) Adalaparte indivise vobiscum et fratribus vestris. Predictarum terrarum medietatem isto precio tibi et Oliverio fratri tuo isto precio tibi et ipsi vendo et si plus valet dono vobis et promito earn vobis et vestris heredibus et cuilibet per vos, per me et heredem meum non magis inpedire et defendere ab omni liomine legitime defendere et auctori^are promitimus. alioquin penam dupli libi stipulanti promito et cet. Possessionem et dominium inde tibi et Oliverio dedise cunfiteor. Actum Ianue ubi superior eo die. Hec fecit Guilia cunsilio Rubaldi de Ruina et Wui-lielmi Cagalolii suorum vicinorum renuens legem iuliam et cet. 323. Guglielmo Pevere si dichiara debitore di Gandolfo Clerico, piacentino, per merci ricevute. 3 aprile 1190. [/o. 67 u.]. Testes Wuilielmus Muscelica, Albericus Molinarius, et Ansaldus Nanus et Guertius Placentinus. Ego Wuilielmus Piper accepi a le Gandulfo Clerico Piacentino tantum de tuis rebus unde promito tibi vel tuo certo miao per me vel meum nuncium solvere usque ad unum annum lb. .xxx. dr. ian. et si terminum vel terminos inde michi vel meo certo miso per te vel tuum certum misum pro-duxeris, per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solu-cionem et in nullo tempore faciam occasione usure huius debiti lamentacionem unde dannum habeas et sic iuro cumplere tactis evangeliis. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito. El ego Obertus Sulfarus si Wuilielmus Piper non tibi Gandulfo predicto cumpleverit ut supra cunstituo me tibi proprium debitorem et pa-gatorem predicti debiti sub pena dupli tibi stipulata, renuens legem qua principalis debitor prius est cunveniendus. Actum Ianue in Curia ante domum unam fìliorum Embroni, .ni. die aprilis (2). 324. Uprando, Pietro de’ Rufi e Leone promettono a Ruffino di Anna Guercia di costruirgli una casa. 3 aprile 1190. (1) Lacerazione di un centimetro. (2) L’atto è cancellato da tre righe trasversali. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 129 Testes Baldus vicecomes, Alcherius bancherius et Obertus Sara-gus. Nos Uprandus, Petrus de Rufis et Leo promitimus libi Rufino Anne Guertie elevare murum domus tue deversus domum Villani Bonani a terra usque in pedes .xim. et facere scalam et voltas et volvere et lacere murum porticus et milere in fundamento octo pedum et lacere unum pillastrum in uno angulo muri et alium in alio. Etiam faciemus cogornices, archetos, bicaellos et faciemus murum de medio voltarum de tuis madonis et predictus murus erit similis muro domus Villani. Hec omnia lacere tibi promitimus prò lb. .xxvim. et dabis nobis que subscribentur sub pena dupli. Ego Rofinus dabo vobis lb. .xxvmi. et calcinam et colonam et ca-pitellitellum (1) et basidem si erit marmoris et lignamen et vasn operi necesaria et ferramenta Agenda muro et mados prò facere murum de medio voltarum et vinum semel in die. Alioquin penam dupli vobis promito et cet. Actum Ianue in Palaijolio, ante domum predicti Ruiìni, eo die. 325. Pietro Piacentino e la moglie Giulietta rinunciano a favore del maestro Guglielmo, ministro della chiesa di San Giorgio e di Vasallo macellaio, ogni loro diritto su una casa in Genova. 3 aprile 1190. * Testes Girardus iudex, presbiter Wuilielmus de Paverio, Iordanis Illon et Oto Ge^o. Nos Petrus Placentinus et Iuleta filia olim Oberti de Gego iugales facimus tibi magistro Wuilielmo ministro eclesie Sancii Georgii recipienti prò eclesia et Vasallo macellano, finem et refutacionem omnium rationum, accionum et iuris ex donacione quam michi Iulete Deliana fecit vel alio modo (2) que ullo modo ha-bemus in tercia parte domus que fuit (3) Vivaldi Precaucani que est Ianue in Mascarana (4) prò tercia remanente de duabus partibus quas (5) Vasallo macellano vendidimus. Predictam fìnem et refutacionem facimus libi Vasallo prò s. .xxx. quos inde nobis dedisli unde bene sumus quieti et promitimus eam tibi et tuis successo-ribus (6) et Vasallo habere firmam et stabilem et non magis contravenire et defendere ab omni homine qui eam vellet vobis per nos vel ullam racionem nostram inpedire. Alioquin penam dupli vobis slipulantibus promitimus de quanto esset questio, rato manenle (1) Sic ! (2) Da ex a modo in sopralinea. (3) que fuit in sopralinea. (4) per tertia remanente in sopraliruea su de qua domo vendidimus cancellato. (5) quas in sopralinea. (6) et tuis successoribus in sopralinea. M CniAVDANe - U. Morozzo Della Rocca, Oberlo Scriba de Mercato. 9. 130 M. CHI AU DANO - R. MOROZZO DFULA ROCCA pacto uterque in solidum et cet. Et carlam quam inde miehi Iulete Deliana fecit tibi damus et iuramus supra Dei evangelia predictas finem et refutacionem dehinc firmas et ratas habere et rationes om-nes quas in predicta terra habebamus nulli esse venditas vel alie-natas sive obligatas. Hec omnia feeit Iuleta eunsilio Iordanis Ilion et Otonis de Ge^o suorum parentum renuens legem iuliam et cet. Actum lanue in domo eclesie Sancti Georgii, eo die. 326. Obcrto Merlino dona a sua sorella Aimelina le terre in Ca-denasco pervenutegli dai genitori. 3 aprile 1190. Testes Ingo de Flexo, Rubaldus de Molo et Oliverius Oreianus. Ego Obertus Merlinus dono tibi Aimeline sorori mee titulo dona-cionis inter vivos totani terram que michi pervenit a patre noslro Oberto et que michi pervenit a matre nostra Imelda in Cadeasco et eius pertinentiis vel alibi. Hanc donacionem iuro supra Dei evangelia stabilem et firmam et ratam habere et non contravenire. Alio-quin penam dupli tibi promito el cet. Possessionem el dominium inde tibi dedi. Actum lanue Ianue (1) in domo Bonifacii de Volta, eo die. 327. Bernardo cordovanerio di Langasco si dichiara debitore di. Oglerio Pedicola per pelli ricevute. 3 aprile 1190. Testes Donum Dei Oglerii Guidonis et Wuilielmus Puncius. Ego Bernardus cordoanerius de Langasco accepi a Langascino serviente Oglerii Pedicule tantas becunas que sunt Oglerii Pedicule fratris lui Pantanee unde promito tibi solvere fratri tuo Oglerio vel eius miso usque ad festum sancti Iohannis de iunio lb. .xxi. Alioquin penam dupli tibi promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Actum ubi superior, eo die. 328. Rolando del Casale di Recco e Alberto di Campo contraggono uri prestito marittimo con Bernardo fratello di Giovanni Ar-doino. 4 aprile 1190. [fo. 68 r.]. Testes Bererrutus de Casali, Guido de Seiestrio, Obertus de Seie-strio. Nos Bolandus de Casali de Beco et Albertus de Campo acce-pimus a te Bernardo fratre Iohannis Ardoini tantum de tuis rebus unde promitimus tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum nun- (1) Sic! i OBERTO SCRIBA DE MERCATO 131 cium solvere lb. dr. ian. .v. et s. .xv, usque ad dies .xv. postquam galiotus Hugonis Labrini, Marini Corsi et sociorum redierit de Sar-denia, eodem galioto vel maiori parte rerum eius sano eunte in Sar-deniam et redeunte Ianuam non mutato alio jtiñere. Alioquin pe-nam dupli tibi stipulanti promitimus uterque in solidum et cet., et inde omnia nostra tibi pignori obligamus et cet. Àctum Ianue in domo Bonifacii de Volta, quarto die intrantis aprilis. 329. Guido di Sestri Levante contrae un prestito marittimo con Ma-bilia, cognata di Oberto di Sestri Levante. 4 aprile 1190. Testes Berrustus de Casali, Bernardus frater Ardoini et Bolandus de Casali. Ego Guido de Sejestrio filio Iohannis de Mandrella ac-cepi a te Mabilia cognata Oberli de Sejestro lb. .in. unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere lb. .ni. et s. .xii. usque ad dies .xv. postquam bucius Wuilielmi Cunradi de Vigintimilia et sociorum redierit Ianuam, eo vel maiore parte remm sana eunte in Sardeniam et redeunte Ianuam non mutato alio jtinere. Alioquin penam dupli tibi promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Actum ubi superior eo die. 330. Giovanni Selvagno si dichiara debitore della zia Adelasia, vedova di Bonifacio Natello, per una accomendacio. 4 aprile 1190. Testes Ansaldus Rataldus et Ansaldus pesator. Ego Iohannes Sel-vagnus cunfìteor me debere tibi Adelaxie amite mee uxori olim Bonifacii Natelli lb. dr. ian. .xx. de una acomendacione quam olim michi fecisti que fuit de capitali lb. x. de qua michi redis cartam (1). Prediclas lb. .xx. promito tibi solvere hoc modo lb. .x. per to-tum aguslum proximum et a kalendis septembris proximi usque ad unum annum alias lb. .x. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Aclum lami", in domo olim Bonifacii Natelli. Eo die. 331. Oberto del fu Guglielmo Samgo fa quietanza a Ruffino di Anna Guercia di una somma e del guadagno da essa derivato. 4 aprile 1190. Testes Hugo Ismaeils, Oto vicecomes et Bufarus Saragus. Ego Obertus filius olim Wuilielmi Saragi cunfìteor me bene esse quie-tum et solutum a te Bufino Anne Guertie de lb. dr. ian. xxxxxii. quas de meis habuisti et de toto alio quod de meo habuisti de lucro (1) Da de a cartam in sopralinea. 132 M. CHIAUDANO - H. MOROZZO DELLA ROCCA et capitali et renuo exceptioni non numerate pecunie (1). Ergo ile predictis Ib. .lxxxxii. vel de eorum lucro vel de ulla alia re quam de meis habuisti, dehinc per me vel aliam personam libi vel alicui per te vel' heredi tuo nullam inquixicionem faciam et cartas inde factas casso et totum ut predictum est fìrmum et ratum babere et non magis contravenire iuro supra Dei evangelia. Alioquin penam dupli libi stipulanti promito et cet., rato manente pacto. Ilec omnia fecit Obertus cunsilio Baldi vicecomitis, Oberti Qurii et Bufari Saragi suorum parentum. Àctum Ianue in domo Rufini predicti in Pala-colio, eo die. 332. Oberto del fu Guglielmo Sarago fa quietanza ad Aidela, mia madre, di una somma da essa in parte spesa nell’acquistare e migliorare per lui una sua terra in Albaro. 4 aprile 1190. Ego Obertus filius olim Wuilielmi Saragi cunfiteor me accepisse a te Aidela matre mea lb. dr. ian. .cccxx. quarum spendidisti in emptionibus et meliorationibus terre mee de Albario lb. .lx. De predictis ergo lb. .cccxx. et de toto alio quod de meo habuisti me bene quietum et solutum voco renuens exceptioni non numerate pecunie et iuro supra Dei evangelia quod de predictis lb. .cccx*. vel de ulla alia re quam de meis habuises per me me vel aliam personam tibi vel alicui per te dehinc non tacere postulacionem eo salvo quod possim tibi si voluero petere ut iures michi manifestare si de meis rebus habes magis set nulla alia persona per me hoc tibi possit petere. Alioquin penam dupli libi promito et cet. Actum ubi •superior eo die et hisdem testibus et cunsiliatoribus. 333. Bufaro (Sarago) fa quietanza a Buon Vassallo di Ruffino del lucro e del capitale di una cassa di corallo consegnatagli in Sicilia e portata in Alessandria. 4 aprile 1190. Ego Bufarus cunfiteor me bene esse quietum et solutum a te Bono \asallo de Rufino de lucro et capitali unius caxe coralli quam tibi in Sicilia cumisi (2) et quam portasti Alexandriam. Actum ubi superior, eo die. Testes Oto vicecomes et Obertus Saragus. 334. Buon Vassallo di Rufino contrae una accomendacio con Oberto Sarago. 4 aprile 1190. Ego Bonus ^sallus de Rufino accepi in acomendacione a te Ober- (1) Da et a pecunie in sopralinea. (2) Nel ms. cumisisti con sti cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 133 to Sarago lb. dr. ian. .L. quas debeo portare per mare quo michì videbilur. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestale mitere promito et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Si non eris Ianue cum rediero debeo eam portare quo voluero facta inde racione lucri et capitali cum Bufaro vel cum matre tua. Actum ubi superior eo die. Testes Oto vicecomes et Bufarus Saragus. Hanc acomendacionem portavit Bonus Vasallus velie patris sui Rufìni presentis. 335. Opizone di Chiavali contrae una accomendacio con Ansaldo Bataldo per la Sardegna. 4 aprile 1190. [/o. 68 v.]. Testes Nicola Malonus, Bubaldus de Molo et Bernardus eius frater. Ego Opieo de Clavari accepi in acomendacione a te Ansaldo Rataldo Ib. .vili, et s. .v. quas porto in Sardeniam causa mercandi et quo ivero cum societate quam habeo cum Verdelia de Molo. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Hanc acomendacionem suscepit Opi^o velie Verdelie de Molo socie sue presentis. Aclum Ianue iuxta mare in domo Ingonis de Flexo .ini. die aprilis. 336. Marchesio di Staglialo e Guglielmo di Varazze contraggono una societas per commercio in Sardegna. 4 aprile 1190. Testes Iohannes Longus de Clavica, Bonifacius Bonicardus. Ego Marchesius de Slajano accepi in societate a te Wuilielmo de Vara-ie. (1) Da per a notarii in sopralinea. (2) predictas lb. .clxxii. cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 145 369. Bujaro Sarago contrae una accomendacio con Audisia di Primo Beljolio per la Sicilia. 8 aprile 1190. [/o. 71 r.]. Testes Oto Mallunus, Hugo Mallunus et Bonus Yasallus de Bufino. Ego Bufarus Saragus accepi in acomendacione ab Audixia Primi Belfolii (1) lb. .xxiiii. quas porto in Siciliam causa mercandi el quo michi videbitur. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in potestate Audixie predicte vel eius certi misi promito mitere et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Actum Ianue sub por-ticu Nicole Malloni, .vili, die aprilis. 370. Bufo banchiere e il nipote Berardo dichiarano di dovere ad. Ugone Polexino una somma che pagheranno in Sicilia. 8 aprile 1190. * Testes Ido de Palio et Guido nepos Guidonis speciarii et (2). Nos Piufus bancherius et Berardus avunculus et nepos accepimus a te Hugone Polexino tantum de tuis rebus unde promitimus tibi vel tuo certo miso solvere in Sicilia untias auri tarenorum .lxx. unde tibi damus tibi in pignus untias auri paiole .Jlxx. quod debes vendere el pagare et de tuo debito et si superaverit erit nostrum (3) et portabis ad nostram fortunam el si defuerit dabimus tibi cum-plemenlum ad rationem de s. .lv. per untiam. Àlioquin penam dupli tibi promitimus uterque in solidum. Aclum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die (4). 371. Monaco di Nigrone vende ad ldone Mallone una terra in Domo Culta. 9 aprile 1190. Testes Albertanus Bicius, Fabianus Crispinus et Obertus de Mari. Ego (5) Monachus de Nigrone (6) accepi a te ldone Mallono lb. dr. ian. ..lx. prò quibus vendo tibi unam terram positam ad Domum Cultam cui colieret ab una parte via publica et a tribus partibus terra Sancte Marie de Castello. Prediclam terram isto precio tibi vendimus. tradimus et si plus valet dono tibi cuncedimus et promitimus eam tibi et tuo heredi et cuilibet per te per me et heredem nostrum (1) socera tua Oto Mallone cancellato. (2) Spazio bianco di circa tre centimetri. (3) nostrum in sopralinea su tuum cancellato. (4) A margine : de s. .¡lv. (5) Ego corretto su nos. Le susseguenti forme singolari egualmente corrette sulle corrispondenti plurali. (6) et Druda iugalcs cancellato. M O.biaudano - R. Moroz.zo Della Rocca, Oberto Scriba de Mercato. 10. 146 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DEIXA ROCCA numquam magis inpedire et ab omni homine legitime defendere promitimus. Alioquin penam dupli sicut vendicio in tempore tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obliga-mus (1) et cet. Possessionem et dominimi inde libi dedi. In hac vendicione cuncesit Druda uxor Monachi et renuit in ea quidquid iuris vel rationis in ea habebat renuens legem iuliam et hec fecit Druda cunsilio Monachi viri sui et Albertani Ricii (2). Et ego Ido Mallonus promito tibi Monacho si tu vel tuus nuncius usque ad pasca proximum resurectionis michi vel meo miso dederis lb. ,lx. redere predictam terram. Actum Ianue in domo Monachi de Nigro-ne, nono die intrantis aprilis. 372. Moro di Portovenere dichiara di aver ricevuto la dote di Gui-lia, sua moglie, alla quale costituisce l’antefatto. 9 aprile 1190. Testes Marinus Lavaninus, Gaidetus nepos Guidonis speciarii, Andreas Ingonis de Flexo, Arditus et Obertus de Centario. Ego Morus de Portu Veneris accepi a te Guilia uxore mea pro tuis do-tibus lb. .XV. (3) unde bene sum quietus et do tibi nomine antifacti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. .xv. quas volo ut habeas meo dono secundum morem Ianue et pro dote et antifacto omnia mea habita tibi pignori obligo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 373. Pietro Pisano, zoccolaio, contrae una accomendacio con Te disio per la Sardegna. 10 aprile 1190. Testes Amicus de Cuni^o, Rubaldus de Molo et Ansaldus Rapal-linus. Ego Petrus Pisanus (jocholarius accepi in acomandacione a te Tedicio lb. dr. ian. .in quas porto in Sardeniam causa mer-candi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in ea fuerit in tua vel tui certi missi potestate mitere promito et ex-tracto capitali tertium lucri habere debeo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .x. die aprilis (4). 374. Alda del fu Vassallo Molassana vende a Lucia, vedova di Agosto maestro, un edificio in Genova. 10 aprile 1190. [/o. 71 u.]. Testes Iohannes magister et Axnbroxius fratres et Otobonus ma- (1) et uterque vendit et obligatur in solidum cancellalo. (2) Da renuens a Ricii in sopralinea. (3) lb. .xv. in sopralinea. (4) A margine Casa. L’atto è cancellato da dieci righe trasversali. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 147 gister antelami. Ego Alda fdia olim Vasalli Molatane uxor Tiro-chi de Portu Morixio accepi a te Lucia uxore olim Agusti magistri Ib. .vii precio finito unius edifficii domus positi Ianue in ora Sancii Donati supra terram Sancii Donati cui coheret ante via publica, retro trexenda, ab uno latere ediflicium tuum et ab alio edi-fìcium Cecilie. Predictum edificium cum omni suo iure et comodo isto precio tibi vendo, trado et si plus valet dono, hanc vendicio-nem tibi et tuo heredi et cuilibet per te per me et heredem meum non magis inpedire et defendere et ab omni homine legitime. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. sicut in tempore vendicio valuerit. Possessionem et dominium inde tibi dedise cunfiteor. Hec fecit Alda cunsilio Iohannis et Ambroxii magistri suorum cunsanguineorum, renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue in eclesia Sancti Donati .x. die aprilis. 375. Lanfranco Roza, Ansaldo Sardena e Bonifacio di Oglerio Guidone si dichiarano debitori di Pietro di Canavazo piacentino per merci ricevute. 10 aprile 1190. Testes Girardus iudex Papiensis, Guarnerius iudex et Rufus guar-dator. Nos Lanfrancus Roga, Ansaldus Sardena, Bonifacius Oglerii Guidonis accepimus a te Petro de Canavaco Placentie tantum de tuis rebus unde promitimus tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum misum solvere usque ad medium februarii proximi lb. dr. ian. .i/vm. et s. .vii. minus dr. .mi. et si terminum vel terminos inde nobis vel nostro certo miso per te vel tuum certum nuncium produxeris, per eos libi senper tenebimur usque ad totius debiti solucionem. In nullo tempore occasione husure huius debiti lamen-tacionem per nos vel aliam personam lamentacionem faciemus unde danum habeas et totum ut dictum est iuramus supra Dei evan-gelia cumplere. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus quisque in solidum et cet. Item iurarunt supra Dei evangelia Lanfrancus, Ansaldus et Bonifacius si quis eorum trium predictum debilum solverit quod alii probedent ei usque dies octo facta solu-cione quisque in tertiam partem. Actum Ianue in palacio Archiepiscopi, eo die. 376. Airaldo vescovo di Albenga si dichiara debitore di Lanfranco Roza, Ansaldo Sardena e Bonifacio di Oglerio Guidone per un prestito grazioso. 10 aprile 1190. * Ego Airaldus episcopus Albiannensis accepi a vobis Lanfranco Roga, Ansaldo Sardena, Bonifacio Oglerii Guidonis lb. dr. ian. 148 M. CHI.VUDANO - U. MOROZZO DELLA BOCCA ivm. et s. .vii. minus dr. .mi. quas meo amore accepisti mutuo a Petro Canava^o Piacentino et tenemini iuramento redere eas sihi usque ad medium februarium proximum. Predictas lb. .lviii. et s. .vii. minus dr. .mi. solvo in solucione decime de Diano et Servo quam emi a Bonifacio Marcinone de Gravexana. Prediclas ergo lb. .lviii. et s. .vii. minus dr. .mi. promito vobis vel vestro cerio miso per me vel meum nuncium solvere usque ad medium februarium proximum. Alioquin penam dupli vobis stipulantibus promito et inde omnia bona eclesie mee pignori obligo. Ilec fecit episcopus cunsilio Wuilielmi Salamonis et Bartolomei Longi de Albegana. Insuper ego Bartolomeus Longus Albenganensis si dominus episcopus vobis Lanfranco, Ansaldo et Bonifacio non cumpleverit ut supra cunstituo me vobis proprium debitorem et pagatorem pre-dicti debiti sub pena dupli renuens legem qua principalis debitor prius est cunveniendus. Actum ubi superior eo die et hisdem testi bus. 377. Genoardo di Santo Stefano di Langasco vende a Giovanni di Santo Stefano un prato in Langasco alla Fronte. 11 aprile 1190. Testes Bogerius de Mugnanego et Enricus de Mugnanego. Ego Jenoardus de Sancto Stephano de Langasco accepi a te Iohanne de Sancto Stephano de Langasco s. .in. precio quarterii unius prati positi in Fronte tecum indivise. Coheret ei superius costa, inferius fosatus, ab una parte terra (1) Andree de Tesisto et ab alia Otonis de Plana. In predicto prato qnarterium et si plus in eo habeo isto precio libi vendo et si plus valet dono tibi cuncedo. Hanc etiam ven-dicionem tibi et tuo heredi et cuilibet per te per me et beredem meum non magis inpedire et defendere ab omni homine promito sub pena dupli sicut in tempore valuerit. Possessionem et dominium inde tibi dede (2). Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .xi. die intrantis aprilis. 378. Nicola del fu Alberto di Barbarola anche a nome dei fratelli Giovanni e Guglielmo e delle sorelle Richelda e Beldì insiemc alla madre Clarmunda promette alla nonna Anna un’annua pensione di quaranta soldi e mezzo. 11 aprile 1190. Testes 'Wuilielmus Smerigus et Scanavaca. Ego Nicola fìlius ohm Alberti de Barbarola per me et Iohannem el Wuilielmum fratres (1) terra in sopralinea. (2) Sic! OBEBTO SCRIBA DE MERCATO 149 meos et Richeldam et Beldi sorores meas promito tibi Anne avie mee dare annuatim dum vixeris s. .xxvm. et dr. .vii. Et ego Chir-munda uxor olim Alberti de Barbarolia prò filiis mei Iohanne et Bosa dabo tibi Anne anuatim s. .xi. et dr. .v. prò rationibus quas debebas usufructuare in bonis olim predicti Alberti hoc modo : dabimus medietatem ad kalendas agusti et aliam ad natale, sub pena dupli tibi stipulata (1). Et ego Anna promito tibi Nicole per te et iratres tuos et tibi Clarmunde prò fdiis tuis quod ero dum vi-xero ero cuntenta anuatim de predictis s. .xl. nec aplius ullam ra-tionem petam in bonis que fuerunt Alberti filii mei. Alioquin penanti dupli vobis promito et cet. Actum ubi superior eo die. 379. Nicola del /u Alberto di Barbarola promette ad Anna sua nonna di mantenerla seco vita naturai durante. 11 aprile 1190. [Io. 72 r.].. Testes Tiberius et Bainaldus de Monte Longo. Ego Nicola filius olim Alberti de Barbarolia promito tibi Anne avie mee tenere te mecum dum vixeris dando tibi cunvenientem victum et vestitum et... te esse dominam panis et vini, fìcuum et castanearum et cumpa-natici te dante michi anuatim s. .lx. in quibus erit cumputatum hoc quod tibi debeo. Alioquin penam s. .xx. tibi promito et cet. Et ego Anna predicta promito tibi Nicole dare anuatim eo quod tenes me tecum lb. .ni. in quibus erit cumputatum hoc quod michi debes omni anno. Alioquin penam s. .xx. tibi promito et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .xi. die aprilis. 380. Gandolfo Corso contrae una societas con Recolo de Mari e con la società dei Della Croce per commerciare in Sardegna. 13 aprile 1190. Testes Girardus de Capitulo, Wuilielmus Giginus de Castello, Petrus Guertius de Mirteto et Petrus Manixellus Marasi. Ego Gandul-fus Corsus accepi a te Antulo de Cruce de societate quam habes cum Petro fratre tuo et Oberto nepote tuo in societate lb. .xi. et s. et a te Recolo de Mari lb. .xi. et s. .v. contra quas mito lb. .xi. et s. .v. Hanc societatem porto in Sardeniam Arboream causa mercandi et inde Ianuam debet venire et capitale et lucrum quod in hanc societatem fuerit cum tototo (2) lucro quod aliunde ullo modo habuero in vestra vel vestri certi missi potestate milere et exlracto (1) Le cancellature trasversali si estendono solo sulla parte seguente del contratto, la quale è leggermente distanziata dalla prima. (2) Sic! 150 M. CHIAUDANO “ R. MOROZZO DELLA ROCCA capitali lucrum per medium debemus dividere. Actum lanue in domo Bonifacii de Volta, .xiii. aprilis. Possum Ianuam de ea mitere sicut michi bonum videbitur (1). 381. Pietro Rufo di Gemignano tutore del minore di Guidone di Gemignano dichiara che i beni mobili a lui affidati dai consoli della, pieve di Rivarolo ascendono a trentatrè genovine e nove soldi. 14 aprile 1190. Testes Martinus Ore^a de Begai, Rodulfus de Strupa de Olexedo et Gregorius fdius Boni Iohannis de Costa. Ego Petrus Rufus de Qimignano tutor minoris Guidonis de Qimignano cunfìteor quod mobilia predicti minoris que tracio et loco vestro cunsilio. Rolande de Prato, Bone Iohannes de Costa et Iohannes Rice de Biva cunsu-les plebis Rivarolii, est modo lb. .xxxm. et s. .vim. facta vobiscum diligenter ratione et in hoc est cumputata tota cundicio quod ab hac die retro exivit de terris minoris et iste res debet recolligi per tutum consulatum, et cunsules predicti quod diligenter cum Petro fecerant rationem de predictis rebus. Actum lanue in domo Bonifacii de Volta, jXiin. die aprilis. 382. Martino Bell’Orecchia di Begato dichiara di dovere una somma al minore del fu Guidone di Geminiano rappresentato dui tutore Pietro Rufo a titolo di mutuo. 14 aprile 1190. Testes Oto Pe^us et Bellomo de Portu Veneris. Ego Martinus Be la Auris de Begai accepi a te Petro Rufo de Qimigna (2) de rebus minoris de Guidonis de ^intignano lb. .ni. et s. .mi. quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad festum proximum (3) sancte Marie Candelarie et si terminum vel terminos inde michi vel meo certo miso per te (4) vel tuum (5) nuncium inde produxeris per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem, et sic iuro. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Actum ubi superior eo die. 383. Villano Almoro contrae una societas coi fratelli Bernardo e Giovanni Ardoino per commerciare in Sardegna. 14 aprile 1190. (1) .4 margine: dedit dr. .in. (2) Sic! (3) proximum in sopralinea. (4) te in sopralinea su me. (5) tuum in sopralinea su meum. \ OBERTO SCRIBA DE MERCATO 151 Testes Guido de Sturpa (1) Tigna Oglerii Venti et Hugo nepos Hominis Dei de Sancto Donato. Ego Villanus Almorus accepi a te Bernardo in societate lb. .xv. dr. ian. et a Iohanne Ardoino fratre tuo lb. .xv. contra quas mito lb. .xv. Hanc societatem porto in Sar-deniam causa mercandi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in ea fuerit in tua et fratris tui Ardoini potestate mi-tere promito et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Super societatem porto de meo cannas septem tele lini et brachia .vii. fustanei. Actum ubi superior, eo die. 384. Baldo del fu lande di Plazo vende a Fulcone Magnano la metà di una terra in Struppa alla Costa Gritella. 14 aprile 1190. * Testes Obertus de Nigro de Carvali, Iohannes Margocus, Vasallus Taiabursa de Vegoni. Ego Baldo fìlius olim Iandis de Placo accepi a le Fulcone Magnano s. .xu prò quibus vendo tibi medietatem unius terre posite Stupe (2) in Costa Gritella. Coheret ei inferius vi:t publica, superius terra Buroni, Wuilielmi de Vita (3) et filiorum olim Wuilielmi Balbi, ab una parte Iacobi de Piago (4) et Iohannis de Piago, ab alia Fulconis de (5) et cunsortum. Predicte terre medietatem indivise mecum isto precio tibi vendo et si plus valet dono tibi cuncedo. Hanc etiam vendicionem tibi et tuo heredi et cuilibet per te per me et heredem meum non magis inpedire et defendere ab omni homine sub pena dupli sicut in tempore vendicio valuerit. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Si Baldus per se vel suum misum redierit Fulconi vel eius certo miso s. .xli usque ad .mi. annos proximos, Fulco debet ei redere predictam terram. Actum lanue ubi superior eo die. 385. Giovanni Sechellino vende a Rugo banchiere alcune suppellettili. 14 aprile 1190. [io. 72 ».]. Testes W7uilielmus batifolia et Guido de Stacione. Ego Iohannes Sechellinus accepi a te Bufo bancherio s. dr. ian. xxxim. pro quibus vendo tibi unam iemam guarnitam et unam culcitram quas isto precio tibi vendo et si plus valent dono tibi et promito eas tibi et cuilibet per te per me et heredem meum numquam magis in- (1) Sic! (2) Sic! (3) Il foglio è guasto. (4) Oglerii cancellato. (5) Il foglio è guasto 152 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DEIXA ROCCA pedire et defendere legitime ab omni homine. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea libi pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .xiiii. die aprilis. 3S8. Ansaldo del fu Pietro di Monte fa quietanza di una somma a Giovanni Vitello. 15 aprile 1190. Testes Michael Nacarus, Laurentius focholarius et Martinus cale-gaiius. Ego Ansaldus fdius olim Petri de Monte coniiteor me bene esse quietum et pagatimi a te Iohanne Vitello de s. .xl. dr. ian. de capitali quos de meis habebas quos michi iudicavit presbiler Facius et de lucro quod ex eis procesit dum eos tenuisti et iuro supra Dei evangelia de lucro vel capitali predictorum denariorum per me ve! aliam personam tibi vel alicui per debinc non facere inquixicionem. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito de quanto erit questio et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Hec fecit Ansaldus eunsilio Laurentii cocholarii et Martini calegarii suorum vicinorum et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .xv. die aprilis. f "X~ •> 387. Guglielmo Malfigliastro fa quietanza a Rainaldo speziale del capitale e profitto di una accomendacio affidatagli per i minori di Marchesio Boleto. 16 aprile 1190. Ego YY uilielmus Malus Filiaster cuniìteor me bene esse quietum et solutum a te Rainaldo speciario de lucro et capitali acomenda-cionis quam tibi feci de rebus minorum Marchesii Roletj que sunt de capitali lb. .xmi. et s. .xvii. de capitali. Et cartam que de aco-mendacione illa fuit facta caso. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .xvi. die aprilis. 388. haimondo Sorino di Molino contrae una societas con la società dei Della Croce e con Bruno Corso, per commercio in Sardegna. 16 aprile 1190. Testes Wuilielmus Malus Filiaster, Rainaldus Spacianus et Wui helmus guardator. Ego Fraimundus Sorinus de Molino accepi a te Antulo de Cruce de societate tua et Petri fratris tui et Oberti nepo-tis tui lb. .xi. et s. .v. et a te Rruno Corso lb. .xi. et .v. contra quas mito .xi. et s. .v. Hanc societatem porto in Sardeniam causa mer-candi et inde Ianuam nullo alio itenere mutato Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in ea fuerit cum lucro quod aliunde liabuero in vestra vel vestri certi misi potestate mitere promito et OBERTO SCRIBA DE MERCATO 153 cxtracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Possum mandare de isla societate vobis Ianuam sicut michi bonum vide-bitur socielatis. Actum Ianue ubi superior, eo die. 389. Bobaldo nipote di Girardo de Capitulo con la moglie Maria vende a Giovanni di Celle una terra in Garsanedo. 16 aprile 1190. Testes Girardus de Capitulo, Arcilosus de Clavica et Obertus foi-iiiirius de Muntobio. Nos Rubaldus et Maria neptis Girardi de Capitulo iugales accepimus a te Iohanne de Cella cugnato mei Marie s. .xxvii. prò quibus vendimus vobis totam terranei plenum et vacuanti quam habere visi sumus tecum in Garsanedo et eius pertinen-ciis quam michi Marie pervenit a matre mea Bellexore. Predictam terram isto precio tibi vendimus et si plus valet donamus tibi. Hanc etiam vendicionem tibi et tuo heredi et cuilibet per te per me et he-redem meum numquam magis inpedire et defendere ab omni ho-mine. Alioquin penam dupli tibi promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus uterque in solidum et cet. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Hec fecit Maria cunsilio Girardi de Capitulo et Arcilosi suorum parentum renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue iusta eclesiam Sancti Georgii, eo die. 390. Giordano di Paverio dichiara di dovere a Lanfranco veronese il prezzo di un mulo. 16 aprile 1190. Testes Oto Pegus, Arcilosus de Clavica et Blancardus de Lavagio Rufo. Ego Iordanis de Paverio accepi a te Lanfranco Veronensi de Clavica unum mulum unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad octavam proximam natalis Domini proximi lb. .v Alioquin penam dupli tibi promito et inde omnia mea et specialiter mulum predictum et alios meos meos (1) mulos tibi pignori obligo. Actum Ianue, in domo Bonifacii de \oi-ta, eo die. 391. Buongiovanni figlio di Fulcone Rapailino fa donazione di parte del suo patrimonio a Donnetta del fu Bobaldo Grogno. 16 aprile 1190. Testes Bonifacius fdius olim Iacobi de Tolta, et Wuilielmus filius Cunradi Mali Filiastri et Lanfrancus Tavernarius. Ego Bonus Io-hannes filius Fulconis Bapallini de Castagnola titulo donacionis inter vivos dono tibi Donnete filie olim Bubaldi Grogni tantum in bo- (1) Sic! 154 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DEIAA ROCCA nis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. .x. dr. ian. Hane donacionem promito tibi deliinc firmam et ratam habere et non ma-gis per me vel aliam personam contravenire et defendere ab omni homine. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia omnia (1) mea tibi pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum ubi superior, eo die. 392. Il prete Anseimo, arciprete di Sant’Olcese, vende ai fratelli Blancardo di Lavaggio Rosso e Simone una terra in Ronco. 16 aprile 1190. [/o. 73 r.]. Testes Marrufus de Sancto Urcisino, Iohannes Vecosus de Fosatello et Carlus Alexandrinus. Ego presbiter Anselmus archipresbiter Sanc- ii Urcisini accepi a te Blancardo de Lavagio Rufo et Symone fratri-Lus s. dr. ian. .xxv. pro quibus vendo vobis unam terram positam in Runco Restandi eclesie predicte. Cui colieret superius et ab utro-que latere terra vestra et vestrorum cunsortum, inferius fosatus de Pede Pinasco. Predictam terram isto precio vobis vendo et si plus valet et, scio quod plus valet, dono vobis cuncedo. Hanc etiam ven-dicionem vobis et vestris heredibus et cuilibet per vos per me et succesores meos et eclesie numquam magis inpedire et defendere ab omni homine promito. Alioquin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit vobis promito et inde omnia bona eclesie vobis pignori obligo. Possessionem et dominium inde vobis dedi et de-narios predictos dedi in terra quam emo eclesie a Petro furnario de sancto Urcisino in Faxedo. Hanc vendicionem fecit archipresbiter cunsilio et autoritate Venture cunsulis Sancti Urcisini et Madii clavigeri et Baldi de Bedelano vicinorum eclesie cunfitentium quod hec ehec (2) vendicio volúntate vicinie Sancti Urei fuil facta et incantata fuit et nullus alius tantum voluit in ea dare quantum emtores predicti. Actum Ianue in Fosatello in domo Bruni, .xvi. die aprilis (3). 393. Mobilia, vedova di Ogerio Baltigato, col figlio Baimondo si dichiara debitrice di Ottone Giudice per merci ricevute. 16 aprile 1190. Testes Ansaldus de Porcili, Wuilielmus filius Ansaldi Buferii et (1) Sic! (2) Sic! . (3) A margine in alto : debet denarios. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 155 Restufatus. Nos Mabilia uxor olim Ogerii Baltigati (1) et Raimundus rnater et filius accepimus a te Otone iudice tantum de tuis rebus (2) unde promitimus tibi vel tuo miso solvere usque ad carnil-lerium veterem proximum lb. .lxviij. et si terminum vel terminos inde nobis vel nostro certo miso per te vel tuum certum misum pro-dueris per eos senper tenebimur usque ad totius debiti solucionem el in nullo tempore occasione usure huius debiti per nos vel aliam personam lamentacionem faciemus unde tu vel ulla persona per te danum habeas. Et totum ut predictum iuramus supra Dei evangelia cumplere et observare. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus in solidum uterque. Hec omnia fecere Mabilia et Raimundus cunsilio Lanfranci R09Ì et Ansaldi de Porcili suorum vicinorum. Ego Lanfrancus Roco si Mabilia et Raimundus predicti tibi Otoni non cumpleverint ut supra dicitur integre, cunstituo me tibi proprium debitorem et pa-galorem predicti debiti renuens legem qua principalis debitor prius es1 cunveniendus. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Actum Ianue in eclesia Sancii Iohannis, eo die. 394. Pietro, filatore di Varese, con la moglie Altilia vende a Giovanni di Riva una terra in Nocedo alla Costa. 16 aprile 1190. Testes Enricus de Clajra, Wuilielmus Cevolla de Ruata et Vasallus macellarius. Nos Petrus fìlator de Varese et Altilia iugales (3) fdia olim Diani de Pirogallo accepimus a te Iohanne de Riva s. .l. pro quibus vendimus tibi totam terram et domum quam habere visi su-mus habere (4) in Noxedo ubi dicitur Costa a domo Iohannis (5) de Paterna usque in fosatum de Silva ab eclesia Sancti Martini recoil;-gendo in fosatum predictum usque in ad (6) Mariam de Campo. Hec isto precio tibi vendimus et si plus valet donamus tibi. Hanc vendi-cionem promitimus tibi et tuo heredi et cuilibet per te per nos et he-redes nostros numquam magis inpedire et defendere ab omni homi-ne legitime promitimus uterque in solidum et cet. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Hec fecit Altilia cunsilio Enrici de Claira et Wuilielmi Cevole de Ruata renuens legem iuliam et cel. Actum Ianue in domo Ronifacii de Volta, eo die. (1) Da uxor a Baltigati in sopralinea. (2) De tuis rebus in sopralinea su piper cancellato. (3) accepimus cancellato. (4) Sic! (5) domo Iohannis de in sopralinea su Costa cancellato. (6) Sic! 156 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA 395. Ingoile di Flexo dichiara a Guglielmo Bar... che il muro esistente tra le loro case è comune e può essere sopraelevato senza nulla pagargli. 17 aprile 1190. Testes Bonifacius filius olim Iacobi de Volta el Sicardus pellipa-rius. Ego Ingo de Flexo cunfìteor quod murus quod est inter do munì meam quam emi ab eclesia Sancii Torpetis et tuam Wuiliel- me Bar..... (1) est communis nobis. De quanto ipsam elevavi ni- cbil miclii debes i-efundere. Set dum libi vel tuo heredi placuerit debes super ipsum edificare sicut ego et heres meus. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .xvn. die aprilis. 396. Martino, figlio di Robaldo bottaio, dichiara di aver ricevuta la dote di Costantina, figlia di Robaldo Manexello, sua moglier alla quale costituisce l’antefatto. 17 aprile 1190. [fo. 7-3 v.]. Testes Rodoanus Platee Longe, Albertus Iudex et Obertus Medicus et Petrus Guertius de Mirteto. Ego Martinus filius Rubaìdi l>otarii accepi a te Rubaldo Manexello lb. dr. ian. .xx. pro dote Constantine uxoris mee iilie tue unde me bene quietum voco et dono ei per te suum patrem et nuncium nomine antifacti tanlum in bonis meis habitis et habendis et nominatim in quinta parte bonorum pa-tris mei ab eo concesa quod bene valeat lb. .xyiii. quas volo ut habeat meo dono secundum morem Ianue et pro dote et antifacto omnia mea habita et habenda et specialiter quintam bonorum patris mei libi pignori obligo. Predictam dotem recepii Martinus el anlifaclum uxori sue fecit in quinta parte bonorum patris sui velie el iusu patris sui Rubaldi presentis. Actum Ianue in Platea Longa, sub porlicu Rodoan', .xvn. die aprilis (2). 397. Robaldo Manexello dichiara di dovere a Martino bottaio una somma a compimento della dote di cui all’atto precedente. 17 aprile 1190. Ego Rubaldus Manexellus de Maraxi cunfileor me debere tibi Martino botario genero meo lb. dr. ian. .viii. pro dotibus Constantine uxori tue filie mee unde iam es vocatus quietus in carta dotis et antifacti quod nolo tibi nocere. Predictas lb. .viii. promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad annos .mi. videlicet lb. .n. per annum. Alioquin penam dupli tibi (1) Il foglio è guasto. (2) A margine: debet dr. .vi. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 157 stipulanti promito et cet., et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. 398. Ingone di Flcxo loca a Vivaldo di Pegli, Vivaldo Badano c Soldano, per due anni, il suo mulino di Etexello in Pegli. 18 aprile 1190. Testes presbiter YVuilielmus de Paverio, Ricius de Sancto Ambrosio et Pascalis pelliparius. Ego Ingo de Flexo loco vobis Vivaldo de Pelio et Vivaldo Radano et Soldano usque ad duos annos proxi-mos molendinum meum de Pelio nomine de Etexellum prò condizione minarum .xvi. frumenti solvendi michi omni anno et promito vobis molendinum usque ad terminum dimitere et condicionem non ascendere. Alioquin penam dupli vobis promito. Et nos Vivaldus et Vivaldus Badanus et Soldanus promitimus tibi Ingoni tenere molendinum usque ad terminum prefixum solvendo omni anno condicionem prefatam et molendinum ita sartialum ut nobis das tibi redemus et de bucio quem (1) nobis vendidisti dabimus tibi lb. .v. videlicet ad festum sancti Michaelis s. .l. et ad pasca pro-ximum resurectionis alios s. .l. Alioquin penam dupli tibi promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus. Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, .xviii. die aprilis (2). 399. Giovanni del fu Pellerano di Meleto con la moglie Adelasia vende ad Alberto Pernizo una terra in Certenoli. 18 aprile 1190. Testes Iohannes Scarsafita, Rubaldus magister et Iohannes (¿e-metegus. Nos Iohannes fìlius olim Pellerani de Meledo et Adaìaxia iugales accepimus a te Alberto Pernigo de Meledo lb. dr. ian. .in. pro quibus vendimus tibi terram totam quam ego Iohannes visus sum habere indivise cum fratre meo Wuilielmino in (¿ertenno a ilumine Lavanie usque ad Calmum de Rimajo et pontile et a fosato de Vacarega usque in fosatum de Stelar. Predictam terram cum parte mea molendini et aque ductus de insula de Pinallo isto precio libi vendimus et si plus valet donamus tibi. Hanc vendicionem tibi vel tuo heredi et cuilibet per te per nos et heredes nostros non magis inpedire et defendere ab omni homine legitime. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus uterque in solidum. Possessionem et dominium (1; L’atto è cancellato solo per queste ultime quattro righe da quattro linee lrasversali. (2) A margine : I[ngo] 158 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA inde tibi dedidimus (1). Insuper iuramus supra Dei evangelia dehinc firmam et ratam habere et nullo modo magis contravenire et fa-cere ex ea cartam in laude tui iudicis ad .1. vel duos menses post-quam nobis fuerit quexita ei erimus maiores annis .xxv. Hec omnia lecere Iohannes et Adalaxia cunsilio Iohannis Scarseßte et Rubaldi magistri suorum vicinorum renuens Adalaxia legem iuliam et ceL Actum Ianue in Clavica in domo Iohannis Scarsefite, eo die. 400. Ottobono della Croce dichiara di dovere a Belluomo di Porto Venere una somma per acquisto di pepe. 18 aprile 1190. Testes Restufatus, Iohannes gener Petri Clerici et Guiscardus de Foro. Ego Otobonus de Cruce accepi a te Rello Homi ne de Porlu Veneris tantum piper unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere a festo proximo sancti Iohannis de iu-nio usque ad unum annum lb. dr. ian. .lxxxx. et si terminum vel lerminos inde michi vel meo certo miso per te vel tuum certuni nuncium produxeris, per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem et in nullo tempore ocasione usure huius debiti per me vel aliam personam lamentacionem faciam unde tu vel ulla persona per te danum habeas. Et totum ut prediclum est iuro supra Dei evangelia habere firmum et stabile et cumplere. Alioquin penam dupli tibi promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Et ego Ferrandus de Cruce si Otobonus non tibi Bel- lo Homini cumpleverit ut supra cunstituo me tibi proprium debito-rem et pagatorem predirti debiti renuens legem qua principalis debitor prius est cunveniendus. Alioquin penam dupli tibi promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Actum in eclesia Sancti Georgii, eo die. 401. Robaldo nipote di Girardo del Capitolo stipula una accomen-dacio con Berlingerio de Mari per Maiorca. 19 aprile 1190. [io. 74 r.]. Testes Symeon de Papia, Obertus Rumenta de Porta et Marinus Cigala. Ego Rubaldus nepos Girardi de Capitulo accepi in acomen-dacione a te Belengerio de Mari tantum de tuis rebus que sunt de capitali lb. .vi. dr. ian. Hanc acomendacionem porto Majonicam causa mercandi et quo michi melius videbitur bonum acomenda-cionis. Proficuum et capitale quod (2) in ista acomendacione fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto ca- (1) Sicl (2) Deus cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 159 I pitali lucri tertium habere debeo. Nullum dispendium debeo in ea lacere nisi in avariis eiusdem .xvim. die aprilis, actum Ianue in domo Bonifacii de Volta. 402. Clarmunda del fu Giovanni Magnano fa quietanza di una somma a Bogerio Guernerio. 19 aprile 1190. Testes Arnaldus Magnanus et Nicola de Raneto. Ego Clarmunda fdia olim Iohannis Magnani cunfiteor me accepisse a te Rogerio Guernerii lb. .vi. et s. .mi. minus dr. .1. de illis lb. .xi. et s. .vini, quas michi cum uxore tua debebas et non debes michi de ilio debito nisi lb. .mi. et s. .xii. Actum ubi superior, eo die (1). 403. Nicola Capra affitta a Barozo del fu Buongiovanni Basore e al di lui fratello Guglielmo, per cinque anni, il castagneto di Zapaxcdo in Langasco. 19 aprile 1190. Testes Anselmus de Palio, Wuilielmus Quartanus et Langascus. Ego Nicola Capra loco tibi Barolo filio olim Roni Iohannis Rasore el fratri tuo Guilielmo ad tenendum usque ad annos .v. unum cast anetum meum et nepotum meorum positum in Langasco quod castanetum dicitur Qapaxedum, tali modo quod omni debes michi vel meo miso ad natale s. .xim. et paria .in. caponum et promilo tibi castanetum tibi et fratri tuo usque ad .v. annos dimitere et con-dicionem non ascendere. Alioquin penam lb. .n. tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Et ego Barogus promito tibi Nicole tenere castanetum predictum usque ad terminum prefi-xum solvendo omni anno condicionem predictam, meliorando et non peiorando terram. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum ubi superior, eo die. 404. Bufavo Sarago contrae una accomendacio con Iacobà in rappresentanza del marito Guglielmo Burono per affari in Sicilia. 19 aprile 1190. Testes Bonus Vasallus de Bufino, Obertus Sardus et Vasallus Cri-do. Ego Bufarus Saragus cunfìteor me habere in acomendacione a Wuilielmo Burono viro tuo Iacoba lb. dr. ian. .ccxxn. quas porto in Siciliam causa mercandi et quo melius michi videbitur bonum ficomendacionis. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel viri tui potestate vel tui sive sui certi misi mitere promito et extrac to capitali quartum lucri habere debeo. In predictis lb. .ccxxn. (1, A margine: Casa. L’atto è cancellato da cinque righe trasversali. 160 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA est piper et alumen quod vir tuus michi dimixit. A te Bonadona de Mari lb. v. ad quartum lucri. Possum Tacere de prediclis rebus .«¡cut rniclii videbitur. Actum Ianue in domo Wuilielmi Buroni, eo die. 405. Enrico del fu Guglielmo Casicio della Volta promette ad lagone di Flexo e a Marcinone della Volta di tenerli rilevati per la fideiussione per loro prestata ad Ottobono della Croce. 19 aprile 1190. Testes Girardus iudex Papiensis, Symon Bacimus, Wuilielmus fìlius Cunradi Mali Filiastri, Iohannes Turdus et Wuilielmus bati-folia. Ego Enricus fdius olim Wuilielmi Casicii de Volta promito vobis Ingonis de Flexo et Marchioni de Volta quod traham vos et heredes vestros ab omni danno et defendam ab obligatione quam Ctoni Bono de Gruce estis obligati ex eo quod ipse debet obli-gari et manulevare dotem Sophie uxoris mee et fìlie Gisulfi de Campo (1). Si vero vos vel heredes vestros ex illa obligacione quam ei fecisti in aliquo tempore ullum danum sustinneritis restituam illud vobis vel heredi vestro vel vestro certo miso per me vel he-redem meum sive meum nuncium usque ad .xv. dies postquam mi-chi vel meo nuncio fuerit denunciatum. Alioquin penam dupli de quanto dannum fuerit vobis stipulantibus promito et inde omnia mea vobis pignori obligo rato manente (2) et renuo omne legum et capitulorum auxilium quo me in hoc casu tueri possem et totuni ut predictum bona fide cumplere et observare iuro supra Dei evan-gelia. Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, eo die (3). 406. Bufaro Sarago contrae una accomendacio con Maria, moglie di Alamanno Quartano, per affari in Sicilia. 19 aprile 1190. Testes Oto vicecomes, Wuilielmus Golia et Solimanus fdius olim Baldoini Solimani. Ego Bufarus Saragus cunfiteor me habere in acomendacione ab Alamano Quartano viro tuo Maria lb. .lxi. et et s. .xvi \. que fuerunt de pipere et alumine quod ipse michi dimixit. Hanc acomendacionem porlo in Siciliam causa mercandi et quo michi videbitur. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in potestate viri tui vel tua vel vestri certi misi potestate mitere promito et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Possum de ea facere. Actum Ianue in Palagolio, in domo Alamani, eo die. fi) Gisulfi de Campo in sopralinea. (2) rato manente in sopralinea. (3) A margine: I[ngo]. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 161 407. Tommaso di Begato dichiara di dovere una somma a Pietro Rufo di Geminiano tutore del minore di Guidone di Geminiano, a titolo di prestito. 21 aprile 1190. [/o. 74 v.]. Testes Amicus de Cunigo, Bonifacius fdius olim Iacobi de Voìta et Nicola de Raneto. Ego Thomas de Bsegai accepi a te Petro Rufo de (¿imignano lb. .vi. et s. .xiii. dr. ian., que sunt minoris Guidonis de Qimignano cuius tutor est. Predictas lb. .vi. et s. .xiii. promito libi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad festum sancte Marie Candelaire. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Hec fecit Petrus auctoritate Rolandus de Praio cunsulis Cimignani et Begai. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .x. die exeuntis aprilis. 408. Giovanni Fracigena e Donnicella della fu Guilia figlia del fu Giovanni di Camvei vendono a Trencherio di Caravei due terre in Caravei. 21 aprile 1190. Testes Baiamons Barlaira, Fulco Magnanus de Strupa et Ingo Mangus. Nos Iohannes Fracigena et Donexella fdia olim Guilie filié quondam (1) Iohannis de Caravei accepipi (2) a te Trencherio de Ca-ravei s. .xn. precio duarum peciarum terre posite in Caravei quarum una est in Arengano iusta terram Merli et (3) alia est in Lacu Scuro iusta terram Pistorni et Aimeri et consortum. Predictas terras isto precio tibi vendimus et si plus valet donamus tibi et promitimus tibi et tuo heredi et cuilibet per te per nos et heredes nostros non magis inpedire et defendere ab omni homine defendere legitime uterque in solidum. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Hec fecit Donexella cunsilio Baiamontis Barlaire et Fulconis Magnani quos per cunsiliatores et vicinos elegit, renuens legem iuliam et cet. Actum ubi superior, eo die. 409. lacobo di Guglielmo di Marino si dichiara debitore verso Ugo-ne Ismaele di una somma da questo imprestata a Simone di Buon Tommaso. 21 aprile 1190. Testes presbiter Wuilielmus de Castello, Vasallus nepos presbiteri Oliverii et Iohannes Bufus de Cura. Ego Iacobus fdius Wuilielmi de Marino promito tibi Hugoni Ismaelis solvere tibi vel tuo certo (1) Guilie. filie quondam in sopralinea. (2) Sic! (3) illa cancellato. M Chiaudano - R. Morozzo Della Rocca, Oberlo Scriba de Mercato. 11. 162 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA miso per me vel meum nuncium solvere usque ad festum proximum sancti Iohannis de iunio lb. dr. ian. .xi. quas Symoni Boni Thome prestastasti (1) meo rogatu et si lerminum vel terminos vel inde mi-chi vel meo certo miso per te vel tuum certuni nuncium produxem per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem et sic juro supra Dei evangelia cumplere. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea habita et habenda tibi pignori obligo. Actum ubi superior, eo die (2). 410. Baldoino di Damiata dichiara di aver ricevuta la dote di Marca figlia di Pietro di Mas cavana, sua moglie alla quale costituisce l’antefatto. 21 aprile 1190. Testes presbiter Opiijo archipresbiter plebis Rivarolii, Enricus Nepitella, Wuilielmus Salvaticus, Lanfrancus Malus Filiaster et Io-hannes Longus de Clavica. Ego Baldoinus filius Damiate (3) accepi a to Petro de Mascarana lb. .xxii. dr. ian. inter mobile et denarios prò dotibus Marche uxoris mee filie tue unde bene sum quietus. Et dono ei nomine antifacti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. dr. ian. .xxii. quas volo ut ipsa habeal meo dono se-cundum morem Ianue. Et prò dote et antifacto omnia mea habita et habenda (4) tibi et ipsi pignori obligo. Actum Ianue ad ortum Enrici Nepitelle, eo die. 411. Pietro di Mascarana, la moglie Adalasia e il figlio Oberto dichiarano di dovere a Baldoino una somma a saldo della dote di cui all’atto precedente. 21 aprile 1190. * Nos Petrus de Mascarana et Adalaxia iugales et Obertus, parente^ et fdius, cunfìtemur nos debere tibi Baldoino genero mei Petri lb. .v. dr. ian. minus s. .mi. prò dotibus Marche uxoris lue fìlie nostre unde bene (5) es vocatus quietus in carta dotis et antifacti quod no-lumus tibi nocere. Predictas lb. .v. minus s. .mi. promitimus tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum misum solvere per totum agustum. Alioquin penam dupli tibi promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus quisque in solidum et cet. Ilec fecit Adalaxia cunsilio Opi^nis archipresbiteri plebis Rivarolii et Ste- (1) Sic! (2j L atto è cancellalo da tre righe trasversali. (3) Spazio bianco di circa due centimetri (4) Sic! (5) sumus quieti, cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO phani caxarii suorum parentum renuens legem iuliam et cet. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. 412. Vassallo Moneterio dichiara di aver ricevuta la dote di Ermelina del fu Raimondo di Cerreto alla quale costituisce l’antefatto. 21 aprile 1190. Testes Rubaldus Morelli, Ansaldus Cavala de Corsi et Vasallus de Ceredo. Ego Vasallus Moneterius accepi ab Ermeljna uxore mea filia olim Raimundi de Ceredo nepte tua Guidote de Corsi lb. .viii. dr. ian. pro suis dotibus unde bene sum quietus et dono ei per te suum nuncium tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene va-leat lb. .viii. et pro dote et antifacti (1) omnia mea habita et habenda tibi et ipsi pignori obligo et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 413. Simone di Buon Tommaso contrae una accomendacio con Ermelina moglie di Oglerio Agostino per Marsiglia. 21 aprile 1190. [/o. 75 r.]. Testes presbiter Oto capellanus Sancii Laurentii et Vasallus Sancte Marie de Castello. Ego Symon Boni Thome accepi in acomendacio-ne a le Ermelina uxore Oglerii Agussini lb. dr. ian. .x. quas porto Marsiliam causa mercandi et quo michi melius videbitur. Profìcuum et Capitale quod in ista acomendacione fuerit in tua vel tui certi misi potestate milere promito et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .x. die exeun-tis aprilis. 414. Ingoile Manzo contrae una accomendacio con Baiamonte Bal larla e Buonvassallo Barduso per Maiorca. 21 aprile 1190. Testes Wuilielmus Guertius magister et Oto filius Lanfranci ma-gistri (2) et Rubaldus filius Ansaldi Pesarationis. Ego Ingo Man-cus accepi a vobis Baiamonte Barlaira et Bono Vasallo Barduso lb. dr. ian. .cv. et dr. .xlv. in acomendacione, quarum due partes sunt tue Baiamons, et tertia tua Bone Vasalle. Hanc acomen-dacionem porto Majonicam causa mercandi vel quo melius mi-chi videbitur. Profìcuum et capitale quod Deus in ista acomendacione dederit in vestra vel vestri certi misi potestate promito mitere (1) Sic! (2) magistri in sopralinea. 164 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA et extracto capitali lucri quartum habere debeo. De loco quo navis qua vado fecerit partimi pro vendere, debeo venire Ianuam in eadem nave vel alia ad meum posse. Actum Ianue sub porticu Baiamonlis Barlaire. eo die. 415. Agnese moglie di Ugone Guelfo dichiara di aver ricevuto la sm dote da Ottone giudice suo fratello. 21 aprile 1190. Tesles Testes (1) Ànsaldus Buferius, Oto de Castello Cacaria et Morinus. Ego Agnesia uxor Hugonis Guelfi cunfiteor me accepisse a te Otone iudice fralre meo lb. dr. .xxxvi. pro dotibus meis, post-quam vir meus exivit de Ianua linde me bene quietam voco. Hec fecit Agnesia cunsilio Morini (2) et Olonis de Castello suorum paren-ium et Ansansaldi (3) Buferii sui curatoris. Actum Ianue, in domo Otonis iudicis, eo die. 416. ,4gfnese moglie di Ugone Guelfo dona a suo fratello Ottone giudice una somma da essa vinta in giudizio contro Filippo Ba-raterio. 21 aprile 1190. Ego Agnesia uxor Hugonis Guelfi titulo donacionis inter vivos dono tibi Otoni iudici fratri meo lb. dr. ian. .un. quas habuisti ab Oberto Baraterio pro placito quod cum Philipo Baraterio habui, re-nuens illam legem qua dicitur si donacio est ultra .d. bimaniios, vel s. non teneat nisi cum insinuatione sit facta el legem qua dicitur si fuerit ultra .d. bi^antios vel s. si non fuerit insinuata apud ma-gistratus census vel alias potestates non teneat. Predictam donacio-nem iuro supra Dei evangelia dehinc firmam et ratam habere et non contravenire. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Hec fecit Agnesia cunsilio Otonis de Castello et Morini de Platea Longa suorum parentum et Ansaldi Buferii sui curatoris renuens legem iuliam et cet. Actum ubi superior eo die et hisdem teslibus et Wuilielmus Ansaldi Buferii. 417. Permuta di terre tra Idone de Palio e Pietro Bordino di Pia-zasterlo. 22 aprile 1190. Testes Wuilielmus Smerigius, Iohannes torcimanus, Lanfrancus Sancti Martini de Ircis de Pastinello et Nicola de Barbairola. Ido de (1) Sic! (2) Martini a margine; nel rigo Ansaldi Buferii cancellalo. (3) Sic! OBERTO SCRIBA DE MERCATO 165 Palio cumvenit in hunc modum cum Pelro Bordino de Plagasterlìo et Maria iugalibus, videlicet quod Petrus et Maria dedere Idoni nomine cambii unam terram in Plagasterlìo ubi dicitur Area (1), cui coheret superius via, inferius et ab uno latere terra Idonis de Palio, ab alio latere terra Berardi et de ista dedere ei medietatem ut rem propriam et aliam ut rem alienam. Ido dedit eis, silicet Petro et Marie, unam terram positam in Plagasterlo silicet in Barago cui cohe-rel superius via, inferius et ab uno latere terra Bubaldi de Plagasterl-lo, ab alio terra Petri predicti et iunxit eis s. .x. Predictum cambium pro [misere] sibi vicisim fìrmum et stabile habere et defendere ab omni homine legitime defendere sub pena dupli et cet. Possessionem] et dominium inde sibi vicisim dedere. Hec fecit Maria cunsilio Wuilielmi Smerigii et Iohannis torcimani quos per cunsiliatores et vicinos sibi elegit leninens (2) legem iuliam et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta ,vm. die exeuntis aprilis. 418. Nicola Leccanozze e la moglie Mobilia si dichiarano debiton di Bello Bruno di Castello per un prestito grazioso. 22 aprile 1190. [/o. 75 v.]. Testes Gandulfus Figallus, Oto Progardus de Castello et Rajnaldus nepos Bainaldi Albugole. Nos Nicola Lecanuptias et Mabilia iugales accepimus a te Bello Bruno de Castello mutuo Ib. lv. dr. ian. quas nobis amore prestas, quas promitimus tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum nuncium solvere usque ad kalendas agusti proxi-mi. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus uterque in solidum et cet. Hec fecit Mabilia cunsilio Gandulfi Figalli et Otonis Profardi de Castello suorum parentum renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue in Castello, in domo Figalli, nono die exeuntis aprilis. 419. Giovanni figlio di Baldo di Casasoprana di Polanesi e Giovanni figlio di Capello di Polanesi contraggono un prestito marittimo con Guglielmo Arzufo e Martino calzolaio nipote di Ober-to Scmario di Chiavica per la Sardegna. 22 aprile 1190. Nos Iohannes fdius Baldi de Casa Superiori de Polanexi et Iohan-nes filius Capelli de Polanexi accepimus a vobis Wuilielmo Arguì» et Martino calegario nepote Oberti Scagarii de Clavica lb. dr. ian. ."vi. unde promitimus vobis vel vestro certo miso per nos vel nostrum nuncium solvere lb. .vii. et s. .mi. videlicet uterque lb. .m. (1) ubi dicitur area in sopralinea. (2) Sic! 166 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA et s. .xii. ad .xii. dies postquam bucius Wuilielmi Cunradi de Vi-ginti Milia redierit Ianuam eodem bucio vel maiori parle rerum bucii sana eunte in Sardeniam et redeunle Ianuam nullo alio itinere mutato. Alioquin penam dupli vobis promitimus et inde omnia nostra vobis pignori obligamus uterque in solidum et cet. Aetum ubi superior, eo die. Testes Guido speciarius, Iordan is de Polanexi, Iohannes Sapiens et Bonaventura fdator. 420. Guglielmo di Fontaneggi e la moglie Beliarda dichiarano di aver ricevuto da Giovanni di Castelnuovo una somma che coni merce,ranno a di lui vantaggio. 22 aprile 1190. Testes Sigebaldus de Clavica, Iohannes lìlius Rogerii de Maraxi et Wuilielmus Quxole de Albario. Nos Wuilielmus de Funtanegio et Beliarda iugales accepimus a te Iohanne de Gastello Novo Ih. dr. ian. .in. cum quibus debemus labore (1) usque ad .i. annum, in capite anni tuum capitale salvum et integrum et de lucro ad nostrum scauximentum tibi vel tuo certo miso dare promitimus. Alioquin penam dupli tibi promitimus uterque in solidum et ce!. Ileo fecit Beliarda cunsilio Sigebaldi de Clavica et Iohannis filii Bogerii de Maraxi quos per cunsiliatores et vicinos sibi elegit, re-nuens legem iuliam et cet. Aclum ubi superior, eo die (2). 421. Fraimondo Sorino di Molino contrae una accomendacio con Maria, moglie di Anselmo Porcello, e con Giovanni di Boglia-sco per la Sardegna. 22 aprile 1190. Testes Ingo de Flexo et Sigebaldus de Clavica. Cunfesus fuit Fraimundus Sorinus de Molino se accepise in acomendacione a Maria uxore Anseimi Porcelli lb. .v. dr. ian. et a Iohanne de Boia-sco lb. .li. quas portat in Sardeniam causa mercandi et inde debet venire et lucrum et capitale quod in ea fuerorum (3) in potestate eorum vel eorum misi potestate mitere et habere quartum lucri. Potest mandare eam Ianuam sicut ei videbitur bonum acomenda-cionis. Actum ubi superior, eo die (4). 422. Oberto Zurlo fa quietanza di una somma ad Oliviero di Pa terna. 23 aprile 1190. (1) Sic! (2) A margine : debet dr. .i. (3) Sic! (4) A margine: Casa. L’atto è cancellato da otto righe trasversali. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 167 Testes presbiter Obertus de Noxedo, Bubaldus filius Dominici, Villanus de Podio. Ego Obertus (¿urlus cunfiteor me accepisse a te Oliverio de Paterna lb. .mi. dr. ian. de illis lb. .x. quas michi de-bebas de terra quam tibi vendidi in Risicco. De predictis lb. .mi me quietum voco. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .vm. exeuntis aprilis. 423. Monaco di Nigrone vende a Nicola Mallono la metà di una casa in Palazzolo. 23 aprile 1190. Testes Wuilielmus Malus Filiaster, Bonifacius filius olim Iacobi de Volta et Paltrus de Vultabio. Ego Monachus de Nigrone accepi a te Nicola Mallo lb. .clxxx. pro quibus vendo tibi medietatem domus unius posile Ianue in Palagolio que fuit Bogeroni et est indivise lecum et medietatem unius turis ibidem posile indivise cum herede Polparii et Festechi et unum vacuum ibi cui'coheret a duabus partibus via publica et ab aliis domus heredis Polparii. Domui coheret a duabus partibus via publica, a tertia trexenda et a quarta domus olim Wuilielmi Asaxini. Medietatem predictarum domus et turis et vacuum prefatum cum omni suo iure et comodo isto precio tibi vendo, trado et si plus valet dono tibi. Hanc ven-dicionem tibi et tuo heredi et cui earn dederis vel habere statuens per me vel heredem meum non magis inpedire et defendere ah omni homine legitime promito. Alioquin penam dupli sicut vendi ciò in tempore valuerit tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum ante domum Idonis Malloni, eo die. 424. Idone Mallono si dichiara debitore di Guglielmo Vento di una somma ricevuta in prestito. 23 aprile 1190. [/o. 76 r.]. Testes Wuilielmus Malus Filiaster, Petrus Ventus. Ego Ido Mal-lonus cunfiteor me accepisse mutuo a te W'uilielmo Vento lb. .xx. dr. ian. quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque kalendas agusti proximi. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cel. et renuo legem qua principalis debitor prius est cunvenien-dus. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .vm. die exeuntis aprilis (1). (1) Sul margine superiore : Cassa. L’atto è cancellato da sette righe trasversali, i I 168 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA 425. Monaco di Nigrone incarica Idone Mallono di vendere duecento pelli ovine consegnategli, con il ricavato delle quali pagherà per lui a Guglielmo Vento una somma. 23 aprile 1190. * Tesles Monachus de Nigrone volo et mea volunias est ut vendas Ido Mallone becunas .ccl., quas commendo tibi, prout melius pote-ris et pages Wuilielmo Vento inde lb. .xx. quas ei debes prò me et si in becunis in solucione predicta tibi defuerit, dabo et promito tibi dare per me vel meum nuncium cumplementum. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obli-go. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. 426. Poltro di Voltaggio fa quietanza a Monaco di ¡\igrone di una somma dovuta alla sorella di lui Matilde. 23 aprile 1190. * Ego Pautrus de Vultabio cunfìteor me bene esse quielum et so-lutum a te Monacho de Nigrone lb. dr. ian. .xxx. quas recepì ex parte Matilde sororis tue cui eas debebas, prò precio terre de Domo Culta. Et ipsa Matilda me fecit suum nuncium prò recipere eas, in presentia Wuilielmi Venti, Lanfranci Piperis, Castellani de Cavi et Wuilielmi Maloxelli, et renuo exceptioni non numerate pecunie (1). Actum ubi superior. Testes Wuilielmus Ventus, Petrus Yen-tus, Wuilielmus Malus Filiaster, Ido Mallonus et Thomas Ventus. 427. Ug.one Alacioso astigiano dichiara di dovere ad Enrico banchiere una somma ricevuta in merci. 23 aprile 1190. (2) Testes Oglerius fdius Pantanei Pedicule et Oliverius iilius An-selmi Rivarii (3) de Castello. Ego Hugo Alaciosus Astensis accepi a le Enrico bancherio tantum de tuis rebus unde promito tibi vel tuo certo miso usque ad festum Sancti Iohannis de iunio lb. (4) .lxvi. dr. ian. Alioquin penam dupli tibi promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Et nos (5) Iacobus Paseerius et Opi?o Arancaboscus si Hugo prefatus non tibi Enrico cumpleverit ut supra, cunstitui-mus nos tibi proprios debitores et pagatores uterque in solidum pre-dicti debiti. Alioquin penam dupli tibi promitimus et inde omnia (1) Da et a pecunie in sopralinea. (2) Edito in G. Rosso, op. cit., doc. XXX, e, in completamento, in A. Ferretto, op. cit., doc. CXIV. (3) Rivarii in sopralinea. (4) lb. in sopralinea. (5) Et nos in sopralinea. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 169 nostra libi pignori obligamus in solidum et cet. Àctum ubi supe-nior, eo die. 428. Maria, figlia del fu Robaldo Peverello, vende ad Oliviero, suo fratello, alcune terre nei dintorni di Fontaneggi. 23 aprile 1190. Testes Bonus Dies ferarius, Iohannes Bicius tinctor, et Wuiliel-mus Arguius. Ego Maria iìlia olim Bubaldi Peverelli accepi a te Oliverio fratre meo lb. .v. pro quibus vendo tibi in terra de Begono duo-denam et in terra de Morenna sestanti et in Saxa Asini sestanti, in Val-lexellam sestam, in terra que dicitur Salvaticus sestam, in Costa Aquile sestam, in Bivaria quartam, in Turricella sestam in tribus peciis, ad Funtanegium in duabus peciis terre et uno medalio domus sestam. In Bavali pastinum quod fuit Wuilielmi de Cella videlicet vineam et castanetum cui pastino. Coheret superius terra Baia-montis de Pastino, inierius fosatus, ab una parte terra Villani de Prato et olim Nicole Pellis et ab alia terra Sancti Dexiderii. Pre-dictum pastinum sicut est clausum et terminatum et prenominatas partes in peciis supradictis cum toto quod in Ballali vel Funtanegio vel eorum pertinentiis (1) per me invenire poteris isto predo tibi vendo, trado et si plus valet dono tibi et promito eam tibi ab omni homine defendere sub pena dupli et cet. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Hec fecit Maria cunsilio Boni Diei et Iohannis Bicii suoriun vicinorum et cet. Actum Ianue in Clavica in domo Oliverii. 429. Andrea di Sesterono di Monte Agiino dichiara di aver ricevuto la dote di Stefana, sua moglie, alla quale costituisce l’antefatto. 24 aprile 1190. Testes Laurentius Villanus, Manfredus canator, et Bonaventura de Taxonaria. Ego Andreas de Sesterono de Monte Agiino cunfìteor me accepisse a Stephana uxore mea cuius nuncius es hic, Iacobe de Ceredo Pulcifere, s. .xxxvi. dr. ian., unde bene sum quietus et dono ei nomine antifacli tantum in bonis meis habitis et haben-dis quod bene valeat s. .xviii. dr. ian., quos volo ut habeat meo dono secundum morem Ianue et cet. Actum Ianue, .vii. die exeun-tis aprilis. 430. Guglielmo Sardena del fu Ansaldo Sardena si dichiara debitore di una somma a Vedianello e Villano veronesi per rame ricevuto. 24 aprile 1190. (1) isto cancellato. 170 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DEÌLLA ROCCA [/o. 76 v.]. Testes Olo Pe.]. Testes Fulco Magnanus de Strupa, Rubaldus de Serrino, Berto- (1) Oberti Robelli, cancellato. (2) Edito in G. Rosso, op. cit., doc. XXXII. (3) Sic! OBERTO SCRIBA DE MERCATO 179 lotus Scurlamaga. Nos Oto Sanguinetus et Verda iugales accepimus a vobis Iohanne Capello de Ruina et Girardo fratribus sol. dr. ian. .XVI. pro quibus vendimus vobis quarterium unum terre posile in Strupa in Ruina, indivise vobiscum et cum Otone ferario. Co-heret ei superius et inferius via publica, et ab utroque latere terra vestra. Predicte terre quarterium isto precio vobis vendimus et si plus valet dono vobis damus. Hanc vendicionem vobis et vestris he-redibus et cuilibet per vos per nos et heredes nostros non magis inpedire et ab omni homine defendere legitime promitimus. Alio-quin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit vobis promitimus et inde omnia nostra vobis pignori obligamus et uterque nostrum vendit vobis et obligatur in solidum et cet. Possessionem et dominium inde vobis dedimus. Hec omnia fecit Verda cunsilio Rubaldi de Serino sui avunculi et Fulconis Magnani quem sibi per cunsiliatorem et vicinum elegit renuens legem iuliam et cet. A cium Ianue prope Clavicam ante domum Oberti Dragi. Millesimo .clxxxx. indicione .vii. in kalendis madii. 453. Oberto di Piazza Lunga e Quadrello fornaio contraggono una societas per commerciare in Sardegna. 1 maggio 1190. Testes Bernardus Crido, Rubaldus faber et Moxetus revenditor. FJgo Obertus de Platea Longa accepi a te Quadrello fornarnario (1) in societate lb. .vii. contra quas mito lb. .in Hanc societatem porto in Sardeniam causa mercandi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Actum Ianue in domo Bonifaoii de Volta, eo die. 454. Lodo dei consoli della vicinia di San Tommaso in una controversia tra gli eredi di Tommaso maestro di San Tommaso e Rolando di Clusura. 1 maggio 1190. Testes Sygebaldus de Clavica, Wuilielmus batifolia et Wuiliel-mus cocolarius. Ianue in domo Bonifacii de Volta. Oglerius Follia, Oto de Suaro et Obertus ferrarius cunsules vicinie Sancti Thome asolverunt Rubaldum de Clusura ab herede et fdiis Thome magistri de Sancto Thoma de lb. .in quarum eorum iusu solvit s. .l. Oberto filio ITominis Dei de Cisoira et s. .xx. Adalaxie nepti (1) Sic! 180 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA olim predicti Thome et (1) (2) et fuerunl de precio lb. .xim. quas predictus Rubaldus habuit de domo una posila in ora sancii Thome que fuit Thome predicti et uxoris. Hoc autem ideo, quoniam probarunt coram predictis cunsulibus suficienter (3) bonis testibus quod Thomas prefatus et eius uxor debebant eis predictam quan-titatem, quare fecerunt Rubaldum eis solvere, asolventes eum ut supra, eo die. 455. Martino di Albaro dichiara di dovere ad Enrico Coiana milanese una somma. per merci. 2 maggio 1190. Testes Grillus de Caneto, Oto corrifarius et Wuilielmus Pisanus. Fgo Martinus de Albario accepi a te Enrico Cojana Mediolanensis tantum de tuis rebus unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuntium solvere usque ad festum proximum sancti Petri Ih. dr. ian. .xvi. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum Ianue in Caneto, secundo die madii. 456. Rainero di Quinto dichiara di dovere a Giovanni Ardoino una somma per merci. 2 maggio 1190. Testes Bernardus frater Iohannis Ardoini, Carvalus et Iordams revendilor de Sori. Ego Rainerius de Quinto accepi a te Iohanne Ardoino tantum de tuis rebus unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum misum solvere lb. dr. ian. .l. videlicet medietatem per totum agustum et aliam usque ad natale Domini proximum. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et specialiter locum meum de Calignano. Actum lanue iusta mare, eo die. 457. Anseimo di Capriata riceve da Idone Mallono per conciarla una partita di pelli ovine. 4 maggio 1190. Testes Oglerius de Nigrono, Gualterius de Lendrex, et Iohannes de Canali. Ego Anselmus de Capriata accepi a te Idone Mallono be-cunas .ccccxxxii. ad afaitare ad tuam fortunam, quarum afaitabo .ccc. in Cottoso et .cxxxn. in Pausado et hoc facio prò lb. .xii j. qnas michi dedisti et que fuerunt de illis lb. .xxvii. quas tibi debe-bam ad epifaniam preteritam et debeo tibi ad hue lb. .xiui de (1) Da quarum a et in sopralinea. (2) quae cancellato. (3) Riscritto su altra parola illeggibile. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 181 predictis lb. .xxvn. quas promito tibi vel tuo certo miso solvere et becunas predictas ut dictum est afaitare. Alioquin penam dupli tibi promilo et inde omnia mea libi pignori obligo et oet Actum Ianue. in domo Bonifacii de Volta, .mi. die madii. 458. Ottone di Albissola anche a nome del fratello Enrico vende a Gwglielzono di Camaxemasca per otto anni la decima da loro percepita in Rapallo. 5 maggio 1190. [/o. 79 r.]. Testes Bonus Vasallus Rapallinus, Arnaldus Magnanus, Raimun-dus de Trencheria, Albertus pelliparius de Rapallo et Enricus de Camaxemasca (1). Ego Oto de Albugola cunfiteor me accepisse per me et Enricum fratrem meum accepi a te Guiliengono de Camaxemasca lb. .xi. dr. ian. pro quibus vendo tibi totam decimam quam ego et frater meus prediclus habemus in Rapallo et eius pertinentiis. Predictam decimam usque ad octo annos isto precio tibi vendo, trado et si plus valet dono tibi. Hanc vendicionem vel decimam libi et tuo heredi per me et heredem meum non inpedire et defendere ah omni homine usque ad octo annos cumplelos. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .v. die madii. In fine termini debet Guiliengonus s. .xx. Otoni. Possessionem et dominium usque ad octo annos inde tibi dedi. 459. Ansaldo fornaio transige una lite con Midonia del fu Guidone Novaria. 5 maggio 1190. Testes Michael Nacarus, Vivaldus Rapallinus, Maimonus de Fonte Amaro et Iohannes Guertius. Engo Ansaldus fornarius facio tibi Midonie fìlie olim Guidonis Novaria finem et refutacionem lb. .xvm. et s. .vili, de quibus habebam super te laudem quam lauderò tibi redo et caso eam et omnes rationes et acciones quas super te habebam tibi do et cedo et remito et hec facio tibi pro lb. .vini, dr. ian. quas inde michi dedisti de quibus me bene quietum voco. Predictam lìnem et refutacionem promito tibi dehinc per me et heredem meum firmas et ratas habere et non magìs contravenire. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea libi pignori obligo, rato manente pacto. Actum Ianue supra macel-lum Soselie, eo die. (1) et Enricus de Camaxemasca in sottolinea. 182 M. CH1AUDAN0 - R. MOROZZO DELLA ROCCA 460. Girardo bottaio e Robaldo di Mesema contraggono una so-cietas. 5 maggio 1190. Testes Arnaldus Magnanus, Oglerius revenditor et Bevin macel-larius. Ego Girardus botarius gener Georgii boiarii aocepi in socielate a te Rubaldo de Mesema lb. .x. contra quas mito Ib. .v. Cum ista societate debeo laborare in arte mea usque ad unum annurn. In capite vero anni tuum capitale salvum cum medietate totius lucri quod in ista societate fuerit in tua vel tui certi misi potestate mi-tere promito. Alioquin penam dupli libi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 461. Girardo della Valle e Robaldo della Valle promettono a Matteo della Valle, tutti di Molassana, di non molestarlo per le offese e le percosse da lui inferite alle loro mogli. 5 maggio 1190. Testes Rubaldus de Ruina, Rubaldus Morellus, Iohannes Mar-cocus, Iohannes Rabolerii, Wuilielmus Ginbus de Prato. Nos Gi-rardus de Valle et Rubaldus de Valle de Mola•.]. ..... a tribus parti bus via publica et a quarta terra Rufì de Lu- cedo. Predictam terram cum suo iure et comodo isto precio ei vedi-dimus (2), Iradidimus et si plus valet donavimus ei dono. Ilanc liane (8) vendicionem Michaeli et eius miso et heredi per nos et heredes nostros non magis inpedire et defendere ab omni liomine legitime. Alioquin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit tibi Bono Iohanni stipulanti pro Michaele promitimus quisque in solidum et cet, Possessionem et dominium inde ei dedimus. Hec omnia lecere mulieres predicte cunsilio Wuilielmi de Pino et lo hannis de Ratione suorum vicinorum renuentes legem iuliam et cet. Actum ubi superior eo die et hisdem testibus. 483. Giovanni Patrio contrae un cambio marittimo con Ottone Guercio. 10 luglio 1190. Testes Philipus de Castello, Enricus de Bono Fancello. Ego lo-hannes Patrius accepi a te Otone Guertio lb. dr. ian. .l. unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum misum solvere in Sicilia untius tarenorum .xxii \. minus uno tareno, ad untiam Ia-nue, unde do tibi in solucione .xx. untias auri pajolie tali modo quod vendes ipsum cum testibus et quod in eo superaverit erit meum et ad meam fortunam et implicabis ipsum et michi asignabis et si in eo deficeret de tuo debito cumplebo ipsùm tibi. Alioquin penam dupli libi promito et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .x. die intrantis iulii (4). 484. Guaìterio e la moglie Adelasia dichiarano di aver ricevuto da \ assalto di Porta macellaio la dote della figlia di lui Alda moglie di loro figlio Bartolomeo, alla quale costituiscono l'antefatto. 10 luglio 1190. (1) Lacuna nel cartolare. Mancano le carte intermedie dal 12 maggio 1190 al 9 luglio 1190. (2) Sic! (3) Sic! (4) A margine: Casa. L'atto è cancellato da quattro righe trasversali. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 191 Testes Hugo Labrinus, Iobannes magisler Bonifacii, Marufus de Paverio, Wuilielmus Curtus et Bonus Vasallus iilius Vitalis de Mari (1). Nos Gualterius et Adalaxia iugales acepimus a te Vasallo de Porla macellarlo lb. dr. ian. .xxxm. pro dotibus Aide tìlie tue uxo-ris fìlii nostri Bartholomei de quibus nos bene quietos voearaus et donamus eidem fdie tue nurui nostre nomine antifacti tantum in bonis nostris habitis et habendis per te suum misum (2) quod bene valeat lb. .xxxm. quas volumus ut habeat nostro dono secundum morem Ianue et cet. Et prò dote et antifacto omnia nostra habita et habenda tibi et ipsi pignori obligamus in solidum et cet. Hec omnia fecit Adalaxia cunsilio llugonis Labrini et Iohannis de Bonifacio suorum vicinorum renuens legem iuliam et cet. Actum extra portam civitatis Ianue, in domo Vasalli predicti, eo die. 485. Guglielmo Bernardo da Marsiglia contrae una aceomendacio con Bernardo di San Guglielmo per affari in Marsiglia. 10 luglio 1190. Testes Wuilielmus Ventus, Wuilielmus de Palio et Michael Bene-diclus. Ego Wuilielmus Bernardus Marsiliensis accepi in acomenda-cione a te Bernardo de Sancto Guilielmo lb. dr. ian. .lxxxvii. quas porto inplicatas Marsiliam ad tuam fortunam et ibi eas debeo vendere cum testibus, et facta ex eis ibi ratione et capitali (3) debeo eas tibi (4) reducere inplicatas Ianuam vel mandare locate cum testibus et in tua vel tui certi misi potestate mitere. Et debeo habere medietatem lucri quod lucratum in eis fuerit in implita quam fecero Marsilie et res predicte erunt ad nostrastram (5) comunem fortunam a Marsilia Ianuam de capitali et lucro. Actum ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 486. Rufo banchiere riceve in deposito da Bernarmurudo di Montpellier delle merci. 10 luglio 1190. Testes Amicus de Cunigo, Anselmus de Palio, et Raulus merce rius Montis Pesulani. Ego Bufus bancherius accepi in acomenda-cione a te Bernarmurudo Montis Pesulani centenaria .mi. grane de Provincia que stat ad tuam fortunam et promilo eam tibi vel tuo certo miso danti michi hanc cartam redere et liberare. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. (1) Da iìlius a Mari in sottolinea. (2) Da per a misum in sopralinea. (3) et capitali in sopralinea. (4) tibi in sopì'atinea. C5) Sic! 102 M. CIIIAUDANO - R. MOROZZO DETXA ROCCA 487. Hufmo calafato di Prè vende a Pietro calzolaio di Molassana una saracena bianca di nome Mocal. 10 luglio 1190. Testes Wuilielmus Grasus de Predi, Olo calegarius, Iohannes pelliparius et Nicola de Raneto. Ego Rufinus calafatus de Predi fra-ter Calderie (1) accepi a te Petro calegario de Molacana lb. .vii. et s. .xi. (2) dr. ian. finito precio unius saracene blance nomine Mocal, quam isto precio tibi vendo, trado et si plus valel dono tibi et pro-mito eam libi et tuo heredi et cuilibet per te per me et heredem menni non magis inpedire et defendere ab omni homine legitime defendere. Alioquin penam dupli sicut in tempore valuerit vendicio tibi stipulanti promito et cet. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum ubi superior, eo die. 488. Lanfranco di Marrufo vende a Rido di Manicone una terra in Yerci al Noceto. 11 luglio 1190. [/o. 88 ».]. Testes Fulco filius olim Anseimi de Castello, Salamon de Barchis et Armannus Romani de Alpe Plana. Ego Lanfrancus Marruii de (Jarexedo accepi a le Ricio de Monleone s. dr. ian. novena finito precio unius terre posite ad Yerci videlicet ad Noxedum cui coheret superili« et ab uno latere terra tua, inferius terra mea sicut dividitur terminis et ab alia parte terra Ioliannis Marenchi. Predictam terram isto precio cum omni suo iure et comodo vendo, trado et si plus viel dono tibi cuncedo. Hanc etiam vendicionem tibi et tuo heredi et cuilibet per te per me et heredem meum non magis inpedire et ab omni homine legitime defendere et auctorigare promito. Alio-quin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit tibi stipulanti promito et inde omnia mea habita et liabenda tibi pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum Ianue ante do-mum Fulconis de Castello, ,xi. die intrantis iulii. •189. lacobo Racometa promette a Nicola pellicciaio di consegnargli del rame in cambio delle merci ricevute. 11 luglio 1190. Testes Guascus de Volta et Amicus filius Amici de Cuni?o. Ego Iacobus Racometa accepi a te Nicola pellipario tantum de tuis rebus inule promilo tibi dare usque dies .xii. novem miliaria rami \lamanie bene mercadatilis et si ultra .xii. dilatavero et ramen va-luerit minus de lb. .xim. minus s. .n. cumplebo tibi quanlum mi- (1 Calderie in sopralinea. (2) et s. .ix. in sopralinea. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 193 nus valuerit. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die (1). 4.90. Guglielmo Arzufo dichiara di aver ricevuta la dote di Donni-cella sua moglie alla quale costituisce l’antefatto. 13 luglio 1190. * Ego Wuilieìmus Argufus accepi a te Donexella uxore mea pro tuis dolibus lb. dr. ian. .xvi. cumputato in eis quidquid pro luis do-tibus habui et de predictis lb. .xvi. me bene quietum voco et dono tibi nomine antifacti tantum in honis meis habitis et habendb quod bene valeat lb. dr. ian. .vili, quas volo ut meo dono habeas secundum morem Ianue et cet. Et pro dote et antifacto omnia mea habita et habenda tibi pignori obligo. Actum Ianue in domo Coenne Lucensis in Clavica, .xiii. die Iulii. Testes Iohannes castaldus, Opi^o calegarius, Wuilieìmus Cravarega, Iohannes de Agoxi, Mar-chesius Cri to et Morandus Crido et Bonus Vasallus filius Wuilielmi Quartani (2). 491. Testamento di Guglielmo Arzufo. 13 luglio 1190. Ego Wuilieìmus Argufus de ultima volúntate me et mea sic ordino. Volo sepelliri in cimiterio Sancti Donati. Pro anima mea iu-dico lb. .in. quarum decenum sit operis Sancti Laurentii et residuum harum lb. .in. sit ad meam sepulturam. Sophietam fìliam meam et ventrem uxoris mee michi pariter heredes instituo et si quis meorum fìliorum infra annos .xxv. sine legitimo herede obie-rit alter sucedat et si omnes fìlii mei sine herede legitimo infra anuos .xxv. obierint, frater meus Obertinus et soror mea Sophia suceda nt eis. Et filiis meis do tutores Wuilielmum calegarium de Reco, lordanem Bojardum avunculum meum et Oliverium Peverellum et cunfiteor quod Oliverius Peverellus socius meus habet in societate quam mecum habet, habet plus quam ego Ib. .xi. de capitali. Filiis meis do tutores Wuilielmum calegarium de Reco, Jordanem Boiardum et Oliverium Peverellum. Hec est mea ultima voluntas et r:et. Actum ubi superior, eo die. Testes Iohannes castaldus, Opico Crido, W uilielmus Cravarega, Martinus nepos Oberti Scagarii, Iohannes de Agoxi, Marchesius Crido, Morandus Crido et Bonus Vasallus filius Wuilielmi Quartani (3). (1) L’atto è cancellato da cinque righe trasversali. (2) A margine in alto : In duodecimo nichil feci. (3) A margine : T[estamentum]. M Chiaudano - R. Morozzo Della Rocca, Oberto Scriba de Mercato. 13. 194 M. CniAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA 492. Pietro di Teierono contrae una accomendacio con Giovanni Mazamorro per la Sicilia. 13 luglio 1190. Testes Amicus Lavaninus, Bartholomeus de Molinello, Ido eius frater et Nicola de Raneto. Ego Petrus de Teierono accepi in aco-mendacione a te Iohanne Mazamorro Ib. dr. ian. .xx. quas porto in Siciliani causa mercandi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in hac acomendacione fuerit in tua vel tui certi misi polestate mitere promito et extracto capitali quartum lucri hobere debeo quod erit meum proprium. Implicari debet hec aco-mendacio cum societate quam tecum habeo et spendere et luerari per libram cum ea et spendere per libram cum societate quam tecum et Hugone de Reco habeo. Hanc acomendacionem portavit letius 'elle Ilugonis de Reco socii sui presentis. Actum (1) Ianue in domo Bonifacii de Volta eo die. 493. ldone Peiasco di Monte promette al maestro Guglielmo di San \azaro c al prete Giberto di dare loro una partita di grano in osservanza di un giudizio arbitrale tra essi intercorso. 13 luglio 1190. f/o. 56 r.j. Testes Iohannes Marian us, Wuilielmus de Cesanego et Iohannes Bigotus. Ego Ido Peiascus de Monte cunfiteor quod de lite quam habebam vobiscum magistro Wuilielmo Sancii Na£arii et presbitero Giberto de minis .xx. grani quas michi querebatis prò molendino cestro de Pelio, posuimus nos in arbilris videlicet in Villano de Insulis et Hugone Ismaelis, qui pronunciarunt quod vobis darem minas .x. quas promito vobis vel vestro certo miso solvere hoc modo: minas .v. ad festum sancti Michaelis et dehinc ad .i. annum minas. Alioquin penam dupli vobis promito et inde omnia mea vobis pignori obligo et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta .xm. die iulii. 494. Il maestro Guglielmo di San Nazaro e Giberto prete di essa chiesa cedono ad ldone Peiasco di Monte tutti i diritti alla loro chiesa spettanti su Giovanni figlio di Oliviero di Pegli per i danni recati ad un mulino in Pegli. 13 luglio 1190. INos magister Wuilielmus Sancti Nagarii et Gibertus presbiter eius eclesie damus et cedimus tibi Idoni Peiasco de Monte omnes ra-tiones et actiones et iura realia et personalia que eciesia nostra no- li) ubi cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 195 sira (1) Sancti Nagarii habet super Iohannem fìlium Oliverii de Peio et eius rebus prò maleficio et peioramento quod ipse fecit in molen-dino nostro de Peio ut eis posis uti tamquam nos. Et ego Ido predici us promito vobis Wuilielmo et Giberto predictis quod de toto hoc quod super predictum Iohannem vincam ex predicto facto dabo vobis quartam partem >et spensarium erit super me. Sub pena dupli vobis stipulata et cet. Actum ubi superior eo die et hisdem testi-bus (2). 495. Gionanni Bigoto barilaro vende a Guglielmo di Cesanico la metà di una terra in Cesanico. 13 luglio 1190. Testes Iohannes Marganus, Ido Peiascus de Monte et Raimundus iilius olim Maimoni de Maraxi. Ego Iohannes Bigotus barilarius accepi a te Wuilielmo de Cesanico s. .xviii. precio medietatis unius terre posite in Cesanico, cui coheret superius via publica, inferiu-» el ab utraque parte terra tua. Predicte terre medietatem indivise tecum isto precio tibi vendo et si plus valet dono ti hi. Hanc vendi-cionem tibi et cuilibet per te per me et heredem meum non magis inpedire et defendere ab omni homine legitime defendere promito. Alioquin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit tibi stipulanti promito et cet. Possessionem et dominium inde tibi dedi. In hac vendieione cuncesit Richelda uxor Iohannis predicti et renuif quidquid iuris vel rationis in predicta terra habebat, cunsilianti-bus earn eam (3) Iohanne Marcano et Idone Peiasco de Monte quo* per cunsiliatores sibi elegit, renuens legem iuliam et cet. Actum ubi superior, eo die. 496. Ottone Guercio riceve in deposito merce per vendere da Raimondo di Quaranta. 14 luglio 1190. Ego Olo GuerciUs cunfìteor me accepisse in acomendacione et custodia a te Raimundo de Quaranta gorras piperis .viii. (4) quod est cantaria .xxi. et rotula .vini, et tres gorras bragilis domestici, et est voluntas tua si piper valuerit lb. .vili, ut vendam vel vendi ipsum faciam et bragile ad rationem de lb..vmi. Predictam aoomen-dacionem promito redere tibi vel uxori tue si non esses vel fratrì tuo Wuilielmo si tu vel uxor tua non esses. Alioquin penam dupli libi stipulanti promito et cet. Testes Iohannes Patrius, Iohannes (1) Sic ! (2) A margine: dedit denarios.... abraso. (3) Sic! (4) ¿107-aso. 196 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DEIAA ROCCA Longus. De pipere predicto debet recipere et extrahere centenaria .11. quod est eius proprium et debet recipere a Raimundo. Actum Ianue in Clavica in domo Otonis Guerlii, .xiiii. die Iulii. 497. Volpe col figlio Baldizzone Boiachesio affitta a Guilienzone di Bisogno per ventinove anni una terra al Morcento. 15 luglio 1190. Testes lohannes Busca, Wuilielmus Bernardus et Iohannes Vi-tellus. Nos Vulpis et Baldicio Bojachesius mater et fili us locamus tibi Guilieiifono de Bisagno et lieredi tuo usque ad .xxvmi. annos lerram unam nostram positam extra Ianuam in Muro Cincto et est pedes vivi ,xv. supra quam habes unum ediffìcium. Coheret ei ante via, relro terra nostra, ab uno latere ediffìcium Doni Dei de Bisa-gnono (1) et ab alio ediffìcium Alberti Pica Faba de Monleone, et debes nobis ad festum sancii Stephani omni anno s. .ni de tabula et promitimus tibi terram tibi et heredi tuo et cuilibet per te usque ad .xxvmi. annos dimitere et condicionem non in ea ascendere. Alioquin penam dupli sicut terra et ediffìcium valuerit in tempore tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus. Et ego Guilien^onus promito vobis Vulpi et Baldicioni tenere per me et heredem meum sive meum nuncium predictam terram usque ad terminum prefatum solvendo condicionem pre-fatam omni anno, sub pena predicta. Actum Ianue ante domo Bal-difonis Bojachesii, .xv. die julii. 498. Bonomo di Moneglia dichiara di aver ricevuto la dote di Anna sua moglie figlia di Oliviero di Vigna Vecchia alla quale costituisce l’antefatto. 15 luglio 1190. Ego Bonus Homo de Munelia accepi a te Oliverio de Vinea Veter-3 lb. .vii. dr. ian. pro dote Anne uxoris mee filie tue de quibus me bene quietum voco et dono ei per te suum misum et patrem nomine anlifacli tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. .un. quas volo ut habeat meo dono secundum morem Ianue et pro dote et antifacto omnia mea habita et habenda tibi et ipsi pignori obligo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. Testes Daniel de Albario, Bonus lohannes de Vinea Vetere et Guido de Munelia. 499. Ottobono del fu Pela Villano dichiara di ai'er ricevuto la dote di Adelaxia di Monte sua moglie alla quale costituisce l’antefatto. 16 luglio 1190. (1) Sic! OBERTO SCRIBA DE MERCATO 197 [/o. 56 v.]. Testes Philipus de Castello, Rogerius de Albario, Bertolotus de Muro Cincto, Hugo Crido de Muro Cincto et Bonus Vasallus fdius Bavalssci (1). Ego Oto Bonus (2) fdius olim Pila Villani accepi a te Adalaxia de Monte uxore mea pro tuis dotibus lb. dr. ian. .xi. et s. .xiiii. de quibus me bene quietum voco. Et do libi nomine anli-facti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. .XI. quas volo ut habeas meo dono secundum morem et usum Ianue. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .xvi. die intrantis julii (3). 500. Enrico Vitale contrae una accomendacio con Adalasia moglie di Lanfranco Papa per la Sicilia. 16 luglio 1190. Testes Obertus Bolganedus et Baimundus Inaldus, Ego Enricus Vitalis accepi a te Adalaxia uxore Lanfranci Pape in acomendacione lb. dr. ian. .lxi. et s. .ni. quas porto in Siciliani causa mercandi et quo Deus michi administraverit. Profìcuum et capitale quod in liac acomendacione fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Possum tibi Ianuam de istis rebus mistim cum meis mandare locate cum bonis teslibus. Actum Ianue, in domo Lanfranci Pape, eo die. 501. Enrico Vitale contrae una accomendacio con Raimondo Inaldo per la Sicilia. 16 luglio 1190. Testes Obertus Bolganedus et Lanfrancus Papa. Ego Enricus Vitalis accepi in acomendacione a te Raimundo Inaldo lb. dr. ian. .li quas porto in Siciliam causa mercandi et quo Deus michi melius administraverit. Profìcuum et capitale quod Deus in ista acomendacione dederit in tua vel tui certi misi potestate milere promito et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Possum tibi Ianuam de istis rebus mistim cum meis mandare locate cum bonis testibus. Actum Ianue ubi superior, eo die. 502. Vediano bottaio di Carro dichiara di aver ricevuto da Gi-rardo ferraio di Pavaredo e da Albia, coniugi, la dote della figlia Alvisa, sua moglie, alla quale costituisce l’antefatto. 16 luglio 1190. Testes Obertus ferarius, Castagna eius frater, Albertus Sedaga- (1) Do. et a Bavalasci in sopralinea. (2) Oto Bonus in sopralinea. (3) A margine : dedit dr. .vi. 198 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA rius, Iohannes Sedagarius el Girardus ferarius de Lavagio Rufo. Ego Vedianus botarius de Carro accepi a te Girardo ferario de Pa-varedo (1) et Albia uxore tua medietatem omnium vestrorum bo-norum per lb. .xii. pro dotibus Alvise uxoris mee fdie tue unde bene sum quietus. Et dono eidem uxori mee nomine antifacti tantum in meis bonis habitis et habendis quod bene valeat lb. .vi. dr. ian. quas volo ut habeat meo dono secundum morenti Ianue. In domo Bonifacii de Volta, eo die (2). 503. Vediano bottaio di Carro stabilisce con lo suocero Girardo ferraio le condizioni di vita in comune. 16 luglio 1190. Vedianus botarius de Carro cunvenit in hunc modum cum Gira rdo ferario de Pavaredo socero suo, videlicet quod Vedianus et uxor eius debent stare cum Girardo predicto et eius uxore dum Girardus et eius uxor vixerint et servire eis et facere eos dominos de hoc quod aquixierint, et Girardus debet dare Alvisie fìlie sue, uxori Vediani et filiis eiusdem Alvise totum quod ad obitum suum ha-buerit, excepto hoc quod ipse Girardus dabit prò anima sua comuni voluntate sua et Vediani. Et uterque fuit cunfesus quod tene-hatur sacramento cumplere ut dictum est. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. 504. Testamento di Ospinello Bonico. 19 luglio 1190. * Ego Hospinellus Bonicus sic me et mea ordino. Volo sepelliri in cimiterio Sancle Marie de Castello. Pro anima mea judico lb. .xn. quarum decenum sit operis Sancti Laurentii et residuum sit ad meam sepulturam et pro misis canendis in distribucione fratris mei Boni Vasalli et uxoris mee Altelie. Alda fìlia mea instituto de lb. .c. (3) et Ioanetam de lb. .c. (4) et Alaxinam de lb. .c. (5) et de Joto (6) lucro quod erit in mobilia mea a die mei obitus usque dum fuerint maritate sint in fradesca cum masculis (7) et si quis earum iinte quam maritetur, alie due sucedant ei in medietatem et fìlii mei masculi in aliam medietatem, et si secunda obierit tertia et masculi succedant ei in capite et si omnes femine obierint infra (1) medietatem cancellato. (2) A margine: dedit dr. .x. (3) .c. in sopralinea su .lxxx. cancellato. (4) .c. in sopralinea su .lxxx. cancellato. (5) .c. in sopralinea su .lxxx. cancellalo. (6) quod cancellato. (7) Da et de a masculis in sopralinea. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 199 annos .xxv. sine herede legitimo obierint, sucedant eis masculi et si que earum infra pupilarem etatem obierit alie et masculi succe-dant ei pariter. Raimundinum et Wuilielminum fdios meos pariter heredes instituo et si quis eorum infra pupilarem etatem obierit alter sucedat ei. Et si quis eorum infra annos .xxv. sine herede legitimo obierit alter sucedat ei vel eius heres et si omnes masculi sine herede legitimo (1) obierint infra .xxv. femine fdie mee (2) (3) sucedant (4). Uxor mea Frandina volo ut domina mearum [/o 57 r.] rerum et fìliorum dum ipsa sine viro (5) permanserit et volo ut Wuilielmus Buronus, Wuilielmus Galleta et Bonus Vasallus fra-ter meus (6) et Fradina uxor mea sint tutores fìliorum meorum et possint mandare eorum res laboratum ad fortunam minorum et si omnes fìlii mei masculi et femine infra annos .xxv. sine legitimo herede obierint, tertia meorum bonorum detur prò anima mea, tertia sit fratris mei Boni Vasalli vel eius heredis et alia tertia soro-ris mee vel eius heredis in stirpe. Cunfiteor quod habeo de dotibus uxoris mee Ib. .lxx. et iungo ei de meo lb. .x. Hec est mea ultima voluntas et cet. Actum Ianue in Palagolio in domo Hospinelli Bo-nichi, .xvim. die julii. Testes (7) Symon botarius, Iohannes de Mari, Bonus Vasallus Rapallinus et Obertus Saragus et Wuilielmus Rufus (8). 505. Filippo Rufo di Oliva e il prete Giberto di San Nazaro contraggono una societas per commerciare in Genova. 19 luglio 1190. Testes Oglerius fìlius Pantanei Pedicule, Nicola de Raneto et Gui-scardus de Foro. Ego Philipus Rufus de Oliva cunfiteor me accepisse a te presbitero Giberto de Sancto Nagario de (9) Sancto Nagario (10) in societate lb. dr. ian. .xvn. cum quibus debeo labore (11) in apoteca mea et inplicare specialiter in rebus quas in apoteca tenebo. Cum vero hanc societatem recuperare volueris, tuum capitale sal- ii) legitimo in sopralinea. (2) filie mee in sopralinea. (3) vel earum heredes cancellato. (4) fìliis cancellato. (5) viro in sopralinea su herede cancellato. (6) Da et a meus in sopralinea. (7) Obertus Sulfar, Alamannus Quartanus, Albertus de Rafhedo, Iohannes de Mari, Wuilielmus Rufus cancellato. (8) A margine del /o. 56 v. : T[estamentum] pressoché abraso e xii. (9) Oliva cancellato. (10) Sic! (11) Sic! I 200 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA vum el integrimi cura medietale totius lucri quod ex eis exierit in tua vel lui certi misi potestate mitere promito et hoc faciam usque ad dies .xv. poslquam michi vel meo certo miso a te vel tuo certo miso fuerit quesitum. Àlioquin penanti dupli tibi stipulanti pro-mito et inde omnia mea habita et habenda et nominatim omnia que habeo vel aburo (1) in apoteca tibi pignori obligo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 506. Girardo Bustica stipula una accomendacio con Giovanili Pel-lexella di Bisagno per la Sicilia. 17 luglio 1190. Testes Oto Guerlius, Vedianus guardator, Bonus Iohannes de Costa de Rivarolio et Nicola de Raneto. Ego Girardus Bustica acce-pi in acomendacione a te Iohanne Pellexella de Bisagno lb. dr. ian. .v. quas porto in Siciliam causa mercandi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta .xvii. die intrantis julii. Hanc acomendacionem suscepit Girardus volúntate et cun-sensu Otonis Guertii socii sui presentís. 507. 1 assalto Mazatorta, Baldoino Pertuso e Richelda del fu Guglielmo dei Pianelli vendono ad Alberto di Alberto di Airola di Figarolo due parti dei diritti già spettanti a Guglielmo dei Pia-nelli in Fontanabuona e nella pieve di Pletagna. 17 luglio 1190. Testes Forlis de Camogio, Iacobus de Camogi et Enricus afaitator. Nos Vasallus Macjatorta et Baldoinus Pertusus et Richelda filia olirti Wuilielmi de Planellis accepimus a te Alberto filio Alberti de Ajrola de Figarolio lb. .vi. pro quibus vendimus tibi duas partes totius posse quod Wuilielmus de Planellis habebat cum venit ad mortem in in (2) Fonte Bono et in plebeio Plelagne et eius pertinentiis. Predicti posse duas partes isto precio tibi vendimus, tradimus et si plus valet dono tibi cuncedimus. Hanc vendicionem tibi et tuo heredi et cuilibet per te per nos et heredes nostros numquam magis inpedire el defendere ab omni homi ne et speciali!er ab herede Wuilielmi de Planellis promitimus. Àlioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus et cet. Predicte terre Vasasallus (3) et Baldoinus medietatem ut rem alienam quia est Fredenconis illii olim (1) Sic! (2) Sic! (3) Sic! OBERTO SCRIBA DE MERCATO 201 Wuilielmi de Planelis et Richelda aliam medietatem. Et iuravit supra Dei evangelia vendicionem hanc firmam et ratam dehinc ha bere et non contravenire et facere ex ea cartam emptori in laude sui iudicis ad .1. vel duos menses postquam ei fuerit quexita et erit maior annis .xxv. Et hec fecit cunsilio Vasalli Macetorte et Fortis Camolini suorum amicorum et vicinorum (1) renuens legem iuliam et cet. Et erat maior annis .xvii. (2). Actum in Castello in domo Otonis Magetorte. Cunsilio predictorum cuncesit Bona-dona uxor Baldoini Pertusi et renuit ius quod in ea habebat. Eo die. 508. Vitale di Bedoano vende al fratello Oliviero quando gli pervenne in Rapallo dalla eredità dei genitori. 17 luglio 1190. Testes Wuilielmus Bellus, Iacobus eius serviens et Symon Fren-guellus. Ego Vitalis de Bedoano accepi a te Oliverio fratre meo lb. .vi. finito precio de toto hoc quod habeo in Rapallo et eius per-tinentiis quod michi a patre meo Gadulfo et Ermelina olim ma-tre mea pervenit. Totum ergo quod in Rapallo et pertinentiis habeo quod a patre meo vel matre mea michi (3) perveniset isto precio tibi vendo, trado et si plus valet dono tibi. Hanc vendicionem libi et tuo heredi et cuilibet per te per me et heredem meum non magis inpedire et defendere ab omni homine, sub pena dupli tibi stipulata et cet. Possessionem et dominium inde tibi dedise cun-fiteor. Actum Ianue sub porticu Wuilielmi Relli, eo die. 509. Oliviero di Bedoano e la moglie Solia concedono al fratello Vitale il diritto di prelazione sulla terra da lui venduta di cui all'atto precedente. 17 luglio 1190. Nos Oliverius de Bedoano et Solia iugales promitimus tibi Vitali de Bedoano fratri mei Oliverii si in ullo tempore nos vel ullus nostrum sive heres noster vendemus vel alienabimus terram que fuil patris tui quam nobis in Bapallo vedidisti (4), quod eam tibi vel heredi tuo vendemus et nullo alii. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus et cet. Hec omnia fecit Solia cunsilio filii sui Girardi et Symonis Frenguelli sui propinqui renuens legem iuliam et cet. Actum ubi superior eo die, et hisdem testibus. (1) et vicinorum in sopralinea. (2) Da et a .xvn. in sopralinea. (3) michi in sopralinea. (4) Sic! 202 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA 510. Oliviero di Bedoano e la moglie Solia si dichiarano debitori al fratello Vitale del prezzo della terra da lui acquistata in Rapallo, di cui agli atti precedenti. 17 luglio 1190. [/o. 57 Testes Wuilielmus Bellus, Opiijo de Qocolis, Svmon Frenguellus et Iacobus serviens Wuilielmi Belli. Nos Oliverius de Bedoano et Solia iugales cunfìtemur nos debere libi Vitali de Bedoano fratri meo Oliverii lb. dr. ian. .vi. prò precio terre quam michi Oliverio vendidisti in Rapallo. Predictas lb. .vi. promitimus libi solvere hoc modo, s. .xx. usque ad kalendas agusti proximi et s. .l. ad natale Domini proximum, et s. .l. ad pasca pasca (1) proximum resurrec-tionis. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus uterque in solidum et inde omnia nostra tibi pignori obligamus et nominatimi terram predictam. Aetum Ianue sub porticu Wuilielmi Belli, •xvii. die julii. Hec fecit Solia cunsilio Girardi fìlii sui et Symonis Frenguelli sui propinqui renuens legem iuliam et cet. 511. Divisione dei beni ereditati dai genitori ti'a Oliviero e Vitale di Bedoano. 17 luglio 1190. Cunfesi fuerunt ad invicem Oliverius et Vitalis de Bedoano fia-tres quod inter se fecerant divisionem omnium suarum rerum mo-bilium et immobilium quas insimul comunes liabebant per frae-scam vel eis a patre vel maire sua pervenerant ullo modo, de qua divisione uterque fuit cunfesus quod bene suam partem habuerat. Predictam divisionem promisere sibi vicisim dehinc firmam et ra-tam habere et non magis contravenire per se vel aliam personam. Alioquin penam dupli de quanto questio fuerit sibi promisere et inde omnia sua sibi pignori obligarunt. Insuper predictam divisionem dehinc firmam et stabilem habere et tenere et non contravenire et ocasione fradesce nichil de cetero Vitali vel eius heredi postulare per se vel aliam personam iuravit Oliverius supra Dei evangelia. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. 512. Bobaldo Bobaino, Giovanni Mazamorro e Ugone di Recco contraggono una societas per commerciare in Sicilia. 17 luglio 1190. Testes Philipus de Castello, Rubaldus Porcus, et Iohannes Paria-nus. Ego Rubaldus Robainus accepi a te Iohanne Macamorro lb. .xxi. et s. .xi. dr. ian. et a te Hugone de Reco lb. .xh. et s. .xi. (1) Sic! OBERTO SCRIBA DE MERCATO 203 in socletate contra quas quas (1) mito lb. .xxi. et s. .xi. Hanc socie-tatem porto in Siciliana causa mercantili et inde nullo alio jtinere mutato Ianuam debeo venire et capita (2) et lucrum quod in hac societate fuerit cum toto lucro quod aliunde ullo modo habuero in vestra vel vestri certi misi potestate mitere promito et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Insuper iuro supn Dei evangelia predictam societatem salvare, custodire et in vestra vel vestri certi misi potestate reducere cum lucro et capitali quod in ea fuerit bona fide. Et hoc sacramento tenebor dum michi aliquid per societatem vel acomendacionem commiseritis. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 513. Oglerio di Bano fa quietanza ad Alberto nipote di Robaldo Lavagnino per quanto lasciatogli in eredità da sua sorella Alda di lui moglie. 17 luglio 1190. Testes Rubaldus liavaninus, Iohannes Frealdi et Bonaventura Frealdi. Ego Oglerius de Bana cunfìteor me bene esse quietum a te Alberto nepote Rubaldi Lavanini de toto hoc quod Alda olim uxor tua, soror mea, michi iudicavit et nominatim dedisti michi lb. .ni. et s. .vii. et dr. ,vm. Et nos Bonus Yasallus, Wuilielmus et Alamanus fìlie Ermeline sororis Oglerii de Bana cunfitemur nos accepisse a te Alberto predicto totum hoc quod prefata uxor tua matri nostre iudicavit et nominatim dedisti nobis inde pro matre nostra lb. .ni. et s. .vn. et dr. .vui. Si vero mater nostra vel alia persona de hoc, predicta uxor tua matri nostre iudicavit tibi vel heredi tuo vel alicui per te ullam inquixicionem fecerit, penam dupli tibi promitimus et cet. Actum ubi superior eo die. 514. Testamento di Martino calzolaio. 17 luglio 1190. Ego Martinus calegarius de ultima voluntate me et mea sic ordino. Volo sepeliri in cimiterio Sancte Marie de Mneis. Pro anima mea judico lb. .v.; quarum decenum sit operis Sancti Laurentii. Residuum barum lb. .v. sit ad meam sepulturam et exequias fu-neris in ordinatione uxoris mee Ote. Omnia alia mea bona lego Ote uxori mee. Hec est mea ultima voluntas que si non valet iure testamenti saltim vim codicilli vel alicuius ultime voluntatis te-neat. Actum Ianue in Borgheto in domo predicti testatoris, eo die. Testes Armanus draperius, Martinus de Sejestrio, ^sallus de Pino. (1) Sic! <2) Sic! 204 M. CH1AUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA Iohannes de Serra, Wuilielmus Boiolius eius socer et Iohannes Bec-cus Ruius (1). 515. Grimaldo di Castello ed Ansaldo Rataldo contraggono una societas per commerciare in Maremma. 18 luglio 1190. [/o. 89 r.]. Testes Iohannes Grita, Philipus de Castello et Wuilielmus Ve-gius de Strupa. Ego Grimaldus de Castello accepi in societate a te Ansaldo Rataldo lb. dr. ian. .xxini. contra quas mito lb. .xii. Hanc societatem porto in Maritimam causa mercandi usque ad faucem Rome et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in ea fuerit in tua vel lui certi misi potestate mitere cum loto lucro quod aliunde abuero (2) et extracto capitali lucrum per medium de-bemus dividere. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .xvni. die intrantis Iulii. 516. Buontonso e Riccardo di Verdun pellicciai dichiarano di dovere ima somma a Guglielmo Guercio Ostaliboi. 18 luglio 1190. Testes Wuilielmus Puncius et Marinus Cigala. Nos Bonus Tonsus^ pelliparius et Ricardus de Verduno pelliparius accepimus a te Wui-lielmo Guertio Ostaliboi tantas agnelinas unde promitimus tibi solvere usque ad unum mensem lb. .xim. et s. .xii. Alioquin penam dupli tibi promitimus uterque in solidum et cet. et inde omnia nostra tibi pignori obligamus et cet. Et ego Falconus pelliparius si predicti Bonus Tonsus et Ricardus non tibi Wuilielmo cumple-verint ut supra constituimus nos tibi proprios debitores et paga-tores predicti debiti sub pena dupli (3) renuens legem principalis-debitor prius est cunveniendus. Actum ubi superior, eo die 517. Gandoljo Figallo vende a Marchesio Balbo di Zunzina una terra in Lorina. 13 luglio 1190. Testes Hugo de Reco, Pascalis pelliparius et Marchesius castaldus de (^un^ina. Ego Gandulfus Figallus accepi a te Marchesio Balbo de Cuncina et fratribus tuis s. .xini. prò quibus vendo vobis unius terre posite in Lorina (4) quarterium minus quarta. Coheret ei superius et inferius via publica et ab utroque latere terra tua et fratrum tuorum. Quarterium minus quarta predicte terre isto (1) A margine : T[estamentum]. (2) Sic! (3) Sic! (4) Lorina in sopralinea su ^unfina cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 205 precio vobis trado, vendo et si plus valet dono vobis, et promito eam defendere vobis et vestris heredibus et cuilibet per vos per me et Jieredem meum et non magis inpedire. Alioquin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit tibi stipulanti promito et inde omnia mea vobis pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi et fratribus tuis dedi. Actum ubi superior, eo die. 518. Gandolfo Figallo vende a Marchesio castaido di Zunzina una terra in Zunzina alla Sorba. 18 luglio 1190. Ego Gandulfus Figallus accepi a te Marchesio castaido de Qungi-na s. .in \. prò quibus vendo tibi totam (1) hoc quod habere visus sum tecum indivise in Qungina in loco qui dicitur Sorba cui co-lieret superius, inferius et ab uno latere terra tua et ab alio terra Mabilie. Totum quod in predicta terra predicta habere visus sum isto precio tibi vendo, trado et si plus valet dono tibi cuncedo et promito tibi hanc vendicionem tibi et tuo heredi per me et here-dem meum non magis inpedire et defendere ab omni homine sub pena dupli tibi stipulata. Possessionem et dominium inde tibi dedi Actum ubi superior, eo die. Hugo de Reco, Pascalis pelliparius, et Marchesius Balbus de (^uncina. -519. Trencherio di Filippo pattuisce con Bonifacio di Piazza Lunga il contratto di matrimonio tra sua figlia Midonia e il di lui figlio Robaldo. 19 luglio 1190. Testes Rubaldus de Deitesalve, Martinus Tornellus, Wuilielmus Tonellus et Ansaldus Cigala et Armanus Pellis. Ego Trecherius Philipi promito tibi Bonifacio Platee Longe quod dabo filiam meam Midoniam filio tuo Rubaldo in uxorem et dabo tibi pro dote eius .lb. clxxx. quarum promito tibi dare medietatem prediate do!is cum duxerit in uxorem Midoniam et aliam medietatem inde ad .i. annum proximum. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Et nos Wuilielmus Buro-nus et Nicola Lecanuptias et Filipus Cavaruncus si Trencherius non tibi Bonifacio cumpleverit ut supra cunstituimus nos tibi pro-prios debitores et pagatores predicti debiti et cunventus, renuen-tes legem qua principalis debitor prius est cunveniendus, unique in solidum et cet. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promiti-mus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus. Actum Ianue in (1) Sic! 206 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA Platea Longa sub porticu olim Ansaldi Trencherii, .xvim. die in-trantis julii. 520. Enrico Balbo di Ugone pellicciaio e Dono di Dio Moggio di Ferro contraggono una societas per commerciare in Sicilia e nel Reame. 19 luglio 1190. [jo. 89 «.]. Testes Iohannes Bargalinus, Bernardus de Bargona et Obertua Margonus et Hugo Grasus macellarius. Eg'o Enricus Balbus fìlius Hugonis pelliparii accepi in societate a te Dono Dei Modi Ferri lb. dr. ian. .xiiii. contra quas mito lb. .vii. Hanc societatem porto in Siciliani causa mercandi et quo michi videbitur per terram regi* et nullo alio alio (1) itinere mutato Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in liac societate fuerit cum lucro quod aliunde ullo modo (2) habuero in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. In acomendacione porto a te.lb. .xxiii. et s. .xi. ad quartum lucri quod erit meum proprium et acomendacionem sicut societatem in tua vel tui certi misi, cum lucro quod in ea fuerit, potestate mitere. Possum predictas res vel ex eis tibi Ianuam locate mandare cum te-stibus. Hanc societatem et acomendacionem suscepit et portavit Enricus velie et iusu patris sui Hugonis presentis. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .xvim. die intrantis julii (3). 521. Giovanni di Pontremoli e Bertolino dei Porcelli contraggono una accomendacio per il Levante. 20 luglio 1190. Testes Philipus de Castello, Pantaneus Pedicula, Wuilielmus Ve-gius de Strupa. Ego Iohannes de Pontremolo accepi in acomendacione a te Bertolino de Porcellis lb. .in. dr. ian. quas porto Ultra-mare causa mercandi et quo michi videbitur bonum acomenda-cionis. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et habere debeo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .xx. die Iulii. 522. Pietro Lombardo promette ad Albertono Rido e ad Adalasia moglie del fu Giovanni Tarasanto di transigere un suo credito verso costoro, se pagheranno entro settembre. 20 luglio 1190. (1) Sic! Nel ms. (2) ullo modo in sopralinca. (3) L’atto è cancellato da cinque linee trasversali. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 207 Testes Contesa uxor olim Bertoloti de Orto et Rufinus de Caneto. Ego Petrus Lonbardus promito vobis Albertono Ricio et Adalaxie uxori olim Ioliannis Tarasancti si vos vel vester misus michi vel meo certo miso per totum septembrem proximum dederitis solidos .l. dr. ian. quod faciam vobis fìnem et refutacionem de lb. .xv. quas in bonis olim Iohannis Tarasci (1) et tuis Adalaxia recipere debebam, et cartam quam inde habeo vobis rendam et nominatila tibi Albertono. Alioquin penam dupli vobis promito et cet. (2) Et nos Albertonus et Adalaxia predicti prò refutacione predicta quam nobis facere promixisti, promitimus tibi Petro Lonbardo vel tuo certo miso solvere s. .l. per totum septembrem sub pena dupli tibi stipulata et cet. Actum in domo Albertoni Ricii, eo die. 523. Giovanni Guercio di Bellono e Gualterio di Lendrex contraggono una societas per commerciare in Sicilia. 20 luglio 1190. Testes (3) Vasallus Rapalinus et Lanfrancus afaitator. Ego Io-hannes Guertius de Bellono accepi in societate a te Gualterio de Lendrex .lxvii. minus terca contra lb. triginta .ni. et terca. Hanc societatem porto in Siciliam causa mercandi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in hac societate fuerit in tua vel tui (4) certi misi potestate mitere et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Super societatem porto a te in acomendacione lb. .cxxxv. (5) ad quartum lucri quod erit meum prò-prium. Actum Ianue in domo qua stabat Gualterius eo die. Totum lucrum quod aliunde habuero mitam in societate. 524. Giovanni Guercio di Bellono e Giovanni, cognato di Carlo di Besançon, contraggono una accomendacio per la Sicilia. 20 luglio 1190. Ego Iohannes Guertius de Bellono accepi in acomendacione a te lohanne cognato Carli de Besençono in acomendacione .lxv. (6) quarum lb. .xv. sunt ut dicis Guide uxoris Lanfranci ferarii. Hanc acomendacionem porto in Siciliam causa mercandi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in ea fuerit in tua vel tui (1) Sic! (2) Le due righe trasversali coprono solo la parte seguente dell’atto. (3) Iordanis cancellato. (4) vel cancellato. (5) i. et solidos .xv. cancellato. (6) a Guida matre Lanfranci ferarii lb. .xv. cancellato, con uxore de in so-pjalinea. 208 M. CH1AUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA cerli misi potestatestate (1) mitere et extracto capitali quartum lucri habere debeo quod eril. societalis quam liabeo cum Gualterio de Len-drex cuius veile eam porto, eo presente. Actum ubi superior, eo die el hisdem teslibus. Per libram debeo de ea spendere cum alii rebus quas feram. 525. 0gier io Vento loGa per due anni a Guidone di Rezo la sua locanda di Canneto. 20 luglio 1190. * Testes Oglerius Pedicula et Domum Dei Oglerii Guidonis. Ego Oglerius Ventus loco libi Guidoni de Re?o a lesto proximo Sancti Michaelis usque ad duos annos stacionem meam de Caneto quam solitus es tenere, tali modo quod debes michi per annum lb. .xxxm. per quatuor terminos, videlicet lb. .viii. et s. .v. et promito tibi stacionem usque ad terminum per me et heredem meum non au-fere et cundicionem non ascendere. Alioquin penam dupli tibi promito. Et ego Guido promilo tibi Oglerio tenere stacionem usque ad terminum, solvendo omni anno lb. .xxxm. per penxionem tibi, silicet lb. .via. et s. .v. de tribus in tres menses et si terminum vel terminos inde michi produxeris per eos tibi senper tenebor usque ad lolius debili solucionem. Et sic iuro cumplere tactis evangeliis. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Ante eclesiam Sancti Torpetis, eo die. 526. Rolando di Fredenzone Tignoso e Giovaimi, suo fratello, con-traggono una societas per commerciare in Sicilia. 20 luglio 1190. [/o. 90 r.]. Testes Iohannes castaldus, Anselmus de Castello et Oglerius fi-1 ius Pantanei Pedicule. Ego Rolandus fìlius Frede?onis Tignosi accepi in societale a te Iohanne fratre meo lb. .xxiii. contra quas milo lb. ,xi |. Ilanc societatem porto in Siciliam causa mercandi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in hac socielate fuerit in tua vel lui certi misi potestate mitere et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Super societatem porto de meo s. (2) .xxvi. quos debet luerari per libram cum societate el esse mei cum lucro quod in eis fuerit. In acomendacione porto a Terdona ad terlium lucri quod erit' meum proprium s. .xx. Pre-dict-am societalem suscepit et portavit. Rolandus velie et cunsensu a: Sic! (2, s. corretto da lb OBERTO SCRIBA DE MERCATO 209 Fjedenconis patris sui presentís. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .xx. die julii. 527. Robaldo Pastore e Robaldo di Voltaggio dichiarano di dovere una somma a Vassallo Straleira per cuoiame ricevuto. 20 luglio 1190. (1) Testes Ingo de Flexo, Lanfrancus filius Rubei de Volta et Enri-cus filius Amiconi. Nos Rubaldus Pastor et Rubaldus de Vultabio accepimus a te Vasallallo (2) Straleira tanta coria unde promilimus tibi tuo certo miso per nos vel nostrum nuncium solvere tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum misum solvere usque ad medium septembrem lb. dr. ian. .xlviiii. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus uter que in solidum et cet. Actum ubi superior, eo die. 528. Oglerio di San Lorenzo e Ingone di Flexo, contraggono una accomendacio per la Sicilia. 20 luglio 1190. Testes Lanfrancus fdius Rubei de Volta et Obertus filius Obeili Spinule. Ego Oglerius de Sancto Laurentio accepi in aeomenda-cione a te Ingone de Flexo lb. dr. ian. .xlv. quas porto in Siciliam causa mercandi et quo iero cum societate quam babeo cum March esio de Volta, et nullo alio itinere mutato Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in hac acomendacione fuerit in tua vel tui certi misi potestate mifere et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Nullum dispendium debeo in ea tacere nisi in avariis rerrum (3). Hanc acomendacionem portavit Oglerius velie Marche sii de Sancto Lauretio (4). Actum ubi superior, eo die (5). 529. Oglerio di San Lorenzo e Marchesio della Volta contraggono una accomendacio per la Sicilia. 20 luglio 1190. Testes Guascus de Volta, Lanfrancus filius Rubei de Volta et Pa-xius lucensis. Ego Oglerius de Sancto Laurentio accepi in acomendacione a te Marchesio de Volta lb. dr. ian. .cxxm. et s. .vii. quarum ut dicis lb. .xx. de capitali sunt Bonifacii filii olim Iacobi de Volta. Hanc acomendacionem porto in Siciliam causa mercandi et quo (1) Edito in A. Ferretto, op. cit., doc. CXV. (2) Sic! (3) Sic t (4) Sic! (5) A margine : Casa e I[ngonis] . L’atto è cancellato da otto righe trasversali. ) M Comudano - R. Morozzo Della Rocca, Oberto Scriba de Mercato. 14. 210 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA melius michi videbitur. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel lui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Actum ubi superior, eo die (1). 530. Paxio lucchese contrae un oambio marittimo di venti onde di tareni per la Sicilia con Marchesio di San Lorenzo. 20 luglio 1190. * Testes Lanfrancus filius Rubei de Volta, Bonifacius filius olim Iaeobi de Volta et Musus cultellerius. Ego Paxius Lucensis accepi a te Marchesio de Sancto Laurentio lb. dr. ian. .xl. minus s. .v. unde promito tibi solvere tibi vel Oglerio tuo vel alii tuo certo miso per me vel meum misum in Sicilia ubi navis Anfosi bancherii et sociorum fecerit portum, untias auri tarenorum .xx. ad .i. mensem postquam navis predicta vel maior pars rerum eius illue pervenerit sana. Alioquin penam dupli tibi stipulati (2) promito et cet. Actum ubi superior, eo die. 531. Oglerio di San Lorenzo e Bonifacio del fu Iacobo della Volta contraggono una accomendacio per la Sicilia. 20 luglio 1190. Testes Lanfrancus filius Rubei, Paxius Lucensis et ftlusus culte-lerius. Ego Oglerius de Sancto Laurentio accepi in acomendacione a te (3) Bonifacio filio olim Iacobi de Volta, lb. dr. ian. .xxxvin. et s. .xm. et dr. .11. Hanc acomendacionem porto in Siciliam causa mercandi et quo michi videbitur. Proficuum et capitale quod in ea fuerit tibi vel tuo certo miso asignare et habere quartum lucri. Actum ubi superior, eo die. 532. Oglerio di San Lorenzo e Paxio lucchese contraggono una accomendacio per la Sicilia. 20 luglio 1190. Testes Marchesius de Sancto Laurentio et Lanfrancus fìlius Rubei de Volta. Ego Oglerius de Sancto Laurentio accepi in acomendacione a te Paxio Lucensi lb. dr. ian. .lxviiii. quas porto in Siciliam causa mercandi et ibi debeo ex eis pagare prò te untias .xx. Residuum quod in ea fuerit debeo portare quo melius michi videbitur. Proficuum et capitale quod in eo fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Si ultra lb. .xl. minus s. .v. intxaverit in solucione de .xx. untiis (1) A margine: Cassa. L’atto è cancellato da undici righe trasversali. (2,, Sic! (3) Oglerio cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 211 predictis, debet deminui de capitali residui et de lb. .xxviiii. Actum superior, eo die (1). 533. Giovanni di Domenico, Amicone di Castello e Ansaldo Ra-taldo contraggono una accomendacio per la Sicilia, affidandola a Guglielmo Scarpa. 20 luglio 1190. [/o. 90 v.~]. Testes Vasallus Straleira, Iohannes Straleira et Nicola Golinusli-nus (2). Ego Iohannes Dominici accepi in acomendacione a te Ami-conó de Castello lb. dr. ian. .xi/vm. et ab Ansaldo Rataldo lb. .xxxn. implicatas in .v. brunetis scarlate, quas vestro velie mito in Siciliani per Wuilielmum Scarpam vestro velie, causa mercandi. Pro-fìcuum et capitale quod in ea fuerit in vestra vel vestri certi misi potestate mitere promito et extracto capitali quartum lucri habere debeo (3). Actum sub porticu Vasalli Straleire, .xx. die julii. 534. Guglielmo Scarpa contrae una accomendacio con Giovanni di Domenico, socio di Vassallo Straleira, Amicone di Castello ed Ansaldo Rataldo. 20 luglio 1190. Testes Iohannes Straleira et Nicola Golinus. Ego Wuilielmus Scarpa accepi in acomendacione a te Iolianne Dominici lb. .xlv. de societate tua et Vasalli Straleire et lb. .lxxx. que sunt Amiconi de Castello et Ansaldi Rataldi quas omnes porto in Siciliam causa mercandi. Profìcuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et habere quartum lucri. Si vero tu vel tuus certus misus veneris in Siciliam ibi debeo pre-dictas res redere et asignare tibi vel tuo miso. Per libram si non veneris debeo de ea spendere. Actum ubi superior, eo die. Hanc acomendacionem fecit Iohannes Wuilielmo velie et iusu Vasalli Straleie et Amiconi predictorum presentium. 535. Ogle rio di San Lorenzo e Idone Mallono contraggono una accomendacio per la Sicilia. 20 luglio 1190. Testes Obertus fìlius Ugolini Malloni et Lanfrancus filius Rubei. Ego Oglerius de Sancto Laurentio accepi a te Idone Mallono in acomendacione lb. dr. ian. .xxvm. quas porto in Siciliam causa merit) A margine : Casa. L’atto è cancellato da nove righe trasversali. (2) Sic ' (3) Cancellato : Per libram debeo spendere de ea per libram postquam ero in Sicilia. 212 M. CHIAUDANO - R. IMOROZZO DELLA ROCCA candì et inde Ianuam, debeo eam libi Ianuam mandare locate cura lestibus vel ducere et' extracto capitali quartum lucri habere debeo. Si vero non invenero in Sicilia nuncium vel navem que michi bona videatur, possum earn mecum portare quo iero. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 536. Martino di Sestri Levante promette a Giovanni Pelliccia di vendergli In metà di una terra in Fossa Lovaria. 20 luglio 1190. Tesles Rainaererius (1) de Quinto et Ingo Vexa. Ego Martinus de Sejestrio promito libi Iohanni Pellicie quod dabo et liberabo t-ibi r.sque ad medium agustum proximum medietatem totius terre mee de Fosa Lovaria de qua habui.litem cum Gatis, et eam dabo tibi sicut est vel fuerit estimata et si non est modo estimata faciam eam esti-mari usque ad medium agusti. Et faciam ex ea tibi cartam in laude tu: iudicis usque ad dictum terminimi cum uxore mea. Et totum ut predictum est bona fide sine fraude iuro cumplere et si terminum vel terminos inde michi produxeris per eos tibi senper tenebor usque ad totius facti cumplementum. Alioquin penanti dupli sicut medietas predicta valet tibi promito et cet. Actum Ianue ante fu-dicum Pedicularum eo die. Et ego Iohannes Pelicia iuro supra Dei evangelia accipere terram predictam si michi eam dederis et solvere tibi precium sicut estata (2) est vel erit .i. medietatem precii cum michi feceris cartam et aliam inde ad tres menses. Alioquin penam dupli tibi promito. 537. Guglielmo Doriat Ugone Mallono e Sigebaldo di Guglielmo Doria, si dichiarano debitori di Antolino Bozario per merce. 21 luglio 1190. Testes Gualopinus, Bisacinus, Oto Pegus (3) Wuilielmus botarius. ftos Wuilielmus Aurie et Hugo Malonus et Sygebaldus filius Wui-lielmi Aurie accepimus a te Antolino Bonario tantum de tuis rebus unde promitimus tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum mi-sum sol vere usque ad festum proximum sancte Marie Candelarie lb. dr. ian. .cxn. et si terminum vel terminos inde nobis vel nostro certo miso per te vel tuum certum nuncium produxeris, per eos tibi senper tenebimur usque ad totius debiti solucionem et oca-sione munte vel usure huius debiti in nullo tempore (4) lamen- (1) Sic! (2) Sic! (3) Bota cancellato. Ì4) occasionem cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 212 tacionem faciemus linde tu vel aliqua persona per te danum habeas. Et totum ut predictum est iuramus corporaliter (1) supra Dei evangelia cumplere. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promi-ti mus et jnde omnia nostra tibi pignori obligamus quisque in so-lidum et cet. Àclum Ianue ante domum Wuilielmi Aurie, .xi. die exeuntis julii. 538. Bisaccino promette a Guglielmo Doria, Sigebaldo Doria ed Ugone Mallono di rilevarli dalla obbligazione da loro assunta in sua vece verso Antolino Bozario, di cui allatto precedente. 21 luglio 1190. * Ego Besacinus cunfiteor quod vos Wuilielmus Aurie, Sygebal-dus pater et fìlius, et Hugo Mallonus interfuistis pro me Antolino Bogario Piacentino de lb. .cxn. et iurastis eas sibi vel suo miso per vos vel vestrum nuncium solvere usque ad festum proximum Candelarie. Et ego promito vobis vel vestro certo miso per me vel meum nuncium usque ad medium septembrem proximum eas solvere (2). Et totum ut predictum est iuro corporaliter (3) supra Dei evangelia cumplere. Alioquin penam dupli vobis promito et inde omnia mea vobis pignori obligo et cet. Actum ubi superior, eo die, et hisdem testibus. 539. Robaldo Lavagnino e la moglie Ermelina, Ansaldo Rege e la moglie Agnesia vendono ad Alberto maestro di Begato la quarta parte di un prato al Castagneto. 21 luglio 1190. F/o. 91 /-.]. Testes Fulco Magnanus de Strupa, Wuilielmus Vegius de Strupa et Raimundus fìlius Fredegonis de Volta. Nos Rubaldus Lavaninus et Ermelina jugales et Ansaldus Rex et Agnesia iugales accepimus a te Alberto magistro de Begai s. .xxx. pro quibus vendimus tibi quartam partem unius prati quod dicitur pratum de Castaneto indivise tecum. Cui coheret superius Costa, inferius Ocuculi (4) Grosi, ab uno latere Pascalis de Begai et ab alio Sancti Thome. Predict! prati quarterium isto precio tibi vendimus et si plus valet dono tibi da mus. Hanc vendicionem tibi et tuo heredi et cuilibet per te per nos et heredem nostrum numquam magis inpedire et defendere ab omni homi ne. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus. (1) corporaliter in sopralinea. (2) eas solvere in sopralinea. (3) corporaliter in sopralinea. (4) Sic! 214 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DEIXA ROCCA Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Hec omnia fecere mulieres predicte cunsilio Fulconis Magnani et Wuilielmi Vegii de Strupa quas per cunsiliatores sibi elegere renuentes legem iuliam et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .xi. die exeuntis julii (1). 540. Alberto maestro di Begato e Robaldo Lavagnino di Begato con la moglie Ermelina vendono ad Ansaldo Rege di Begalo una porzione di casa in Begato alla Valle. 21 luglio 1190. Testes Fulco Magnanus et Wuilielmus Magnanus de Strupa. Nos Albertus magister de Begai et Rubaldus Lavaninus de Begai et Er melina iugales, accepimus a te Ansaldo Rege de Begai s. .vim. videlicet ego Albertus s. .vi. et ego Rubaldus s. .in. prò quibus ven-dimus tibi in Begai in domo et casina de Valle et in terra in qua sunt et que est circa ipsas, ego Albertus octenam et nos Rubaldus el Ermelina sedecenam. In dieta domo, casina et terra predictas partes isto precio libi vendimus, tradimus. Hanc vendicionem tibi et cuilibet per te per nos et heredes nostros non magis inpedire et defendere ab omni homine legitime promitimus sub pena dupli et cet. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Hec fecit Ermelina cunsilio Fulconis Magnani et Wuilielmi Vegii de Strupa. Actum ubi superior, eo die. 541. Giovanni di Pontremoli ed Oberto zoccolaio stipulano una societas per commerciare in Levante. 21 luglio 1190. Testes Philipus de Castello, Fulco Magnanus et Thomas de Begai. Ego Iohannes de Pontremolo accepi in societate a te Oberto co-cholario lb. .n. contra quas mito lb. .i. Hanc societatem porto Ultramare et quo michi melius videbitur. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui misi potestate mitere promito et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Actum Ianue ubi superior, eo die. 542. Testamento di Alberto di Terpi. 21 luglio 1190. • Ego Albertus de Terpi de ultima voluntate sic mea ordino. Fi-liam meam Aldam instituo de lb. dr. ian. .xii. Pro anima mea iu-dico lb. .ih. quarum iudico s. .xx. Sancto Thome et residuum ha-rum lb. trium tribuatur per animam meam in ordinacione Thome (1) A margine: dedit dr. .mi OBERTO SCRIBA DE MERCATO 215 de Begai, Oberti et presbiteri Iacobi fratrum. Filiam meam et res quas ei dimito volo ut sint in cura et custodia predictorum fratrum et maritetur eorum cunsilio. Nicole nepoti meo lego s. .xx. Omnia alia mea volo ut sint jn ordinacione et potestate Thome et Oberti et presbiteri Iacobi predictorum et ad facienduin quidquid voluerint eo salvo quod volo ut iungant inde lb. .ni. predicte fdie mee. Hec est mea ultima voluntas et cet. Actum ubi superici-, eo die. Testes Philipus de Castello, Fulco Magnanus de Strupa (1), Wuilielmus Rebollus, Duretus Oglerii Venti et Nicola de Raneto (2). 543. Gualtiero di Voltri si dichiara debitore di Rogerio Nuscetio per pelli ovine. 21 luglio 1190. Testes Vermilius, Peire Bergognonus et Rufus censarius. Ego Gaulterius de Vultuiri (3) accepi a te Rogerio Nuscetio tantas be-cunas unde promito tibi vel tuo certo miso usque ad kalendas septembris proximi lb. dr. ian. .vm. Alioquin penam dupli libi stipulanti promito et cet. Actum ante domum predicti Rogerii, eo die. 544. Pietro Vento si dichiara debitore di Guglielmo Conte, suo genero, per la dote di Adele, sua figlia. 23 luglio 1190. * Testes Lanfrancus de Savegnono, Thomas Ventus et Ardicio iu-dex Vigitimilie (4). Ego Petrus Ventus cunfìteor me debere tibi Wui-lielmo Comiti jenero meo lb. .lxxviii. prò dote uxoris tue Aidele fili e mee quas promito tibi vel tuo miso per me vel meum mi si mi solvere a festo proxixo (5) sancti Michaelis usque ad ,i. annum. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Actum Ianue in domo Fenuculi, vini, die exeuntis julii. 545. Giovanni di Pontremoli ed Agneset vedova di Oliviero Mal-figliastro, contraggono una societas per commerciare in Sardegna e Oltremare. 23 luglio 1190. f’/o. 91 v.]. Testes Lanfrancus Malus Filiaster et Bertolinus Piscator et Iohan- (1) Wuilielmus Vegius de Strupa cancellato. (2) A margine: T[estamentum], (3) Sic! (4; Sic ! (5) Sic! 21(5 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA nes Lavagninus. Ego Iohannes de Ponlremolo acepi a te Agnesia uxore olim Oliverii Mali Filiastri in societate. lb. dr. ian. .xx. conira quas mito lb. .x. Hanc societatem porto in Sardeniam causa mercandi et inde Ultramare et de Ultramare melius michi vide-bitur bonum societatis. Profìcuum et capitale quod in ista societate fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Insuper juro supra Dei evangelia hanc societatem salvare, custodire, aumentare et in tua vel tui certi misi potestate reducere et asignare cum lucro et capitali quod in ea fuerit bona fide. Hanc societatem suscèpit et portavit Iohannes velie et cunsensu Lanfranci Mali Filiastri socii sui presentis. Aduni Ianue in domo olim Oliverii Mali Filiastri, ,vm. die exeuntis julii. 546. Mariscoto dell’Arcivescovo contrae un cambio marittimo con Guglielmo di Streiaporco per Oltremare. 24 luglio 1190. Testes Silvester de Isa et Iohannes Recalcalus. Ego Mariscotus Archiepiscopi accepi a te Wuilielmo filio Streiaporci lb. dr. ian. .l. unde premilo tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere Ultramare (1) bigantios de Acri .cli. sano eunte pignore quod inde tibi do vel maiori parte pignoris quod est canne .lxxviiii. de Gorbia (2) cum voliis. Quod pignus debes vendere et pagare te de tuo debito et si defuerit dabo tibi s. .x. per bifanlium- non solutum Ianue ad i. mensem postquam fuerit Ianue, quod non sii predic-tum debitum integre solutum Ultramare ut dictum est. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et jnde omnia mea tibi pignori obligo. Actum sub porticu Streiaporci, .viii. die exeuntis julii. 547. Mariscoto dell’Arcivescovo rende conto a Guglielmo Selvatico per una partita di pelli ovine e di agnellino affidate loro da Bertolotto Grasso. 24 luglio 1190. Ego Mariscotus Archiepiscopi cunfiteor quod de denariis qui fue-runt capti de becunis et agninis quas michi et tibi Wuilielmo Sal-vatico Bertolotus Grasus comixit, ego recepì et habui lb. .xlvuii. et s. .xiiide quibus teneo lb. .xxxi. quas ipse Bertolotus michi debebat et Viridi uxori Bertoloti lb. .v et lb. .vi. teneo inde prò spensario quod feci in Viride prefata silicet s. .xx. per mensem. Et Mabilie matri Bertoloti, dedi s. .xx. Actum Ianue in domo Mari- (1) lb. canmllato. (2) de Gorbia in sopralinea. OBF.RTO SCRIBA DE MERCATO 217 scoli eo die. Mabilia mater Bertoloti Orasi et Viridis oius uxor fue-runt cunfese quod Bertolotus debebat predictas lb. .xxxi. Mariscoto. Tesi es Silvester de Isa et Anselmus ferarius qui facit enses. 548. Duchessa vedova di Enrico Trencherio fa quielanza a Guglielmo Streiaporco e a Mariscoto dell’Arcivescovo di una somma a lei dovuta da Bertoloto Grasso. 24 luglio 1190. Testes Ansaldus de Domo et Silvester de Isa. Ego Duchesa uxor olim Enrici Trencherii cunfìteor me bene esse quietam et solutam a vobis Wuilielmo Streiaporco et Mariscoto Archiepiscopi de lb. dr. ian. .c. quas michi Bertolotus Grasus debebat, unde habebam eius becunas in pignore. Actum Ianue in domo olim Enrici Trencherii, eo die. 549. Bernardo di Clusui'a del fu Servadio di Quarto e la moglie Agnese vendono ad Oberto Corrente la metà di una terra in Quarto in Ponago. 25 luglio 1190. Testes Ido de Palio, Quartanus Bocamoja, Rubaldus Magucus, Vil-ianetus Grandis. Nos Bernardus de Clusura fdius olim Servi Dei de Quarto et Agnesia iugales accepimus a te Oberto Curente lb. .in. et s. .vi. et dr. .vili, pro quibus vendimus tibi medietatem unius terre in Quarto in Ponago. Coheret superius maceria filiorum Qa-galis, inferius fosatus, ab una parte Iohannis Curentis et ab alia terra Aldixie. Predicte terre medietatem isto precio tibi vendimus et si plus valet dono tibi damus. Hanc etiam vendicionem tibi et cuilibet per te per nos et heredem nostrum non magis inpedire et defendere ab omni homine promitimus. Etiam medietaiem alterius medietatis unde habemus litem cum Filipo Gallo, si eam poterimus expedire, tibi dabimus et cartam in laude tui judicis faciemus pro s. .xxxiii. et dr. quattuor quos dabis. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus et cet. Hec omnia fecit Agnesia cunsilio Quar-tani Bocemoje et Rubaldi Macuchi suorum parentum renuens legem iuliam et cet. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .vii. exeuntis julii. 550. Ansaldo Guercio di Arenzano, Idone de Palio, Aimelina sua moglie e Guglielmo Manente contraggono una societas per commerciare in Maremma. 2-5 luglio 1190. [/o. 92 r.]. Testes Bonifacius et Wuilielmus fìlii Ingonis de Flexo. Ego Ansaldus Guertius de Arengano accepi in societate a te Idone de Palio 218 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA Ib. .x., ab Aimelina uxore tua lb. .im. et a te Wuilielmo Manente lb. ,x. contra quas mito lb. .xii. Hane societatem porto in Mariti-mam causa mercadi (1) et inde Ianuam debeo venire et capitale et lucrum per medium debemus dividere. Actum Ianue in domo Bo nifacii de Volta, eo die. 551. Boninsegna di Rapallo vende ad Ottone Mallono un saraceno di nome Salem. 25 luglio 1190. * Testes Philipus Mallonus, Hugo Ismaelis, Petrus Catalanus. Ego Bonaensegna de Rapallo accepi a te Otone Mallono lb. .vi. dr. ian. predo unius saraceni nomine Saleme quem isto precio tibi vendo, trado et si plus valet dono tibi. Hunc etiam saracenum tibi et tuo heredi et cuilibet per te per me et heredem meum non magis inpedire et ab omni homine legitime defendere promito. Alioquin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit tibi stipulanti promito. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum ante do-mum Nicole Malloni, eo die. 552. Marchesio di Casamavali dichiara di aver ricevuta una som-ma extradotale da Villana sua moglie. 26 luglio 1190. Testes Nicola pelliparius, Anselmus archerius et Rubeus arche-rius. Ego Marchesius de Casamavali cunfiteor me accepisse a te \illana uxore mea pro tuis stradotibus s. .lui. quos tuo nomine te-neo et posideo et prò quibus omnia mea tibi pignori obligo. Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, .vi. die exeuntis julii (2). 553. Ansaldo di Guglielmo Rataldo costituisce suoi messi e procuratori Dono di Dio Bocaro ed Ansaldo Rataldo per la cura de' suoi interessi commerciali. 26 luglio 1190. Testes Oglerius fdius Pantanei Pedicule, Wuilielmus Manens et Pascalis pelliparius. Ego (3) Ansaldus filius Wuilielmi Rataldi statuo vos, Donum Dei Bocare et Ansalde Ratalde, in meo loco et do vobis potestatem et facultatem omnium mea,rum rerum quas Ianue dimito et Ianuam pervenerint et de societatibus et aeomendacionibus meis que Ianuam venerint ut recolligatis et tractetis eas sicut vobis vide-bitur. Et volo ut de eis mittatis laboratum sicut vobis videbitur et (1) Sic! (2) Vallo è cancellato da tre righe trasversali. (3) Bonacursus Pisanus fitius cancellato. OBliRTO SCRIBA DE MERCATO 219 faciatis inde cartam inde (1) mea persona. Et quidquid de meis rebus feceritis habebo fìrmum et stabile. Alioquin penam (2) lb. .cc. vobis promito et inde omnia mea vobis pignori obligo et inde omnia mea vobis pignori obligo (3) et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 554. Oberto Grasso di Bolzaneto dichiara di dovere a Rolando di Brasile di Andrea di Gasale il prezzo di un mulo. 27 luglio 1190. Testes Petrus de Bolganedo frater Musi, Albertus de Terpi et Pre-vedinus de Begai. Ego Obertus Grasus de Bolganeto accepi a te Rolando de Braxil fìlio Andree de Casali unum mulum unde promito tibi vel tuo miso certo lb. .vii. minus s. .v. hoc modo silicet ad fe-stum proximum sancti Michaelis s. .xl., ad natale Domini lb. .in. minus s. .v., ad carnislevarium s. .xl. (4). Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et specialiter mulum predictum. Et ego Wuilielmus de Costa si Ober-lus non tibi Rolando cumpleverit ut supra legitur, cunstituo me tibi proprium debitorem et pagatorem de lb. .vi. dr. ian., renuens illam legem qua principalis debitor prius est cunveniendus. Alioquin pe-nam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .v. die exeuntis julii. 555. lacobo di Corle dichiara di aver ricevuto da Oberto Boso la dote della sorella di lui Audisia sua moglie, alla quale costituisce l’antefatto. 28 luglio 1190. Testes Argilosus de Nervi, Gandulfus Nervascus de Puteo, Iohan-nes de Maxerata, Rubaldus Crexi et Wuilielmus filius Laniranci de Costa .Ego Iacobus de Corte accepi a te Oberto Boso lb. dr. ian. .XXV. pro dote Audixie uxoris mee sororis tue de quibus quietum me voco. Et dono ei nomine antifacti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. dr. ian. .xii J. quas volo ut ipsa habeat meo dono secundum morem Ianue. Insuper iuro supra Dei evangelia predictum patrimonium et antifactum dehinc fìrmum et stabile habere (5) et nullo modo per me ve! aliam personam contravenire. Hec omnia fecit Iacobus cunsilio Iohannis de Maxerata et Rubaldi Crexi suorum cunsanguineorum et fuit cunfesus quod erat ri) Sic ! (2) dupli cancellato. (3) Sic! (4) s. .xl. in sopralinea. (5) habere in sopralinea. 220 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA llOCCA maior annis .xviii. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .im. die exeuntis julii (i). 556. Ob er lo Calvo della Costa di Nervi dichiara di dovere a lacobo di Corte una somma a saldo della dote di cui all'atto precedente. 28 luglio 1190. [/o. 92 r.]. Ego Oberlus Calvus de Costa de Nervi cunfìteor me debere tibi la-cobo de Corte lb. dr. ian. .xiii. pro dote Audixie uxoris tue de qui-bus es vocatus quietus in carta dotis, quod nolo tibi nocere. Predic-tas lb. .xiii. promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nun-cium solvere usque ad duos annos proximos videlicet medietatem per annum. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et jnde omnia mea habita et habenda tibi pignori obigo (2). Actum libi su-perior eo die et hisdem testibus. 557. Guglielmo Caligepalli dichiara di dovere a Omodeo Muto figlio di Muto pellicciaio una somma. 28 luglio 1190. Testes Oto Pe^us, Bertolotus fìlius Furestati et Iohannes centra-gus. Ego Wuilielmus Caligas Palii accepi a te Homine Dei Muto fì- lio olim Muti pelliparii Veronensi (3) rami milliaria .mi. et lb. . x. (4) unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere per totum agustum lb. .Lvnn. minus dr. .xxviu. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Actum lanue in capitulo cunsulum comunis, eo die. 558. Buonvassallo Bonico dichiara di aver proceduto alla divisione dei beni comuni col fratello Ospinello. 28 luglio 1190. Testes Obertus Ismaelis, Stephanus vicecomes, Wuilielmus Ruins, Marinus fìlius olim Alpis Longe. Ego Bonus Vasallus Bonichus cunfìteor quod divixi a te Hospinello Bonicho fratre meo totam ter-ram, domos et mobiliam quas ullo modo insimul comunes habe-bant et inde bene habui partem meam et promito tibi (5) predictam divisionem debinc firmam et stabilem habere et nullo modo magis contravenire et occasione fradesche tibi vel tuo heredi per me vel (li L’atto è cancellato da una sola riga trasversale. (2; Sic! (3) tantum in sopralinea cancellato. (4) Da rami a .lx. in sopralinea. (5) promito tibi a margine. ni Sfà, OBERTO SCRIBA DE MERCATO 221> ,--------- , V. J , - (biblioteca) aìiam personam vel heredem meum mchil magis querere iuro supra'-v Dei evangelia. Alioquin penam dupli de quanto esset questio tibi sti-N,^gN0Vfr> pulanti promito et cet., rata manente divisione. Actum Ianue in domo Hospinelli Bonichi in Palagolio, eo die. 559. Pietro ferraio di Vienne promette a Ienoardo ferraio di servirlo per due anni. 29 luglio 1190. * Testes Iohannes de Selego, Angelotus peliparius et Albertus Buca Fata. Ego Petrus ferarius Vienensis promito tibi Jenoardo ferario quod slabo tecum usque ad .11. annos et res tuas salvabo et custo-diam bona fide et per annum ultra dr. .xxim. non eas minuam, tuum servicium et opus bona fide faciam, usque ad terminum non te deseram nisi nostra comuni voluntate, si iveris laboratum extra lanuam veniam laboratum tecum si volueris, excepta Marsilia, et totum ut predictum est iuro tactis evangeliis cumplere. Alioquin penam s. .c. tibi promito et inde omnia mea habita et habenda tibi pignori obligo. Et ego Jenoardus predictus promito tibi Petro tenere te mecum usque ad terminum dictum et non te deserere nisi comuni voluntate et omni anno dabo tibi s. .lii nomine feudi, et viandam. Alioquin penam s. .c. tibi stipulanti promito et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta in. die exeuntis julii. 560. A ngelerio Mastorcio dichiara di avere una somma di Verdelia, nipote di sua moglie Alda, e promette ad Oberto Capra di versargliela a titolo di dote. 29 luglio 1190. Testes Donum Dei iudex, Donum Dei Calderia et Obertus Bol-gnnedus. Ego Angelerius Mastortius cunfiteor me habere lb. .xxv., que sunt Verdelie neptis Aide uxoris mee, quam Yerdeliam tu Ob?r-te Capra accepturus es in uxorem. Predictas lb. .xxv. promito tibi Oberto vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere et liberare pro dote Verdelie predicte. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum Ianue in domo Angelerii Mastortii, eo die. 561. Alda, moglie di Angelerio Mastorcio, promette ad Oberto Capra di dargli come dote di sua nipote Verdelia uria somma del suo patrimonio. 29 luglio 1190. Ego Alda uxor Angelerii Mastorcii promito tibi Oberto Capre quod dabo tibi prò dotibus Verdelie neptis mee quam ducturus es in uxorem lb. .xxv. de meo patrimonio. Alioquin penam dupli tibi 222 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DEULA ROCCA stipulanti promito et cet. Hec omnia fecit Alda cunsilio, voluntate et cunsensu viri sui Angelerii et cunsilio Otonis Panardi patris sui et Oberti Bolfanedi sui propinqui, renuens legem iuliam et cet. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. 562. Angelerio Maslorcio costituisce l’antefatto a Verdelia, moglie di Oberto Capra, sua nipote. 29 luglio 1190. Ego Angelerius Mastortius dono nomine antifacti Verdelie uxori Oberti Capre nepotis mei per te Fulconem La?avacam (1) eius nun-cium tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. .L. dr. ian., quas volo ut ipsa habeat meo dono secundum mo-rem Ianue, et inde omnia mea tibi et ipsi pignori obligo et in lb. .L. renuit Alda uxor quidquid iuris vel rationis in eis habebat et in antifacto cuncesit renuens legem iuliam et cet., cunsiliantibus eam Otone Panardo patre suo et Oberto Bolganedo suo propìnquo. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus (2). 563. Bernardo pellicciaio dichiara di aver ricevuto da Guiglien-zono di Costa Lunga la terza parte dei di lui beni, e da Giovanni pellicciaio una somma per la dote di Buonadonna, figlia di Guiglienzono e nipote di Giovanni, sua moglie; alla quale costituisce l’antefatto. 29 luglio 1190. [jo. 93 r.]. Testes Rubaldus magister, Guido eius serviens, Ansaldus magi-ster. Ego Bernardus pelliparius de Verduno accepi a te Gugliengono de Costa Longa fdio olim Martini de Lomar pro dotibus uxoris mee Bonedonne fìlie tue, tertiam partem omnium tuorum bonorum que habes, et habes (3) et habiturus es, cumputata in lb. .v., et a te Io-banne pellipario avunculo predicte Bonedonne lb. .ira. De predictis lb. .vini, me bene quietum voco et dono eidem uxori mee per te suum nuncium nomine antifacti tantum in bonis riieis habitis et habendis quod bene valeat lb..vnii., quas volo ut habeat et teneat meo dono secundum morem Ianue et cet. De predictis bonis debet prius exlrahere Guilienfonus suas et uxoris sue vestes et unam sapam et unam piculam. Actum Ianue in Clavica, in domo Iohan-nis pelliparii .in. die exeunlis julii. (1) Sic! (2) L’atto è cancellato da tre righe trasversali. (3) Sic! OBERTO SCRIBA DE MERCATO 223 564. Rachelda della fu Sibilla di Ripalfa di Camogli vende ad Ottone Mazatorta una terra in Camogli. 29 luglio 1190. Testes Vasallus Mazatorta, Balduinus Pertusus, et Enricus afai-tator. Ego Rachelda fdia olim Sibilie de Ripalta de Camogi accepi a te Olone Mazatorta lb. .vii dr. ian. pro quibus vendo libi totani terram plenam et vacuam que michi pervenit in Camogi et eius perlinenliis a predicta matre mea et ab Hospinello avunculo meo. Predictam terram isto precio tibi vendo, trado et si plus valet dono tibi, et promito earn tibi et cuilibet per te per me et here-dem meum non magis inpedire et defendere ab omni homine legitime. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Et iuro supra Dei evangelia hanc vendicionem dehinc firmanti et ratam habere et non contravenire et facere de ea tibi vel tuo certo miso cartam in laude tui iudicis ad .i. vel duos menses postquam michi erit quexita et ero maior annis .xxv. Hec omnia fecit Rachelda cunsilio Vasalli Macetorte et Balduini Pertusi suo-rum parentum renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue in Castello, in domo Otonis Magatorte, eo die. 565. Rufo banchiere dichiara di aver ricevuto da Cita di Manzasco una somma che impiega nel suo banco. 29 luglio 1190. Testes Guido speciarius et Ubertus Guertius. Ego Rufus banche-rius accepi a te Cita da Manpasco in societate lb. .xx. quas teneo in banco meo. Tuum vero capitale salvum cum parte lucri in mea discretione tibi vel tuo certo miso asignare promito. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Actum Ianue (1), eo die, in domo Bonifacii de Volta. 566. Giovanni di Daniele dichiara di aver ricevuto la dote di Ai-melina, figlia di Giovanni Gambaro di Multedo, sua moglie, alla quale costituisce l’antefatto. 29 luglio 1190. Testes Berronus de Calignano, Filipus Montanarius de Albario et Fulco fìlius olim Carenci de Bargali. Ego Iohannes Danielis accepi a te Iohanne Ganbaro de Mirteto lb. .x. pro dote Aimeline uxoris mee, filie tue, unde bene sum quietus et dono ei per te suum mi sum et patrem nomine antifacti tantum in bonis meis habitis e1 habendis quod bene valeat lb. .v. quas volo ut habeat meo dono secundum morem Ianue et cet. Actum ubi superior, eo die. (1) Ianue in sopralinea su ubi superior cancellato. 224 M. ClIIAUDANO - R. MOROZZO DELL.A ROCCA 567. Merlo eli Masaria dichiara di aver ricevuto la dote di Beldì, sua moglie, alla quale costituisce l’antefatto. 29 luglio 1190. Testes Petrus Lonbardus, Opigo Crido, Oliverius Peverellus et Philipus Paxius. Ego Merlus de Masaria accepi a te Beldi uxore mea pro tuis dotibus lb. dr. ian. .xl. unde me quietum voco, et dono libi nomine antifacti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. .xlv., quas volo ut liabeas meo dono secun-dum morem Ianue et pro dote et antifacto omnia mea habita et ha -benda tibi pignori obligo. Actum Ianue in Clavica, in domo qua stabat predictus Merlus, eo die. 568. Enrico Sozzafigura fa quietanza a Pietro Vento della dote del'lu moglie. 30 luglio 1190. Testes Wuilielmus Ventus, Ingo Longus, Thomas Ventus et En-ricus Guertius. Ego Enricus Sogafigura cunfiteor me bene esse quietum et pagatum a te Petro Vento de lb. .jl. dr. ian. quas michi de-bebas pro dote uxoris mee et cartam quam inde habebam caso. Actum Ianue ante stacionem Wuilielmi Venti, secundo die exeuntis julii. 569. Antechino prende a cambio marittimo da Ansaldo Mallono una somma per la quale pagherà Oltremare un valsente di binanti di Acri. 30 luglio 1190. [fo. 93 «.]. i Testes Symon Botarius, Bonifacius Ingonis de Flexo et Fredencio de Volta. Ego Antechinus accepi a te Ansaldo Mallono ib. .xxxv. dr. ian. unde promito tibi vel tuo certo miso solvere Ultramare bigantios de Acri .lxxxxjii. iusti ponderis (1) usque ad .xv. dies postquam na-vis tua et sociorum illue pervenerit, eadem nave vel maiori parte rerum eiusdem sana eunte illue et in nave dabo tibi pignus ad tuum velie. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, secundo die exeuntis julii (2). 570. Lanfranco Malfigliastro e Giovanni di Pontremoli contraggono una socielas. 30 luglio 1190. Cunfesi fuerunt ad invicem Lanfrancus Malus Filiaster et Iohan-nes de Pontremolo quod societatem insimul contraxerunt (3) in (1) iusti ponderis in sopralinea. (2) A margine una croce con un cerchietto sull’incontro delle rette. (3) Da quod a contraxerunt in sopralinea. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 225 qua Lanfrancus posuit lb. .c. et Iohannes lb. .l. De ista socielate remanent Ianue in potestate Lanfranci lb. .lxv. quarum due partes sunt sue et. tercia Iohannis, quas ipse Lanfrancus causa mercandi Ultramare debet portare vel mandare locate in potestate Iohannis (1) et Iohannes portât secum Portum Veneris de prefata societate .lxxxv. et inde quo melius ei videbitur causa mercandi. Proficuum et capitale quod in predicta societate fuerit cum [to] to quod aliunde ullo modo habuerit Iohannes in potestate Lanfranci vel eius certi misi reducere promixit et extracto capitali lucrum per medium debet dividere. Super söcietatem portât lb. .xx. in una parte et lb. .vi in alia ad quartum lucri quod erit societatis. Predictam societatem iu-ravit supra Dei evangelia Iohannes salvare et custodire et aumentare bona fide et in potestate Lanfranci vel eius misi potestate mitere cum lucro et capitali quod in ea fuerit. Actum ubi superior eo die. Testes Andreas Ingonis de Flexo, Valdetarius et Iohannes Capellus. 571. Corrado Malfìgliastro prende a cambio marittimo da Valdeta-rio de Mallonis una somma per la quale pagherà Oltremare un valsente di bisanti. 30 luglio 1190. Testes Lanfrancus Malus Filiaster et Wuilielmus batifolia. Ego Cunradus Malus Filiaster accepi a te Valdetario de Mallonis (2) lb. .xiii. unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nun-cium solvere Ultramare biçantios .xxxvmi. mundos iusti ponderis ad .1. mensem postquam navis mea et sociorum que est Portu Veneris vel maior pars rerum eius Ultramare, quo fecerit portum, sana pervenerit et in nave dabo tibi pignus de quatuor .v. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum ubi superior, eo dìe. 572. Valdetario e Verdelia del Molo contraggono una accomenda-cio per l’Oltremare. 30 luglio 1190. Testes Anselmus archerius et Obertus balistarius de Lomelo. Ego Valdetarius accepi in aoomendaoione a te Verdelia de Molo lb. .vi. quas porto Ultramare causa mercandi et quo michi videbitur. Proficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Actum iusta mare in domo Ingonis de Flexo, eo die. (1) Da debet a Iohannis in sopralinea su et quo melius ei videbitur cancellato. (2) de Mallonis in sopralinea. M Chiaudano - R. Morozzo Della Rocca, Oberto Scriba de Mercato. 15. 226 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA BOCCA 573. Alberto Rege dichiara di aver ricevuta la dote di Richelda della fu Sibilla, di Ripaha sua moglie alla quale costituisce l’antefatto. 30 luglio 1190. Testes Vasallus Magatorta, Oto Ma^atorta et Bonus Iohannes de Selego. Albertus Rex accepi a te Richelda uxore mea filia olim Sibilie de Ripalta lb. dr. ian. .xvn. pro dotibus tuis, unde bene sum quietus et abrenuntio exceptioni non numerate pecunie, et do tibi nomine antifacti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. ,xi. quas volo ut habeas meo dono secundum morem Ia-nue et cel. Insuper iuro supra Dei evangelia predictum patrimonium habere firmum et stabile et non contravenire occasione minoritatis vel alio non magis. Actum Ianue in Castello in domo Otonis Mace-torte, eo die. 574. Ugone di Recco fa quietanza a Leo Pacia di una somma da lui pagata a sua sorella Cita per conto di Leone Bocca Pertugio. luglio 1190. _jì Testes Petrus de Leo Gaietanus et Bonus Manganella Gajete. Ego Hugo de Reco cunfiteor quod tu Loe Pacia solvisti Cite sorori mee s. dr. ian. .xlviii. ex parte Leonis Buce Pertusi qui eos sibi debebat. Si vero dehinc Cita vel ulla persona pro éa Leoni Buce Pertusi de predictis s. .xlviii. postulacionem fecerit penam dupli tibi promito et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, mense julii. 575. Fulcone e Berta, figli del fu Ansaldo di Comorga, vendono a Martino di Comorga c a Caretta di lui nipote una terra in Comorga. 31 luglio 1190. [io. 94 r.]. Testes Donum Dei iudex, Wuilielmus Ferrandus et Wuilielmus Nanus Tornellus. Nos Fulco et Berta fìlii olim Ansaldi de Comorga accepimus a te Martino de Comorga et Careta nepte tua filia olim Ferlandi lb. dr. ian. .xm \. pro quibus vendimus tibi tot.im lerram plenam et vacuam quam habere visi sumus in Comorga et (1) eius pertinentiis, excepto donicato quod est circa eclesiam Sancti Geor-gii de Comorga quod dicitur fuise Sancti Columbani de Bobio et omnes rationes quas habere visi sumus in terris de capella. Totani ergo terram quam in predictis locis et eorum perlinentiis habere visi sumus et per nos invenire poteris excepto donicato predicto islo precio tibi vendimus, tradimus et si plus valet dono tibi damus. Hanc etiam vendicionem tibi et tuo lieredi et cui eam dederis vel ha- (1) Ex cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 227 bere statueris per nos et heredes nostros numquam magis inpedire et ab omni homine legitime defendere et autoricare promitimus. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra tibi pignori obligamus. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Insuper Berta iuravit supra Dei evangelia predictam ven-dicionem dehinc firmam et ratam habere et numquam magis inpedire et facere ex ea cartam in laude tui julicis usque ad .1. mensem postquam michi fuerit quexita et ero maior annis .xxv. et modo sum maior annis .xx. Hec omnia fecit Berta cunsilio Wuilielmi Rufi de Rivarolio et Nobilis de Cogorno suorum parentum renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue in eclesia Sancti Laurentii, ultima die julii. 576. Martino eli Comorga dichiara di dovere a Fulcone e a Berta del fu Ansaldo di Comorga il saldo del prezzo della terra di cui all’atto precedente. 31 luglio 1190. Ego Martinus de Comorga cunfìteor me debere vobis Fulconi et Berte fìliis olim Ansaldi de Comorga Ib. dr. ian. .vm pro precio terre quam michi in Comorga vendidistis de quibus vos quietos vo-castis in carta vendicionis quod nolo vobis nocere. Predictas lb. .vm \. promito vobis hoc modo solvere : usque ad medium agustum proximum s. .xxxv. usque ad festum sancti Michaelis lb. .v. a festo Sancti Micaelis proximi ad .i. annum s. .xxxv. Alioquin penam dupli vobis promito et cet. Actum ubi superior, eo die et hisdem te-stibus. 577. Girardo di Varzi fa quietanza ad Andrea di Teserà di una somma pagatagli per conto di Girardo Pasanto di Teveggio. 31 luglio 1190. Testes Obertus ferarius, presbiter Bernardus de Vineis et Iohan-nes de Salto. Ego Girardus de Varxi cunfìteor me accepise a te Andrea de Teserà lb. .vii \. quas michi solvisti ex parte Girardi Pasanti de Tevegi prò precio terre quam tibi vendidit. Si vero de hinc Girardus Pasantus vel ulla alia persona de predictis lb. .vii tibi vel heredi tuo vel alicui per te ullam postulacionem fecerit, penam dupli tibi stipulanti promito et jnde omnia mea tibi pignori obligo. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 578. A ndrea di Teserà dichiara di dovere al suo genero Castagna una somma ricevuta in prestito. 31 luglio 1190. Ego Andreas de Teserà cunfìteor me accepisse a te Castagna jenero 228 M. CH1AUDAN0 - R. MOROZZO DELLA ROCCA meo in mutuo lb. .mi. dr. ian. quas promito tibi vel tuo certo miso solvere hoc modo, llsque ad octavam sancii Michaelis lb. .11. et ;id octavam natalis Domini proximi lb. .11. Et si terminum vel termi-nos inde michi vel meo certo miso per te vel tuum certum nun-cium produxeris, per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem et sic iuro cumplere tactis evangeliis. Alioquin pe-nam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum ubi superìor, eo die. et hisdem testi bus.. 579. Oglerio Pedicula dichiara di dovere a Bellando veronese una somma per rame ricevuto. 31 luglio 1190. Testes Oto Pe$us, Bernardus Otonis Pegolli, Iohannes Bava et 15ona Vita Veronensis. Ego Oglerius Pedicula accepi a te Bellando Veronensi tantum ramen unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad octavam natalis Domini, proximi lb. dr. ian. .lviii. et si lerminum vel terminos inde michi vel meo certo miso per te vel tuum certum nuncium produxeris, per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem. Et in nullo tempore ocasione usure uhius (1) debiti aliqui curie voi persone lamentacionem faciam per me vel aliam personam unde tu vel ulla persona per te danum habeas. Et totum ut predictum est iuro supra Dei evangelia cumplere. Alioquin penam dupli tibi promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Et ego Nioolosus de Mari si Oglerius Pedicula non tibi Bellando cumpleverit ut supra, cunstituo me tibi proprium debitorem et pagatorem predicti debiti ad terminum. Alioquin penam dupli tibi promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Et renuo legem qua principalis debitor prius est cunveniendus. Actum Ianue in eclesia Sancti Petri de Porta, eo die. ■580. Filippo Taramazo con la moglie Sibilla dichiara, di aver ricevuto da Martino di Sofia di Albaro la dote di Adalasia figlia di lui, sposa di sue figlio Martino il quale le costituisce l’antefatto. 1 agosto 1190. [fo. 94 v.]. Testes Oglerius de Crispa, Armanus de Sancto Stephano, Thomas de Via Mul?a de Albario, Solimanus de Costa. Nos Philipus Tara-magus et Sibilia iugales accepimus a te Martino de Sofìa (2) de Al- (1) Sic! (2) de Sofia in sopralinea su Lavanino cancellato. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 229 bario lb. dr. ian. .xn. prò dote Adalaxia fdie tue uxoris filii nostri Martini unde bene sumus quieti et inde omnia nostra tibi et ipsi pignori obligamus. Hec fecit Sibilia cunsilio Armani de Sancto Stephano et Pelri bancherii suorum parentum renuens legem iuliam et cet (1). Ego Martinus filius Philipi Taramaci dono nomine antifacti Alda-laxie uxori mee fìlie tue Martine de Sophia tantum in quarta parte bonorum patris mei Philipi et matris mee Sibilie quod bene valeat lb .vi. quas volo ut ipsa habeat meo dono secundum morem Ia-nue et cet. Aclum Ianue in domo Bonifacii de Volta, in kalendis agusti. 581. Pasquale Pertigerio dichiara di dovere a Baldizone Boiachesio una soinma per corami ricevuti. 1 agosto 1190. Testes Alvernacius Bernardus, Iohannes Vitellus et Martinus Grido. Ego Pascalis Pertigerius accepi a te Bai-ditone Bojachesio coria .ccxliii. unde promito tibi vel tuo certo miso solvere usque ad testura omnium sanctorum lb. dr. ian. centum decem. Alioquin pe nam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori cbligo. Et nos Bernardus de Furno et Lanbertus calegarius, An-selmus de Canali et Obertus Loucus si Pascalis non tibi Baldiiyono cumpleverit ut supra cunstituimus nos tibi proprios debitores et pagatores predicti debiti in solidum, sub pena, dupli et cet. Actum onte domum predicti Baldi^onis eo die. 582. Guido Benenventer vende a Bello Bruno di Castello una saracena di nome Setelfoca. 2 agosto 1190. Testes Hugo de Asture, Nicola Lecanuptias et Amiconus de Castello. Ego Guido Benenventer accepi a te Bello Bruno de Castello lb. dr. ian. novem pro quibus vendo tibi unam saracenam nomine Setelfoca quam isto precio tibi vendo et si plus valet dono tibi et promito eam tibi et cuilibet per te per me et heredem meum non magis inpedire et defendere ab omni homine sub penam (2) dupli si cut in tempore valuerit. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum Ianue in Platea Longa ante domum Hugonis Asturis. Millesimo .lxxxx. indictione .vii. secundo die intrantis agusti. 583. Ugone calzolaio di Recco vende a Girardo di Recco una terra a Paldnegasco e una pianta di ulivo. 3 agosto 1190. (1) La precedente e la susseguente parte dell’atto sono cancellate singolarmente. (2) Sic ' 230 M. CHIAUDANO - R. MOROEZO DELLA ROCCA Testes Bajamons Barlaira, Ansaldus Artuxius et Obertus Venci Balalia. Ego Hugo calegarius de Reco accepi a te Girardo de Reco lb. .ira. pro quibus vendo tibi totam terrain quam habere visus sum infra clausum pastini tui de Palanegasco de Castanea Morono et quartam unius terre et olive quam habeo ante domum Raviolii tecum indivise. Predictas terras isto precio tibi vendo et si plus valet dono tibi et promitò earn tibi et cuilibet per te per me et heredem meum numquam magis inpedire et defendere ab omni homine. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito sicut in tempore va-luerit tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi dedi. In hac vendicione cun-cesit Richelda uxor Hugonis et renuit quidquid rationis vel iuris in ea habebat, renuens legem iuliam et cet. Hec omnia fecit Richelda cunsilio Bajamuntis Barlaira et Ansaldi Artuxii suorum vicinorum. Actum Ianue in Platea Longa, in domo qua stabat Hugo predictus, .in. die intrantis agusti. 584. Alda, vedova di Idone Festeco, vende ad Arnaldo di Borzoli e a Giovanni Fontana un quartiero di una saettia. 3 agosto 1190. Testes Guascus barilarius, Iohannes Rangus Lavaninus et Vedia-nus botarius. Ego Alda uxor olim Idonis Festechi accepi a vobis \rnaldo de Borgoli et Iohanne Fontana pariter Ib. .x. pro quibus vendo vobis quarterium unius sagitee quam solitus erat ducere Wui-lielmus Blachetus (1), indivise cum Ansaldo de Rorgoli et Rubaldo Rigolio et cunsortibus. Predicte sagite quarterium cum tota sartia quarterio pertinenti isto precio nobis vendo (2), trado et si plus valet dono vobis et promito vobis predictum quarterium vobis et cuilibet per vos per me et heredem meum non magis inpedire et defender«? ab omnì homine sub pena dupli vobis stipulata. Possessionem et dominium inde vobis dedi. In hac vendicione cuncesit Wuilielmus Rlachetus et renuit quidquid rationis in ea habebat. Actum Ianue in domo olim Idonis Festechi, eo die. 585. Giovanni Galletario fa quietanza a Guasco Barletario di una parte del suo stipendio annuo, e promette di servirlo fino al prossimo gennaio. 3 agosto 1190. [fo. 130 r.]. Testes Iohannes Rangus Lavaninus, Wuilielmus de Lendrex, Al- ti) Da quam a Blachetus in sopralinea (2) vendo corretto da vendimus. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 231 bertus Buca Fata et Nicola de Raneto. Ego Iohannes Galletarius cun-fìteor quod tu Guascus Barletarius solvisti michi lb. .vii. et s. .viri, de illis ib. novem minus s. .11. quas das michi in hoc anno pro feudo et iuro supra Dei evangeli a quod stabo tecum ad tuum servicium usque ad kalendas ianuarii, bona fide, sine fraude nisi quantum tua vel tui certi misi licentia steterit. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .111. die intrantis agusti. 586. Testamento di Bordello, del fu Ardizzono. 3 agosto 1190. Ego Bordella filia olim Ardi^oni me et mea sic ordino. Volo se-pelliri in cimiterio Sancti Silvestri, pro anima mea iudico lb. .k. quarum judico pro anima mea operi Sancti Laurentii decenum. Plebi de Reco lb. .11., ponti de Reco s. .xx., operi Sancti Silvestri s. .xx., Sánete Marie de Castello s. .xx. et has lb. .v. volo ut solvat soror mea Flos et ipsa habeat totam terram meam de Reco et si ipsa solvere noluerit ples de Reco, Sanctus Silvester, Sancta Maria et pons de Reco habeant ea que eis iudico in terra mea de Reco. Residuum ad sepulturam meam et exequias funeris. Sancto Andree de Sesto lego lb. .x. in volúntate et dispositione fratris mei Vicini monachi. Wuilielmo clerico Nuveloni lego lb. .x. que sint in pote-slate Vicini fratris mei dum Wuilielmus predictus fuerit major et talis quod bene possit tractare res suas. Infirmis capitis Fari lego s. -XXX., in vestibus, Sánete Cruci s. .mi, filie Aidele s. .ini. Ala-man dre culcitram meam meliorem, pelles meas virides, duos ora-lios sete, Aide Capitis Brugi pelliciam meam, duos palvelos, duos oralios sete. Bellexori unum oralium sete. Hospitali Sancti Iohannis lectum meum guarnitum. Totum quod superai in bonis meis volo ut sit in distribucione fratris mei Vicini et volo ut habeat licentiam accipiendi omnes res meas mobiles et immobiles et faciat vendi et paget predicta. Et volo ut predicta omnia solvantur per manum Vicini fratris mei et Wuilielmi Fici Matarii. Hec est mea ultima voluntas et cet. Actum Ianue in Castello, in domo predicte Rordelie, .ini. die agusti. Testes presbiter Petrus Sancti Silvestri, Oto eius clericus, Marcus Gallus, Nicola de Agio et Obertus Papa (1). 587. Brozardo Teutonico promette a Riccardo Restagno di Sant'E-gidio di pagargli in Milano una somma di imperiali e genovine per le genovine ricevute in Genova. 4 agosto 1190. Testes Oglerius fìlius Pantanei Pediculas, Lantelmus Fiolarius, Ra- ti) A margine: T [estamentum]. 232 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DKLLA ROCCA cometa Veronensis et Vedianus Veronensis. Ego Rrogardus Teoto-nicus accepi a te Ricardo Reslagno de Sancto Egidio tantos dr. ian., nude promilo tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere Mediolanum usque ad .v. dies postquam tu vel tuus certus misus illuc perveneris lb. .lx. imperialium et lb. .im. dr. ian et de hoc dabo tibi pignus quod valebit duplum. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 5S8. Ottone Guercio manomette per amor di Dio Elena, ancella sarda. 4 agosto 1190. Testes Ioliannes Longus, Rerrigus de Qocholis, Petrus Lonbar-dus, Ardicio magister et Iohannes Saltarus. Ego Oto Guertius amore Dei et remedio anime mee do tibi Elene Sarde ancille mee meram et integram libertatem, te itaque et omne tuum peculium et aqui-stum ab omni vinculo servitutis asolvens ipsumque libi et tuo he-redi tribuens, omnifariam facultatem tibi tribuo vendendi, emendi, juresistendi, agendi, testamentum et omnes civiles cuntractus et negotia faciendi sicut nobilis civis romana et cet. Hanc etiam libertatem tibi et tuo heredi quem dehinc habueris per me et heredem meum non magis inpedire et defendere ab omni homine legitime defendere promito tali modo quod dehinc non coheas cum Armani-no pavaserio tuo nisi in uxorem acceperit. Alioquin penam lb. .x. puri auri tibi stipulanti promilo et inde omnia mea tibi pignori obligo tali modo quod pena comisa hec libertas sit firma in per-petuum. In hac libertale cuncesit Alda uxor Otonis et renuit quid-quid iuris in predicta Sarda habebat, cunsilio Iohannis Longi et Iterici de Qacholis suorum vicinorum, renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue in Clavica in domo Otonis Guertii, eo die. 589. Giovanni Volzicanto prende in acomendacione et custodia da Giovanni Reverdito, suo futuro genero, una somma che gli renderà al di lui ritorno dal Levante; e gli promette che allora gli darà in moglie sua figlia Alda e la dote. 5 agosto 1190. [/o. 130 v.]. Testes Merlus ferarius, Granarius de Foro, Obertus Ventosatus macellarius, Obertus clavonerius de Sancto Matheo. Ego Iohannes Yolficantus macellarius accepi a te Iohanne Reverdito genero meo in acomendacione et custodia lb. dr. ian. \xx. quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium redere (1) et (1) redere in sopralinea. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 233 jn reditu quem feceris de Ultramare dabo et liberato libi in uxo-rem Aldam fìliam meam quaxn desponsasti cum lb. .xxv. dotis. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum Ianue in eclesia Sancti Laurentii, .v. die intrantis agusti. 590. Giovanni Reverdito dichiara di aver ricevuto da Giovanni Volzicanto la dote della figlia di lui Alda, sua moglie, alla quale costituisce l’antefatto. 5 agosto 1190. Ego Iohannes Reverditus accepi a te Iohanne Volzicanto lb. dr. ian. .xxv. pro dote Aide fdie tue uxoris mee, unde me quielum voco. Et dono ei nomine antifacti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. dr. ian. .xxv. quas volo ut ipsa ha-beat meo dono secundum morem Ianue et cet. Et pro dote et antifa cto omnia mea habita et habenda tibi et ipsi pignori obligo. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. r 591. Michele Rapallino e la moglie Mobilia vendono a Giovanni Mazzaferrata una terra al Nauzalego, cioè in Ponticello. 5 agosto 1190. Testes Petrus canonicus de Sancta Maria Castelli, Wuilielmus Guertius magister et Salvus de Castello. Nos Michael Rapalinus et Mabilia (1) iugales accepimus a te Iohanne Ma^aferata dr. ian. .xvmi. finito precio [to]tius terre piene et vacue quam tecum habere visi sumus ad Nau?alegum videlicet in Pontexello. Coheret ei superius, inferius et ab utroque latere via publica. Quidquid ergo infra predictas coherentias tecum et cunsortibus indivise habere visi sumus et per nos invenire poteris, isto precio tibi venr dimus et si plus valet dono tibi. Hanc vendicionem tibi et tuo heredi et cuilibet per te per nos et heredes nostros non magis in-pedire et defendere ab omni liomine legitime promitimus. Alioquin penam dupli sicut vendicio in tempore valuerit tibi stipulanti promitimus et cet. Hec fecit Mabilia (2) cunsilio Wuilielmi Guercii magistri et Salvi suorum vicinorum, renuens legem iuliam. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Actum Ianue in Castello, eo die. 592. Robaldo Mallono et Ottone, fratelli; locano ad Oberto di Molinello e a Giovanni Bruscada per quattro anni un mulino alle fornaci di Sestri Ponente. 5 agosto 1190. (1) Mabilia corretto da Sibilla. (2) Mabilia corretto d te Vediano de Cairn (4) Veronensi tantum ramen unde promito tibi vel tuo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad medium februarium proximum lb. dr. ian. .cxl. (5). Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Et ergo Relengerius Calvus si Iohannes predictus non tibi Vediano cumpleverit ut supra legitur, cun-«tituo me tibi proprium debitorem et pagatorem predicti debiti, sub pena dupli, renuens legem qua principalis debitor prius est cunve-niendus. Actum Ianue jn domo Iohannis predicti, eo die (6). 623. Bernardo e Martino di Burlando di Bivo dichiarano di aver proceduto alla divisione dei beni mobili comuni. 13 agosto 1190. Testes Amicus Lavaninus, Otobonus de Clavica et Iohannes Tra- (1) non in sopralinea. (2, Sic! (3; Sic! (4j de Caini in sopralinea. (5) et si terminum cancellato. (6) A margine Betengerius. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 247 xascus Bernardus et Martinus fìlii Burlandi de Rivo cunfesi iuerunt ad invicem quod inter se fecerunt divisionem totius mobilie quam insimul ulto modo habebant et de ea uterque suam partem integre habuit. Et predictam divisionem promiserunt sibi vicisim dehinc firmam habere et non magis ulla ocasione mobilie ocasione fraesce de immobili vel de hoc quod dehinc aquixierint (1) aliquid unus alteri per se vel aliam personam petere. Alioquin penam dupli He quanto esset questio ad invicem promiserunt, rato manente pacto. Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, eo die. 624. Pascale Visconte vende a Lanfranco delle Crose una saracena di nome Lucia. 13 agosto 1190. Testes Wuilielmus (jocolarius, Villanus bucala, Casicius de Foro, Iiugo de Reco. Ego Pascalis vicecomes accepi a te Lanfranco de Cro-sis lb. .mi. precio unius Saracene nomine Lucie quam isto predo tibi vendo et si plus valet dono tibi cuncedo. Hanc Saracenam tibi et tuo heredi et cuilibet per te per me et heredem meum numquam magis inpedire et defendere et autorigare promito. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum ubi superior, eo die (2). 625. Lanfranco Roza dichiara di dovere a Vediano di Cairn veronese una somma per rame. 14 agosto 1190. Testes liubaldus Sogafìgura, Raimundus Baltigatus, Oto de Orto, Restufatus et Villanus Veronensis. Ego Lanfrancus Roca accepi a te Vediano de Cairn Yeronensi tantum ramen unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad kalendas julii proximi lb. dr. ian. .xxxvm. et s. .xv. et si terminimi vel termi nos inde michi vel meo certo miso per te vel tuum certum nun-cium produxeris per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem et in nullo tempore ocasione usure per me vel aliam personam ullam lamentacionem faciam vel fieri faciam unde da-num habeas tu vel aliquis pro te et sic iuro. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Actum Ianue in eclesia Sancii Laurentii, .xiiu. die agusti. 626. Robaldo Guercio garantisce in proprio il pagamento dovuto da Lanfranco Roqa a Vediano di Cairn veronese di cui all'olio precedente. 14 agosto 1190. (1) Da de ad aquixierint in sopralinea. (2) Tre cancellature trasversali. 248 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA [jo. 134 r.]. * Testes Alexander Torsellus et Oto de Orto. Ego Rubaldus Guer-tius cunfiteor quod tu Lanfrancus Rocius accepisti a Vediano de Cairn Veronensi tantum ramen pro me unde ei debes sub iulamento usque (1) kalendas julii proximi lb. .xxxvm. et s. xv., quas libi promito solvere tibi vel tuo miso solvere usque ad .viii. dies ante kalendas julii proximi. Et si terminum vel terminos inde mi-chi vel meo certo miso per te vel tuum certum nuncium produxe-ris, per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem, et sic imo cumplere tactis evangeliis. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Et ergo Raimundus Raltigatus si Rubaldus predictus non tibi Lanfra (2) cumpleverit ut supra, iuro supra Dei evangelia solvere usque ad terminum id est ad .viii. dies ante kalendas julii, et si terminum vel terminos inde michi vel meo certo miso produxeris per te vel tuum nuncium, per eos tibi senper tenebor usque ad to-lius debiti solucionem. Alioquin penam dupli tibi promito et cet Actum lanue in eclesia Sancii Laurentii, eo die. 627. Angerino di Bergamo si dichiara debitore di Negoziante milanese per il prezzo di un mulo. 14 agosto 1190. Testes Bocarinus Mediolanensis, Petrus Scorbo Terdonensis et Obertus Ismaelis. Ego Angerinus de Pergamo accepi a te Negoxante Mediolanensi unum mulum unde libi debeo adhuc lb. .ini., quas promito tibi vel tuo miso solvere hoc modo: medietatem ad festum sancii Michaelis et aliam ad festum sancii Martini, sub pena dupli et inde omnia mea et specialiter mulum predictum tibi pignori obli-go et cet. (3). Et ego Iohannes Gaius Terdonensis, si Angerinus non tibi Negoxanti cunpleverit ut supra custituo me tibi proprium de-bitorem et pagatorem predicti debiti sub pena dupli et cet. Et renuo legem qua principalis debitor prius est cunveniendus. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 628. Oddone Lombardo contrae un prestito ìnarittimo con Bernardo jratello di Giovanni Ardoino. 14 agosto 1190. Testes Guidolotus Lucensis, Stephanus Pisanus. Ego Odo Lonbar-dus accepi a te Bernardo (4) fratre Iohannis Ardoini tantum de re- (1) ad .viii. dies ante cancellato. (2) Sic! (3) Actum cancellato. (4, accepi a le Bernardo in sopralinea. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 249 bus tuis unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meurn nuncium (1) solvere lb. .vi. et s. .vi ad octo dies postquam lignum meum et sociorum redierit de Corsica nullo alio itinere mutato, eodem ligno vel maiori parte rerum ligni sano eunts illue et redeunte Ianuam. Alioquin penam dupli tibi promito ei cet. Et ego Iohannes de Bojasco si Odo predictus tibi Bernardo non cunpleverit ut supra, cunstituo me tibi proprium debitorem et pa-gatorem predicti debiti sub pena dupli et renuo legem qua principalis debitor prius est cunveniendus et cet. Actum ubi superior, eo die. 629. Anfoixio Mazanello ed Anseimo Novaro dichiarano di dovere una somma ad Ugone Gillano piacentino per merci ricevute. 14 agosto 1190. Testes Iohannis de Savegnono, Guertius de Cajane Placentinus et Guido de Fimerri. Nos Anfoixius Ma^anellus et Anselmus No-varus accepimus a te Hugone Gillano Piacentino tantum de tuis Tebus unde promito tibi vel tuo miso, unde promitimus tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum nuncium solvere a festo proximo sancte Marie (2) sive die crastina, usque ad unum annum lb. dr. ian. .lxxii. et si terminum vel terminos inde nobis vel nostro certo miso per te vel tuum certum misum produxeris per eos tibi senper tenebimur usque ad totius debiti solucionem et inde nullo tempore ocasione usure huius debiti per nos vel aliam personam lamentacionem faciemus unde tu vel ulla persona per te danum habeas et si inde danum habueris tibi restarabimus, et sic iuramus. Alioquin penam dupli tibi promitimus uterque in solidum et cet. Actum Ianue ante domum Anfoixii prefati, eo die. 630. Lanfranco Malfigliastro fa quietanza ad Ingone di Flexo di una somma spettante a suo fratello Marino per una societas stipulata con Ingone stesso. 15 agosto 1190. Testes Ansaldus Mallonus et Grisus Mediolanensis sive censarius. Ego Lanfrancus Malus Filiaster accepi a te Ingone de Flexo lb. dr. ian. .xxxv. et terciam que sunt de parte Marini fratris mei, socie-tatis quam ipse tecum habebat. Si vero frater meum predictus vel ulla persona per eum de hinc tibi vel alicui per te de predictis lb. .xxxv. et tertia ullam inquixicionem fecerit, extraham te inde sine tl) tibi in sopi-alinea. (2) Sancte Marie in sopralinea. 250 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA omni tuo dano. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Actum Isnue in domo Bonifacii de Volta, .xv. die agusti (1). 631. Vivaldo Sturtio e la moglie Leona dichiarano di dovere ad Oglerio di Solario di Pino una somma ricevuta in prestito. 15 agosto 1190. [Io. 134 v.]. Testes Carus Forgani, Iohannes Unctor et Wuilielmus Axillus. Nos Vivaldus Sturtius et Leona jugales accepimus a te Oglerio de Solario de Pino mutuo lb. .v. quas promitimus tibi vel tuo certo miso per nos vel nostrum nuncium solvere usque ad .un. annos. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus uterque in soli-dum et cet. Insuper damus tibi in pignus et possessionem totam ter-ram quam habemus in Pino ad Solarium cum suis pertinentiis que fuit Symonis Aurie. Tali modo quod dabis nobis medietatem totius vini et castanearum et ficuum que ex ex (2) ea exierit. Totus alius fructus erit tuus ita quod non cumputetur in solucione tua. Hec omnia fecit Leona cunsilio Cari de Forcano et Wuilielmi Axilli suo-rum vicinorum renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue in domo una Wuilielmi Datari, .xv. die agusti. 632. Castellana, vedova di Barocio, per i minori di questi iìendé a Guglielmo di Ferraria e a Buonfante di Stella, due tavole e mezza di terra in Sestri Ponente, a Prà e i consoli dei placiti approvano l’atto. 15 agosto 1190. Testes Wuilielmus Mallonus, Iiugolinus Mallonus Oto iudex et Valens de Sexto. Ego Castellana uxor olim Baroci accepi a vobis Wuilielmo de Feraria et Bonofante de Stella de Sesto lb. dr. ian. .in. et s. .xv. pariter, pro quibus vendo vobis ut rem alienanti duas labulas et mediam terre posite in Sesto ad Pratum cui coheret ante via publica, retro terra filiorum meorum, ab una parte terra tua, Wuilielme, et ab alia terra tua, Bonefans. Predictam terram cum omni suo iure et comodo et introito et egresu isto precio vobis vendo, trado et si plus valet dono vobis cuncedo. Hanc vendicionem vobis et vestris heredibus et cuilibet per vos per me et heredem meum numquam magis inpedire et defendere ab omni homine legitime defendere promito. Alioquin penam dupli vobis promito et jnde omnia mea vobis pignori obligo et cet. Possessionem et dominium inde vobis dedi. Hanc vendicionem fecit Castellana cunsilio et auto- (1) A margine : Ingo. (2) Sicl OBERTO SCRIBA DE MERCATO 251 ritale Wuilielmi Malloni et Hugolini Malloni tutorum heredum Barocii (1). Ad hec Oto de Castello et Bonifacius Oglerii Guidonis cun-sules placitorum laudaverunt quod vendicio predicta quam Castellana predictis hominibus (2) fecit teneat et perpetuo sit firma, eam-que habeant emtores et heredes eorum et quiete possideat iure proprietario et titulo emtionis precio predicto sine omni contradicione heredum et fìliorum omnium Barocii et omnium per eos et lauda-runt quod heredes et fìlii Barocii teneantur emtoribus et eorum heredibus defendere et auctori^are legitime ab omni liomine ac si fìlii Barocii facti maiores cum omni iuris solenitate vedidisent (3). Hoc autem fecere cunsules ad instantiam et suplicatione Castellane et propinquorum fìliorum Barocii, necesitate cognita et precio soluto Castellane, cum aliter emtor nolet in ea precium solvere, apro-bantes vendicionem prefatam laudarunt ut supra, asolventes Bonum Fantem de precio. Wrfilielmo Mallono et Hugolino Mallono curan tibus minores. Actum in eclesia Sancti Georgii, eo die. Testes Oto iudex, Valens de Sesto (4). 633. Alberico della Porta loca per vent'anni ad Ottone della Fornace e a Peleo, fratelli, la porzione spettante alla casata della Porta nel mulino di Mezo in Cerrano. 15 agosto 1190. Testes Bertramus de Fornace, Oto de Casasco et Antelamus de Ba-vari. Ego Albericus de Porta loco vobis Otoni de Fornace et Paelee fratribus et heredi vestro usque ad .xx. annos totam partem quam ego vel ulla persona per me visus sum capere prò domo de Porta vel alio modo jn molendino de Meijo posito in Cerrano in valle mo-lendini et si vero dehinc usque ad .xx. annos in predicto molendino per me vel heredem meum vel aliam personam ullam partem ve! sortem peciero vel ipsum tibi vel heredi tuo inpediero, penam s. .xl. tibi stipulanti promito, rato manente pacto. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 634. Bertramo di Fontanella e Girardo giudice pavese stipulano una accomendacio per Oltremare. 15 agosto 1190. Testes Wuilielmus de Diana et Vasallus Sivelator. Ego Bertramus de Fontanella accepi in acomendacione a te Girardo judice Papiensi lb. dr. ian. .;l. quas porto Ultramare et quo jvero cum (1) La parte precedente e susseguente dell’atto hanno cancellature trasversali separate. (2) et predictis hominibus a margine. (3; Sic! (4) Da Testes a Sesto a margine. 252 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA societale quam habeo cum Wuilielmo Malo Filiastro. Profìcuum et capitale quod in hac acomendacione fuerit in tua vel Guilielmi Mali Filiaslri, si non eris Ianue cum venero, mitere promito et extracto capitali lucri quartum habere debeo. Si invenero te Ultramare et volueris islam acomendacionem, debeo eam ibi tibi dare. De ista acomendacione et societate quam habeo cum Wuilielmo Malo Filia-slro habeo unam octenam in nave nova de Sargana. Hec acomen-dacio debet luerari per libram cum societate predicta. Hanc acomendacionem suscepit Bertramus velie el iusu Wuilielmi Mali Fi-liastri socii sui presentis. Aclum ubi superior, eo die. Potest mi-lere Wuilielmus laboratum hanc acomendacionem cum suis rebus facta inde carta. 635. Oglerio Pedicula dichiara di dovere a Giovanni di Dodo una somma per merci ricevute. 16 agosto 1190. [fo. 135 r.]. Testes Petrus Ventus, Thomas Yentus, Iterius Longus et Oglerius fdius Pantanei Pedicule. Ego Oglerius Pedicula cunfìteor me acce-pisse a te Iohanne de Dodo tantum de tuis rebus unde promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad festum proximum Sancii Andree lb. dr. ian. ,xx. et si terminum vel lerminos inde michi vel meo certo miso per te vel tuum nuncium produxeris, per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem. Et tolum ut predictum est iuro supra Dei evan-gelia cumplere et observare. Alioquin penam dupli libi stipulanti promito et jnde omnia mea tibi pignori obligo. Aclum Ianue in slacione Wuilielmi Venti, .xvi. die agusti. 636. Simone Vento /a quietanza ad Oglerio Pedicula per il capitale ed il lucro di una accomendacio. 16 agosto 1190. Fgo Symon Ventus cunfìteor me bene esse quietum et solutum a te Oglerio Pedicula de lucro et capita (1) integre acomendecionis quam olim tibi feci. Et de toto hoc quod de meo habebas ab hac die retro. Actum ubi superior eo die et hisdem testibus. 637. Guglielmo Doria dichiara di dovere a Pinello veronese una somma per rame ricevuto. 16 agosto 1190. Testes Oliverius Collus, Oto de Provino, Oto Pegus et Restufa-tus. Ego Wuilielmus Aurie accepi a te Pinello Veronensi tantum (1) Sic! OBERTO SCRIBA DE MERCATO 253 rumen unde promito libi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad festum proximum Sancte Marie Cadela-rie (1) lb. dr. ian. .xxxvii et si terminum vel terminos inde michi vel meo certo miso per te vel tuum certum nuncium produxeris, per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem. Et in nullo tempore ocasione usure huius debiti alicui curie vel persone lamentacionem per me vel aliam personam faciam unde tu vel ulla persona per te danum habeas. Et totum ut predictum est iuro supra Dei evangelia cumplere et observare. Alioquin penam dupli libi stipulanti promito et jnde omnia mea tibi pignori obli-go. Actum Ianue, ante domum Wuilielmi Aurie, eo die. 638. Parente di Volteggia promette a Guglielmo Doria, il prezzo del rame che comperò per lui da Pinello veronese. 16 agosto 1190. * Ego Parens de Yallegia cunfìteor quod tu Wuilielmus ^.urie ac-cepisti prò me a Pinello Veronensi tantum ramen unde teneris ei solvere sacramento usque ad festum proximum Sancte Marie Candelarie, predictas lb. .xxxvn quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere usque ad festum proximum Sancte Marie Candelarie et si terminum vel terminos vel terminos (2) jnde michi vel meo certo miso per te vel tuum certum misum pro-duxeris, per eos tibi senper tenebor usque ad totius debiti solucionem et sic iuro supra Dei evangelia. Alioquin penam dupli tibi prò. mito et cet. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. 639. Artugo e Rolando figli del fu prete Alberto di Bolago fanno quietanza ad Ansaldo Bavario di una somma loro spettante sui beni del padre e pagata dai consoli del Borgo e di Castelletto. 16 agosto 1190. Testes Oto de Campo, Otobonus de Clavica et Rainaldus Bonaventura. Nos Artugus et Rolandus fdii olim presbiteri Alberti de Bolago cunfitemur nos accepisse a te Ansaldo Bavario lb. dr. ian. .mi. et s. .vni. et dr. .viii. videlicet uterque nostrum medietatem nomine nostre partis librarum sex et s. .xiii. quas de bonis patris rostri habuistis ex quibus lb. .ni. minus s. .ni. habuisii a cunsu-libus de Burgo et lb. .mi. minus s. .mi. a cunsulibus de Castelieto. Etiam iuramus supra Dei evangelia quod de predictis lb. .mi. et s. .viii. et dr. .vili. tibi vel tuo heredi vel alicui per te per nos vel (1) Sic! (2) Sic! 254 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA fliam personam nullam postulacionem dehinc faciemus. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitimus et cet. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 640. Giovanni e Riccardo Buona Fede da Gaeta si arruolano per un viaggio in Levante sulla nave di Lanfranco Malfìgliastro e di Ansaldo Mallono. 16 agosto 1190. Testes Bonifacius de Flexo et Wuilielmus de Diana. Nos Iohan-nes Gajetanus et Bicardus Bona Fides Gaiete promitimus vobis Lanfranco Malo Filiastro et Ansaldo Mallono quod vobiscum et sociis veslris veniemus in nave vestra Ultramare et inde rediemus vobiscum in terra cliristianorum quo feceritis portum et navem et vos et socios (1) et res vestras salvabimus bona fide. Et totum ut pre-dictum est iuramus supra Dei evangelia cumplere. Alioquin penam dupli vobis promitimus et cet. Et nos Lanfrancus et Ansaldus promitimus vobis Iohanni et Bicardo quod dabimus pro cunductu tibi Iohanni biganlios .xvn. de Acri et tibi Ricardo bicantios .xv., vi delicet medietatem Ianue ad rationem de binanti is tribus per libram et aliam Ultramare in bigantiis. Sub pena dupli et cet. Actum ubi superior, eo die. Hinc debent duas cartas fieri (2). 641. Bernardo Piìoso di Sestri Levante noleggia da Nicolq Mallono, Opizzone di Chiavari, Giovanni di Guiliono e Marino Corso una galeota per condurre sale da Cagliari alla Riviera di Levante. 16 agosto 1190. [jo. 135 v.]. Testes Wuilielmus Mallonus et Hugo Mallonus. Ego Bernardus Pilosus de Seiestrio accepi a vobis Nicola Mallono, Opicone de Cla-vari, Iohanne de Guiliono et Marino Corso et sociis vestris galio-tum de lanua ad Callarim pro ducere sale et inde Ianuam et po-sumus discaricare Portu Veneris vel Seiestrio vel Clavari sive Ianue et si discaricaverimus extra portum Ianue in aliquo predictorum ìocorum habemus ductum bucium Ianuam ad .vili., nisi tempore remanserit. Pro naulo dabo vobis Ib. .xxvi. ad .xv. dies post Ianue in aliquo predictorum Ìocorum portum fecero. Alioquin pe-nam dupli vobis promito et inde omnia mea vobis pignori obligo et cet. Actum Ianue ante domum Nicole Malloni, eo die. (1) et socios in sopralinea. (2) A margine: dedit dr. .mi. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 255 042. Oberlo di Oberto Spinola e Bonifacio di Ingone di Fkxo stipulano uno, accomendacio per il Levante. 17 agosto 1190. Testes Wuilielmus Buronus, Bonifacius de Volta, Ingo Spinuia et Wuilielmus Dadaum. Ego Obertus fdius Oberti Spinule aocepi in acomendacione a te Bonifacio fdio Ingonis de Flexo lb. dr. ian. .c. quarum porto mecum Ultramare lb. .lxxii. (1) el residuum mi-tes michi Ultramare. Predictam acomendacionem porto Ultramare causa mercandi et quo michi videbitur causa mercandi. Profì-cuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali quartum lucri habere debeo. Possum de ista acomendacione facere sicut de meis causa mercadi (2). Actum Ianue, in domo Bonifacii de Volta, .xvii. die agusti (3). 643. Giovanni Morcxino prende a prestito marittimo da Fulcone di Fulcone di Castello denaro e orzo per la Sardegna. 17 agosto 1190. Testes Bonus Vasallus Barbavaira, Wuilielmus Dadaum et Berar-dus Ricius. Ego Iohannes Morexinus accepi a te Fulcone filio Ful-conis de Castello lb. .x. dr. ian. quas porto in Sardeniam causa mercandi et inde Ianuam nullo alio itinere mutato debeo venire et usque ad .xv. dies postquam navis redierit Ianuam, predictas lb. ■ x. salvas et integras et .xii. minas ordei, sana eunte nave Rataldi qua vado in Sardeniam et redeunte Ianuam vel maiori parte rerum navis. Alioquin penam dupli tibi promito et cet. Actum ubi supe-rior, eo die. Postea accepit Morexinus lb. .n. a Fulcone ad rationem prefa tarn. Testes Bonifacius Iacobi de Volta (4). 644. Ugone di Recco dichiara di aver ricevute da Belengerio de Mari novecento pelli di agnellino mandate a lui da Berardo Romano suo compare. 17 agosto 1190. Testes Wuilielmus Dadaum, Bonaventura Frealdi, et Laurentius Villanus. Ego Hugo de Reco confiteor me accepisse a te Belengerio de Mari .dcccc. agnelinas quas tibi Berardus Romanus cumpater meus tibi mixit. Si vero Berardus predictus vel ulla alia persoli de predictis agnelinis tibi vel heredi tuo vel alicui per te ullam postulaeionem fecerit unde danum incuras ipsum tibi integre re- ' (1) s. .v. cancellato. (2) Sic! (3) A margine: I[ngo]. (4) A margine : F[ulco], 256 M. CHIAUDANO - R. MOR07.7.0 DELLA ROCCA slituam. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et cet. Actum ubi superior, eo die. 645. Giovanni Caccia Lepre romano fa quietanza a Madelmo, Bono e Pietro gaetani di una somma dovuta a lui e ad Obicione Gotifredo romano. 17 agosto 1190. Testes Bonus Yasallus Barbavaira et Gerardus Rius Ianuenses et Ligorius Varavagius et Bonus Vio Gaietani. Ego Iohannes Cap Leporem Bomanus cunfiteor me bene esse quietum et solutum ¡i vobis Madelmo et Bono et Petro socio vestro Gaietanis civibus de Ib. dr. ian. .lxxxvi. quas michi et Obicioni Gotofredi Romanis civibus debebatis sicul in carta inde facta per manum Petri Alberici notarii Romani cuntinelur. Si vero ego vel Obicio predictus ve! ulla alia persona vobis vel heredi vestro vel alicui per vos de pre-dictis denariis ullam postulacionem fecero, penam dupli vobis premito et cet. Actum ubi superior eo die. 646. Richeìda vedova di Alberto Albino di Quinto 'vende a Gregorio Fagollo quanto a lei pervenne in Vedizza.ro per l'eredità del fratello Guaraco. 18 agosto 1190. Testes Baldoinus de Coali, Bufinus de Oriolio et Rubaldus de Mirteto. Ego Richelda uxor olim Alberti Albini de Quinto acccepi (1) a te Gregorio Fagollo s. .n. et dr. .mi., finito precio de toto hoc quod michi pervenit in Yedigar a Guaraco fratre meo. Quod isto precio tibi vendo, trado et si plus valet dono tibi. Et promito liane vendi-cionem tibi et cuilibet per te per me et heredem meum non magis inpedire et ab omni homine legitime defendere sub pena dupli libi stipulata et cet. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum lanue in domo Bonifacii de Volta, .xyiii. die agusti. 647. Guglielmo Burono si rende garante verso Oberto di Oberto Spinola per una somma che gli deve esser pagata giudizialmente in Levante da Guidone Spinola. 18 agosto 1190. [Io. 58 r.]. Testes Guascus, Bonifacius de Flexo, Marchesius de Volta et Ingo Spinula. Eso Wuilielmus Buronus promito libi Oberto filio Oberli Spinule si tu non fueris solutus vel tuus misus Ultramare a Guidone Spinula vel alio nuncio comunis lanue de lb. .lii de qui- (1) Sic! OBERTO SCRIBA DE MERCATO 257 bus habes lauclem, ego solvam eas tibi vel tuo certo miso Ianue (1) usque ad medium madium proximum, renuens legem qua principali» debitor prius est cunveniendus, ad rationern de .in. quatuor. Alioquin penam dupli libi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo, excepta domo que fuit Modii Ferri. Aclum ianue in domo Bonifacii de Volta, .xvm. agusti. 648. Enrico Leccacela concede per sedici anni in livello a Giovan- ili di Zuccarello di Corsi e a Guglielmo figlio di Azone del Pastino la terza parte di un mulino nel fossato di Terecaseo deito mulino di Capellino. 18 agosto 1190. Testes Symon de Papia, Rainaldus Bonaventura et Oto Bonus de Clavica. Ego Enricus Lecavellum loco vobis Iohanni de Qucarello de Corsi et Wuilielmo iìlio Agonis de Pastino et heredibus vestris nomine livelli lertiam partem unius molendini positi in fosato Te-recasci et dicitur molendinum Capellini ad tenendum a medio sep-lembris proximi usque ad .xvi. annós, prò condicione .hi. quarti-norum frumenti annuatim per tres terminos solvenda, de quatuor in quatuor menses .i. quartinum. Et promito vobis molendinum usque ad terminum dimitere et cundicionem in ea non ascendere. Alioquin penam lb. .v. vobis promito et inde omnia mea vobis pignori obligo et cet. Et nos Iohannes et Wuilielmus predicti promi-timus tibi Enrico tenere molendinum usque ad terminum prefi-xum, solventes annuatim .ni. quartinos grani prò condicione ut dictum est. Alioquin penam lb. .v. vobis promitimus et cet. Aduni ubi superior, eo die (2). 649. Ottobono di Clavica fa quietanza a Robaldo di Voltaggio di una somma dovuta da lui e dai di lui soci Gisulfo di Langasco ed Ugone di Langasco. 18 agosto 1190. Testes Rainaldus Bonaventura, Oto de Campo, Wuilielmus de Foro. Ego Oto Bonus de Clavica cunfiteor me bene esse quietum et solutum de lb. .xlviiii. dr. ian. quas tu Rubaldus de Vultabio cum Gisulfo de Langasco et Hugone de Langasco michi debebas et sol-visti michi tu Rubaldus prò predictis sociis tuis lb. .vi. et denarios • xii. Quare redo tibi cartam debiti et do et cedo tibi omnes rationes et uehoiies quas liabeo super predictos Gisulfum et Hugonem uiiics et di reci as. (1) ad rationem de .ni. qualuor in sopralinea cancellato. (2) A margine : dedit dr. .vi. M. Ghianda no - R- Morozzo Della Rocca, Oberto Scriba de Mercato. 17. a58 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA 650. Gisìa e Dolce figlie del fu Lanfranco Caro Occhio vendono ad Vgone di Rocco di Casasoprana due parti di una Icrra in Ree co alla Sommavilla. 18 agosto 1190. Testes Grimaldus de Castello, Baldoinus fdius Iohannis Diaconi et Wuilielmus Rapallinus de Ca de Stephano. Nos Gisla et Dul-cìs filie olim Lanfranci Cari Oculi accepimus a te Hougone de Reco de Ca Suprana lb. dr. ian. .mi. pro quibus vendimus tibi duas partes unius terre posile in Reco in Summa Villa cui coheret superius terra Bordelle sororis tue et Aide de Flore, inferius via, ab una parie terra tua et ab alia Oberti Corsi. Predicte duas parles cum superpo-silis omnibus indivise cum Verdelia sorore nostra isto precio tibi vendimus, tradimus et si plus valet dono tibi damus et omnes ra-tiones quas super Taum fratrem nostrum habemus pro lb. .v. quas Anna olim soror nostra nobis iudicavit tibi damus et cedimus et totum usumfructum quod ex predicta terra exivit a die quo eam omisti tibi remitimus. Predictam etiam vendicionem tibi et tuo heredi et cuilibet per te per me et heredem meum non magis inpedire et defendere ab omni homine legitime promitimus. Alio-quin penam dupli tibi promitimus et cet. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Actum Ianue in domo Frederici, eo die. Hec fecere mulieres cunsilio Hugonis viri Gisle predicte qui in ea cuncesit et Wuilielmi de Ca de Stephano sui cognati. 651. Lanfranco Mangiavacca e la moglie Contessa vendono a Lanfranco Mafeo di Fontana una terra in monte Aiano. 18 agosto 1190. Testes Iurdanis Ilio, Bonus Iohannes Bu^us et Obertus pellipa-rius. Nos Lanfrancus Majavaca et Contesa iugales accepimus a te Lanfranco Mafeo de Funtana lb. .mi. et s. .v. dr. ian. finito precio unius terre posile in monte Ajani, cui coheret superius terra tua, Tai de Fontana, Iordanis Scarampe et Hospitalis. Ab uno latere terra Andree Porci et ab alio terra Iordanis Scarampe et Oglerii, in-ferius via publica. Predictam terram cum omni suo iure et comodo et cum toto hoc quod in monte Ajani per nos invenire poteris isto precio tibi vendimus, tradimus et si plus valet dono tibi damus et. promitimus eam tibi et tuo heredi et cuilibet per te per nos et he-redes nostros non magis inpedire et ab omni homine legitime defendere promitimus. Alioquin penam penam (1) dupli sicut vendicio in tempore valuerit tibi stipulanti promitimus et inde omnia nostra (1) Sic! OBERTO SCRIBA DE MERCATO 259 libi pignori pignori (1) obligamus. Hec fecit Contesa cunsilio Ior-aans Illon et Boni Iohannis Bucii suorum vicinorura et parenlum renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue in Platea Longa in domo Streiaporci, eo die. 652. Enrico visconte e la moglie Aidela vendono al fratello di lui Robaldo rappresentato dalla moglie Guglielma una terra in Co-goleto. 18 agosto 1190. [/o. 58 v.]. Testes Corsus vicecomes, Enricus Porcus, Pascalis vicecomes, Stephanus vicecomes et Vasallus Torellus. Nos Enricus vicecomes et Aidela iugales accepimus a te Wuilielma cognata nostra de rebus viri tui Rubaldi fratri mei Enrici lb. .xii. dr. ian. de rebus viri lui et a Rubaldo predicto lb. .x. pro quibus vendimus libi ementi nomine Rubaldi viri tui unam terram positam in Co-doledo cui coheret ab una parte fosatus et terra Georgii Pedi-cule et a secunda via publica a tertia terra Raldi vicecomitis et a quarta terri viri tui. Predictam terram cum omni suo iure et comodo, introitu et egresu isto precio libi nomine viri tui vendimus, tradimus et si plus valet donamus tibi. Hanc etiam ven-dicionem viro tuo et eius heredi et cuilibet per eum per nos et heredes nostros non magis inpedire et ab omni homine legitime defendere promilimus et uterque in solidum vendit et obliga-tur sub pena dupli tibi stipulanti. Possessionem et dominium inde tibi dedimus. Hec fecit Aidela cunsilio Corsi vicecomitis et Enrici Porci suorum vicinorum, renuens legem iuliam el cet. In hac vendicione cuncesit Adalaxia mater Enrici predicti et renuit quidquid iuris in ea habebat. Actum Ianue in Palacolio in domo Enrici predicti, .xviii. die agusti. 653. Guido Scena vende a Gandolfo di Arco un castagneto in Lo-rnar. 19 agosto 1190. Testes Angelotus pelliparius, Iohannes Rufus de Foro et Homo Dei Iterii Longi. Ego Guido Scena accepi a te Gandulfo de Arcu s. .xxxv. finito precio unius terre castaneti posile in loco qui dicitur Lomar. Coheret ei superius terra Otonis Boni de Cruce, inferius fosatus, ab una parte terra Oberti de Clapedo et ab alia terra Alberti de Via. Predictam terram cum omni suo iure et comodo isto precio tibi vendo, trado et si plus valet dono tibi. Hanc vendicionem tibi et cuilibet per te per me et heredem meum non magis inpedire et (1) Sic ! , '260 M. GHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA ab omni homine legilime defendere et autoritäre promito. Alioquin penam dupli sicut in tempore valuerit tibi stipulanti promito et cel. Possessionem et dominium inde tibi dedi. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, .xviui. die agusti. 654. Aimerico di Douai dichiara di aver ricevuta la dote di Alvisa figlia di Oglcrio di Zarerex. 1 agosto 1190. Testes Nicola Mallonus, Enricus Mallonus, Hugo Mallonus, Phi-lipus Mallonus et Dominieus magister. Ego Aimericus de Doaxe cun-fileor me accepisse et habere pro dotibus, Alvise uxoris mee fìlie tue Ogleri de Qarerex lb. .xx. dr. ian. tali modo et cundicione si ipsa obiret ante quam ego debel esse me et ad me reverti, si supervi-xerit me erunt sue proprie ad facere quidquid voluerit. Actum lamie ante domum Nicole Malloni, eo die. 655. Guglielmo figlio di Oberto Spinola, Ingone di Flexo, Raimondo della Volta ed Enrico di Negro contraggono una societas per commerciare Oltremare. 19 agosto 1190. Testes Philipus de Castello, Obertus Baraterius et Oglerius de Nigrone. Ego Wuilielmus filius Oberti Spinule accepi a te Ingone de Flexo in societate lb. dr. ian. .c., a te Baimundo de Volta lb. .c., a te Enrico de Nigro lb. .cc., contra quas mito lb. .cc. quarum lb. .c. sunt Ingonis fratris mei. Hanc societatem porto Ultramare causa mercandi et quo Deus michi permiserit causa mercandi. Pro-ficuum et capitale quod Deus in hac societate dederit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito et extracto capitali lucrum per medium debemus dividere. Habeo licenriam faciendi et mandandi de ista societate sicut michi bonum videbitur socieiatis causa mercandi. Super societatem porto de societate quam habeo cum Iaccbo Spe^a Petra lb. dr. ian. .clxxxxvh. que divisim sunt implicate et separai im debeo eas ducere et debeo de eis spendere per libram cum societate. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 656. Giovanni castaido dichiara di avere ricevuto dalla sorella Guilia una somma spettante ai figli di lei dei .]. Testes Wuilielmus Grasus barilarius, Rubaldus de Sancto Petro Arene, Iohannes filius Tealdi de Cogorno, Peire Catalanus et Ru-Laldus Lavaninus de Rivarolio. Ego Armanus nepos Restufati acce-pi a le Gonella uxore mea pro tuis dotibus lb. dr. ian. .x. unde bene sum quietus. Et dono tibi nomine antifacti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat Ib. dr. ian. quinque quas volo ut h&beas meo dono secundum morem Ianue. Et pro dote et anti-facto omnia mea habita et habenda tibi pignori obligo. Actum Ianue in domo Frederici Alberici, iusta mare, .x. die exeuntis agusti.. 075. Garsilonio di Levi dichiara di dovere a suo fratello Vivaldo una somma ricevuta in prestito. 22 agosto 1190. Testes Wuilielmus Rufus de Levi, Iohannes Picamilium de Cogorno et Lanfrancus de Gravelola. Ego Garsilonius de Levi accepi a te(l) Vivaldo fratre meo mutuo s. .xx. quos promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere sub pena dupli et cet. et inde do tibi in pignus et possessionem totam terram meam et domimi quam habeo in Levi et in Lavagna et eius pertinentiis, tali modo quod ususfructus quod inde exierit sit tuus meo dono. Actum Ianue in domo Bonifacii de Volta, eo die. 676. Vincigente dichiara di dovere a Savino di Piacenza una somma ricevuta in prestito. 22 agosto 1190. Testes presbiter Bernardus de Vineis, Philipus de Bonbeìlo et Gri-fus censarius. Ego Vencigens accepi a te Savino Piacentino in mutuo Ib. .ex. dr. ian. renuens exceptioni non numerate pecunie, quas promito tibi vel tuo certo miso per me vel meum nuncium solvere et liberare usque ad kalendas aprilis proximi et eas accepi sine pacto et cunventu lucri. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Et ego (2) Rubaldus de Vivaldo si Vencigens non tibi Savino cumpleverit ut supra cunsti- (1) a te in sopralinea su accepi cancellato. (2) Obertus cancellalo. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 269 tuo me libi proprium debitorem et pagatorem predicti debiti re-nuens illam legem qua principalis debitor prius est cunveniendus. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promito et inde omnia mea libi pignori obligo et cet. Actum Ianue in eclesia Sancte Marie de Vineis, eo die. 677. Lanfranco Malfìgliastro dichiara ad Anna sua moglie di aver ricevuto i beni extradotali di lei. 22 agosto 1190. Testes Bacimus et Ansaldus pesator. Ego Lanfrancus Malus Filia-sler cuniìteor me accepisse a te Anna uxore mea pro tuis stradotibus Ib. dr. ian. .xxv. quarum lb. .xv. pervenenint libi a matre tua et Ib. .x. habuisli de terra Sancti Petri Arene. Et prò predictis ergo lb. .xxv. omnia mea tibi pignori obligo. Actum Ianue in domo Lan-franci Mali Filiastri eo die. 678. Imclda promette a Lanfranco Malfìgliastro e ad Anna di lui moglie di servirli fedelmente. 22 agosto 1190. Ego Imelda promito vobis Lanfranco Malo Filiastro et Anne iuga-libus quod dum vobiscum vel in domo vestra (1) stetero quod salva bo et custodiam res vestras bona fide sine omni fraude. Et totum ut prediclum est juro supra Dei evangelia cumplere. Alioquin penam trium (2) tibi stipulanti promito et inde omnia mea habita e? habenda tibi pignori obligo. Actum ubi superior eo die et hisdem testibus. ■679. Lanfranco Malfìgliastro prende in accomendacio da Imelda sua fantesca una somma per il Levante. 22 agosto 1190. * Ego Lanfrancus Malus Filiaster accepi in acomendacione a le Imelda serviente mea lb. dr. ian. duas et s. .v .in quibus sunt cum-putati s. .xxxiii., quos pro te recepì a Marino fratre meo. Predictam acomendacionem porto Ultramare causa mercandi et quo michi vi-debilur bonum acomendacionis. Proficuum et. capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi potestate mitere promito. Actum ubi superior, eo die et hisdem testibus. 680. Bartolomeo della Porta balestriere ed Erminio contraggono una societas per commerciare in Maremma. 23 agosto 1190. (1) seu ad viandam vestram cancellato. (2) trium a margine dopo dupli cancellato. 270 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA Testes Albertus de Castellana et Nicoleta Guasci de Volta. Ego Bartolomeus de Porta balisterius acepi in societate a te Erminio lb. .ih. contra quas mito s. .xxx. Hanc societatem porlo in Ma riti mam causa mercandi et quo michi videbitur bonum acomendacionis. Pro-ficuum et,capitale quod in ea fuerit in tua vel tui certi misi pote-state mìlere promito et extracto capitali lucrum per medium debe-mus dividere. Aduni Ianue in domo Bonifacii de Volta nono die e\euntis agusti. INDEX LüCORUM ET PERSONARUM Hat sunt notae quibus brevitatis causa utimur. ab.= abbas, abbatissa, abbatia. am. =amita. arch. =arehidiaconus. archiep. = archiepiscopus. archipresb. =archipresbiter. can. =canonicus, canónica. capl. = capella, capellanía, capellanus. cler. =cler!cus. cog. =cognalus, cognata. com.=comes, comitissa. con.=consul. conv. =conversus. cu. =curia. d.=dominus, domina, diac. =diaconus. dict. = dictus. do.=domus. e. =ecclesia. ep.=episcopus. fl. = flumen. fr. =frater. ge.=gener. her. =lieres, heredes, hospit. =hospitalis. imp. = imperator. in. = iudex. 1.= locus. li.=liberi. / ma. = mater. mag. = magister. mar. =maritus. mo. = monacus, monasterium. n. = nolarius. nep. = nepos. nob. = nobilis. nt. =nota. nur. = nurus. op. =cpus. pa. =pater. parr. = parrocchia. pleb.=plebs, plebanus. pot. =potestas. prep. = preposi tus. presb. =presbiter. pri.=prior, priorissa. q. = quondam. re. = regio. ser. =servus, serva. soc. =socer, socera. sor. = soror. subdiac. =subdiaconus. t. = testis te. =terra. ux. = uxor. v'cecom. =vicecomes. vidom. = vicedominus. Numerus est chartae. A Abderamen, saracenus, 129. Abraam vide Selega (de). Abrigo (in), 1. 322. Acris, 1. 49, 546, 599, 602; (de) Hugo, 270. Adalaparta, 322. Adalardinus, 470. Adalaxia, 241, 299 , 399, 609; f. Castellane, 306; f. Martini de Sofia. 580; f. q. Cabuti Bubaldi, 57; f. q. Girardi de Ceredo, 88; f. q. Recoli de Galexegna de Reco, 302; ma. En-rici, 652; nep. Thome, 454; sor. Co-mitise ux. Wilielmi Venti, 140; ux. q. Boni Vasalli Antiochie, 140; ux. Rolandi de Bisagno, 431; ux. Enri-ci Nepitelle, 673; ux. Gualterii, 484; ux. Iohannis Tarasancti, 522; ux. Lanfranci Pape, 500; ux. q. Opizo- - nis f. Opizonis de Castello, 193; us Petri de Mascarana, 44; Vasalli Ba-coni, 343; ux. q. Enrici Gaiine, 290; vide et Ardoini, Lonbarda, Magda-le, Monte (de), Scartala (de). Adaldina ux. q. Oberti Boleti, 12. Adam vide Mediolano (de). Adelaxia ux. q. Bonifacii Natelli, 130. Adelaxie mar. vide Obertus. Adorninus, 61. Agaxi (de) Bonus Iohannes, 435; Johannes, 490, 491. Agio (de) Guasalonus, 152; Nicola, 586; Richelda ux., 152. Agium, 1. 152, 475, 476. Agnesia, 241, 309; nutrix d. Guiliel-mi Venti, Ì40; sor. Bonifantis, 613; ux. Alcherii, 450; ux. Ansaldi Re-gis, 539; ux. Hugonis Guelfi, 415; 416; ux. Iohannis Dominici, 273; ux. Iohannis Galletarii, 242; ux. Iohannis Montanarii de Staiano, 92; ux. q. Oliverii Mali Filiastri, 199, 545; ux. Servi Dei de Quarto, 549; ux. q. Bucemoie de Quarto, 45, vide et Coranico (de). Agnesie ux. Iohannis Dominici sor. vide Maria. Agoxinus Hugo, t. 264. Agusti ux. q. vide Lucia. Augustinus archipresb. vide Sanctus Laurentius; Symon, 55, t. 246; vide et Langasco (de), Placano (de). Ajani mons, 651. Aicelina ux. Gajardi de Castello, 118. Aidela, 652; f. Budelle, 586; f. q. Boni Guilielmi de Maraxi, 155; f. q. Boni Guilielmi de Maraxi et Bone Nate, 153; ma. Oberti f. q. Wui-lielmi Saragi, 332; ux. Iohannis, 28, 166; ux. Wilielmi, 544. Aidelina nep. Guilie, 277. Aimelina, 304; f. Rolandi de Insula, 92; sor. Oberti Merlini, 326; ux. 1 donis de Palio, 550; ux. Iohannis Danielis, 566; ux. Hugonis f. Iohan-nis Montanarii de Staiano, 92; ux. Oliverii Malocelli, 189; ux. q. Wui-lielmi de Marino, 193. Aimeri, t. 408. Aimerici ux. vide Alvisa. M Cbmudano - R. Monozzo Della Rocca, Oberto Scriba de Mercato. 18. 274 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA Aimericus f. Rolandi, 656; vide et Castro (de), Costa (de), Doaxe (de), Signo (de), Vivaldi f. Aimudus, t. 271. Airaldi Ansaldus f., t. 23, 30, 29, 319; nep. Albiannensis, 376. Airola (de) Alberti f. vide Albertus. Aiuto (de) vide Lucensis. Alaciosus Hugo, 427. Alamandra, 586. Alamani do. 406. Alamania, re., 200, 489. Alamanus, 513; vide et. Quartanus. Alaminus (id est Alamanus), t. 176. Alaxia f. Frogerii de Vegoni, 449. Alaxina, 504. Albario (de) Armannus, 279; Bonus Ioliannes Rufus, 315; Claire f. vide Oglerius; Daniel, 498; Ingo f. Ober-ti Pelati, 24; Martinus, t. 27, 176, 349, 447, 455; Rogerius, 499; Tren-cherius, t. 141, 144; Vasallus, 224, 229, 282; vide et Rufus, Via Mul^a. Albarium, 1. 14, 15, 23, 24, 27, 35. 140, 144, 153, 155, 176, 296, 332, 420, 566, 580; vide et Sancto Ambrosio (de). Albengana, 1. 376. Alberici Frederici do., 674. Albericorum te., 45. Albericus vide Molinarius, Petrus, Porta (de), Vedilano (de). Alberti de Barbarolia ux. q. vide Clar-munda; de Bolago presb. f. q. ti-de Artugus, Rolandus; f. vide Aj-rola (de), Casanova (de), Terpi (de); f. q. vide Nicola; fr. vide Castagna; Regis ux. vide Richelda. Albertonus vide Colla (de); Ricius, 522; vide et (Jimignano (de). Albertus, 101, 349, 458; f. Alberti de Ajrola, 507; iu. t. 290, 308, 356, 396; mag., 539, 540, vide et Begai (de), Noali (dei; marchio Malaspina, 262; nep. Rubaldi Lavanini, 513; presb. 467; t. 175 , 242; vicecom. t. i’17, 218, 260; vide et Botinus, Brunus Placentinus, Buca Fata, Campo (de), Canis Vegius, Castellana (de), Cavana Nova, Clericus, Corrigia, Lavaninus, Marfola (de), Ma^us, Merenda, Musus, Perni^us, Pica, Faba, Prato Longo (de), Rafedo (de), Rex, Ricius de Camera, Roca (de), Rufo (de), Sancto Thoma (de), Se-dafarius, Senebaldo (de), Terpi (de), Valle Trivie de), Varese (de), Via (de). Albia ux. Girardi, 502. Albiannensis vide Airaldus. Albini Alberti ux. q. vide Richelda. Albufola, 1. 78, 184; (de) Oto, 458; O-tonis fr. vide Enricus; Oglerius, t 78, 184; Rainaldi nep. vide Rai-naldus. . Alcherii Sophia mo. Sancti Thome, 660; sor. vide Aida; ux. vide Agne-sia. a Alcherius, 18, 77, 78, 213, 288, 341« 342, 450, 603, t. 324. Aida, 104, 169; Capitis Brugi, 586; f. Bonici Hospinelli, 504; f. Girardi de Feletto, 81; f. Iohannis Vol^ican-ti, 589, 590; f. Iulii et Bone de Co-rela, 42; f. q. Giberti de Rapallo, 12; f. q. Girardi de Feletto, 79; f q. Iohannis Nigrepellis, 163; f. q. Vasalli Mola^ane ux. Tirochi de Portu Morixio, 374; ma. Bucucii, 338; mo. sor. Majenel d., 57; nep Oberti, 50; ser. 613; sor. Alcherii, 450; sor. Macuchi, 300; ux. Angel;’-rii Mastortii, 560, 561, 562; ux. Bartholomei, 484; ux. Datarli, 148; «ix q. Idonis Polparii, 137; ux. Iohannis de Caminata, 227; ux. Otonis, 588; ux. q. Idonis Festechi, 584; ux. Oberti Qagule, 211; ux. q. Stephani, 294; ux. q. Stephani de Campo Felegoso, 293; vide et Bargalina, Carplano (de) Oberti f., Dominici, Flore (de), Foro (de). Aide ma. q. vide Stephanus; nep. vide Verdelia, vide et Muse. Alderani q. f., 277. Aldeta, 52. Aldixia ux. Lantelmi, 237; ux. q. Primi Belfolii, 182. Alexander vide Torsellus. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 275 Alexandria, 1. 333. Alexandrinus vide Carlus Alexius vide Celanexi (de). Alferius Enricus Astensis, 156, 269. Alia Ioliannes sive Christianus, 65. Alinerio, 52. Alio (de) Guasalonus, t. 151. Alius saracinus, 121, 126. Allus Iohannes de Begai, 124. Almorus Villanus, 383. Alpe Plana, 1. 488. Alpi Longe f. vide Rufìnus. Alpis 1. 210, 211. Altilia, 340, 594; f. q. Diani de Pirogallo, 394; f. Drude ma. Balduini, 169; ux. q. Yasalli de Clapedo, 348. Altilie f. vide Bonus Vasallus, Iohan-nes. Alvernacius Amegius, t. 31; vide et Bernardus. Alvisa, 299; f. Vediani, 502, 503; ux. Aimerici de Doaxe, 654. Amandolexi (de) Bonus Vasallus, t. Ili, 112, t. 265, 289. Amaricus fr. Villani de Mola?ana, Ambroxius, t. 374. Amegius te. 170, vide et Alvernacius. Amicha, 277. Amici ma. vide Anna. Amiconi f. vide Enricus. Amiconus vide Castello (de). Amicus, 151; f. Amici de Cuni^o, 157, 168, t. 173, t. 220, 489; vide et A-vocatus, Bruscardus, Casa (de), ^a-suprana (de), Cuni^o (de), Lavani-nus. Andebrandinus f. q. Agustini de Placano, 12. Andreas Bonaventura, t. 292; Ingonii de Flexo, 361, vide et Flexo; mag. t. 29, 30; nep. Ba....ci, t. 8; ser. Tn-gonis de Flexo, t. 10, 41, 152; t. 298; Veronensis, 297; vide et Bra-xil (de), Casali (de), Ingonis, Pa-piensis, Picardus, Porcus, Teserà (de), Tesisto (de), Varaceli a (de). Andree de Teserà gen. vide Castagna; ux. vide Sesterono (de). Anfelix, 668. Anfoixius vide Ma^anellus. Anfosus seu Aniussus, 530; vide et Begai (de). Angelerii Mastortii ux. vide Alda. Angelerius vide Mastortius. Angelica, 299, 300. Angelotus, 559; t. 653. Angerinus vide Pergamo (de). Anguxola Iohannes, 127. Anna, 378, 379; f. Agnesie de Coranico, 63; f. q. Berardi de Sori, 180; ma. Amici, 618; ux. 65; ux. Boni-hominis de Monelia, 498; ux. Ibi gonis de Montexello, 96; ux. Iohan-nis, 65; ux. Lanfranci Mali Filia-stri, 678; ux. q. Girardi de Feleto, 80, 81, 82; ux. Guidonis Polesini, 251; ux. q. Guidonis Totuice, 25, 304; vide et Trencherii q. ux. Anne Guercie Rofìnus, 187, vide et Rufìnus. Ansaldi Buferii f. vide Wuilielmus; de Camorga f. q. vide Berta, Fulco; f. q. Oberti de Paorno ux. vide Maria; f. vide Wuilielmus; Pesaratioms f. vide Rubaldus; Regis ux. vide A-gnesia; te. vide Vallibus (de). Ansaldus, 169, 216, 330; Borellus, t. 596; Cavala vide Corsi (de); f. Ai-raldi, 29; f. Bartholomei de Bavali, 170, 172; f. Hugonis vide Pleeagna (de); f. Comitisse, 616; f. Symonis Buferii, 117; f. Wuilielmi Rataldi, t. 166, 553; f. q. Amici de Cavetere, 170, 171, 172; f. q. Lombardi, 206; f. q. Oberti de Pasino de Vulturi, 284; f. q. Petri de Monte, 386; fr. 459; mag. 301, 302, 563; t. 677; :>i-de et Airaldi, Airaldus, Artuxius, Bavali (de), Bavarius, Bocherius, Borcoli (de); Buferius, Cavala, da-pa (de), Domo (de), Galleta, Gine-stedo (de), Grasus, Guertius, Gulio-ne (de), Lecavelum, Lonbardus, Mal-lonus, Maraxi (de), MonteCuco (de\ Nanus, Polixini, Porcili (de), Quinto (de), Rapallinus, Rataldus, Rex, Sardena, Silvanus, Sori (de), Tiba, Turdus, Varacena, Vulturi (de), Qi-mignano (de). Anseimi f. vide Castello (de), Ra^olio 276 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA (de); pa. vide Rainaldus; Porcelli ux. vidt Maria; Rivarii f. vide Oli• verius; vide et Maria. Anselmus, 552; f. Nacarii de Caligna-no, t. 110; nep. Wuilielmi Bacini, 72; l. 291, 572; vide et Balbus, Be-gai (de), Bosco (de), Buxonus, Calderia, Canali (de), Capriata (del, Carmainus, Castello (de), Crispa (de), Fegino (de), Garius, Navarras, Palio (de), Portonarius, Rataldus, Riva Alta (de), Rondona, Sancti L'r-cisini, Sardena, Scalotus, Taren^a-sco (de), Vara$ena (de). Anseona (de), Rubaldus, t. 127. Antechinus, 569. Antelami mag., 361. Antelamus vide Ravari (de). Antesensus vide Iacobinus. Antiochia Ronus Vasallus, f. 140. Antolinus inde Bo^arius. Antolus avunculus Oberli de Cruce, 56. Antonius vide Rataldus Antuli nep. vide Cruce (de). Antulus vide Cruce (de). Apostolus Wuilielmus, t. 9. Apulia, 602. Apri (de) Iohannes, 2. Aqua (de) Gandulfus, 130, 608. Aqua Frigida (de) Donum Dei, 201. Aquabona (de) Guilienconus, t. 5; 0-bertus, t. 5, 673. Aquensis Ronitacius, t. 208. Araellus Iohannes, t. 18. Arancaboscus Opifo, 427. Aratro (de) Rufinus, 595. Arborea, 1. 380. Arcator Iohannes, t. 260. Archiepiscopi Mariscotus, t. 55. Arcilosus vide Clavica (de). Arcu (de) Gandulfus, 653. Ardengus vide Coronatus. Ardicio, 544; mag. 588, 613; vide et Scalotus. Arditus vide Centario (de). Ardoini Adalaxia, 140; fr. vide Ber-nardus; Iohannis f. vide Bernardus. Ardoinus, 111, 671; Bernardus, fr. 93; f. q. Otonis Vegii, 74; Iohannes, 383, 456; Iohannes Bernardus, fr. 152. Area 1. 417. Aremborga ux. Otonis de la Babia, 25. Aren^ano (de) Bonus Vicinus, 667; Rotulfus, 607; Ursus, 600; Wuilielmus Arnaldus, 600; vide et Vasallus. Aren^anum 1. 408, 600. Argina ux. Bernardi Ricii, 479. Arienta f. Oberti Capud Mallei, 73. Ariga Nasce Iohannes, 311. Armandus vide Magnonus. Armaninus, 588. Armanus, 514, 672; fr. Almerii, 52; nep. Guilie de Bello Oculo, 52; nep. Restufati, 674; vide et Diana (di\ Levagi (de), Pellis, Portu Dulfmo (de), Romanus, Sancto Stephano (de). Armaor (de) Rolandus, t. 233. Arnaldus, 190, t. 191, 663; baiulus Bi-sacie, t. 128; vide et Aren^ano (de), Balneo (de), Bor^oli (de), Camogi-nus, Castello (de), Capadallo (de), Magnanus, Sancto Donato (de). Artoninus Terdonensis, 202. Artugus f. q. presb. Alberti de Bola-go, 639. Artuxinus vide Sida. Aituxius Ansaldus, 583. Arcilosus vide Nervi (de). Argufus Wuilielmus, t. 7, 51, 89, '220, 419, 428, 439, 440, 490 , 491. Asaxinus Villanus, 146; Wuilielmus, 423. Asmetus ser. 244. Astensis vide Monacus. Astesis Obertus de Turre, 598. Asture (de) Hugo, t. 582. Asturis dom. 184; Hugo, 184; Hugo-nis do., 582. Ata ux. Bonifanti Pelati, 450. Audana vide Bro^ese (de). Audebertus vide Gropo (de). Audericus presb. vide Sancti Damiani. Audixia Primi Belfolii, 369; sor. O- OBERTO SCRIBA DE MERCATO 277 berti Bosi, 555; ux. Iacobi de Corte, 556. Augustinus vide et Sancti Laurentii. presb. Aureo Palacio, 1. 92. Aurie dom. 55, 124, 127, 147; Ingo, 304; Motanarius f. Wuilielmi Aurie 55; Obertus, t. 55, 147; Symon, 631; Wuilielmus, 55, 127, 147, 246, 147, 537, 538; f. Montanarii, 55, 127, 147, 637, 638, 668. Autrua, 140. Avaxi (de) Bonus Iohannes, 317, t. 315. « Avocatus Amicus, t. 46, 47. AxilJus Wuilielmus, 631. Anelli seu Celli, 1. 7. A^onis f. vide Pastin (de); Terdonen-sis f. q. vide Baldoinus. B Babalerii seu Babolerii Iohannes, 311, l. 245, 461. Bacinus, 82; Symon, t. 46, 252, 405; t. 80, 677; Vasallus, 343: Wuilielmus, t. 71. Baco^us, 600; Comitanus, 601. Badanus Vivaldus, 398. Bagnavitello seu Bagnavitellus cura-tor, 58, 59, 62. Bagugius, 261. Baiamons vide Barlaira, Bavali (de). Baiamontis seu Baiamuntis Oglerius, t. 150, 173. Balbi Wuilielmi, f. 384. Balbus Anselmus de Funtanegio, t. 106; Enricus, 520; Iohannes, t. '’7, 613; Obertus, t. 181; Peire, 246; Raimundus, 90; Wuilielmus, t. 34, vide et Castello (de), ^¡inc-ina (de'. Balcase saracinus, 121. Baldi f. vide Casa Superiori (de); te. 652; ux. vide Gisla. Baldicio vide Boiachesius, Scalotus. Baldi^on vide Bojachesius. Baldo f. q. Iandis de Plazo, 384. Baldoini Pertusi ux. vide Bonadonna; Solimani f. q. vide Solimanus; ux. vide Marche. Baldoinus, t. 145; f. Botini de Turre, 116; f. Damiate, 410; f. Drude, 169; f. Ieremini, 477; f. Iohannis Canis de Sesto, 3; f. Iohannis Diaconi, 650; f. Rubaldi de Ginestedo; f. q. A^onis Terdonensis, t. 202; f. q. mag. Martini, 339; vide et Belli 0-culi, Bellus Oculus, Deitaja, Locri-vil (de), Pilosus, Olivastro (de), Pi-camilium, Scotus, Qoali (de). Balduini do., 169. Baldus te., 71; f. Petri Cavalli de Serra, 360; vicecom.., 324, 331; vide et Bedelano (de), Spelta Grassa, Ni-gro (de), Ravanus. Balneo (de) Arnaldus mag., t. 14. Balneus, 1. 14. Baltigati Oglerii f. q. 275; ux. q. vide Mabilia. Baltigatus Pascalis, 207; Raimundus, 626, t. 625. Bandus vide Portu Dulfìno. Barachina Villanus, 193. Baragum, 1. 417. Baralis vide Marsilia (de); Raimundus vide Ni^a (de). Baraterius Obertus, 416, 655; Philip-pus. 416. Barbarola, 1. 16, 378; (de) Albertus q. 16; Nicola, t. 202, 417. Barbarolia, 1. 378, 379. Barbavaira Bonus Vasallus, t. 643, 645, 666; (de) Obertinus, t. 245. Barca Wuilielmus, t. 48, 168, 231, 239. Barcharius Lantelmus, t. 178. Barchis (de) Salamon, 488. Bardosus seu Bardusus Bonus Vasallus, 414, 595. Bargali (de) Carenci f. vide Fulcus. Bargalina Anna ux. q. Iohannis Tre-qe, 198. Bargalinus Dodus, 215 , 224, 228 , 282; Iohannes, 435, 520. Bargona (de) Bernardus, 520. Bargum, 1. 639. Barlaira Baiamons seu Baiamuns, t. 184, 203, 204, 237, 258, 408, 414, 583, 673. Bar....... Wuilielmus, 395. 278 M. GHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA Barlctarius vide Guascus. Barocii ux. q. vide Castellana. Barofus f. q. Boni Iohannis Rasore, 403; Ingo de Lugo, 66. Bartholoniel fr. vide Molinello (de); ux. vide Aida. Bartholomeire, 244, 248; fr. Bonifan-tis, t. '54, 613; vide et Bavali (de), Longus, Molinello (de), Porta (de). Barucii do., 77, 195. Barucius, 913. Barfago (de), Petrus, 187. Barcagum, 1. 183. Barbili (de) Scenonus Iordanus, 671. Bastonus Oglerius, t. 169. Basus Petrus, 167. Bava Iohannes, t. 579. Bavalasci vide Bonus Vasallus. Bavalascus Gandulfus, 132; Vasallus, 45. Bavali (de) Ansaldus, 213; Bartholo-meus Ansaldus, f. 170, 172; (de) Bajamons, t. 210, 211; vide et Casa Vetere (de), Sanctus Georgius. Bavalis, 1. 170, 171, 172, 428. Bavari (de) Antelamus, 633. Bavarius Ansaldus, t. 132, 639. Baxilius ser., 208. Bafinus Wuilielmus, 72; vide et Podio (de). Bacini Wuilielmi Anselmus, nep. 72. Be&qua Capud Venti, t. 297; Wuilielmus de Mirto, 87. Becus Rufus Iohannes, 514; Rufus Wuilielmus, t. 207. Bedelano (de) Baldus, 392. Bedoano de) Oliverii ux. ride Golia; Oüverius, 509, 510, 511; Vitalis, 98, 508, 509, 510, 511; Vitalis fr. vide Oliverius. Bedoanum, 1. 96, 98. Beerii seu Beerrii (de) Wuilielmus, 53, t. 288. Beerris, 1. 19, 53. Begai, 1. 54, 124, 179, 187, 246, 256, 597; (de) Albertus mag., 179; Anfu-sus, t. 187, 188; Anselmus presb , t. 124; Begalinus, 54; Begalius, t. 201; con., 179; Iohannes, 256; Mar-tinus Bella Auris, 382; Martinus O- re^a, 381; Oliverius, 255, t. 281; Pa-scalis, 539; Prato (de) Rolandus, 201, 202; Prevedinus, 554; Rolandus 432; Rolandus con., 179; Rolandus de Prato, 187, 188; Thomas, 107, 432 , 541; Qerbinus f. Rolandi, 202; vide et Cavala, Iohannes fr. Olive-rii, Prato (de). Begalinus vide Begai (de). Begalius nde Begai (de). Beldi sor. Nicole, 378; ux. Merli de Masaria?- 567. Belengerius, 657, vide et Calvus, Mari (de). Belfolius Primus q. Aldixia ux., 182; Rubaldus, 365. Beliarda, 316, 317, f. vide Luca; ux. Wuilielmi de Funtanegio, 420. Beliardus, 315. Bella Aqua Peire, 195, 200, t. 270. Bellandus Veronensìs, 579. Belle Auris Martini, le. 256; vide et Begai (de). Bellexor, 586. Bellexore, 389. Belli Oculi Balduinus, 437. Bellini, 322; te. 64. Bellobrunus, 48. Bellohomo mar. Adalaxie f. Rubaldi Cabuti, 57. Belloni Wuilielmi, te. 234. Bellonum, 1. 523, 524. Bellomus vide et Portu Veneris (de). Bello Oculo (de) Guilia, 52; Armanus nep. 52; Donexella sor., 52; Mabi-lina nep., 52. Bellum Folium Rubaldus, 183. Bellus Brunus vide Castello (de), Costa (de); Homo vide Portu Veneris (de); Oculus Baldoinus, 122; Wuilielmus, 508, 510; vide et Albano (de). Belmonte (de) Simon, 253. Belrisus f. Marchesii de Valle de Rapallo, 134. Belvedere, 1. 477, 478. Benaia, 305. Benavenuta Ux. Vivaldi, f. Oliverii de Maraxi, 29, 30. Benedicto (de) Wuilielmus, t. 222. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 279 Benedictus Michael, 485. Benenventer Guido, 582. Berardengus Berardus, 130, 451. Berardi, t. 417. Berardus, 370; Bertramus, 243; vide et Berardengus, Ricius, Romanus, Sori (de). • Bererrutus vide Casali (de). Bergognonus Peire, 543. Bergolio (de) Iohannes, 132. Bergolium, 1. 132. Bernardi de Vineis vide Iohannes; ux. vide Bonadona; vide et Hugonis. Bernardus, t. 74, 121, 123, 145, 156, 248, 270, 351, 466, 563; Alvernacius, t. 581; f. Burlani de Rivo, 618; vide et Rivo (de); f. q. Enrici de Via, 620; fr. Ardoini, t. 93, 329; ìr. Io hannis Ardoini, t. 152, 165, 328. 456, 628; fr. Rubaldi de Molo, 335; nep. Guidonis, t. 140; Petri te., 65; presb. vide Vineis (de); Rufus, 659; Seda^arius, q. 185; Martinus, f. 185; Leonardus, f. 185; Wuilielmus, t. 104, 261, 485, 497; vide et Bisagno (de), Brunus, Campi, Casali (de), Castello (de), Clusura (de), Crido, Fumo (de), Garsanedo (de), Langa-sco (de), Pe^olli, Pilosus, Portona-rius, Ricius, Rufus, Sancto Gui-glielmo (de), Secelia (de), Strupa (de), Ursus, Vernacanus, Vineis (de). Bernarmurudus, 486. Berri^us vide Cocholis (de). Berronus vide Calignano (de). Berrustus vide Casali (de). Berta, 255; f. Martini de Varese, 13; f. q. Ansaldi de Camorga, 575; ;ix. Petri Caroli i, 353; ux. Quadrelli, 361. Bertolinus vide Piscator, Porcellis (de). Bertolo mag. 160, 162. Bertoloto mar. vide Mabilia; q. ux. ride Comitissa; ux. vide Orto (de), Viridis. Bertolotus, 172; f. Furestati seu Fo-restati, t. 267, 557; vide et Fecit Iaveleti, Grasus, Muro Cincto (de), Pisanus, Plano (de), Scurlamafa. Bcrtraminus f. Alberti de Senebaldo, 26. Bertramus, 661, vide et Berardus, Fornace (de), Fontanella (de), Vero nensis. Besacinus, 538. Besanfo (de) vide Sanctus Leonardus. Besenfono (de) Carli cog. tide Iohannes; Carlus Iohannes cog., 43; Hugo, t. 229. Besen^onum, 1. 43, 205. Bevin, 460. Bigotus Iohannes, 495; vide et Iohannes, 493. Birolius q. de Camoli, Nicola f. 186. Bisacia Arnaldus baiulus, 128. Bisacinus, 537. Bisagno, 1. 35, 37, 38; (de) Bernardus, t. 319; Guilienfonus, 497; Iohannes Rufus, 319; Lamberti f. vide Dul-cis; Rolandi sor. vide Adalaxia; Ro-landus, 431. Bisagnono (de) Donurn Dei, 497. Bisagnum, fi. 23, 29, 50, 104, 360, 506. Bisa\ Comitise ux. Guilielmi Venti, 140; ux. Ansaldi f. q. Oberti de Pa-sino, 234; ux. Anseimi Porcelli, 121; ux. Lamberti Paxagaci, 190; ux. Lanfranci de Crosis, 307; ux. Manfredi Restani, 233;' ux. Petri Bordini, 417; ux. Petri Venti, 276; ux. Wuilielml f. q. Ènrici, 214. Marini Malegride ux. vide Mabilia. Marino (de) Wuilielmi f. vide laco-bus; Aimelina ux. Wuilielmi q., 193; Wuilielmus, t. 6. Marinus, 415, 679; de... S, t. 195; f. Al. pis Longe, 558; f. Lanfranci Mali Fi-liastri, 630; f. q. Bernardi Seda^arii t. 185; t. 268; vide et Cigala, Clu-sura (de), Corsus, Ginestedo, Guasta Lignamen, Lavaninus, Malagri-da, Platea Longa (de), Portu Vene-ris (de), Ruina (de), Torexella (de), Vegius. Maritima 1. 1, 2, 4, 41„ 50, 51, 90, 91, 93, 107, 157, 168, 199, 209, 243, 254, 264, 619, 680. Mariscoti do. 547. Mariscotus archiep. 546, 547, 548; Sca-carius Placentinus, 596; vide et Archiepiscopi; Sca^erius. Marosi vide Petrus. Marsilia, 1. 125, 150, 248, 270, 314, 413, 431, 485, 599; (de) Baralis, 150; ux. lordanis Illon, 241. Marsiliensis vide Pelli^erius. Martini de Camorga nep. vide Carota; de Sophia f. vide Adelaxia; f. vide Marchesius; ux. vide Ota; W'de et Baldoinus, Belle Auris. Martinus, 52, 263, 397, 477, 478, 514; f. Burlani de Rivo, 618; f. Bur landi vide Rivo (de); f. Gtiidonis de Venderci t. 177; f. Oberti d° Traso, 595; f. Philipi Taramagi, 580; fr. Oberti et Fulconis, 319; nep. Martini t. 240; nep. Oberti, 50; nep. Oberti Scacarii, 419, 491; t. 137, OBERTO SCRIBA DE MERCATO 299 ‘240, 338, 386; Wuilielmus t. 184; vide et Albario (de), Begai (de), Bu-rinus, Camorgo (de), Corrigia, Grido, Ferrus, Foro (de), Magdale, Mari (de), Mirteti de Campo Agnelli, Rubaldi, Rufo (de), Sejestrio (de), Sofia (de), Terminis (de), Tornel-lus, Varese (de) Martinus. Marrufi f. vide Carexedo (de). Marrufus vide Paverio (de), Sancto Urcisino (de). Marçagna 1. 186. Marçanus Iohannes, 493, 495. Marçocus Iohannes t. 270, 311, 384, 461; Oliverius, 673. Marçola (de) Albertus t. 129, 310. Marçolius Girardinus f. q. Iohannis Treçe, 198. Masaria (de) Merli ux. vide Beldis; (de) Merlus, 367. Masarius vide Corneto (de). Mascarana 1. 130, 132; (de) Ido, 131, 132; Mili ux. vide Matilda; Petri f vide Obertus; Petri ux. vide Ada-laxia; Petrus, 410, 411; Rolandus mag. t. 292; Simon, 309; (in) 1. 325; vide et Maçucus. Mastortius Angelerius, 560, 561, 562; Obertus t. 113. Matilda fr. vide Marchesius; sor. Monachi de Nigrone, 426; ux. Mili, 299, 300, de Mascarana, 298. Mauro (de) Wuilielmus, 431. Maxerata (de) Iohannes, 555. Maçaferata Iohannes, 591. Maçamorro Iohannes, 95, 492. Maçanellus Anfoixius, 312, 629. Maçatorta Oto, 564, 573; Vasallus, 507, 563, t. 573. Maçucha, 300. Maçuchi f. vide Vasaletus; sor. vide Aida, Iohanna. Maçucus Rubaldus, 549; vide et Mascarana de). Maçurus vide Pomar (de). Maçus Albertus, 606. Medici Enrici do. 222. Medicus Obertus t. 134, 396. Mediolanensis vide Bocarinus, Grisus, Negoxantis. Mediolano (de) Adam Laurentius f. 18. Mediolanum 18, 200, 1. 587, 604. Medius Comes Enricus, 474. Medolego 1. 84. Meledum 1. 399. - Melmi 1. 57; (de) Oto t. 209. Merenda Albertus, 468; Iordanus, 350; Lanfrancus, 308, 350. Merli te. 408; ux. vide Masana (de). Merlini Oberti sor. vide Aimelina Merlinus Obertus, 326. Merlo (de) Iohannes t. 215. Merlus, 433, t. 589; nep. mar. Guilie, 277; Merli Petri f. Enricus, 96, 97; Petrus de Canavi; vide et Castello (de), Masaria (de), Primanego (de). Mesena 1. 322, (de) e. te. 265; Rubaldus, 4, 460. Mesina 1. 207; (de) Iohannes, 309. Me^um 1. 633. Michael Crispa (de) t. 14; presb. e Sancti Georgii, 110; Puncius, 129; de Ni?a, 112, 120, 121, 126; vide et Benedictus, Canova (de), Fonts À-maro (de), Iordanis, Naurus, Rapa-linus. Midonia f. Bonifacii Platee Longe, 519; Guidonis Novaria, 459. Milgoresii f. q. vide Iohaninus. Milgoresius Wuilielmus, 215. Mili co. vide Iordanus; f. vide Marchesius; ux. vide Matilda. Milus, 299, vide et Platea Longa (de). Minuta (de) Symon, 657, 658, 662. Minutor Obertus t. 50. Mirteti Martinus de Campo Agnelli t 37. Mirteto (de) Petrus Guertius, 280, 396; Rubaldus, 646. Mirtetus 1. 37, 108, 109, 566. Mirto 1. 6, (de) Oto, 6, 7, vide et Mir-tus. Mirtus I. 87. Miteto (de) Nicola, 451. Mocal, 487. Moconexi (de) Vasallus t. 279. Modius Ferri, 647; Donum Dei d. -16, 520, 608; Bonus Dies, 47. Modolanego 1. 32; (de) Rubaldus t. 32. 300 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA Molaxelli te. 3, vide et Comitisse te. Molasana 1. 9, 58, 462, 477, 478, 487; (de) Loderius Symon f. 58; Petrus, 477, 478; Villanus, 9. Molafanus Daniel, t. 10, 23, 29, 30, 319; Iordanis, 23, 24. Molendina (ad) 1. 210, 211. Molinarius Albericus t. 323; vide et Rapallo (de). Molinello (de) Bartholome! ir. vide Ido; Bartholomeus, 492; Obertus, 592. Molinellum 1. 338. Molino (de) Fraimundus, 619; Sori nus, 388; Obertus, 305. Molo (de) Rubaldus, t. 5, 44, 53, 119, 120, 121, 129, 291, 326, 335, 373; Verdelia, 335, 344, 572; Wuilielmi f. Iohannes 12. Molus 1. 12, 53, 129. Monachi sor. vide Nigrone (de); >ix. vide Druda. Monacus Iacobus Astensis, 672; Wui-lielmus, 158; vide et Nigrone (de). Mondeone (de) Ricius, 488. Monelia (de) Boni Hominis ux. vide Anna. Moneterius Vasallus, 412. Monexellus Rubaldus, 396, de Man-xi, 397. Moniustino (de) Girardus, 599. Monleon 1. 497. Mons Aglinus 1. 429; Asegnanus 1. 65 , 66, 68, 187; Cucus 1. 87; Pesulu-num 1. 486; Rosarius, 68. Montanaira sor. Alamani Quartani, 288. Montanarius f. Wuilielmi Aurie, 127, 147; Filipus, 566; Iohannes de Sta-iano, 92; Iohannis f. Hugo, 92: lo-hannis ux. Agnesia, 92; Wuilielmus t. 284; vide et Aurie. Monte Asegnano (de) Blancus Rainal-dus f. 67; Donatus 66, 187; Wuilielmus, t. 65, 66 , 68; Wuilielmi !'r. Iacobus, 68; Iohannes nep. 66; Cuco (de) Ansaldus, 87, 432; Longo (de) Ralnaldus, 379; Tiberius, t. 379; Wuilielmus, 662; (de) Adalaxia, 499, vide et Ansaldus, Sanctus Mauri- cius; Vegio (de) vide Sanctus Gui-legus. Montexello (de) Hugo, 96, 97; Hugo-nis Anna ux., 96. Montexellus 1. 96. Montis Asegnani Iacobus t. 66; Rotondi vide Scabia; Rosarii vide Ri-chelda; Rosarii Hugonis ux. vide Richelda. Morandus Iacobus Placentinus, 308; vide et Crido. Morchii 1. 87. Morelus Baldicio con. pleb. Molatane, 58. Morellus Rubaldus, 412, 460 t. 321. Morenna 1. 428. Moresci f. vide Bonavita. Moretus Iohannes t. 621; Raimundus,. 621. Morexinus Iohannes, 264, 643. Mori do., 309. Morus vide Portu Veneris (de). Mortaricnsis e. 52. Moscardus vide Pusterna (de). Mospignedum 1. 210, 211. Moxetus, 453. Moxus Gilla ux. Rubaldi, 68, 69; Pina f. Rubaldi 68, 69, 70; Rubaldus de Serino, 68, 69, 70. Moyses presb. vide Sanctus Na^arus;. Raimundus t. 73. Mugnanego (de) Enricus, 377; Roge-rius, 377. Mula^anus Daniel t. 37. Mulferius Iohannes t. 180; Wuilielmus, 229. Munelia (de) Bonus Homo, 498; (de) Guido, 498. Muntejum 1. 277. Muntobio (de) Obertus, 303, 389. Murnellus, 262. Muro Cincto (de) Bertolotus, 499; Hugo Crido, 499; (de) vide et Lucensis- Murta 1. 473. Musa (de) Girardus, 469. Muscelica Wuilielmus t. 323. Muscula Sysmondus, 435. Muse Aide do. 288. Musus, 530, 531; Albertus, 251; fr. Pe-tri de Bolfanedo, 554; Obertus de OBERTO SCRIBA DE MERCATO 301 Bolfanedo t. 201, t. 250, 253, 277; vide et Cal^a Vegia (de). Mutus Homo Dei, 557. Muxetus Tebaldus t. 43. N Nacarus Michael, t. 163, 386, 459, 474; vide et Calignano (de). Nanus Ansaldus, 323; Tornellus Wui-lielmus, 575. Napolis 1. 617. Narcus Wuilielmus, t. 599. Natapelanus Girardus, 147. Natelli Bonifacii ux. q. vide Adelaxia. Natellus Bonifacius, 330. Naulum 1. 258. Navarrus Anselmus, 312; Bonus Va-sallus, 52. Nacarus Michael t. 130. Negoxantis Mediolanensis, 627. Negrancius Opi^o t. 104; Thomas, 611. Nepitella Enricus, 410, 673. Nepitelle Enrici ux. vide Adalaxia; Enricus t. 356. Nervascus Gandulfus vide Puteo (de); Obertus, 620. Nervi 1. 130, 245, 556, (de) Ar^ilosus, 130, 555. Nicola, 489, 552, 608; Bollerati Ogle-rlus t. 311; f. Alberti de Barbarola, 16; f. q. Birolii de Camoli, 186; fr. Otonis Ferarii, 260; Golinusli-nus, 533; presb. e. Sancti Georgii, 110; t. 172, 312; vide et Ag'o (de), Alberti, Barbairola (dei, Bollerato (de), Capra, Carlo (de), Clusura (de), Enbriacus, Golinus, Lecanuptias, Levi (de), Mallonus, Mallus, Miteto (de), Pellis, Queci (dei, Raneto (de), Rufus, Sancto Siro (de), Segnoran-dus, Squar?aficus, Stajano (de). Nicolae Lucanuptiae ux. vide Mabilia. Nicole f. q. Alberti de Barbarolia, 379; fr. vide Iohannes. Wuilielmus; sor vide Boldi, Richelda. Nicoleta vide Volta (de). TSlcolosi fr. f. 273. ■Nicolosus vide Lan^avaca, Mari (de). Niger pa. Oberti de Paxano, 5; Petrus t. 349. Nigrancius Opiço, 163. Nigrapellis Iohannes q. Alda f. 163. Nigri f. vide Obertus, 5; (de) Baldus, 169. Nigro (de) Enricus, 355, 655; (de) O-bertus curator, 58, 59, 62; vide et Carvali (de). Nigrone (de) Monachi sor. vide Matilda; (de) Monachus, 371, 423, 425, 426; (de) Oglerius, 457, 655. Nigrus vide Plaça (de). Niça, 1. 112, 120, 121, 126, 250; (de) Baralis Raimundus, 208; (de) Rai-baldus, 244. Noal (de) Obertus, 281. Noali (de) Albertus mag. 256. Noalicus 1. 210. Noaliçum 1. 211. Nobilis vide Cogorno (de). Noella I. 17. Noel las (ad) 1. 210, 211. Nolascus Oto, t. 107, 262. Noli 1. 355; (de) Gandulfus Bellinus, 258. Novaria 1. 54; (de) Wuilielmus t. 54. Novarus Anselmus, 629. Noxedo (de) Obertus, t. 218, 422; (de.) Petrus Bernardus, 353. Noxedum, 172, 1. 394, 488. Noxeta (de) lacobus, 211, 212. Noxigia 1. 42. Nuscetius Rogerius, 543. Nuvelon cler. Wuilielmus, 586. Nuxela (de) lacobus t. 210. o Oberti Alda nep 50; Boleti do. 12; Bosi sor. vide Audixia; de Paxano pa., 5; de Traso f. vide Martinus; de Trasto ux. vide Bonanata; et Ful-conis fr. vide Martinus; f. q. »»¡de Ansaldus; fr. vide Castagna, Hugo; Laçari f. q. vide Iohanna; Longi nep. vide Iohannes; Martinus nep. 50; Merlini ma. vide Imelda; Rufi f. Iohannes, 285; Scaçari nep. vide Martinus; Çagule q. ux. vide Alda 302 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA Obertinus fr. Wuilielmi Arçufi, 491; vide et Barbavairai (de). Obertus, 163, 259, 367, 501, 651; co. Petri, 319; f. Anseimi de Raçolio, 449; f. Hominis Dei de Cisoira, 454; f. Migri de Paxano, 5; f. Migri de Plaça de Paxano, 141, 142, 143; f. Oberti Spin ule, 528, 642, 647; f. O-liverii de Mari t. 83; f. Petri de Ma-scarana, 411; f. Rubaldi Bonitho-me t. 85, 86; f. Ugolini Malloni, 535; f. q. Girardi Gingive, 46, 47; f. q. Wuilielmi Saragi, 238, 331, 332; fr. Bonifacii f. q. Iacobi de Volta, 177; fr. Hugonis, 472; mar. Adelaxie, 259; nep. Antuli vide Cruce (de); nep. Guilie, 277; n. 438; presb. ir. Facii, 50, t. 577, 603; vide et" Aqua Bona (de), Astesis, Aurie, Balbus, Baraterius, Boletus, Bolça-nedus, Bosus, Buca Bovis, Calca (de), Campo Felegoso (de), Campo Longo (de), Canetus, Caponus, Capra, Capud Mallei':, Carvali (de), Cela-nexi (de), Centanario (de), Clavica (de), Clapa (de), Clapedo (de), Cleri-cus, Clusa (de), Corsanego (de), Cossus, Cruce (de), Cuntardus, Curens, Cuçha, Dragus, Episcopus, Ferrocin-ctus, Fornarius, Gra...., Grognus, Guertius, Iacobo (de), Ismaelis, Lan-gaseo (de), Lavoraben, Lecar, Lomelo (de), Longus, Lucensis, Mallunus, Manjapan, Margonus, Mari (de), Ma-storcius, Medicus, Merlinus, Minu-tor, Molinello (de), Molino (de), Muntobio (de), Musus, Nervascus, Migro (de), Moxedo (de), Ortali (de), Paniçarius, Papa, Pelatus, Platea Longa (de), Porta (de), Prato (dei, Robellus, Rumenta, Sancto Matheo (de), Saragi Wuilielmi f. q., Sara-gus, Sardus, Savignono (de), Savo-nus, Sedaçarius, Seiestro (de), Siccus, Soçipjlus, Sulfarus, Trasto (de), Traversatus, Venci Batalia, Ventosa-tus, Vigo (de), Çota, Çurlus. Ob icio, 645. Ocuculum Grosum, 539. Oculi Crosi te. 256. Ode^onis vide Plano (de). Odo, 11, 137; cog. Wuilielmi Blanci, 137; f. Alberti de Casanova, 431; f q. Alberti de Cavana Mova, 10; f. q. Audeberti de Gropo, 178; vide et Lonbardus Varius. Ofi?a ux. q. Blanci de ÌUincallo de Rivarolio, 108; ux. q. Girardi de Ce-redo, 88, vide et Mabilia. Ogerius f. Pantanei Pedicule, 427; vide et Qure. Oglerii Agussini ux. vide Ermelina; f. vide Pomar (de); Guidonis Boni-facius, 376; Guidonis f. do. 279, vide et Bonifacius, Donum Dei; Pedicule ser. vide Langascinus; .-or. vide Bana (de); te. 65; ux. 108; vide et Gamundus, Venti. Oglerius, 226, 321, 357 , 460, 651; f. Claire de Albario, 444; f. Pantanei Pedicule, 468, 505, 526, 553, 587. 635; f. Rubaldi de Clusura, 91; t’r. Baldoini Scoti, 117; fr. Petri Rufi de Gimignano, 246; t. 67; vide et Albu^ola (de), Baiamontis, Baia-muntis, Bana (de), Bastonus, Capite Pagane (de), Capud Pagane, Cartaieina, Cavaruncus, Crido, Cri-spa (de), Folia, Gaiotus, Guido, Ea-vania (de), Mallonus, Nicole Bollerati, Nigrone (de), Palli, Palio (de), Pedicula, Pomar (de), Pomario (de), Sancto Laurentio (de), Scotus, Solario (de), Testa, Ventus, Qarerex. Oleio (de) Iohannes t. 76. Oleius 1. 76. Olexedo (de) Rudulfinus, 61. Olexedum 1. 381. Olitanne, 309. Olivastro (de) Baldoinus, 593; Sjmon t. 41; vide et Rapallinus Ansaldus. Oliverii Mali Filìastri ux. vide Agnosia; presb. nep. vide Vasallus; ux. vide Bedoano (de). Oliverius, 321; f. Anseimi Rivarii, 427; f. Bonifacii Platee Longe t. 103, 241; f. Guilie Lavare, 322; f. Iohan-nis Canis, 3; fr. Iohannis de Begai, 256; fr. Marie, 428; fr. Vitalis de Bedoano, 508; vide et Bedoano (de), j OBERTO SCRIBA DE MERCATO 303 Begai (de), Cerriolus, Colhim, Gine-stedo (de), Iuxiane, Malocellus, Ma-lus Filiaster, Mari (de), Masr^ocus, Oreianus, Papia (de) Paterna (de\ Peverellus, Podio (de), Rex, Vinea Vetere (de). Op'fo, 262; archpresb. 410, 411; de Castello q.; f. 193; vide et Aranca-boscus, Clavari (de), Crido, Hcrchis (de), Nigrancius, Otono (de), Qoco-lis (de). Opifonis Adalaxia ux. q. 193; Amici Clerici f. vide. Iohatines; f. q. Opico de Castello f. 193; Iuleta f. 193; I.e cavelum ux. q. vide Mabilia; vide et Lecavelum. Oreiani Oliveriis Stella ux. 8, t. 326. Oreianus Oliverius d. 8. ' Ore^a vide Begai (de). Orgolii Capud, 75; Mabilia ux. 75. Oriolio (de). Rufìnus, 646. Ortali (de) Oberlus, 665. Orto (de) Bertoloti ux. vide Contesa; Oto, 626; t. 625; vide et Comitissa. Ostaliboi Wuilielmus Guertius, 480, 516. Ota ux. Martini, 514. Oto, 192, 406, 447 , 452, 455, 487, 592; capei. 413; cler. 586; Ferarius vide Castello (de); fr. Iobanne ux. Hu-gonis Papacele, 104; fr. Otonis, 447; f. Guilie ds Bello Oculo, 52; f. Lan-franci mag. 414, de Castello t. S5, 36; ge. Valdetarii, 223; in. 225, 276, 393, 415, 416, 632; Pe?us t 52; Procardus vide Castello (de): t. 36; vicecom. 164, 183, 206, t. 218, 230, 231, 232, 238, 260, 288, 289, 331, 333, 334. 341, 342, 448; vide et Albufola (de), Bonus, Camo-ginus, Campo (de), Casasco (de), Castello (de), Castello Lacaria (de), Faravei (de), Ferrarius, Ficu (de), Figallus, Fornace (de), Ge?o, Guertius, La Rabia (de), Mallonus, Ma-$etorta, Melmi (de), Mirto (de), No-lascus, Orto (de), Oto, Pruardus, Pe^us, Plana (de), Provino (dei, Sancti Laurentii capei., Suaro (de), Tre Capelli, Vestra$o (de), Vegius. Otolinus vide Guidaldo (ds), Sánelo Martino (de). Otobonus sea Oto Bonus-, 206, 400; f. Pila Villani, 499; mag. t. 374; vide et Campo Florenfano (de), Clavica (de), Cruce (de), Loco (de). Otoñe Bono f. q. Donati Rastelli, 9. Otonis Boni te. vide Cruce (de); Elie her. 614; Ferarii fr. vide Nicola; fr. vide Oto; Philipinus f. 104; San-guineti ux. vide Verda; ux. vile Alda; vicecom. ux. vide Richelda; vide et Guercii do. Oto no (de) Opi<;o t. 298. Otonus Bernardus vide Pegolli; Petrus t. 271. P Pacia vide Loe. Paelea, 633. Paganus ge. Marchesi» de Stajano, 345 Paina (de) Rubaldus te. 64. Palaire 1. 116. Palanca 1. 353. Palanegascum 1. 583. Palavagna 1. 133, 180; (de) Cunradus, 480; Hugo f. 133; Iacobus, 180. Pala?olio, 288, 423; (de) Elya, 204; Ismael, 448; Rogeronus, 76. Pala^olium, 1. 76, 218, 324, 331, 406, 504, 558, 593, 652. Palegno'fde) Hugo t. 257. Palixono (de) Gandulfì de Carlo ux. vide Bonefade. Palli (de) vide Lavaninus; Oglerius» 208, 226, t. 359, 472. Palio (de) Anselmus. t. 403, 486; Ido, t. 57, 183, 358, 363, 365. 370. 417, 549, 550, 592; Idonis ux. vide Aime-liina; Oglerius, 358; Wuilielmus, 485. Pallus Oglerius, 465; vide et Palli (dei. Palmada 1. 177. Palmaredo (de) Iohannes t. 181. Palmaredum 1. 181. Paltrus Iohannes t. 27; vide et Vul-tabio (de). M. CHIATJDANO - R. MOROZZO DIiLLA ROCCA Panardus Oto, t. 50, 320, 356, 561, 562. Panigalis 1. 76. Panifarius Oberlus t. 224. Pantanei Pedicule f. vide Oglerius. Pantaneus, 327, vide et Pedicula. Pan^a1 Iordanis, 662. Papa Lanfrancus, 274, t. 275, 500; 0-bertus, 586. Papa^ella sea Papafello sea Papa-tele Hugo, 101, 243, 261; Iohanna ux. 104; Wuilielmus, 243. Papia 1. 158; (de) Oliverius, 609, 610; Symon, 648, 657; Symeon, 101, 119 t. 120, 158, 401. Papiensis Andreas de Carmaxi, 195; Petrus, 477, 478; vide et Gerardus, Iudex. Parabandus Oto vide Vulturi (de). Paradisus Rainerius te., 71. Parentinus f. Alberti de Senebaldo, 26. Parianus Iohannes, 512. Parvi Iohannis fr. vide Wuilielmus. Paivus Wuilielmus, 433, 451. Pasautus vide Tevegi (de). Pascalis, t. 353, 398, 481, 517, 518, 553; vioecom. 624, 652; vide et Bal-tigatus, Begai (de), Campo Felegoso (de), Pertegerius, Turre (de). Paseerius Iacobus, 427. Pastin (de) Wuilielmus, f. Avoirs, 648. Pastinellum, 1. 417, 481. Pastor Rubaldus, 527. Pataraldus Iordanis t. 44. Paterna (de) Iohannes, 394; Oliverius, 218, 219, 422. Patrius Iohannes, t. 123, 130, 158, 337, 483, 496. Paulus vide Bondona (de). Pausado seu Pausadum, 1. 184, 457. Pautrus, vide Vultabio (dei. Paverio (de) Iohannes, 622; Iordanis, 390; Marufus, 484; Wuilielmus pre-sb., 140, 325, 398. Paverium 1. 140. Pavia ux. q. Girardi Gingive, 46, 47. Paxagaci (de) Lambertus de Caligna-no, 190; Maria ux. 190. Paxanum 1. 5. Paxius, 195, 529; Philippus, 567; vide et Lucensis. Pealegrus t. 133; Pliiilipa ux. 180, vide et Palavagna (de). Pede, Montis (de) Ursus, t. 23; Pina-sco (de), 1. 392. Pedexello, 1. 6. Pedicula Georgius, 248, 254, 270 , 595, 607; Oglerius, 327, 525, 579, t. 605; Pantanei vide Contesa; Pantaneus, 202, t. 204, 254, 520. Pedicularum fundicum, 615. Pedicule f. vide Oglerius; t'undìcum, 1. 73, 140, 146; Georgii, te. 652. Pelascus Ido, 494, 495. Peio (de) Oliverii f. vide Iohannes, 494. Peire, 301; Sepianus, t. 29, 291, 44!; vide et Balbus, Bellaqua (de), Ber-gognonus,, Bonafides, Catalamis. Lombardus, Pelliparius, Pelliperius, Trenpaudus. Pelatus Bonus Fans, 450; f. Fortis, t. 140, 608; Obertus, 14, 15, 23, 24, 3."; f. Ingo, 24. Pelegrinus, 465, vide et Varasena (de). Pelexella Iohannes, 506. Pelilo (dei Vivaldus, 398. Peliparius seu Pelliparius Peire, 270; Sicardus, t. 28. Pelium 1. 161, 162, 398. •> ' ' Pelle Iohannes, 35. Pellerani f. q. vide Iohannes. Pellicia Iohannes, 536. Pellis Armannus, 519; f. 186; Nicola, 428. Pelliparius WuiMelmus Marsiliensis, 248. Pergamo (de) Angerinus, 627. Perneco, 1. 76. Pernipus Albertus, 399. Pertegerius Pascalis, 131, 581. Pertusum, 1. 210, 211. Pcrtusus Baldoinus seu Balduinus, 507, 564. Pesmontis, 1. 23. Petra Pausatoria, 1. 210, 211. Petri Bordini ux. vide Maria; Cavalli f. vide Baldus; Capolli ux. vide Berta; Clerici de Foro ge. vide Iohan- OBERTO SCRIBA DE MERCATO 305 nes; Clerici ge. Iohannes, 400; co. vide Fulco, Obertus; de Figaro ir. lordanis, 260; f. vide Mascarana (de) Rubaldus; f. q. vide Ansaldus; fr. vide Bolfanedo (de); Rufì fr. inde Oglerius; Squaxi ux. vide Savina; ux. vide Mascarana (de); Venti ge vide Wuilielmus. Petrinus privignus Wiiilielmi de Le-vani, 94. Petrus, 54, 99, 255, 263, 433, 437, 487, 559, 580, 645; Albeficus n., 645; avunculus Oberti de Cruce, 56; Ber-nardus vide Noxedo (de); can. de Sancta Maria Castelli, t. 591; Cleri-cus vide Foro (de); de Leo Gaieta-nus, t. 574; Elius, t. 609; f. Vegii de Traxio, 113; f. q. Gaiiardi de Castello, 174, 175; f. q. Rogerii de Gropo, t. 178; Manixellus Marasi, 380; presb. Sancti Silvestri, t. 586; t. 100, 260; vide et Bar^ago (de), Ba-sus, Bonus, Bordinus, Capri (de), Castello (de), Catalanus, Cafola, Ca-follus, Clericus, Crido, Cruce (de\ Fabrica (de), Feranus, Fornarius, Grasus, Guerici (de), Lonbardus, Mascarana (de), Merlus, Mirteto (de) Mola^ana (de), Niger, Otonus, Pa-piensis, Pigoìarius, Pisanus, Pomar (de), Rovegno (de), Rufus, Sancto Urcisino .de), Scorbo, Silo (de\ Squaxus, Teierono (de), Turellus, Ursus, Varese (de), Vederedo, Ve-gius, Ventus, Qimignano (de). Peverellus Oliverius, 51, 439, 440, 491, 567. Pe^olli Otonus Bernardus, t. 579. Pefus Oto, t. 16, 55, 147, 149, 223, 229, 297, 312, ’350, 354, 382, 390, 430, 469, 537, 557, 579, 596, 637, 668. Philipa ux. Iacobi de Palavagna, 180. Philipi de Levanto vide Rubaldus; f. vide Trecherius; Taramaci ux. vide Sibilla. Philipinus f. q. Otonis fr. Iohanne ux. Hugonis Papabile, 104. Philipus f. Trencherii, t. 103; f. q. Girardi de Qeredo, 88, Pascalis de Maraxi con. 79, 82; vide et Barate-rius, Bombello (de), Caitus, Castel-lo (de), Cattus, Mallonus, Ruins, Taramafus. Pica Faba Albertus, 497. Picamilium Baldoinus, 622; Manf-e-dus, t. 622; Wuilielmus, t. 149. Picardus Andreas, 298. Pigagano (de) Fulco, t. 308. Pignolii Ingonis do., 660. Pignolius Richelda ux. 140. Pigoiarius Petrus de Sancto Arene Ro-landus, f. 93. Pila Villani f. vide Oto Bonus. Pilosus Baldoinus, t. 149; Bernardus, 641. Pinasci te., 64, Vasalli, q. f. 140. Pinollus, 1. 999. Pinellus Veronensis, 637 , 638; vide et Lucensis. Pino (de) Vasallus, 514; Wuilielmus, 140, 482; vide et Solario (de). Pinus, 1. 140, 163, 631. Pinus f. Rubaldi Moxi, 68, 69, 70. £-de Gonella. Reslufatus, 274, 393, 400, 474, 668; Salomon, f. 134; t. 225, 244, 275, 313, 637; Veronensis, 625. Reverditus Iohannes, 589, 590. Reve^olius Tebaldus, 436, 672. Rex Albertus, 573; Ansaldus, 539; Oli-verius, 155; Wuilielmus, 64. Refonum, 428. Ri.....e mar. vide Iohannes. Ricardus Bona Fide Gaiete, 640; Re-stagnus vide Sancto Egidio (de); Wuilielmus, 270; vide et Verduno (de). . Rice vide Riva (de). ßichadonna vide Boterici, 101. Richelda, 507; f. Boni Vasalli Antio-chie, 140; f. Sibiliie de Ripalta, 564; f. Wuilielmi de Planellis, 507, vidi et Rubaldus; f. q. Rubaldi Calvi de Funtanegio, 106; f. q. Wuilielmi Malecrie de Begai, 597; nep. GuiLie, 277; ser.- 260; sor. Nicole, 378; u*. Alberti Regis, 573; ux. Guasaloni de Agio, 152; ux. Hugonis, 583; ux. Hugonis Corsi, 598; ux. Iohannis, 4-15; ux. Iohannis Borgari, 665; ux. Oto-nis vicecom., 231; ux. Piignolii, 140; ux. q. Alberti Albini de Quinto, 346; ux. q. Hugonis Montis Rosarii, ‘287; ux. q. Wuilielmi Selvagni, 6; vide et Hugonis Montis Rosarii. Richerius Iordanis, 48; Lanfrancus, 280. Ricii Bernardi ux. vide Aigina. Ricius Albertonus, t. 225, 371, 522, 616; Albertus, 666; Berardus, 17, 643; Bernardi, 479; Bernardus, 49; de Camera q. Albertus Iohannes, f. 13; f. Wuilielmi Ricii, t. 6; Iohannes, 428; Wuilielmi f. Ricius, 6; vide et Carefige, Monleone (de), Sancto Ambroxio (de), Sanctus Ambrosius. Ricus Homo, 244, Wuilielmus, 123. Rimagnanum, 1. 673. Rimajo (de) vide Calmum. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 309 Ripaita (de) Sibilia, 573; Sibille f. ride Richelda. Risiccum, 1. 422. Rius vide Gerardus. Riva Alta, 1. 17; (de) Anselmus, t. 37; Iohannes, 394, Rice, 381. Rivaira, 1. 148, t. 428. Rivarolii con. 381. Rivarolio (de) Wuilielmus Rufus, 575. Rivarolius, 1. 26, 87, 108, 179, 410, 411, 506, 674. Rivo (de) Bernardus f. Burlandi, 623; Martinus f. Burlandi, 623; vide ft Bernardus, Martinus. Rivum Turbidum, fi. 45. Rivus, 1. 618; Sicus, fi. 218, 219. Rifolius Rubaldus, 193, t. 285, 584. Ripus, 265; f. q. Wuilielmi Corsi de Crevari, 266. Roaxia ux. Oberti Curli> 218. Robainus Rubaldus, 95. Robellus Obertus, 450. Robertinus, 470. Robertus Veronensis, 469, 606; vide et Veronensis. Roca (de) Albertus, 257; Bruna de Grafìgnana, 1. 96. Rocius Lanfrancus, 626. Rodegerius, t. 134. Rodoanus, 396, vide et Platee Longe. Rodofius Wuilielmus, 348. Rodulfi Fulco, t. 71; Fulcus, t. 72. Rodulfinus vide Oxeledo (de). Rodulfus vide Garretus, Strupa (del, Turellus. Rogerii Clarmunda ux. 86; f. vide Ma-raxi (de); Iohannes vide Maraxi (de). Rogerinus f. q. Alberti Botini de Bro- lio, 49. Rogerius f. q. Guarnerii de Castaneto, 86, 311; vide et Albario (de), Cau-dinus, Elie, Gropo (de), Guarnerii, Mugnanego (de), Nuscetius, Sancto Donato (de), Sancto Nagario (de), Cura (de). Rogeronus, 423, vide et Palafolio (de). Roi (de) Hugo, 599. Rolandi f. vide Aimericus; fr. vide ro-hannes; sor. vide Bisagno (de). Rolandinus f. q. Iohannis de Lacu, 115. Rolando (de) Rubaldus, 481. Rolandus, 76; f. Fredenfonis Tignosi, 526; f. Iohannis de Supracrucem, 618; f. Petri Pigoiarii de Sancto Pe- - tro Arene, 93; f. q. presb. Alberti de Bolago, 639; t. 137, 360; Veronen-sis, 297; vide et Armaor (de); Begai (de), Bisagno (de), Braxil (de), Ga-lignano (de), Caneto (de), Casa (de), Casali (de), Corsus, Guericis (de), Mascarana (de), Prato (de), Sancto Petro Arene (de), Vaca, Vemaca (de). Roma, 1. 146, 515. Romaneta, 52. Romania, 1. 184. Romanus Armannus, 488; Berardus, 644; Iacobus t. 173; vide et Qimi-gnano (de). Rondana Anselmus, 363, 366, ‘«67; Rainaldus, 101. Rosa f. Clarmunde, 378. Rotundus, 169. Rovegno (de) Petrus, t. 264. Roveredum 1. 171. Roxignolius Iohannes, 615. Ro<;a Lanfrancus, 375, 376, 394, 625. Ruata 1. 394. Rubaldi Bonbelli f. q. Iohannes, 263; de Molo f. vide Bernardus; f. Martinus, 396; Lavanini nep. vide M-bertus; Moxi f. Pina, 68, 69, 70; nep. Girardi vide Capitulo (de); Pe-verelli f. vide Maria; vide et Don-neta. Rubaldus, 14, 50, 118, 284, 443, 153; de Cucupara, 155; f. Ansaldi Pesara-tionis, 414; f. Dominici, 218, 422; f Petri Rufì, 432; f. Richelde, 287; fr Enrici, 652; mag. t. 50, 399, 563; vide et Sancto Donato (de); nep.Girardi de Capitulo, 389; nep. Philipi de Levanto, 278; t. 115, 176, 239, 359; vide et Anseone (de), Blancus, Bel-folius, Bellum Folium, Boni Tho-me, Borfoli (de), Buscarinus, Cabu-tus, Calvus, Cana (de), Campo Fe-legoso (de), Caput Pagane, Cardina- 310 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DEIXA ROCCA lis, Clusura (de), Crexi, Gucupara (de), Deitesalve (de), Dominici, Elia (de), Faber, Ginestedo ^de), Grillus, Guertius, lob, Lavagio Rufo (de), Lavaninus, Levanto (de), Manexel-lus, Ma^ucus, Mesema (de), Mirteto 6, 101, 117, can. 189, hospit. 140, 169; Leonardus de Besanpo, 299; Mauri-cius de Monte, 277 ; Martinus e. San-cti Petre Arene, 52; Matheus de Ter-dona e. 52; Michaelis op. 52, de Mei mi e. 57; Naparus e. 182, Movses-presb. 182, Wuilielmus mag. 182, presb. 182; Petrus Arene, 1. 52, 93; 199, 299, 617; Sirus e. 140, 167, 181, op. 140; Stephanus e. 57, 101, de Ra palio, 277, hosp. 57, 104, .140, op. 101, te. 172; Theodorus e. 52, 146, Bernardus presb. 52; Thomas, 78, 140, 151; Torpetes e. 48, 52, 117, Tn-go cler. 79, 81; Urcisinus, 128, 1. 122; Urcus 1.' 392. Sanguinetus Oto, 452. Sapiens Iohannes, 419. Sar, 599. Saragi Wuilielmi f. q. Obertus, vidi et Obertus. Saragus Bufarus, t. 2, 85, 167, 183, 206, 238, 288, 331, 334, 341, 342, 368, 369, 404, 406; Obertus, 252, t. 324, 333, 504. Sardena Ansaldus, 375, 376, 430, 667; Anselmus, 430; Rainaldus, 609; Wuilielmus, 430. Sardenia 1. 17, 44, 49, 95, 103, 165, 268, 282, 285 , 286, 292, 295, 296, 303, 307, 313, 328, 329, 335, 336, 337, 344, 349, 361, 380, 383, 388, 419, 421, 445, 453, 545, 643. Sardus Obertus, 404. Satana 1. 634. Sarganus, 661. Savegnono (de) Iohannes, 629; Lan-francus, 544; Obertus, 602. Savina ux. Petri Squaxi, 437. Savinus Placentinus, 676. Savon... Obertus t. 18. Savonus Obertus t. 282. Saxa Asini 1. 428. Scabia Montis Rotondi 1. 245. 312 M. CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA Scalotus Anselmus, 608; Ardicio, 607; Baldicio, 607. Scanavaca t. 277, 295, 378. Scaperna t. 73. Scarampe lordanis, 651. Scartala (de) Adalaxia, 57. Scarmandia ux. Botini de Turre, 116. Scarpa Wuilielmus, 534. Scarsafita Iohannes, t. 50, 170, 399. Scader ius Mariscotus Placentinus, 350; vide et Mariscotus. Seena Guido, 653. Scenonus vide Boritoli (de). Scorbo Petrus, 627. Scoti Maria f. 117; Oglerius, f. 117. Scolus Baldoinus, t. 45, 117; Hugo, t. 12, 117; Oglerius, t. 45, 216. Scriba Iohannes Calvus, 622. Scurlamapa Bertolotus, 452. Secelia (de) Bernardus, 613. Sechellinus Iohannes, 385. Seda^arü q. i. Ienoardus, 283. Sedaparius Albertus, t. 320, 463, 464; Iohannes, 502; Leonardus, t. 305; Obertus, 502; V-edianus, t. 115. Segnorandus Nicola de Pelio, t. 161, 162. Seiestro (de) Bonus Iohannes, 304; Guido, 90, f. Iohannis de Mandrel-la, 329, t, 328; Martinus, 514, 536; Obertus, t. 328. Seiestrum, 1. 90, 641. Selega seu Selego seu Seulega (de) A-braam, t. 253; (de) Bonus Iohannes, t. 573; Iohannes, t. 18, 121, 479, 559, 600, 662. Selvagni Richelda, ux. 6. Selvagnus Iohannes, 6, 7, t. 8, 89, 166; q. Wuilielmus, 6; vide et Iuleta. Senebaldo (de) Albertus, f. Odo Va-rius, 26. Sepianus vide Peire. Sergius vide Castello (de). Serinus, 1. 68. Serra 1. 360, (de) Iohannes, 514. Serrino (de) Rubaldus, t. 290, 452 Servi Dei ux. vide Quarto (de). Servus, 1. 376; Dei, t. 240, lide Quarto (de). Sesterono (de) Andreas, 429; Andr>’e ux. vide Stephano. Sesto, 1. 6; (de) Sanctus Andreas, 586; Stella, 306; Valens, 632; vide et Stella (de). Sestum, 1. 3, 140, 592, 632. Seta, 1. 184, 291. Setelfoca ser., 582. Sexto (de) Valens, t. 632. Sibilia f. Vasalli de Garso, 463, 464; f. q. Bonevite de Collodoli, 301, 302; f. q. Oberti Pellat.i, 23, 24; f. q Wuilielmi Cortesii de Predi, 236; ux. Ansaldi f. q. Amici de Cavete re, 170; ux. Philipi Taramaji, 580; ux. q. Wuilielmi Longi, 279; vide et Ripalta (de). Sibilie f. vide Ripalta (de). Sibona ux. Gandulfi, 475. Sicardus, 166, 395, vide Pelliparius. Sicca ux. Guasci Barletarii, 242. Siccus Obertus, 671. Sicilia, re. 85, 108, 140, 232, 252, 367, 259, 283, 288, 289, 333, 342, 354, 358, 359, 365, 366, 367, 368, 369, 370, 404, 483, 492, 499, 500, 506, 512, 520, 523, 524, 526, 528, 529, 530. 531, 532, 534, 535, 602, 612, 662. Sida Artuxinus, 606. Sigebaldi, f. vide Symon. Sigebaldus, 538; f. Wuilielmi Aurie, 537; vide et Borche (de), Clavica ;de) Quinto (de). Sigefredi f. Iohannes, t. 311. Sigefredus vide Faxolio (de). Signo (dei Aimericus, 601. Silo (de) Petrus, 672. Silva, 1. 394. Silvanus Ansaldus, 477. Silvester vide Isa (de). Simon seu Symon, 95, 164, 246, 392; 504, 663; ab. 6, 7; Bonus Thomas, 413; f. Loderii de Molapana con. pleb. Molatane, 57; f. Sigebaldi, 617; f. Wuilielmi Traversi, 254; t. 26, 177, 200; vide et Agustinus, Aurie, Baoimus, Boni Thome, Botarius, Buferius, Bulgaro (de), Forfoja (de), OBERTO SCRIBA DE MERCATO 313 Frenguellus, Gatus, Galus Siculus, Gilium Blancum, Magdale, f. Ma-scarana (de), Minuta (de), Olivastro (de), Papia (de), Ventus. Sine Brachis Wuilielmus, t. 140. Sivelalor Vasallus, t. 121, 634. Smerigius Gu’ilielmus seu Wuiliel-mus, 57, 91, 417, 439, 441, 442, t. 16, 378. Sofia (de) Marlinus, 580. Sofìci de Gropo vide Gisla. Solario (de), de Pino Oglerius, 631. Solarium, 1. 98, 603, 631. Soldanus, 398. Solerio (de) Manfredus, 608. Solia ux. Oliverii de Bedoano, 509, 510. Soliae f. vide Girardus. Soliana, 104, ux. q. Boni Iohannis de Levani, 58, 59. Solimanus f. Oberti Episcopi de Sta-iano, t. 92; f. q. Baldoini Solimani, 406; vide et Costa (de). Sophia f. Gisulfi de Campo, 405; mo. vide Alcherli; vide et Farumbella (de), Fenuculo (de). Sophieta f. Wuilielmi Arguii, 491. Sorba, 1. 517. Sorbola, 1. 163. Sori, 1. 180; (de) Ansaldus, 49; Berar-di Anna, f. 180; Berardus, q. 180; Bonifacius, t. 305; Iohannis, A5& Sorinus Fraimundus, 421, t. 209; vide et Molino (de). Soselia, 1. 127, 147, 435 , 459, 613. So^afìgura Enricus, 568; Rubaldus, 625. Sogipilus Obertus, 594. Sopobonus, t. 271. Spacianus vide Rainaldus. Spanela Rubaldus, 52. Spella Grasa Baldus, 216. Speltaria, 1. 96; (de) Thomas, 96. Spererma seu Sperma Lambertus, 1. 290. Sperma vide Spererma. Spepa Petra lacobus, 655. Spigus Wuilielmus, t. 284. Spignanum, 1. 134, 136. Spinula Guido, 647; Ingo, 042, 647. Spinule Oberti ir. vide Obertus, f. vide Wuilielmus. Sporta Lanfrancus, t. 94, 140, 173, 345, 361, 302. Sprain (de) Guido, 003. Squargaficus Nicola, 302. Squaxus Petrus, 122, 437. Staoione (de) Guido, 385, 667. Staia'ao (de) Lucus, t. 152; Marchesii ge. vide Paganus; Marchesius, 336, 345; Nicola, 293. Staianum, 1. 92, 151, 152. Slangonus Ido, t. 168, 177. Staxi (in), 1. 353. Steamaefi te. 148. Stelar, 1. 399. Stella (de) de Sesto Bonusfantis, 63'2; ux. Oliverii Oreiami, 8; vide et Sesto (de). Stenalo (de) Vegius, 255; Wuilielmus, 255; vide et Iohannes f. Wuilielmi. Stenalum, 1. 255. Stephani q. ux. vide Alda. Stephania, 101; ux. Andree de Seste-rono, 429; ux. Rogerii f. q. Guar-nerii de Castaneto, 86; vide et Polpario (de). Stephanus, 286, 411, mra. q. Aide, 293; Pisanus, 628; vicecom. 558, 014, 652; vide et Casoli (de). Straleira Iohannes, 532, 534; Vasallus, 67, 446 527, 533,-534, Strambo n. t. 481. Streiaporcus Wuilielmus, 548. Stricus Veronensis, 318, Ravolaus, t. 297. Strupa, 1. 60, 65, 71, 92, 102, 353, 384, 408, 452, 515, 520, 539, 540, 542; comunitas, 102; Bernardus, 671; Fulco Magnanus, 235, 245; Guido, 383; Magnanus Arnaldus, t. 233; Rodulfus, 381; Rudulfus, 65; Rudulfi f. Fulco, 65. Sturcius Vivaldus, 163, t. 305, 631; Vivaldi ux. Leona, 163. Sturla, 1. 130, 290; (de) Hugo, t. 130 Suaro (de) Oto, 454. Subripa (de) Fulco, t. 321. Suhvia, 1. 60; (de) Imerese, f. 60. Sulfarus Obertus, 323. 314 M. CHIATJDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA Summa Villa, 1. 650. Superfrascario, 1. 41. Supracrucem (de) vide Rolandus. Suselia, 1. 55. Symeon, 101, vide et Papia. Symona cog. Comitisse ux. Guilielmi Venti, 140. Symonetus, 257, 336. Sysmondus vide Muscula. T Tadus vide Pixino (de). Tai te. vide Fontana (de). Taiabursa vide Vegoni (de). Taiaferum vide Vulturi (de). Tallus, 1. 122. Tancredus vide Levi (de). Tao (de') Lanfranci te. 119. Tar, 1. 169. Tarallus RobaMus, t. 31. Taramaci Philipi f. vide Martinus. Taramagus Philipus, 580. Tarantus Iohannes, t. 86, 353; Iohan-nis, 65; vide et Gave (de). Taum, 650. Tauro Wuilielmus con., 79. Taurus Wuilielmus, 82. Taus, 1. 119. Tavernarius Lanfrancus, 391. Taxonaria (de) Bonaventura, 429. Taxus Guilielmus, 467. Tealdi f. vide Cogomo (de). Teana f. Drude ma. Ralduini, 169. Tebaldi vide Vasallus. Tebaldus, 271; vide et Muxetus, Re-vecolius. Teierono (de) Petrus, 431, 492. Telagno (de) Guilienconus, 220, 221 Telagnus, 220, 221. Teotonicus Brogardus, 587. Terdona, 1. 52, 526; (de) Vegius, 202 Terdonensis Iohannes, 445; vide et Artoninus, Gaiiis. Tereiascum, 1. 648. Terencasco (de) Anselmus, t. 304. Terinus, 660. Terminis (de) Martinus, 277; vide et Wuilielmus. Termino (de) Iordanis, t. 299. Terpi, 1. 88; (de) Alberti f. vide Alda; (de) Albertus, 542, 554. Terralba, I. 607, 609. Teserà (de) Andreas, 577, 578. Tesisto (de) Andreas, 377. Testa Oglerius, t. 664. Tevegi (de) Girardus Pasantus, 577. Tboma mag., 454. Thomas vide Begai (de), Via Mulga (de), Negrancius, Speltaria (de), Ventus, Qimignano (de). Thome nep. vide Adalaxia. Tianso (de) Wuilielmus, 539. Tiba Ansaldus, 291. Tiberii Vivaldus, t. 283. Tiberinus, 185. Tiberius, t. 244, 250, 313, 619; vide et Monte Longo (de). Tigna vide Venti Oglerii. Tilia, 1. 9. Tituica Guido q. Anna ux.., 25. Toescus vide Bulgarus (de). Toiranus, t. 205. Tollum, 1. 437. Toranus Iohannes, t. 110. Tordus Iohannes, t. 666. Torellus vide Vasallus. Torexella (de) Marinus, 255. Tornellus Martinus, 519; Wuilielmus, 519; vide et Nanus. Torsellus Alexander, t. 626. Toriella vide Reco (de). Torga sor. Guilie, 277. Totuice Guidonis ux. q. vide Anna. Toxici Vasallus, t. 309. Trasto (de) Obertus, 320. Trasum, 1. 595. Traversatus Obertus, 243. Traversi Wuilielmi f. Symon. Traversus Wuilielmus, t. 250, 2-54. 337. Traxacus seu Traxascus Iohannes, 472 t. 623. Traxio (de) Vegius Petrus, f. 113. Traxium, 1. 113, 114. Tre seu Tres, Capelli Oto, 263, 315. 346, 347; Otonis sor. vide Racha. Trencaudus Peire, 200. Trencavellus Mediolanensis, 183. Trencheria (de) Raimundus, 458. ORERTO SCRIBA DE MERCATO 315 Trencherii Enrici ux. q. vide Duohe-sa; q. ux. Anna, 298. Trenchcrius Enricus, 548, 617; f. Philippi, 519; Philipus, f. 103; vide et Albario (de), Caravei (de). Tres Tortas Rubaldus, t. 165. Trex, 1. 599. Tre?a Iohannes q. Bargalina Anna ux. 198; Girardinus Marpolius, f. 198, Tribogna (de) Clericus, 220, 221. Tuectonicus Burgardus, 200. Tuira, 1. 128. Turdus Ansaldus, t. 659; Iohann'ìs, t. 90, 405. Turellus Petrus, 672; Rodulfus, *372. Turre (de) sea Ture (de) Hugo, 252, 602; (de) Pascalis, t. 593; vide et Aste&is Obertus. Turricella, t. 428. Turris, 1. 116. Turturinus, 469. u Ubertus vide Guertius, Vaca. Ugo vide Polexini. Ugolini Malloni f. vide Obertus. Ugulinus vide Mallonus. Ultramare, 1. 17, 49, 78, 248, 571, 572, 589, 599, 602, 609, 611, 634, 640, 642, 647, 655, 657, 658, 559, 622, 663, 664, 679. Umia (de) Bubaldus, t. 165. Unctor vide Iohannes. Uprandi f. Iohannes, t. 237. Uprandus, 196, 324, mag., t. 52, 197, 237. Ursus Bernardus, t. 42; Petrus, t. 42 t. 87, 194, 198; vide et Arenano (de), Pede Montis. Usura Iohannes, t. 49, 213. Uxel (de) Egidius, 123. V Vaca seu Vacca Rolandus, 446, G08: Ubertus astensis, 194. Vacarla, 1. 393. Vaidetarii ge. vide Oto; Wuilieìmi ux. vide Imelda. Valdetarius, t. 570, 572; Wuilielmus, t. 261, 263; vide et Mallonis (de). Valens vide Cavanna (de), Sesto (de) Valexella, t. 428. Valle Bella (de) Donumdei, 42; lo-hannis q. f. Insembardinus, 42. Valle (de) Buronus ir. Belrisi, 134, 135, 136; Girardus, 461, 462; Marchesa de Rapallo Belrisus, f. 134, 135, 136; Matheus, 461, 462; (in), 1. 282; Rubaldus, 9, 461, 462; Fur-ni (de) Enricus q. 116; Enrici Bo-nadona, f. 116; Screvie (de) Wuilielmus, t. 88; Scura, 1. 6; Tidoni (de) vide Lonbardus; Trivie (de) Albertus mag. 116, Buonadona ux. Alberti, 116. Vallegia (de) Parens, 638. Valli Oglerius, 357. Vallibus (de) Ansaldi te. 665; Ultra-fonte, 1. 481. Vallis, 1. 159, 160; de Rapallo, 1. 134; Fumi, 1. 116. Vanus Tornellus Wuilielmus, t. 31. Varavagius Ligonus, 645. Varapena, 1. 190; Ansaldus, 445; (de) Andreas, 190; Anselmus, 283, t. 310; Pelegrinus, 224, 229; Wuilielmus, 336, et Anselmus fr. 187. Varese, 1. 13, 141, 178; (de) Albertus, t. 13; Conradus, t. 141; Berta, f. 7.3; Martinus Martini f. 13; Petrus, 394. Varius Odo f. q. Alberti de Senebaldo de Rivarolio, 26. Varxi (de) Girardus, 577. Vasaletus f. Ma52; vide et Albario (de), Baconus, Ba-valascus, Ceredo (de), Crido, Laca-rus, Locravil, Martori a, Moconexi (de), Moneterius, Pinascus, Pino (de), Porta (de), Respectus, Sivela-tor, Straleira, Toxici, Vegonù (de). Vedelinum, 152. Vederedo (de) Pelrus, 56. Vederedus 1. 56. Vedianellus, 430. Vediani f. vide Alvisa; Moresci f. vide Bonavita. Vedi ano (de) Cairn, 622. Vedianus, 502, 503, 506, 584; Vero-nensis, 587; vide et Cairn (de), Se-dacarius. Vedilano (de) Albericus t. 615. Vedigar 1. 646. Vegius Marinus, 600; Bonadona ux. Otonis, 74; Ardoinus f. Otonis, 74; Petri Gilla ux. 114; Oto q. 74; Petrus de Traxi, 114; Wuilielmus, 515, 521, 539; vide et Stonalo (de), Terdona (de), Traxio (de). Vegoni 1. 79, 81, 82, 170; (de) Bonus Vasallus, 170; (de) Fosato Lanfran-cus t. 79, 81, 82; Frogerii f. vide Alaxia; Vasalhis Taiabursa, 384. Vemexinus, 470. Venci Batalia Obertus, 583. Venci gens, 611, 676. Venderci 1. 177, 190; (de) Rubaldus t. 190. Venti Guilielmi Comitissa ux. 140; Oglerii f. vide Duretus; Oglorii Gamundus t. 601; Ogleiii Tigna, 383; Petri ux. vide Maria. Ventosatus Obertus t. 589. Ventura con. Sancti Urcisini, 392; vide et Bona. Ventus Lanfrancus, t. 73, 194, 198, 295, 337; Oglerius, 123, 145, 195, 248, 362, 525, 605, 667; Petrus 276, t. 280, 424, 426, 568, 635; Symon, t. 267, 609, 636; Thomas, 426, 541, 568, 609, t. 635; Wuilielmus, 276, 424, 425, 426, 485, 568, 635, t. 276. Vercelaxi (de; Inbertus, 439; Wuilielmus, 438. Verda ux. Otonis Sanguineti, 452. Verdelia, 128, 650; nep. Aide, 560, 561, 562; ux. Blanci Credoni, 10, 11; ux. q. Boni Segnoris, 291; ux. Wuiliel-m.i, 99, 351, 352; vide et Molo (de). Verduno (de) Ricardus, 516. Verdunum 1. 563. Vermilius, 543. Vernaça (de) Rolandus, 449. Vernaçanus Bernardus t. 177. Vernexinus, 469. Verona 1. 191, 297, 318, 470. Veronensis Bertramus, 606; Felixius, 191; Çenus t. 191; Çucholinus, 191; vide et Andreas, Bellardus, Bona Vita, Cairn (de), Pinellus, Racome-ta, Restufatus, Robertus, Rolandus, Vedianus, Villanus, ÇJedrella. Verreta s'arda, 140. Versitus vide Planus. Vesalla 1. 182. Vestraço (de) Oto, 615. Veçerante Wuilielmus, 601. Veçosus Iohannes, 392. Vexa Ingo, 536. Via (de) Albertus, 653; vide et Bernardus, Bonus; Mulça (de) Thomas de Albario, 580. Vicecomes vide Corsus. Vicine Bonus Vasallus t. 258. Vicinus, 586. Vienna f. Vulpis ux. Iohannis de Quercu, 37, 38, 39, 40. Vigintimilia, 1. 185, 243, 419, 544; (de) vide Cunradus, Cunradi, Wuilielmus. Vigo (de) Obertus, 60; Molaço 1. 152 Vigus 1. 60. Vilanetus vide Grandis. Villana ma. vide Guilia; ux. Enrici Porci, 670; ux. Marchesi i de Casa-mavali, 552. Villani Gauxoni q. ux. vide Guilia; vide et Bonani, Barachina. Villanus, 430; Laurentius, 101, 338, 340, 429, 644, t. 167; Veronensis, 625; vide et Almorus, Asaxinus, Do do (de), Molaçana (de), Podio (de), Prato (de), Çucala. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 317 Vinea Vetere (de) Bonus Iohannes, 498; Oliverius, 498. Vinee 1. 52. Vineis (de) Bernardus, 293; presb. 52, 676, t. 577, 659. Viridis f. Guido mag. 33; f. Guido-nis mag. 32, 34; ux. Bertoloti, 547 Vita (de) Wuilielmus, 384. Vitalis Enricus, 500; f. vide Mari (de'; fr. vide Bedoano (de). Vitellus Iobannes, t. 56, 386, 445, 497, 581. Vitoria ser. 609. Vivaldi Bonbelli te. vide Crevari (de ; f. Aimericus, 209. Vivaldo (de) Rubaldus, 676. Vivaldus, 284, 442, 657 , 675; f. Iohan-nis Bucce Nigre, 287; f. Oliverii (te Maraxi, 29, 30; t. 194; vide et 8a-danus, Codoledo (de), Costa (de'', Pelio (de), Portu Veneris (de), Pro-coeanus, Rapallinus, Ravegnus, Sturtius, Tiberii. Volta (de) Bonifacii dom. 4, 9, 11, 16, 17, 26, 29, 30, 35, 41, 42, 43, 49, 51, 53, 56, 67, 71, 79, 84, 85, 87, 89, 90, 91, 92, 95, 102, 106, 108, 111, 113, 115, 118, 120, 122, 124, 129, 131, 132, 151, 155, 156, 157, 161, 162, 164, 168, 170, 174, 176, 179, 185, 186, 187, 190, 193, 196, 198, 200, 201, 202, 205, 208, 210, 220, 223, 224, 226, 228, 232, 233, 234, 239, 244, 248, 250, 252, 255, 261, 264, 269, 270, 278, 280, 283, 284, . 286, 292, 293, 297 , 303, 310, 312, 313, 315, 317, 319, 321, 326, 328, 336, 337 , 341, 345, 349, 352, 354, 359, 370, 372, 373, 377, 379, 380, 381, 385 , 386, 387, 390, 394, 395, 398, 401, 405, 412, 413, 417, 422, 424, 431, 433, 436, 438, 442, 443, 454, 457, 458, 465. 468, 471, 473, 474, 479, 481, 483, 485, 489, 493, 498, 499, 502, 505, 512, 515, 520, 521, 526, 535, 550, 552, 553, 554, 556, 559, 565, 569, 574, 577, 581, 585 , 587, 594, 600, 604, 606, 618, 619, 621, 623, 630, 633, 639, 642, 646 , 647, 653, 655, 659, 662, 665, 669, 671, 675, 680; Bonifacius f. Iacobi, 85, 133, 177, 193, 348, 354, 391, 395, 643, 669; vide et Bonifacius; Fredencio, 569, 661; Fre-dengonis f. vide Raimundus; Gua-scus, 177, t. 193, 267, 489, 529, 688; Iacobus t. 354; Marchesius 528, 529, 530, 647; Marchio, 405; Rubei f vide Lanfrancus; Rubeus f. 140; Ni-coleta Guasci, 680; Raimundus, 111, t. 200, 267, 274, 655; vide et Enricus. Vol^icantus Iohannes, 589. vide et Bojachesius. Vulpis ux. Iohannis de Quercu, 37, 40; vide et Bojachesius. Vultabio (de) Paltrus, 423, 426, t. 594; (de) Rubaldus, 527, 649. Vulturi 1. 96, 98, 177, 233, 234, 597; (de) Gualterius, 543; Manfredus Re-stanus, 233, 234, 235 ; Parabandus Oto, 315, 316, 317; Passino (de) An-saldus f. q. Oberti, 233; Prato (de) Wuilielmus f. Hugonis, 233; (de) Taiaferrum, t. 96, 98, 233, 235. w Wuilielmi Arguii f. vide Sophieta, fr. vide Obertinus, sor. vide So-phia; ux. vide Donexella; Aurie f. vide Sygebaldus; Buroni ux. vide Iacoba; Corsi f. q. vide Facius; Cor si de Crevari. f. q. vide Rigus; de Cavetere ux. vide Gisla; fr. 356; f. q. Enrici sor. vide Dulcis, Maria; f. vide Balbi, Marino (de), Planelli (de), Porcelli (de); Quartani fr. vide Bonus Vasallus; Rataldi f. vide Àn-saldus; Oberti f. q. Saragi ma. vide Aid eia; ux. vide Aidela, Funtanejo (de), Verdelia, Buroni dom., Cun-radi, Longi. Wuilielminotus vide Ceriolus. Wuilielminus, 52, 299, 399, 609, 610; f. Bonici Hospinelli, 504; f. q. Boni Vasalli de Levani, 58; vide et Pel ligerius. Wuilielmus, 6, 11, 19, 20, 21, 22, 99, 100, 128, 140, 286, 351, 388, 405. 318 M. CHIATJDANO - R. MOROZZO DEULA ROCCA 437 , 438, 439, 454, 465, 466, *91, 513, 537, 652; Arnaldus vide Arengario (de); can. 434; cler. vide Nu-velonus; Cunradus Vigintimilii, 303; e. Saticti Georgiii 110; f. Alberti de Pratolongo, 122; i. Ansaldi t. 299; f. Ansaldi Buferii, 416; ,. Cunradi Mali Filiastri, t. 146, 252; f. Hugonis de Reco t. 174, 175; f. Ingonis de Flexo, t. 150, 161, 162. 550, 604; f. Iulii de Bone de Corela, 42; f. Lanfranci de Costa, 555; t. Oberti Spinule, 655; f. Oliverii de Ginestedo, 89; f. Strejaporci, 546; f. Wuilielmi Freamusce, 14; f. q. Alberti de Cavana Nova, 10; f. <7. Enrici, 214; f. q. Iacobi de Levani, 62, 71; f. q. Otonis Boni de Cruce t. 138; Fici Matarii, 586; fr. Nicole, 378; fr. q. Duranti Grasi, 660; gen. Petri Venti, 544; Guertius vide 0-staliboi; mag. 493, 494; presb. t. 670; t. 7 , 56, 100, 200, 264, 274, 277, 385, 572, 624; Vegius, 515; Ver-delia ux. 99; vir Drude de Foro !. 46; vide et Apostolus, Argufus, A-saxinus, Aurie, Axillus, Bacinus, Balbus, Barcha, Beaqua, Beerri, Be-cus Rufus, Belloni te., Bellus, Be nedicto (de), Bernardus, Bisaga, Blanclietus, Blancus, Boiolius, Bruna (de), Budellus, Buferii Ansaldi f., Buronus, Buscarinus, Cafarinus, Caffara (de), Cagalolium, Caligas Palii, Camoginus, Canali (de), Ca-pellinus, Casa Vetere (de), Casina, Casinensis, Castello (de), Cavetere (de), Cella (de), Cesanego (de), Ce-sanico (de), Cevolla, Copadallo (de), Cravarega, Cultura (de), Cunradi Mali Filiastri, Cunradus, Curtus, Dadanni, Datarus, Diana (de), Fe-ramusca, Feraria (de), Ferrandus, Folgerius, Foro (de), Funtanegio (de), Galleta, Gallus, Giginus, Gim-bus CollumGruis, Golta, Gogus, Grasus, Gropo (de), Gruatus, Ieru-salem (de), Insula (de), Lemoginus, Lendrex (de), Levani (de), Levanto (de), Levi (de), Lunbardus, Lon-gus, Lucensis, Magdale f., Mallo-nus, Malinepotis q. f., Maloxellus, Malus Filiaster, Manens, Manere, Mangano (de), Manjapan, Marino (de), Martinus, Mauro (de), Milgo-resius, Monacus, Montanarius, Monte Asegnano (de), Monte Longo (de), Mulferius, Muscelica, Nanus Tornellus, Narcus, Novaria (de), Parvi Iohannis fr., Parvus, Paiverio (de), Picamilium, Pino (de), Piper, Pastin (de), Pulpus, Puncius, Quar-tanus, Rapallinus, Rataldus, Rebol-lus, Rex, Richardus, Ricus Homo, Rivarolio (de), Rodoflus, Rubinus, Rufus, Salvaticus-, Sancti Georgi c., Sanctus Damianus, Sanctus Georgius, Sanctus Nagarus, Sardena, Scarpa, Selvagnus, Sine Brachis, Smerigius, Spigus, Stenalo (de), Taurus, Terminis (de), Tianso (de), Tonellus, Traversus, Valdetarius, Valle (de) Screvie, Vanus Tornellus, Varagena (de), Vegius, Ventus, Vercelaxi (de), Vegerantes, Vita (de) Volta, Vulturi (de), Guxole. X Xaminellus Rubaldus t. 44. Xamitarius Fredencio t. 222 Xurus presb. 189. Q seu Z Qapaxedum 1. 403. Qarei il. 76. Qarerex (de) Oglerius, 654. Qaritola Bonus Vasallus t. 48, 57. ^agalis f. 549. Qeba vide Ferrarius. Qedrella Veronensis, 191, 297. Celli 1. 6. Cemetegus Iohannes, 399. Qenu vide Veronensis. Qerbinus f. Rolandi vide Begai (de). Certemus 1. 399. (Jimigna (de) Petrus Rugus, 382. OBERTO SCRIBA DE MERCATO 319 ■Gimignano (de) Albertonus, 246; An-saldus t. 201; e. 246; Guido, 179, 187, 382, 407, vide et Guilia; Petrus Rufus, 381; Romanus t. 187; Thomas, 463, 464; Cemignanus, 247, 432; vide et Rufus. Qimignanum 1. 187, 246, 247, 407, vide et Qimignano (de), Guilie. Qingina 1. 134, 135, 136, 517, 518; (de) Balbus, 517, 518; Marchesius, 134, 135, 136, 438. Qiveta Vegia 1. 185. Goali (de) Baldoinus, 646. Gocolis (de) Opifo, 510. Gocholis (de) Berri?us, 588. Gorsus Obertus t. 339. Qota Obertus t. 657. Qucalta seu Qucala t. 208, vide et Vii -lanus. Cucarello (de) Corsi (de) Iohannes, 648. Qucholinus vide Veronensis. gum, t. 269, 312, 469. Cura (de) Rogerius, t. 116, 164, 183, 203, 206, 232, 252, 267, 289, 354. Cure Ogerius, 1; Ruger.ius, t. 2. Curii Oberti ux. vide Roaxia. Qurlus Guidotus q. do. 148; Obertus, t. 186, 218, 219, 331, 422; Marchesius, 437. Cuxole Wuilielmus, 420. INDICE Introduzione . Oberto Scriba de Mercato Index locorum et personarum Pag. v 1 271