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Listino

Centocinquant'anni di storia
L. Balletto
Gregorius vel Georgius? Quale il vero nome del notaio G. Panizario che rogò a Chio nel primo Quattrocento?
In due rogiti del notaio Giovanni Balbi, redatti a Chio nel 1404 e 1413, sono citati due atti ivi rogati il 24 maggio e il 15 ottobre 1404 dal notaio Giorgio Panizario. Ciò ha indotto l’A. ad avviare una ricerca con cui ha dimostrato che il nome del notaio G. Panizarius (così e-gli si nomina in uno degli atti redatti a Chio nel 1403-1405) non è Gregorio, come si è erro-neamente ritenuto, ma Giorgio. L’A. ha anche identificato, in base alla scrittura, e pubblicato un breve atto inedito di Giorgio Panizario, che ha appurato essere uno dei figli del cancelliere genovese Giuliano Panizario.
Parole chiave: Chio, Notaio, Gregorio Panizario, Giorgio Panizario.
The notary Giovanni Balbi draws up many acts in Chios: two of them are interesting for this paper. In these documents (1404 and 1413) he cites two acts (Chios, May 24 and October 15, 1404) signed by the notary Giorgio Panizario. According tho this source, the A. disagrees with the previous opinion and can prove that the real name of G. Panizarius (as he names himself in an act of his, drawn up in Chios from 1403 to 1405) is Giorgio, not Gregorio. Moreover she verifies that the Genoese chancellor Giuliano Panizario is his father. At last the A. gives a first edition of an act of Giorgio Panizario’s still unknown.
Keywords: Chios, Notary, Gregorio Panizario, Giorgio Panizario.

M. Calleri
Un registro fidelitatum all’arcivescovo di Genova Ottone di inizio Duecento
L’articolo è incentrato sullo studio di un piccolo registro, già pubblicato nel 1862 da Luigi Tommaso Belgrano in appendice al primo Registro della Curia genovese e del quale si fornisce una nuova edizione critica, contenente dodici giuramenti di fedeltà prestati dai famuli del territorio di Molassana all’arcivescovo di Genova Ottone negli anni 1204-1218. L’analisi diplomatistica condotta sulla particolare tradizione degli atti e sulla struttura degli stessi ha consentito di comprenderne i tempi e i modi di realizzazione e, soprattutto, ha portato a nuove considerazioni sulla sua committenza, non la Curia arcivescovile genovese ma i consoli di giustizia del Comune, ribaltando così totalmente il significato di questa operazione.
Parole chiave: Diplomatica, fidelitates, Genova, Comune, Ottone arcivescovo, XIII secolo.
This paper aims to re-edit a short registrum, once edited by Luigi Tommaso Belgrano in 1862 as an appendix of the first Registro della Curia of Genoa, including twelve fidelitates sworn by famuli of the district of Molassana to archbishop Otto between 1204 and 1218–on strict request of the Commune, not of the Genoese Curia as was once thought
Keywords: Textual Studies, fidelitates, Genoa, Commune, archbishop Otto, XIIIth Century.

D. Debernardi
Theophil. Ad Autolyc. II 37,7: Archil. fr. 126 W.
Proposte di emendamento al frammento in questione.
Parole chiave: Filologia classica, letteratura greca antica, poesia trocaica, Archiloco, s. Teofilo d’Antiochia, II secolo d.C.
Tentative emendations to the fragment in subject.
Keywords: Classical Scholarship, Ancient Greek Literature, Trochaic Poetry, Archilochus, Saint Theophilus of Antioch, IInd Century AD.

G. Felloni
Genova e il capitalismo finanziario dalle origini all’apogeo (secc. X-XVIII)
Durante il medioevo e l’età moderna la fama di Genova fu dovuta principalmente alla potenza finanziaria dei suoi ceti dirigenti. L’accumulazione primitiva del loro capitale ha la sua origine nel commercio tra l’entroterra e i mercati oltremarini. L’attività mercantile fu sostenuta dallo Stato con un tipo originale di debito pubblico, dal quale derivò la Casa di San Giorgio. Nel sec. XVI il capitale accumulato cominciò ad essere investito in operazioni internazionali di alta finanza. La prima manifestazione fu rappresentata dalle fiere di cambio (1535-1618). Essa fu seguita da una fase di investimenti nei debiti pubblici italiani e, dalla metà del sec. XVIII in poi, da investimenti in tutta Europa secondo una nuova formula originale di credito. Alla fine del secolo, la politica finanziaria dei governi rivoluzionari francesi colpì pesantemente anche gli investimenti genovesi.
Parole chiave: Genova, capitalismo, storia finanziaria.
During the Middle Ages as well as in modern times, the fame of Genoa was mainly due to the financial power of its ruling classes. The first accumulation of their capital has its origin in the trade between the inland and the markets overseas. The merchant activity was sustained by the State with an original form of public debt, from which the Casa di San Giorgio derived. In the sixteenth century the capital accumulated began to be invested in International high finance through the exchange’s fairs (1535-1618). This first spurt was followed by a phase of investments in Italian public debts and, since the middle of the eighteenth century on, by broad investments all over Europe according to a new original formula of credit. At the end of the century, the financial policy of French revolutionary goverments stroke heavily genoese investments cutting them down.
Keywords: Genoa, Capitalism, Financial History.

S. Gardini
« Dispersi nelle mani di privati individui »: primi spunti su Carlo Cuneo e il collezionismo documentario nella Genova della Restaurazione
Il saggio propone una riflessione sul fenomeno della dispersione documentaria dagli archivi pubblici in età napoleonica, in relazione al fenomeno del collezionismo privato, attra-verso l’illustrazione del caso della collezione di documenti e manoscritti di Carlo Cuneo, i-spettore sopra gli Archivi di Genova dal 1817 al 1843.
Parole chiave: Archivi, documenti archivistici, collezionismo privato, Archivio di Stato di Genova, Biblioteca civica Berio di Genova, secolo XIX.
The paper proposes a consideration on the documentary leakage phenomenon from public archives in the Napoleonic era, related to the private collecting phenomenon, through the collection of documents and manuscripts of Carlo Cuneo, Inspector on the Archives of Genoa from 1817 to 1843.
Keywords: Archives; Archival Records; Private Collecting; Genoa State Archives; “Berio” City Library of Genoa; XIXth Century.

P. Guglielmotti
Un recupero tardivo: Nicolò Russo, Su le origini e la costituzione della “Potestatia Varaginis Cellarum et Arbisolae” (1908)
Il lavoro è dedicato a un’analitica presentazione e una valorizzazione del libro di Nicolò Russo, della cui biografia anche scientifica quasi nulla è accertabile. Russo considera l’evo¬luzione di un territorio situato tra Genova e Savona dall’assogettamento “feudale” a un regime di maggior autonomia, una volta sotto governo genovese, delle tre comunità che lo popolano. In questa dinamica emerge la famiglia genovese dei Malocelli, che tra fine secolo XII e il XIII svolge un importante ruolo proprietario e politico in quella che diventerà nel Trecento la po-desteria di Albisola, Celle e Varazze. Il testo propone un recupero di questa vicenda familiare rispetto a studi recentissimi dedicati alla storia di Genova.
Parole chiave: Territorio, aristocrazia, circoscrizioni, storiografia, erudizione, Genova, Savona.
The paper aims to evaluate and discuss analytically the book written by Nicolò Russo, an author whose life and scientific activities remain obscure. Russo considers the evolution of the territory between Genoa and Savona from the “feudal” subjection to a more autonomous regime (under Genoese government) of the three communities which inhabited the area. Against this backdrop, we can observe the Malocelli, a Genoese family which at the end of the XIIth and during the XIIIth century held an important role, both as landowners and political figures, in what would eventually become the podesteria of Albisola, Celle and Varazze (XIVth century). This study provides a reappraisal of the history of this family by considering also recent studies on Genoa.
Keywords: Territory, Aristocracy, Districts, Historiography, Erudition, Genoa, Savona.

S. Macchiavello
Arcidiocesi di Genova, capitolo cattedrale e imposizioni ecclesiastiche: l’edizione di due registri contabili della seconda metà del secolo XIV
Nell’Archivio del capitolo della cattedrale di Genova sono conservati due registri di na-tura contabile del 1360 e del 1365, quasi interamente inesplorati e nell’insieme noti per tra-mandare una mera elencazione di chiese. In realtà ciascun registro trasmette due rendiconti relativi a contribuzioni, diverse per natura e destinazione, cui erano tenuti gli enti religiosi della diocesi di Genova. Si tratta di tributi imposti per le legazioni dei cardinali Egidio d’Albornoz (1360) e Andruino de la Roche (1365) e altri gravami legati a materiali spese di legazia per nunzi e cursori. I registri, che si prestano a diversificato sfruttamento, sono stati analizzati sotto il profilo archeologico e diplomatistico ed editati in forma tabellare.
Parole chiave: diocesi di Genova, capitolo, cattedrale, imposizioni ecclesiastiche, registri contabili, codicologia.
In the Archives of the chapter of the Cathedral of Genoa two accounting records are kept dating back 1360 and 1365, almost entirely unexplored and altogether known for handing down a mere list of churches. Each accounting book, actually, transmits two make-accounts relating to amounts, different in nature and purpose, due by the religious insti¬tutions of the diocese of Genoa. These are taxes imposed by the legations of the cardinals Egidio of Albornoz (1360) and Andruino de la Roche (1365) and other charges (taxes, burdens) related to the legation expenses for nuncios and messangers. The registers, which are suitable for diverse use, are analyzed in an archaeological and diplomatic way and edited in tabular form.
Keywords: Archdiocese of Genoa, Chapter of the Cathedral, Account Book, Book-keeping, Codicology.

P. Massa
Tra commerci e confini
Mercanti e uomini d’affari europei si sono spostati nei secoli in spazi sempre più ampi, sfidando le difficoltà di confini e frontiere. Scambi non solo di merci, ma di conoscenze e di cultura li hanno caratterizzati e hanno arricchito l’Europa, ampliandone per lungo tempo i limiti geografici formali. I nuovi assetti politici europei e mondiali devono necessariamente ri-farsi a questa eredità, adeguandola ai nuovi contesti politici e sociali.
Parole chiave: Europa, frontiere, commerci.
Europeans have constantly been moving across national and regional barriers to exchange goods, negotiate agreements and share knowledge. They have sometimes clashed, sometimes coexisted, sometimes co-operated, but always exerted an influence on each other. Even in times of border closure or exclusion, encounters have never really ceased. Long-distance trade between commercial partners of different origins has always created opportunities of encounter, becoming Europe a transcultural space. Trade leads to profit, networks and interdependence, which can reduce armed conflicts and develops well in times of peace but often stalls in times of ideological conflicts and war.
Keywords: Europe, Borders, Exchanges.

G. Petti Balbi
« Pochi … interissimi, onoratissimi e mercatanti »: gli Alberti a Genova tra Tre e Quattrocento
Il contributo illustra i rapporti di natura commerciale e finanziaria instaurati a Genova e sulle principali piazze europee da vari esponenti di “casa Alberti” con cospicui ecclesiastici o mercanti-banchieri genovesi accreditati presso la curia pontifica durante il grande scisma. La presenza degli Alberti a Genova rimane saltuaria, salvo la breve parentesi di Lorenzo di Bene-detto e il radicamento di Bartolomeo di Piero, che inizia il ramo genovese della famiglia.
Parole chiave: Commercio internazionale, relazioni mercantili, storia di famiglie, Grande Scisma, Firenze, Genova.
This paper concerns the relationships entertained in Genoa and in the European principal market towns by several members of “Alberti house” with large Genoese prelates or merchant-banckers accredited to the Holy See during the Great Schisme. The Alberti’s presence in Genoa remains occasional, except for a brief stay of Lorenzo di Benedetto and the rootedness of Bartolomeo di Piero, from which originates a Genoese branch of a family.
Keywords: International Trade, Merchant Relations, Family History, Great Schisme, Florence, Genoa.

V. Piergiovanni
Gli statuti tra Italia comunale e Liguria
Nel Medioevo in Liguria gli ‘statuti’ conservano le caratteristiche politiche e sociali delle comunità cittadine e rurali: hanno la stessa denominazione le norme delle loro interne orga-nizzazioni come corporazioni di mestiere, famiglie e ospedali. In tal modo esse possono pre-servare la propria tradizione culturale in connessione con un più vasto contesto giuridico e spirituale.
Parole chiave: Statuto, Medioevo, Liguria.
In the Middle Ages in Liguria the legislation named ‘statuta’ contains the social and political characteristics of the townish and rural communities: the same nominations have the laws of their internal organisations like guilds, families, hospitals. In this way they can preserve their cultural tradition in connection with a wider juridical and spiritual context.
Keywords: Statute, Middle Ages, Liguria.

V. Polonio
Un santo e due arcivescovi della Genova medievale. Cognomi immaginari e conservatorismo storiografico
La consultazione di numerose fonti inedite ed edite ha permesso di accertare l’errata at-tribuzione di cognomi illustri – e quindi gli inesistenti legami con i relativi potenti casati – a un Santo e a uno, e molto probabilmente a due, arcivescovi, tutti attivi a Genova nel XII e nel XIII secolo. L’errore, solidamente affermatosi nel corso dell’Ottocento, è stato acriticamente recepito anche nella storiografia specialistica con esiti di discreto peso politico. L’abbaglio ri-guarda sant’Ugo, la cui appartenenza al casato alessandrino Canefri è frutto di un clamoroso falso settecentesco e il cui profilo biografico entro l’Ordine ospedaliero giovannita va proba-bilmente rivisto. Tocca Ottone, quarto arcivescovo genovese attivissimo dal 1203-1239, abu-sivamente arruolato entro la famiglia Ghilini, di nuovo alessandrina, da uno scrittore di quel cognome desideroso di illustrare il proprio casato. E con grande verosimiglianza riguarda un altro Ugo, secondo arcivescovo della sede genovese coinvolto nelle grandi vicende locali tra il 1163 e il 1188; a lui è attribuito il cognome Della Volta sempre per desiderio di collegamento con un uomo rinomato e probabilmente in base alla lettura forzatamente estensiva di una i-scrizione tuttora esistente.
Parole chiave: Genova, falsi genealogici, storiografia acritica.
Many unpublished and published sources permitted to verify the wrong attribution of distinguished family names–and consequently the false relationships with powerful houses–to a Saint and to one, and most probably two, archbishops, all of them active in Genoa during the XIIth and XIIIth centuries. The error, consolidated in the XIXth century, has been accepted even in specialised historiography, with consequences of some political weight. The mistake concerns St. Ugo, whose descent from an important family from Alessandria is the result of an egregious eighteenth-century fake and whose biography in the Order of the Knights Hospitallers of St. John should be reconsidered. The mistake also touches Ottone, fourth archbishop of Genoa, active from 1203 to 1239, who was abusively “recruited” in the Ghilini family (also from Alessandria) by a writer belonging to the same family, in attempt to dignify his own house. Very probably the mistake also relates to another Ugo, the second archbishop of Genoa, involved in the important local historic events occurred from 1163 to 1188; to this man is ascribed the name Della Volta, again in order to create a family relationship with an important public figure; the attribution could be suggested by a forced extended reading of an inscription which is still visible now.
Keywords: Genoa, Genealogical Fakes, Uncritical Historiography.

D. Puncuh
I cartolari notarili genovesi: un patrimonio culturale eccezionale
L’autore, già docente dell’Università di Genova e per un cinquantennio ai vertici della Società Ligure di Storia Patria, illustra sinteticamente la consistenza del fondo notarile con-servato nell’Archivio di Stato di Genova – fonte primaria per la storia della società non solo genovese, ma anche italiana ed europea, in particolare per l’età medievale – ricordando le figu-re di grandi maestri, colleghi ed allievi, attraverso le loro indagini sul notariato e sulla diplo-matica comunale, e cogliendo lo spunto per una riflessione sul proprio percorso di studioso e sull’apertura a nuovi orizzonti di ricerca.
Parole chiave: Notai genovesi, Medioevo, Liguria, paleografia e diplomatica.
The Author, former Professor at University of Genoa and President of the Società Ligure di Storia Patria for more than fifty years, delineates a dry fresco of the Genoese Notarial Archive through memories of his Maestri, collegues and students, and profiles new research boundaries for the Medieval History and Diplomatic studies.
Keywords: Genoese Notaries, Middle Ages, Liguria, Paleography and Scholarship.

A. Rovere
Manuele Locus de Sexto: un notaio duecentesco tra specializzazione, diversificazione e mobilità
Gli esiti dell’attività di Manuele Locus de Sexto sono indagati attraverso l’analisi dei frammenti di tre cartolari che tramandano la sua presenza presso i comuni di Porto Maurizio (5 maggio 1252 al 29 settembre 1253) e di Genova (11 febbraio - 30 agosto 1259; 13 febbraio - 8 marzo 1265); più difficile risulta definire il ruolo ricoperto a Tiro (19 giugno - 14 luglio 1265) dove redige documenti per Lanfranco de Carmadino, ambasciatore del comune di Genova, e coloro che lo avevano accompagnato o che già si trovavano lungo le coste del Libano. Agli impegni pubblici il notaio affianca sempre una, sia pur modesta, attività al servizio dei privati. Particolare interesse rivestono tra le tipologie documentarie che ricorrono con maggior fre-quenza le sentenze del podestà o del suo giudice a Porto Maurizio, che ricalcano i modelli ge-novesi del secolo XII, e gli inventari redatti nei due comuni con leggere differenze testuali che potrebbero riflettere una diversa situazione normativa.
Parole chiave: Genova, Porto Maurizio, Tiro, medioevo, notariato, documentazione.
The paper aims to analyze the notarial work of Manuele Locus de Sexto through three fragments of his cartularies, completed in Porto Maurizio (from May 5, 1252 to September 29, 1253) and Genoa (from February 11 to August 30, 1259; from February 13 to March 8, 1265). It is more difficult to define his role in Tyre (from June 19 to July 14, 1265), where he registered documents for Lanfranco de Carmadino, Ambassador of the Genoese Comune, and for those who accompanied him or already lived along the coast of Lebanon. Indeed, Manuele always mixes public commitments to private activities. Among his most recurrent records, are noteworthy the Sentences released by the Potestas of Porto Maurizio, modeled on the Genoese ones back to XIIth century, and the Inventories, written in both places and, for this reason, possibly hinting at a normative difference.
Keywords: Genoa, Porto Maurizio, Tyre, Middle Ages, Notarial and Archival Files.

V. Ruzzin
« Tante cose se dicono che pareno incredebele ». Lettera sulla scoperta dell’America
L’articolo presenta un resoconto sincrono, recentemente scoperto all’Archivio di Stato di Genova, relativo alla lettera inviata da Cristoforo Colombo ai Reali di Spagna per informarli della riuscita del viaggio. La fonte si profila dunque come la più antica e attendibile forma di testimonianza direttamente riconducibile a questa perduta comunicazione dell’Ammiraglio.
Parole chiave: Scoperta dell’America, Cristoforo Colombo, pubblicità dei viaggi di Colombo, 1492-1493.
The paper shows a synchronous report, newly discovered at Archivio di Stato di Genova, over the letter written by Cristopher Colombus and sent to the Crown of Spain to inform them of his successful journey. The report is likely to be the most ancient and trustworthy evidence of the lost letter composed by the Admiral.
Keywords: Discovery of America, Christoper Columbus, Publicity of Columbus’ Voyages, 1492-1493.

R. Savelli
Ginevra e il mercato del libro giuridico tra ’500 e ’600. Note di lettura e spunti di riflessione
L’articolo analizza caratteristiche e ruolo dell’editoria giuridica ginevrina tra la metà del Cinquecento e la fine del Seicento. Lo studio è stato fatto avendo presente alcune tendenze del mercato internazionale del libro (fiere di Francoforte e Lipsia) e i cambiamenti di interessi culturali avvenuti nel periodo.
Parole chiave: Ginevra, Mercato del libro, libro giuridico.
This article analyzes the characteristics and role of the publishing of law books in Geneva between the mid-sixteenth century and the end of the seventeenth century. The study was carrried out while bearing in mind some of the trends in the international book market (fairs in Frankfurt and Leipzig) and the changes in cultural interests occurring in the period considered.
Keywords: Geneva, Book Market, Law Book.

 
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